Rikard Sjoblom (Beardfish)

Rikard Sjoblom (Beardfish)
“La luce sul Prog non si è mai spenta, è stata solo offuscata in attesa di nuova energia dal risveglio delle coscienze....”. (Mauro Pini)

martedì 16 gennaio 2018

Malabriega

Malabriega, parola del Sud della Spagna la cui semantica rappresenta- sia con accezione positiva, sia negativa- la complessità della cooperazione tra individui nel lavorare assieme, è anche il nome di un ensemble di Siviglia.
La band andalusa, nata nel 2009, ha rilasciato un  E. P. nel 2016 dal titolo "La duda" e il 29 Settembre 2017 per la Sacramento Records,  etichetta indipendente spagnola creata nel 2012, il primo full lenght dal titolo "Fiebre", per chi scrive una delle migliori produzioni dello scorso anno. Vedi: http://progressivedelnuovomillennio.blogspot.it/2017/12/top-five-internazionale-2017.html.
Il cantato solenne e molto etnico accompagna un sound delizioso e raffinato, da loro autodefinito "rock della terra" , ove prog sinfonico, flamenco, buleria e tango si fondono assieme a sfumature jazzy e afrocubane per dare essenza vitale a una prelibata e originale pietanza sonora.
Line up: Juan Castro: voce. Joaquin Sainz: chitarra elettrica. Manuel Soto Noly: chitarra flamenco. Sergio Carmona: basso e alla batteria Raul Gomez.
Link utile: https://malabriega.bandcamp.com/releases
In ascolto il sesto brano del disco: La nana del Dante

Album consigliato: Fiebre (2017)

lunedì 15 gennaio 2018

Maxophone

Un sussulto di piacere, per il melomane progressivo diversamente giovane, è quello di ascoltare un disco d'inediti di un gruppo che negli anni settanta ha fatto la storia, seppur con un solo-bellissimo-album, è il caso dei Maxophone che - a distanza di 42 anni- hanno rilasciato il loro secondo disco in studio dal titolo "La Fabbrica delle Nuvole". 
Per la cronaca la band milanese nel terzo millennio aveva pubblicato il cofanetto From cocoon to butterfly (materiale anni settanta in dvd e cd) e nel 2014 il Live in Tokyo.
Il nuovo album, uscito il 7 Febbraio 2017 per AMS Records, è diviso in nove tracce per tre quarti d'ora di musica impreziosita dai testi del poeta bolognese Roberto Roversi (1923-2012). Nel disco hanno suonato, oltre ai membri originali dell'esordio nei seventies ossia  Alberto Ravasini: voce solista/chitarre/ tastiere Sergio Lattuada tastiere/ voce, Carlo Monti: violino/batteria/ percussioni. Marco Tomasini :chitarra elettrica/ voce e Marco Croci: basso/ voce.
Sito ufficiale: http://www.maxophone.com
In ascolto la quarta traccia ossia la title track "La Fabbrica delle nuvole",  brano strumentale  dell'album intriso di svariati e profumati colori musicali che si avvicinano al "Gigante Gentile...."
Album consigliato: La Fabbrica delle Nuvole

Magnolia

"Con fuoco" è il nuovo album dei Magnolia, rilasciato il 1 Dicembre 2017 sempre per la Lizard Records come il precedente "Zona d'ombra", uno dei dischi migliori del 2012, vedi: http://progressivedelnuovomillennio.blogspot.it/2012/07/magnolia.html
Il nuovo lavoro del sestetto romano non è un concept album vero e proprio ma un atto di accusa verso quei regimi dittatoriali che soffocano la libertà e "sommergono" le civiltà.
Per la genesi e gli approfondimenti sull'album rimando a questo interessante link:
http://www.hamelinprog.com/con-fuoco-la-genesi-del-nuovo-album-dei-magnolia/?utm_campaign=shareaholic&utm_medium=facebook&utm_source=socialnetwork
Dieci tracce per 58 minuti di eccellente rock progressivo d'autore, eh sì perchè per i Magnolia le liriche, scritte prevalentamente dal duo Di Cori-Gironi, sono fondamentali e non semplice corollario al suadente tappeto sonoro. A tal proposito molteplici sono gli spunti interessanti, per un disco che cresce di ascolto in ascolto, come per esempio: "Finanza, potere, schiavismo globale" il mantra finale de "La città della notte" (canzone che inizia con le note di "Bella Ciao" e affronta il feroce pestaggio alla Scuola Diaz durante il G 8 di Genova del 2001), per la serie: il denaro non darà la felicità ma aiuta parecchio nel mantenimento delle posizioni di oppressione. 
Da rilevare, oltre alla grande perizia strumentale dei musicisti più coesi che mai, la consueta magnificenza della vocalità di Chiara Gironi che impreziosisce ogni traccia, tingendole di colori timbrici di pura emozione. 
Il disegno di copertina, rappresentato da due ragazzi che uniti possono affrontare le ostilità del mondo (sempre in direzione ostinata e contraria...), è di Gianluca Serratore mentre le traduzioni in Inglese dei testi nel booklet del digipack sono del forliverse di residenza, ma romano di nascita, Francesco D'Arcangeli.
Line up: Chiara Gironi: voce.Donatella Valeri: piano, tastiere. Alessandro Di Cori: chitarre, basso, synth e cori. Bruno Tifi: chitarre, voce e cori. Simone Papale: basso e cori. Claudio Carpenelli: batteria.

domenica 14 gennaio 2018

The Poverty of Ideals

I combo dei "The Poverty of Ideals", formatosi nel 2009, è un quartetto strumentale di Johannesburg. Dopo un omonimo E.P. autoprodotto, nel 2010 la band ha pubblicato, per l’etichetta Agent Indie Records di Kyalami, l’album di debutto dal titolo "Barriers" nel dicembre del 2013, seguito dal singolo "Chasing Infinity" nel settembre 2014.
Il loro "sistema" sonoro è caratterizzato da un pianeta centrale metal progressivo con satelliti rock, blues e fusion, per un universo interessante, attraversato per lo più da linee melodiche suadenti.
Line up: Craig Goudge  e Ruan Graaff  alle chitarre, Kyle Williams alla batterie e al basso Matthew Bairstow.


