Rikard Sjoblom (Beardfish)

Rikard Sjoblom (Beardfish)
“La luce sul Prog non si è mai spenta, è stata solo offuscata in attesa di nuova energia dal risveglio delle coscienze....”. (Mauro Pini)

venerdì 26 dicembre 2025

Top five italiana 2025

Le uscite progressive, anche in Italia, sono sempre molteplici e questo è un bel segnale di vitalità seppur molti addetti ai lavori considerano che le pubblicazioni odierne siano di fatto delle riproposizioni della musica anni settanta, ossia del periodo glorioso di questo stile musicale.
Decontestualizzando questa lecita osservazione e immergendomi , ex novo senza costrutti riguardanti il passato, ho scelto cinque dischi, tra quelli che ho potuto ascoltare, che mi hanno comunque emozionato, in rigoroso ordine alfabetico.

Arianuova: Volevo Andare Altrove
Arianuova è il nuovo progetto del compositore/musicista Daniele Olia (tastiere, chitarra e liuto), già membro fondatore della band savonese Qirsh, il quale ha chiamato a sè altri validi strumentisti quali Luca Bonomi (batteria), Massimo Zanon (voce), e Michele Spinoni (chitarra).
L'album d'esordio " Volevo Andare Altrove ", rilasciato il 3 novembre da Lizard Records, consta di otto tracce (tre strumentali) più una ghost per quasi sessanta minuti di gradevolissimo sound che spazia con disinvoltura tra eleganti echi progressivi vintage ad afflati floydiani e sfumature wave rock.
Un ardito concept album sui desideri atavici degli esseri umani, "a volte tutto ciò che abbiamo bisogno è un soffio di aria nuova, una promessa sussurata all'orizzonte..."
In ascolto la strumentale "La quiete dopo la tempesta", quinta traccia dell'album

Doracor: Unexpected Intersections
Il progetto romano Doracor del tastierista e compositore Corrado Sardella, si ripropone dopo quasi dieci anni di silenzio discografico con "Unexpected Intersections" rilasciato il 18 luglio per AMS.
Il tappeto sonoro dell'album, quindici tracce per quasi settantaquattro minuti di musica, veleggia tra tastiere predominanti e assoli chitarristici di prim'ordine, momenti intensi ed emozionanti di prog sinfonico e sfumature melodiche e compositive di prim'ordine.
Tra i numerosi eccellenti musicisti ospiti oltre alla sublime vocalità di Lorena Cossu troviamo John Jowitt (bassista degli IQ e degli Arena), Mirko De Maio (batterista dei The Flower Kings), Simona Malandrino (chitarrista di Ian Paice, Andrea Braido e Marcella Bella), Elisa Montaldo (cantante/tastierista de Il Tempio delle Clessidre), Kostas Milonas (batterista dei Sunburst e dei Paradox) e Paul Manners (cantante/chitarrista dei Cugini di Campagna e dei Grammar School).
In ascolto la title track di oltre un quarto d'ora, il brano più lungo del disco 


Limite Acque Sicure: Un'altra mano di carte
Band creata nel 2005 a Ferrara dal cantante Andrea Chendi e dal tastierista Antonello Giovannelli. Il 24 gennaio è stato pubblicato per Minotauro Records il loro secondo full length, " Un'altra mano di carte " un concept album di storie che narrano le esperienze di vita di personaggi, immaginari o reali, di ieri e di oggi, sei tracce per oltre cinquanta minuti di piacevolissimo e onirico sound progressivo con arrangiamenti sofisticati ma assolutamente godibili, tanta manna per il melomane progressivo diversamente giovane! 
Line up: Andrea Chendi: voce. Ambra Bianchi: flauto, voce, arpa. Antonello Giovannelli: tastiere. Luca Trabanelli: chitarre. Paolo Bolognesi: batteria e Francesco Gigante: basso.
In ascolto la terza traccia Natale 1914, dedicata alla celeberrima tregua in varie zone del fronte occidentale durante la prima guerra mondiale.


Tritop: Tritop 120 
Band fondata a Roma nel 2006 dal batterista/compositore Ivo Di Traglia.
Il 12 dicembre è stato rilasciato, in autoproduzione, il loro secondo album "Tritop 120".
Il disco, quattro tracce per oltre quarantasette minuti di intenso sound heavy progressivo sinfonico che smuove l'animo dell'anziano progster come il sottoscritto.
Line up: Ivo Di Traglia: batteria. Pierfrancesco Di Pofi: tastiere, pianoforte, hammond, synth, mellotron, cori. Francesco Caponera: chitarra elettrica e acustica, cori. Jacopo Tuzi / basso, chitarra acustica, cori. Mattia Fagiolo: voce solista e Jacopo Di Traglia: chitarra classica.
Ai cori, nella quarta traccia Asymmetrical Reflections of a Restless Heart una suite di 23 minuti e 32 secondi, Roberta Campoli, Annalaura Talpa ed Eleonora Belfiore
In ascolto l'intero album


Wilson Project: Atto Primo
I Wilson Project sono una giovane band piemontese, originaria di Acqui Terme nota per le sue terme curative e fangoterapia. 
Il 14 marzo, per la label vigevanese Ma.Ra.Cash Records, è stato pubblicato il loro secondo album dal titolo "Atto Primo", dalla copertina volutamente retrò, loro tributo all'opera lirica che la band reinterpreta con teatralità e intensità emotiva attraverso l'idioma del rock progressivo. 
Ognuno dei sei brani per cinquanta minuti di musica è dedicato a un'opera e a un compositore famosi, rielaborando elementi della tradizione operistica in una forma fresca e innovativa.
Il loro sound progressivo è sì un doveroso omaggio ai seventies ma il tutto è impreziosito da sfumature intriganti dovute anche all'entusiasmo giovanile e alla capacità tecnico-musicale dei membri della band.
Line up: Stefano Rapetti: basso, voce. Annalisa Ghiazza: voce, aerofono. Andrea Protopapa: tastiere, voce. Mattia Pastorino: batteria, voce.
In ascolto la quarta traccia Ragnarok 

Anche quest'anno mi preme evidenziare un lavoro non progressivo che mi ha emozionato nell'ascolto, in questo caso del vinile acquistato il 21 marzo, giorno della sua uscita. 
Si tratta del disco premiato come miglior album in dialetto dell'anno per quanto riguarda la Targa Tenco ossia "Furèsta" dell' artista napoletana La Niña classe 1991, undici tracce (dieci in quella digitale) per un opera, il cui titolo è una parola che in napoletano significa "selvatico" o "indomabile", che miscela maestosamente tradizione della musica folklorica partenopea con sonorità innovative.
Nell'album sono presenti prestigiose collaborazioni artistiche, come quella con l' egiziana-iraniana Kukii nel brano Tremm,  con l' egiziano Abdullah Miniawy in Sanghe e  con il violinista/compositore di Pozzuoli Lino Cannavacciuolo in Guapparìa, prima traccia del disco, qua sotto in video/ascolto



martedì 23 dicembre 2025

Top five internazionale 2025

Come ogni anno, nel mare magno delle uscite discografiche e nel limite dei miei ascolti, sono a proporvi la mia personalissima e opinabilissima top five internazionale, in rigoroso ordine alfabetico.

Atomic Time: Subsounds
Gli Atomic Time sono originari di Bauru, una piccola città brasiliana dello stato di San Paolo.
Il 21 marzo, digitalmente, è stato pubblicato il loro secondo full length "Subsounds", cinque lunghe tracce tra i dodici  e i ventiquattro minuti per un totale di ottantacinque caratterizzati da un tappeto sonoro ambient prog molto rilassato che fluisce bene nell'apparato vestibolare del melomane progressivo. 
A differenza di gran parte del prog contemporaneo, che spesso privilegia il virtuosismo e la complessità, Subsounds trova la sua forza nella pazienza in quanto la musica si espande lentamente, permettendo alle emozioni e alle risonanze di costruirsi naturalmente.
Line up: Roger Lopes: voce. Gabriel D'Incao: tastiere, sintetizzatori. Pedro D'Incao: chitarra. Fernando Lima: basso. Humberto Zigler: batteria e Kim Chandler: cori.
In ascolto la prima traccia Cyclical Night



Demo Rumudo: Second nature
Demo Rumudo è un quintetto formatosi nel 2019 a Ferrol, un comune di quasi settantamila abitanti della Spagna nord-occidentale della provincia della Coruña, nella comunità autonoma della Galizia.
L'ensemble iberico ha rilasciato il primo full length "Second nature" il 5 dicembre per la label Astronomy Recording https://astronomyrecordingmusic.bandcamp.com.
La band, nei quasi quaranta minuti minuti per cinque tracce dal sound totalmente strumentale, miscela in ottima amalgama elementi che spaziano dal latin jazz al math rock e alla fusion progressiva.
Line up: Álvaro Fernández: sassofoni contralto, soprano e tenore, flauto, strumento a fiato elettronico (EWI). Gabriel Visinel: chitarre. Ángel Rodríguez: batteria. Andrés Real: bassi fretless e contrabbassi. Hugo Martsan: tastiere, programmazione
Link utile: https://astronomyrecordingmusic.bandcamp.com/album/second-nature
In ascolto la quarta traccia Helix



Naxatras: V°
I Naxatras, band originaria di Salonicco, città portuale della Grecia. si sono formati nel 2012.
Dopo quattro album in studio e un live, il 25 febbraio il combo greco ha rilasciato " V° ".
Il disco con l'interessante copertina realizzata dall'illustratore Christopher Toumazatos, alias Chris RW  https://www.behance.net/CHRIS-RW  che risiede a Glasgow in Scozia, consta di otto tracce per quasi quarantatre minuti di musica.
La band, che si è guadagnata una notevole reputazione per le sue esibizioni dal vivo ad alta energia, nel disco crea un gradevolissimo mash-up di elementi psichedelico/progressivi, stoner, funk, jazz, elettronici con echi orientaleggianti.
Line up: John Delias: chitarra, voce. Pantelis Kargas: tastiere, sintetizzatori. John Vagenas : basso, voce. Kostas Charizanis: batteria e percussioni.
Sito ufficiale: https://www.naxatras.com
In ascolto Sand Halo. settima traccia del disco.



Nova Cascade: Box Man
Gli inglesi Nova Cascade si sono formati nel maggio 2017. Dopo quattro dischi e innumerevoli singoli, il 21 aprile è stato pubblicato "Box man" che dovrebbe essere l'ultimo album del combo in quanto il leader Dave Hilborne, vocalist di una struggente pregnanza, ha annunciato lo scioglimento del gruppo.
Il tappeto sonoro del disco, sette tracce per un oretta di musica, è costituito da melodie gargantuesche, una pletora di dettagliati tocchi strumentali e un'interpretazione vocale di tale fragranza da toccare con delicatezza le corde emotive dell'ascoltatore.
Da segnalare inoltre che la pubblicazione è interamente dedicata all'ex compagno di band  Eric Bouillette purtroppo scomparso nell'estate del 2023,  i proventi  sono stati interamente devoluti al Pancreatic Cancer UK.
Line up: Dave Hilborne: voce, tastiere, percussioni elettroniche. Dave Fick: basso. Niko Chikviladze: violino. Colin Powell: chitarre, tastiere, basso.
Link utile: https://novacascade.bandcamp.com/album/box-man-2
In ascolto il terzo brano If You Don't Succeed




We Pyrrhic Conquerors: 8 Tales of Cosmic Horror
I We Pyrrhic Conquerors sono un progetto one man band del polistrumentista e compositore statunitense Joey M. Bishop, membro fondatore dei Falling into birds.
Con questo moniker, attivo discograficamente dal 2017 con sei precedenti album, Bishop ha pubblicato digitalmente il 7 aprile " 8 Tales of Cosmic Horror " otto tracce per cinquanta minuti di musica strumentale intriso di cinematic crossover progressivo gotico con interessanti spunti zeuhl.
Il titolo prende spunto sia dalla raccolta di racconti Eight Tales of Terror del creatore della letteratura dell'orrore lo statunitense Edgar Allan Poe (1809-1849) sia dall' horror lovecraftiano, chiamato anche horror cosmico o horror eldritch, che è un sottogenere dell'horror della narrativa fantasy e della narrativa weird che enfatizza l'orrore dell'ignoto e dell'incomprensibile più che il gore o altri elementi di shock, il tutto prende il nome dallo scrittore americano H. P. Lovecraft (1890-1937).
In ascolto The Madness Crawling the Shadows of the Manor quinta traccia del full length.