Album consigliato: Barriers (2013)

The SlashDogs

Il quintetto dei The SlashDogs è originario della provincia di Gauteng il cui nome in lingua Sesotho significa “luogo d’oro” ed è in effetti la regione più ricca e industrializzata del Sudafrica. Gran parte del territorio di questa lussureggiante –finanziariamente parlando- provincia è costituita dall’area urbana di Johannesburg e di Pretoria. 
La band si è formata nel 2003 e, dopo aver rilasciato nel 2004 un vinile a 45 giri (100 copie firmate e numerate, erano 15 anni che non venivano pubblicati vinili in Sudafrica!!) dal titolo“Even preachers wear black”,  nel 2005 esordiscono con il full lenght “Spilled blood calls for vengeance” seguito da “Hunger” nel 2008 e nel 2012 il più convincente e maturo “Progress through plunder”, infine il 3 Gennaio 2017 rilasciano l’E.P. con 5 tracce “The Wail”. Il loro genere spazia dall’heavy-rock a momenti più tranquilli con accattivanti melodie.
Line up: Ryan Tarboton-: Voce. Paul Gioia: chitarra / voce. Bill Bishop: basso. Gianluca Tadiello: chitarra e Leon Worst: batteria
Sito ufficiale: http://slashdogs.com


Album consigliato: Progress through plunder (2012) 

venerdì 12 gennaio 2018

Eyes Like Mirrors

Il terzetto proveniente da Johannesburg  degli Eyes Like Mirrors (ELM) si è formato nel giugno 2008. Il 5 marzo 2011 hanno debuttato pubblicando un E.P. intitolato "Crusades" lungo più di mezz’ora con cinque tracce interamente strumentali di noise rock con afflati metal/progressivi a matrice psichedelica. Sembra che siano in preparazione del loro primo full lenght avendo già più di 60 minuti di nuovo materiale.
Line up: Jason Sutherland: chitarra / percussioni. Shannon Lawlor: basso.
Matthew Watson: batteria / percussioni


Album consigliato: Crusades (2011)

BLK JKS

I BLK JKS (pronuncia Black Jacks) sono un ensemble di Johannesburg, costituitosi nel 2000. A livello discografico hanno finora rilasciato, oltre a due E.P., un unico roboante full lenght nel 2009 dal titolo "After Robots" per l’etichetta Secretly Canadian, un'etichetta indipendente americana con sede a Bloomington (Indiana ).
Il loro è un sound gradevolissimo, ricco di variazioni di generi (si passa da afflati progressive a vibranti momenti etnici attraversando il jazz, il dub e altro), anche il cantato fluisce in maniera interessantissima dall’Inglese alla lingua Zulu. Come recita il loro brano più famoso “Lakeside”, inserito nella colonna sonora del videogioco calcistico Fifa 10: “Happiness is near and happiness is here - La felicità è vicina e la felicità è qui” e si avverte tutta, ascoltandoli!
Line up del disco: Lindani Buthelezi (voce e chitarra). Mpumi Mcata (chitarra). Molefi Makananise (basso) e Tshepang Ramoba (batteria)

Album consigliato: After Robots (2009)

giovedì 11 gennaio 2018

Paving the Labyrinth

I Paving the Labyrinth sono un gruppo di Johannesburg, sorto nel 2012 grazie all’idea di Levi Thöle,  già batterista  nei Savage Lucy  che desiderava cimentarsi come cantante e chitarrista in un gruppo alternativo a quello primigenio.
Hanno pubblicato -supporto digitale- il loro album di debutto ”Polyopia” il 1 Maggio 2014 e sono principalmente  attivi a livello live. Le sonorità della band veleggiano verso un post rock con imponenti virate metal prog e sprizzate fusion psichedeliche.
Line up: Levi Thöle: chitarra, voce. Max Liebenberg : batteria, violino. Angelo Debord: chitarra e Shakeel Sohail-Gibran: basso.


Album consigliato: Polyopia (2014)

My/Epic/Vice

I My/Epic/Vice, da non confondersi con il quartetto progressivo statunitense My Epic di Charlotte (Nord Carolina) dai testi significativamente vicini al cristianesimo, sono una band di Johannesburg che si è formata nel 2006.
L’ensemble sudafricano con il nome originario Myepic ha rilasciato un solo album nel 2010 dal titolo”The Love Industry” su etichetta Murdercall Record, seguito due anni dopo da un E.P. dal titolo “Happiness Hurts”.
Il loro è un suono più orientato all’indie rock con buone aperture melodiche.
Line up: Jeff Strodl : voce / chitarra.  Matthys Cronje : basso / voce. JP Sing : chitarra / voce e Jonathan Jackson : batteria/percussioni.


Album consigliato: The Love Industry (2010)