Al solito segnalo anche un uscita non progressiva che mi ha colpito, quest'anno la scelta è ricaduta su Sand A Prayer My Way, per la label Matador Records, della coppia Julien Baker & Torres. Le due cantautrici statunitensi, per la prima volta assieme, uniscono le proprie penne, voci e chitarre confrontandosi per la prima volta con la musica country dando vita a splendide melodie in cui non mancano, violini, pedal steel, mandolini, chitarre acustiche e elettriche.
In ascolto la prima traccia Dirt


venerdì 28 novembre 2025

Uncle Weevil

Gli Uncle Weevil, gruppo svedese, sono composti da Peter Nilsson alla chitarra, Lasse Söhr al basso, Nikko Harrison alla batteria e il compositore Mats Sandborgh alla voce e alle tastiere.
La band di Stoccolma ha dato alle stampe il 31 gennaio 2025 l'album di debutto omonimo, nove tracce per quasi 54 minuti di sound neoprogressivo che offre buoni spunti melodici pop.
Così si descrivono: " La nostra musica è caratterizzata da tempi dispari, ricche armonie e testi che uniscono umorismo e profondità emotiva. Ogni brano è una piccola avventura, ricca di angoli e anfratti che rendono interessante il viaggio esplorativo".
In ascolto la terza traccia Referee. 
"....Referee/you’re master of the game/you’re losing just the same/Referee/You’re fighting till the end/Without a single friend....Arbitro/sei il padrone del gioco/stai perdendo lo stesso/Arbitro/Stai combattendo fino alla fine/Senza un solo amico"



Uncrossed

I russi Uncrossed sono stati una band progressive groove metal di Irkutsk, città di oltre 600000 abitanti della Siberia centrale. 
Formatisi nel 1997, il loro primo lavoro è risultato un demo live su cassetta: "Live in Орленок", pubblicato dalla Blacksmith Productions.
Successivamente al  primo demo in studio, "Liquid Air"del 2000, hanno pubblicato il loro unico full length "DELetio". nel 2002, dieci tracce per 38 minuti per la label russa CD-Maximum
 https://ru.wikipedia.org/wiki/CD-Maximum,  ha fatto seguito il demo del 2005, dal titolo numerico "201948390".
Line up: - Kirill “Morbid” Kouijdin: voce. Nikita “Kita” Korkin: chitarra. Alexey “Indian” Bolotov: basso. Sergey “Stakh” Astakhov e Anton “Les” Dunajev: tastiere. Ilya “Grave” Kljutchinsky: batteria.
In ascolto l'intero album del 2002


giovedì 27 novembre 2025

Lava Engine

Gli svedesi Lava Engine si sono formati nel 2006 e sono stati una band prog metal con all'attivo due E.P. autoprodotti "Lava engine " nel 2008 e "In limbo " nel 2010 e il full  length "In bloom" il 25 settembre 2015.
Line up: Magnus Florin: voce e chitarre. Ronnie Jaldemark: chitarre e voce. Mick Nordström: batteria e voce. Simon Dahlström: basso.
Da In Bloom, in ascolto la prima traccia  Home


Terramater

I norvegesi Terramater si sono formati nel 2010, inizialmente come one man band del compositore Ken Åge Hansen (voce, chitarre), in seguito il progetto si è rapidamente consolidato in un ensemble più stabile con gli innesti di Stig-Runar Eliassen (tastiere), Roger Holter (chitarre), Kjell Stavnes (flauto), Frank Arne Hansen (basso) e Stig Rune Mathisen (batteria).
I Terramater hanno pubblicato il loro unico album " Protheus " in vinile (tre facciate) il 17 gennaio 2015.
Undici tracce per cinquanta minuti di musica progressiva,un concept che affronta tutte le sfide legate alla vita sulla Terra
In ascolto Hero, il primo brano del lato B



Terminal Degree

Gli statunitensi Terminal Degree, che prendono il nome dal titolo universitario di più alto livello, sono stati formati, come progetto discografico, nello scorso decennio, dal batterista/polistrumentista/compositore  Mike Barnett https://mikebarnettmusic.com.
L'ensemble ha all'attivo due album autoprodotti:  "The Middle of Nowhen" nel 2013 e " Breed " nel 2017.
Il loro sound è un particolare crossover di elementi progressive rock, metal, classici e jazz con i violini che hanno di fatto sostituito le chitarre.
Ultima line up: Stanley Chepaitis: violini acustici ed elettrici a 5 corde.Nathan Santos:basso a 6 corde. Chas Wetherbee: violino elettrico. Mike Barnett: batteria.
Dal secondo album in ascolto la terza traccia Depend

Album consigliato: Breed (2017)

martedì 25 novembre 2025

Storchi

Gli israeliani Storchi, guidati dalla flautista Danielle Sassi, figlia di Yossi Sassi https://progressivedelnuovomillennio.blogspot.com/search?q=Orphaned+Land , sono un giovane quartetto strumentale proveniente dal kibbutz Cabri, nel nord del paese https://it.wikipedia.org/wiki/Kabri.
A livello di full length, il loro primo album "Outside" è stato pubblicato il 10 ottobre 2019, ha fatto seguito il 25 luglio 2025 "By far away"registrato e mixato presso lo studio di Arie Aranovich a Tel Aviv https://www.facebook.com/Aryeahsound/  
Da segnalare anche cinque E.P. di cui il primo " Surroundings" risale al 2017.
La band, con il flauto come "voce" principale, combina rock, progmetal, jazz fusion con forti elementi folk mediorientali.
Line up: Danielle Sassi: flauto. Noam Arbel: batteria. Oz Shemesh: basso e Itay Carmeli : chitarre.
Dal disco d'esordio ecco la sesta traccia Lights Out

Album consigliato: By far away (2025)




Ambient Den

Gli Ambient Den sono un gruppo australiano il cui moniker deriva dall'anagramma dei nomi dei tre esperti strumentisti da cui è composto ossia  “Tim”, ‘Ben’ e “Dean”.
L'album di debutto omonimo, pubblicato  il 25 luglio 2025 da Desert Comb Music 
https://desertcomb.com, si basa su un concept che racconta la storia della ricerca dell'umanità di una nuova casa tra le stelle, culminata nella creazione di un nuovo mondo lontano e abitabile.
Dieci tracce, di cui quattro single edit, per quasi settanta minuti di musica, prodotto dal polistrumentista Ben Craven (vedi: https://progressivedelnuovomillennio.blogspot.com/search?q=ben+craven), dalle reminiscenze pinkfloydiane con un crossover progressivo piacevole nella fruizione, ricco di chitarre armoniose che cambiano stile e intensità, batteria incisiva e pianoforte/tastiere melodiche.
Line up: Ben Craven: chitarre, basso, programmazione, voce. Tim Bennetts: pianoforte, tastiere, voce. Dean Povey: batteria, voce.
In ascolto Earthrise, quarta traccia del disco

Demo Rumudo

Demo Rumudo è un quintetto formatosi nel 2019 a Ferrol, un comune di quasi settantamila abitanti della Spagna nord-occidentale della provincia della Coruña, nella comunità autonoma della Galizia.
A livello di pubblicazioni dopo un E.P. dal titolo Consecuencias nel 2002 che è stato ripubblicato nel 2025 con l'aggiunta di tre versioni live dei brani presenti registrate al Feito a Man Festival 2023, l'ensemble iberico ha rilasciato il primo full length "Second nature" il 5 dicembre 2025 per la label Astronomy Recording https://astronomyrecordingmusic.bandcamp.com.
Il loro sound, totalmente strumentale, è una gustosa miscela che comprende elementi che spaziano dal latin jazz al math rock e alla fusion progressiva.
Line up: Álvaro Fernández: sassofoni contralto, soprano e tenore, flauto, strumento a fiato elettronico (EWI). Gabriel Visinel: chitarre. Ángel Rodríguez: batteria. Andrés Real: bassi fretless e contrabbassi. Hugo Martsan: tastiere, programmazione
Link utili: https://astronomyrecordingmusic.bandcamp.com/album/second-nature
https://www.instagram.com/demorumudo/?hl=it
https://www.facebook.com/demorumudo
Dal loro album "Second nature" In ascolto la quarta traccia Helix


giovedì 20 novembre 2025

Iako Bei

 Iako Bei è il progetto del cantante, bassista, compositore e paroliere  slovacco Roman Jakobej.
Ha finora pubblicato due album  autoprodotti" Pursuits in 1ife: Cortex Labyrinthus" il 19 aprile 2018 e " Pursuits in 2ife: Vortex Fragoris " il 17 agosto 2023.
Nel realizzare i due full length, Jakobej si è avvalso di musicisti diversi. 
Nel primo hanno suonato il sassofonista Nikola Bankov, la pop star slovacca Karmen Pál-Baláz ai cori, il batterista Tibor Rusnák e il cantante/tastierista jazz/pop Stevie Heart.
Nel secondo Viliam Stanek alla batteria, Lukás Magoč al sassofono e Simon Majerník (all'epoca della registrazione solo quindicenne) alle tastiere e ai cori Vanessa Laliková, Marko Hunďza e Jakub Ferenc. 
Il tappeto sonoro è un cross over progressivo senza l'uso della chitarra.
In ascolto Cortex Labyrinthus, ottava e ultima traccia del primo disco.


Albumconsigliato: Pursuits in 1ife: Cortex Labyrinthus (2018)

venerdì 31 ottobre 2025

Heron

Gli Heron si sono formati nel 2015 a Warren, piccola cittadina della Pennsylvania di quasi diecimila abitanti. 
A livello discografico  sono stati rilasciati due album autoprodotti: "You are here now" nel 2017 e "Sun release" nel 2019.
Il loro sound , meramente strumentale, è incline al math/rock con afflati progressivi.
Line up: Ben Blick e Boyd Lewis: chitarra. Eric Morelli: basso e Nathaniel Blick: batteria.
Sito ufficiale: https://www.heronband.com
in ascolto l'intero primo album "You are here now"

Album consigliato:  You are here now (2017)




giovedì 30 ottobre 2025

Six Organs of Admittance

I Six Organs of Admittance è il progetto solista del polistrumentista californiano classe 1974 Ben Chasny, già chitarrista nei Comets on Fire (vedi:  https://it.wikipedia.org/wiki/Comets_on_Fire ).
Produzione discografica corposa quella del musicista/compositore statunitense che, dal 1998 ad oggi, seppur con una pausa tra  ha pubblicato numerosi album ed EP, specializzandosi inizialmente nella pubblicazione di edizioni in vinile altamente limitate delle sue opere, per poi ripubblicarle su CD, spesso con brani bonus (vedi https://it.wikipedia.org/wiki/Six_Organs_of_Admittance )
Il suo stile assai è una interessante sinergia tra rock, progressive, psichedelia e folk.
In ascolto/visione New Year's song, nona e ultima traccia dell'album " Time is glass" del 2024.

Album consigliato: The Sun Awakens (2006)

martedì 21 ottobre 2025

Espers

Gli Espers sono stati una band psych/prog/folk di Filadelfia . Si sono formati nel 2002 come trio composto dai polistrumentisti Greg Weeks, Meg Baird e Brooke Sietinsons, in seguito si sono ampliati fino a diventare addirittura un sestetto. 
Hanno pubblicato il loro album di debutto omonimo nel 2004 in origine grazie alla piccola etichetta Time-Lag https://en.wikipedia.org/wiki/Time-Lag_Records in sole 300 copie, poi ristampato da Locust Music https://en.wikipedia.org/wiki/Locust_Music. A seguire un album di cover, "The Weed Tree", nel 2005, pubblicazione includente versioni di brani di artisti quali Nico, The Durutti Column e Blue Öyster Cult. Nel 2006 il combo statunitense ha rilasciato il suo terzo album, "II°" (presumibilmente chiamato così perché era il loro secondo album di materiale originale). con la Drag City Records   https://www.dragcity.com/?srsltid=AfmBOoqMgoRAOkyPTUZoSmPRnbMCoXNF1S-40pHsMgFKy1aZW6OHbrjLLa storia discografica della band si conclude con "III°" nel 2009 sempre per Drag City Records.
Da "II°" la quarta traccia Children of stone


Album consigliato: Espers (2004)

lunedì 20 ottobre 2025

Barr

Il gruppo svedese dei Barr ha all'attivo un E.P. omonimo autoprodotto nel 2007 e due soli album: " Skogsbo is the Place " nel 2008 e " Atlantic Ocean Blues " nel 2012, entrambi per la label Sakuntala Records, etichetta interna della svedese Record Heaven, specializzata in musica acid folk e cantautorale.
Per mera curiosità Barr è  anche un comune francese di settemila abitanti situato nel dipartimento del Basso Reno nella regione del Grand Est e Barr anche il nome del progetto musicale di Brendan Fowler,  un polistrumentista /cantante di Los Angeles.
Assolutamente meritevoli di essere ascoltati, il combo nordico dei Barr rappresentano un'altra variante del folk acustico moderno e progressivo dimostrando che l'arte dell'espressione artistica e folk è viva e vegeta nel terzo millennio.
Line up del primo album: Patrik Andersson: voce, chitarre. Marcus Palm: voce, chitarra acustica. Oskar Schonning: e Svante Söderqvist: contrabbasso. Fredrik Ohlsson: percussioni, batteria. Andreas Söderström: voce, harmonium. Hanna Fritzson: voce, pianoforte, flauto, glockenspiel
In ascolto/visione Moonfall, sesta traccia del primo disco

Album consigliato: Skogsbo is the Place (2008)


martedì 14 ottobre 2025

Badwater Fire Company

I Badwater Fire Company, nome che è ispirato ad una antica espressione eschimese che significa “Non uccidere i cuccioli di foca”, si sono formati a Seattle nel 2010  grazie a Shane Rossmiller (chitarre, voce), Michael Pearson (basso) e Matthew Singler (batteria).
Il trio statunitense  ha all'attivo un solo album omonimo il 19 aprile 2013, nove brani per quarantasette minuti di musica poliedrica  con una gamma incredibile di influenze sonore di matrice progressiva. Copertina e design dell'album a cura di Matt Jackson
In ascolto l'ottava traccia The fuel and the fire

mercoledì 8 ottobre 2025

Rabaska

I Rabaska sono un ensemble canadese originario delle Eastern Townships del Québec ,   https://en.wikipedia.org/wiki/Eastern_Townships. 
Il nome della band deriva da una grande canoa in corteccia di betulla inizialmente costruita e utilizzata dalle popolazioni indigene.
Il gruppo, prima amici e poi musicisti, è stato fondato dal bassista /cantante Laurent Galipeau-Théroux e ha incorporato una panoplia di stili: un mix di rock, prog e folk della loro terra natale con le parti vocali cantate in francese sia da cantanti maschi, sia femmine.
Oltre a numerosi singoli e demo, hanno finora pubblicato il 21 aprile 2023, solo a livello digitale, un unico omonimo full length, poco meno di un ora di musica per undici brani che parlano di viaggio, territorio, disconnessione e riconnnessione della nostra società con il mondo che la circonda, amore e separazione, con l'intento di sensibilizzare l'ascoltatore a vivere pienamente e comunicare le proprie emozioni, a seguire il proprio istinto e riscoprire il territorio in cui vive.
Line up: Laurent Galipeau-Théroux: voce, basso. Éléonore Le Grand: voce, chitarra acustica. Maxime Charest-Duchesne: voce, tastiere, chitarra elettrica. Antoine Boudreau: chitarra elettrica. Otoniel Araica: voce, batteria e percussioni. Marc-André Gibeault-Girard: batteria.
In ascolto e visione Le Nord, sesta traccia dell'album Rabaska


venerdì 3 ottobre 2025

Redemption

I Redemption si sono formati a Los Angeles nel 2001 grazie al chitarrista/polistrumentista Nick van Dyk affiancato inizialmente da Rick Mythiasin (ex-Steel Prophet) alla voce, Bernie Versailles (Fates Warning) alla chitarra e Jason Rullo (Symphony X) alla batteria e l'ospite Michael Romeo che si occupava degli arrangiamenti sinfonici e delle tastiere. 
Questa formazione debuttò discograficamente con l'album omonimo nel 2003. 
Poco dopo Mythiasin lasciò la band e Corey Brown ( Magnitude 9) gli subentrò esibendosi dal vivo. Successivamente fu Ray Alder ( Fates Warning)che aveva cantato in un brano dell'omonimo album di debutto ad accettare di unirsi al gruppo californiano come cantante a tempo pieno e con l'ingresso di membri di un'altra band progressive metal americana (i Prymary), il bassista James Sherwood e il tastierista Smiley Sean e il batterista Chris Quirarte https://progressivedelnuovomillennio.blogspot.com/2025/10/chris-quirarte.html,  furono reclutati da van Dyk per dare nuova vita al gruppo e compensare gli impegni di Rullo con i Symphony X, che gli impedivano di partecipare regolarmente ai tour, fu così rilasciato nel 2005 “The Fullness of Time”. Successivamente con alcuni avvicendamenti di formazione, l'approdo a major discografiche come Inside Out e AFM Records, I Redemption hanno negli anni pubblicato dei live e altri sei album in studio : "The origins of ruin" (2007), " Snowfall on Judgment Day "(2009), "This mortal coil" (2011), ""The art of loss" (2016), " Long Night's Journey into Day "(2018), "I am the storm" (2023).
Il loro tappeto sonoro è un corposo metal progressivo con sfumature sinfoniche.
Line up 2023: Tom Englund: voce. Nick Van Dyk: chitarra, tastiere. Sean Andrews: basso. Chris Quirarte: batteria. Vikram Shankar: tastiere e Bernie Versailles: chitarre
Ospiti tre chitarristi quali Chris Poland, Simone Mularoni e Henrik Danhage.
Dal dvd "Frozen in the moment- Live in Atlanta del 2009 il brano Fall on you
Album consigliato: The Fullness of Time (2005)


Chris Quirarte

Il californiano Chris Quirarte, batterista delle band Redemption https://progressivedelnuovomillennio.blogspot.com/2025/10/redemption.html e Prymary, nel febbraio  2016 ha pubblicato in autoproduzione un album solista, invero con numerosi ospiti (vedi line up), dal titolo “Mending Broken Bridges”  finanziato da una campagna Kickstarter https://www.kickstarter.com/learn?lang=it
Il disco, scritto e prodotto dallo stesso Quirarte, consta di otto tracce per 68 minuti di prog metal melodico con afflati sinfonici.
Line up: Chris Quirarte: batteria, tastiere, voce. Ospiti: Nick Van Dyk (Redemption): chitarre. Bernie Versailles (Redemption): chitarre. Sean Entrikin (Prymary): chitarre. Sean Andrews (Redemption): basso. Ed Platt (Enchant): basso. Randy George (Neal Morse Band): basso. Don Schiff (Rocket Scientist): NS/Stick
In ascolto Out of time, terza traccia del disco


venerdì 19 settembre 2025

Xystus

Gli olandesi Xystus, il cui termine deriva dal greco, nel significato di passaggio coperto, usato in epoca romana per indicare un percorso coperto a pergolato o con rami di alberi, per formare una galleria ombrosa, sono stati fondati nel 1999 dai compagni di scuola Ivo van Dijk (batteria, sintetizzatori) e Bas Dolman (voce, chitarra) a Den Bosch, città di oltre 150.000 abitanti, capoluogo della provincia del Brabante Settentrionale.
Ben presto il bassista Tim van Dijk si è unito al gruppo al basso e come power trio hanno iniziato a esibirsi a livello locale. 
Dopo aver registrato tre demo, nel 2004 hanno pubblicato il loro album di debutto “Receiving Tomorrow”. Poco dopo Tim van Dijk lasciò la band, sostituito da Mark Brekelmans e con l'aggiunta del chitarrista Bob Wijtsma, nel 2007 è stato pubblicato il loro secondo album “Surreal”. Nel 2008, con l'aggiunta di Joris van de Kerkhof alle tastiere, l'ensemble olandese ha pubblicato il loro terzo e ultimo lavoro dal titolo "Equilibrio" un'opera rock in due atti a cui hanno partecipato come ospiti, oltre all'orchesrtra sinfonica olandese, Simone Simons  (Epica) , George Oosthoek (Orphanage), Michelle Splietelhof (Schuhe das Manitu) e John Vooijs del musical Tarzan. 
L'intera opera, in visione qua sotto, dal vigoroso metal progressivo, è stata eseguita dal vivo per la prima volta a Utrecht davanti ad oltre 4.000 persone ed è disponibile in dvd video.

Album consigliato: Equilibrio (2008)

The Hallucinant Telepherique

The Hallucinant Telepherique è un progetto creato dai polistrumentisti fratelli Montoya ossia Sergio e Gino, nati e cresciuti in Perù, ma  residenti ad Austin, in Texas. 
Nel 2015 hanno pubblicato il loro album d'esordio  "Absorbed by the Forest", a cui hanno fatto seguito " Comes To Mind " nel 2018, " Call Of The Resonant Star " nel 2022 e il 30 luglio 2025 " Drum diary". Tutti i dischi sono stati rilasciati attraverso la loro etichetta eRRatic Music https://www.erraticmusic.com.
Il tappeto sonoro è un gradevole progressive sound che vira al mainstream.
Dal primo album in ascolto la seconda traccia Sanctuary 

Album consigliato: Absorbed by the Forest (2015)

martedì 16 settembre 2025

Yak

I britannici Yak, il cui nome riprende quello del bovino tibetano o bue tibetano, un mammifero artiodattilo appartenente alla famiglia dei bovidi https://www.treccani.it/vocabolario/yak, sono stati una band progressive strumentale composta da  Robin Hodder (chitarra), Sy Snell (basso), John Wynn (batteria) e Martin Morgan (tastiere).attiva tra il 1982 e il 1984 senza però incidere nulla.
Nel 2003 Martin Morgan mise mano alle registrazioni dell'epoca e si lanciò, l'anno successivo, in un rilascio discografico "Dark side of the duck" ove suonava tutti gli strumenti. Il disco ebbe una buona accoglienza così Morgan decise di ripristinare l'originaria band con la sola inclusione del bassista Max Johnson al posto di Snell. Con la formazione a quattro sono stati pubblicati nel 2005 " Does Your Yak Bite? ” registrato a maggio di quell'anno a Nottingham in presa diretta presso una sala di registrazione e nel 2006 " The Rutland Chronicles" registrato anch'esso in live presso una sala del Rutland, una contea dell'Inghilterra nella regione delle Midlands Orientali. 
A questo punto Morgan crea un rimpasto nella formazione e chiamando a sè  il batterista Dave Speight e il bassista Gary Bennett fa uscire tre full length in studio: " Journey of the Yak " nel 2008 , " Quest for the Stones " nel 2015 e "  The Pink Man & The Bishop " nel luglio 2025.
Il loro sound si indirizza verso un neo prog sinfonico assolutamente da apprezzare.
In ascolto Crimson Camel (titolo evocativo per i progsters..) seconda traccia dell'ultimo disco


Album consigliato: The Pink Man & The Bishop (2025)

Red Sand

I Red Sand si sono formati nel 2003 in Quebec grazie al chitarrista Simon Caron, fan sfegatato di altri virtuosi del "suo" strumento quali David Gilmour, Andy Latimer, Steven Rothery, BB King e Albert Collins. 
La discografia dell'ensemble canadese è assai ricca, a partire dal 2004, anno di debutto con l'album “Mirror of Insanity”, a cui hanno fatto seguito: "Gentry" (2005), " Human Trafficking " (2007), " Music for Sharks " (2009), " Behind the Mask " (2012), " Cinéma du vieux Cartier " (2013), " 1759" (2016), " FoRsAkEn " (2019), " Crush the Seed "(2020), " The Sound of the Seventh Bell " (2021), " Pain't Box " (2024) e " The Sound of Silence " (2025).
Il loro sound è un neo prog gradevole e accattivante seppur non sia di grande originalità rifacendosi a schemi del passato.
Line up 2025: Michel Renaud: voce. Simon Caron: chitarre, basso, tastiere e Perry Angelillo: batteria.
In ascolto Lost Fantasy (We Love) e The Sound of Silence Part 1, seconda e terza traccia dell'ultimo disco 


Album consigliato: The Sound of Silence (2025)

martedì 2 settembre 2025

Imanissimo

Imanissimo è un ensemble indonesiano guidato dal polistrumentista Iman Ismar.
Ad oggi hanno pubblicato quattro album: “Imanissimo” (2002), “Z's Diary” (2004), " Happiness and Sadness " (2013) ed "Enigma" (2017). 
Il loro sound mescola abilmente il prog psichedelico sinfonico con l'heavy metal e un tocco di world music e sonorità etniche locali.
Line up 2017: Raden Agung: tastiere, sintetizzatore, campionatore, chitarra elettrica, violoncello, suling, gamelan, arrangiamenti. Kelana Proehoeman: chitarra elettrica, chitarra acustica, cori. Johanes Jordan: chitarra elettrica ed acustica, sintetizzatore per chitarra, flauto, sassofono, voce, gamelan. Iman Ismar: tastiere, basso, voce, ocarina, gamelan. Marcellus Putra: batteria, gamelan https://it.wikipedia.org/wiki/Gamelan.
Ospiti: Louise Mercy: chitarra acustica, coro. Alberto Dwijayadi: voce solista in un brano. Siti Chairani Proehoeman: sassofono soprano, Fauzan: violino. Alamanda D., Caliandra V., Eleanora, Fabiola, Nareswari S., Sekar, Sharen Perla: coro
In ascolto Send me an angel, quarto brano tratto da Happiness and Sadness



Album consigliato: Enigma (2017)

Agropelter

Agropelter  è il progetto artistico one man band del polistrumentista norvegese Kay Olsen.
Per descrivere la genesi del suo album di debutto “The Book of Hours” il 25 luglio 2025 tramite la label statunitense The Laser's Edge https://www.lasercd.com/?ref=leg, il musicista ha così dichiarato (vedi https://progrockjournal.com/interview-exclusive-interview-with-kay-olsen-of-progressive-rock-project-agropelter ) : " Il progetto ha iniziato a prendere forma sulla tastiera/sintetizzatori quando è scoppiata la pandemia nel 2020 e improvvisamente mi sono ritrovato con molto tempo libero. La musica è sempre stata una delle cose più importanti della mia vita, quindi l'isolamento è arrivato al momento giusto per permettermi di esplorare questo nuovo approccio alla composizione e all'arrangiamento musicale. Volevo scrivere musica senza tener conto della strumentazione tradizionale che si trova normalmente nel rock progressivo, quindi le chitarre ritmiche sono quasi inesistenti nell'album. È davvero ironico, dato che il mio strumento principale è la chitarra. In quel periodo ero molto appassionato di Eloy, Rachmaninoff, John Coltrane e musica pastorale, e penso che questo traspaia chiaramente. All'improvviso, avevo abbastanza materiale per mettere insieme un album".
Il tappeto sonoro del full length, in tre quarti d'ora di musica per sette tracce, interfaccia con maestria le tradizioni del rock progressivo classico con influenze che spaziano dalla musica classica all'ambient, creando un universo sonoro di rara bellezza e complessità.
Line up: Kay Olsen: chitarre, tastiere soliste, organo da chiesa, basso. 
Ospiti: Andreas Skorpe Sjoen: batteria. Mattias Olsson: percussioni, sovraincisioni, mellotron. Jonas Reingold: basso fretless. Jordi Castella: pianoforte a coda. Eli Mine: clavicembalo. Norlene M: violoncello. Eileen Antu: contrabbasso. Luis Vilca: flauto contralto. Hannah Danets: flauto. Zhivago: fagotto e Edgar Asmar al  duduk
In ascolto il secondo brano Levitator


martedì 12 agosto 2025

Alex Machacek

Alex Machacek è nato il 1° luglio 1972 a Tulln an der Donau, comune austriaco di 16000 abitanti https://it.wikipedia.org/wiki/Tulln_an_der_Donau
I suoi genitori si trasferirono dalla Cecoslovacchia, paese del blocco orientale, in Austria negli anni '60. Alex iniziò a suonare la chitarra all'età di 8 anni e in seguito studiò presso il prestigioso Konservatorium Wien https://de.wikipedia.org/wiki/Vienna_Konservatorium
Durante gli studi di chitarra classica in gioventù sviluppò un gusto per l'heavy metal, ma ben presto si appassionò al jazz. Successivamente, ha frequentato il Berklee College of Music di Boston per due semestri. Ha vinto il concorso chitarristico europeo Guitar Newcomer 98. 
Nel 1999 ha pubblicato il suo primo album da solista con il nome MC Hacek, intitolato Featuring Ourselves.
Nel millennio di nostra competenza, il musicista austriaco ha pubblicato a suo nome: 
" [ Sic] " nel 2006, "Improvision" nel 2007, "24 takes" nel 2010 e e un live nel 2008 "The official triangle session". Come Fabulous Austrian Trio (FAT) con il bassista Raphael Preuschl e il batterista Herbert Pirker ha pubblicato nel 2012 il disco omonimo e nel 2015 " Living the dream".
Machacek è attualmente il chitarrista sostituto di John Goodsall dei Brand X per tutte le tournée al di fuori degli Stati Uniti e suona occasionalmente con la band fusion CAB guidata dal bassista Bunny Brunel e dall'ex tastierista della band fusion Tribal Tech Scott Kinsey.
Il suo sound è una fusion progressive di ottima qualità
In ascolto l'intero album [ Sic]

Album consigliato: 24 tales (2010)

martedì 5 agosto 2025

HamaSaari

I francesi HamaSaari si sono formati nel 2021 e hanno pubblicato l'album di debutto, intitolato "Ineffable", sette brani per poco meno di quaranta minuti, il 3 marzo 2023 grazie alla label Klonosphere https://www.klonosphere.com.
Il loro tappeto sonoro s'intreccia in un eccellente tessuto tra prog moderno, post-rock con un tocco di prog metal e ambient, il tutto mescolato in un delizioso mélange.
Line up: Jordan Jupin: voce, chitarre. Sullivane Albertini: tastiere. Élie Chéron: batteria. Antoine Alric: chitarre. Jonathan Jupin: basso
Sito ufficiale: https://hamasaari.com
In ascolto la terza traccia Lords

giovedì 31 luglio 2025

Great Wide Nothing

Degli statunitensi Great Wide Nothing già parlammo nel 2019 in occasione de loro album di debutto, vedi: https://progressivedelnuovomillennio.blogspot.com/search?q=GREAT+WIDE+NOTHING.
Successivamente hanno proseguito ad essere un punto fermo per la scena musicale di Atlanta. Sempre in trio come formazione con il bassista/chitarrista/frontman e autore principale Daniel Graham, il tastierista/chitarrista Dylan Porper e il batterista Jeff Matthews hanno rilasciato nel 2020 "Hymns for Hungry Spirits volume I" nel 2020  e " "Hymns for Hungry Spirits volume II" nel 2023, interamente autoprodotti e registrati in proprio.
Il 2 maggio 2025 per l' etichetta spagnola Astronomy Recording Music
 https://astronomyrecordingmusic.bandcamp.com, hanno pubblicato il quarto full length dal titolo " A Shout Into The Void " (In italiano un grido nel vuoto) album energico di otto tracce per tre quarti d'ora di musica che qualcuno ha definito prog punk.
Da ricordare che nella loro discografia sono presenti anche quattro E.P.
In visione/ascolto la versione live de The Best We Can Do Is Laugh, settima ed ultima traccia dell'album Hymns for Hungry Spirits volume I


Album consigliato:  A Shout Into The Void

mercoledì 30 luglio 2025

Hedvig Mollestad Trio

Hedvig Mollestad Trio (noto anche come HM3) è stato fondato nel 2009 dalla chitarrista norvegese Hedvig Mollestad Thomassen (classe 1982) affiancata da Ellen Brekken: contrabbasso e Ivar Loe Bjørnstad: batteria.
Il trio ha pubblicato il suo album di debutto " Shoot! " il 23 settembre 2011, a questo debutto hanno fatto seguito come trio " All of Them Witches " nel 2013, " Enfant Terrible " nel 2014, " Black Stabat Mater " nel 2016, " Smells Funny " nel 2019, " Ding Dong. You're Dead " nel 2021 e "  Bees in the Bonnet " il 9 maggio 2025. 
Da ricordare anche il live " Evil In Oslo " del 2016. 
Tutti gli album sono stati pubblicati dall'etichetta norvegese  Rune Grammofon 
Il loro sound si ispira all'heavy rock degli anni '70 creando un peculiare ed interessante mix musicale di ingredienti come free jazz, prog e psichedelia
Oltre al trio la dinamicissima Hedvig Mollestad Thomassen ha rilasciato due dischi come solista  " Ekhidna " nel 2020, " Tempest Revisited " nel 2021, un disco con la Trondheim Jazz Orchestra dal titolo " Maternity Beat ", nel 2022 con un nuovo trio, chiamato Weejuns,formato assieme al tastierista Ståle Storløkken degli Elephant9 e al batterista Ole Mofjell, ha pubblicato un album omonimo.
In ascolto/visione dall'album Ding Dong. You're Dead la seconda traccia All Flights Cancelled


Album consigliato: Bees in the Bonnet (2025)

Naxatras

I Naxatras sono una band originaria di Salonicco, città portuale della Grecia. I tre membri fondatori nel 2012 sono stati John Delias (chitarra), Kostas Harizanis (batteria) e John Vagenas (basso, voce).
Come trio hanno pubblicato il loro primo album omonimo nel 2015 a cui hanno fatto seguito " II° " nel 2016 e " III° " nel 2018 e il live " Live Rituals at Gagarin 205" sempre nel 2018. 
Dopo una pausa pandemia covid Harizanis ha lasciato la band sostituito alle pelli da Kostas Charizanis e con l'ingresso del tastierista Pantelis Kargas il quartetto ha pubblicato il 25 febbraio 2022 " IV° " con l'ospite vocale femminile Evi Seitanidou. Il 25 febbraio 2025 il quartetto ha rilasciato " V° ". E' disponibile solo digitalmente un E.P. live del 2022 intitolato "Live in Athens" https://naxatras.bandcamp.com/album/live-in-athens
Da segnalare che tutte le copertine dei dischi sono state realizzate dall'illustratore Christopher Toumazatos, alias Chris RW 
https://www.behance.net/CHRIS-RW  che risiede a Glasgow in Scozia. 
La band si è guadagnata una notevole reputazione per le sue esibizioni dal vivo ad alta energia, che combinano elementi di rock psichedelico/progressivo, stoner, funk, jazz, musica elettronica e orientale con proiezione di video per stimolare appieno i sensi. 
Sito ufficiale: https://www.naxatras.com
In ascolto l'intero ultimo album


Album consigliato: V° (2025)

martedì 29 luglio 2025

Welcome Inside The Brain

I Welcome Inside The Brain si sono formati nel 2015 a Lipsia, città di oltre 600.000 abitanti dello stato della Sassonia nella parte orientale della Germania, grazie  a Frank Mühlenberg (voce), Georg Spieß (chitarra), Johann Fritsche (organo), Paul Lapp (contrabbasso) e Hans Otto (batteria). Con questa formazione hanno esordito discograficamente con l'omonimo E.P. il 1 settembre 2015 per poi pubblicare due full length: "Celebrate the depression nel 2017 e "Queen on the day flies" nel  2019. 
Dopo una pausa di qualche anno con una rivoluzione in line up (vedi sotto) nel maggio 2025 è uscito "Re:Creation" per la label indipendente tedesca Ponyphone Records  
Il loro tappeto sonoro è un heavy prog e psych rock di ottimo livello, come è stato scritto su di loro " “La musica dei Welcome Inside The Brain è come un enorme mash up che va dai Weather Report a Pat Metheny, dai King Crimson ai Brand X, da Sun Ra a tutto ciò che sta in mezzo, solo più complesso e sconcertante.”
Line up 2025: Georg Spieß: chitarra. Johannes Niklas: batteria. Franky: voce. Jacob Müller: basso e Lennart Jahn: organo, sintetizzatore
In visione/ascolto in versione live  Colours on Earth,  quinta traccia dell'ultimo disco.   


Album consigliato: Re:Creation (2025)

venerdì 25 luglio 2025

Atomic Time

Gli Atomic Time, originari di Bauru, una piccola città brasiliana dello stato di San Paolo, si sono formati grazie alla trentennale amicizia  tra il chitarrista Pedro D'Incao e il batterista Silvio Serra.
La coppia ha reclutato altri talentuosi musicisti come il tastierista Gabriel D'incao (figlio di Pedro), il bassista João Ribeiro e il cantante Roger Lopes per rilasciare digitalmente il 26 luglio 2019 " Out Of The Loop" a cui, dopo un rinnovamento di line up, ha fatto seguito il 21 marzo 2025, sempre digitalmente, "Subsounds".
Il loro tappeto sonoro è un ambient prog molto rilassato che fluisce bene nell'apparato vestibolare del melomane progressivo.
Line up 2025: Roger Lopes: voce. Gabriel D'Incao: tastiere, sintetizzatori. Pedro D'Incao: chitarra. Fernando Lima: basso. Humberto Zigler: batteria e Kim Chandler: cori.
In ascolto la lunga suite di oltre 23 minuti dal titolo Violeta's dream, terza traccia di Subsounds


Album consigliato: Subsounds (2025)

mercoledì 23 luglio 2025

Obiymy Doschu

Gli Obiymy Doschu (in italiano L'abbraccio della pioggia), si sono formati nel 2006 a Kiev grazie al compositore, cantante e chitarrista Volodymyr Agafonkin.
Dopo l'album di debutto di cui avevamo già parlato su questo blog, vedi:
https://progressivedelnuovomillennio.blogspot.com/search?q=OBIYMY+DOSCHU , l'ensemble ucraino, sempre in lingua madre, oltre a numerosi singoli, ha pubblicato due altri full length. "Son" (in italiano Sogno) nel 2017, lavoro mixato dal musicista e produttore britannico Bruce Soord, frontman della band The Pineapple Thief, che ha anche lavorato con artisti della scena musicale progressiva come Opeth, Anathema, Riverside, Tesseract e Blackfield. La band descrive l'album come “musica rock complessa, bella e poetica con ricchi arrangiamenti di archi ed elementi di rock progressivo, neoclassico, neofolk e post-rock”. Il 30 maggio 2025 “Vidrada”, un disco che ha richiesto otto anni di lavoro, creato nel complicatissimo contesto dell'invasione russa dell'Ucraina, esso è una testimonianza di speranza e resilienza.
Line up 2025: Volodymyr Agafonkin: voce, chitarra acustica. Mykola Kryvonos: basso. Yaroslav Gladilin: batteria. Olena Nesterovska : viola. Yevhenii Dubovyk: pianoforte, tastiere. Oleksii Perevodchyk: chitarre elettriche.
In ascolto/visione Не опускати руки / Don't Give Up (in italiano Non mollare),titolo significativo nonchè ottava e ultima traccia del nuovo disco 2025


Album consigliato: Vidrada (2025)

martedì 22 luglio 2025

Sigilu

Gli iberici Sigilu si sono formati dopo lo scioglimento della band Tierra de Cinco Minutos originari di Lugo in Gallizia  https://it.wikipedia.org/wiki/Lugo_(Spagna) ( unico album Penórtico nel  2012 https://tierradecincominutos.bandcamp.com/album/pen-rtico) a causa della partenza del cantante/chitarrista Nacho Cuesta verso la nativa Malaga. 
In Andalusia, Cuesta ha ritrovato stimoli ed idee ritornando ben presto a Lugo e ponendo le basi per un nuovo progetto musicale (Sigilu), inizialmente come duo con Pablo Saavedra alla batteria elettronica proveniente dalla band indie pop Técnicas Manuales, poi con Hugo Rodríguez (violino) ed Evaristo Frieiro (basso). 
Il quartetto ha pubblicato solo digitalmente l'album di debutto "Singularidad o Barbarie" il 1 dicembre 2017.
Successivamente, dopo che Rodriguez e Frieiro hanno lasciato la band, quest'ultimo sostituito al basso da Ángel Boquete, il 23 maggio 2025 , in una formazione a tre è stato rilasciato il full length " Beta" per la label Astronomy Recording Music 
Il loro tappeto sonoro attuale è un corposo heavy metal progressivo con riff di chitarra graffianti e suadenti con testi in spagnolo.
In ascolto Neuropa la traccia d'apertura del secondo disco un gioiello di 8 minuti che racconta di una rivoluzione antifascista sul punto di scoppiare


Album consigliato: Beta (2025)