Rikard Sjoblom (Beardfish)

Rikard Sjoblom (Beardfish)
“La luce sul Prog non si è mai spenta, è stata solo offuscata in attesa di nuova energia dal risveglio delle coscienze....”. (Mauro Pini)

martedì 16 aprile 2024

Nova sui prati notturni

I Nova sui prati notturni sono un progetto nato grazie alla collaborazione tra due chitarristi vicentini Massimo Fontana e Giulio Pastorello che, nel 2010, autoproducono un primo album strumentale a tiratura limitata. 
Nel 2011 con l'ingresso di di Gianfranco Trappolin (batteria), Federica Gonzato (basso, tastiere e voce) il combo veneto pubblica "Il primo giorno era ieri", primo di sei album rilasciati, tra il 2011 e il 2020, per Dischi Obliqui ( https://myspace.com/dischiobliqui ) etichetta indie italiana fondata nel 2006 dal bluesman Massimo Ferrauto e dai fondatori del gruppo avant rock dei Casa https://it.wikipedia.org/wiki/Casa_(gruppo_musicale) ossia Filippo Bordignon (compositore, cantante e paroliere) e Francesco Spinelli (chitarra).
Nel 2023 la Lizard Record, con copertina a cura dell'artista Pietro Scarso https://pietr0scarso.wordpress.com/biografia/,  pubblica "Quante stelle", full length di poco più di trentasette minuti per cinque tracce, tutte meramente strumentali, registrate in presa diretta e mixate all'Haunted Studio Recording di Castelgomberto (VI)
Il tappeto sonoro dell'opera s'invola, con creatività, tra indie, kraut, post-rock, ambient e afflati space psyco progressivi per un album di ottimo livello compositivo/esecutivo.
Interessante la proposta, attraverso un QR code sul retro di copertina, di far visualizzare l'omonimo cortometraggio realizzato da Pietro Scarso e dedicato a Giovanna Carlotto, sua compagna di viaggio, https://www.facebook.com/giovanna.carlotto , in questo caso la musica dei Nova sui prati notturni impreziosisce moltissimo le immagini.
In ascolto/visione Zeit, quinta e ultima traccia tratta da Quante stelle


Album consigliato: Quante stelle (2023)

venerdì 12 aprile 2024

Rubber Tea

I Rubber Tea, provenienti da Brema, città della Germania di oltre mezzo milione di abitanti, si sono formati nel  2017 grazie a cinque giovani musicisti: Vanessa Gross (voce, sassofoni, flauto), Lennart Hinz (tastiere, voce), David Erzmann (basso), Jonas Roustai (chitarre) e Henri Pink (batteria). 
Dopo una attività live iniziale sono giunti all'esordio discografico nel 2020 con "Infusion" 
(Sireena Records http://www.sireena.dea cui ha fatto seguito nel dicembre 2023 " From a fading world" ( Tonzonen Records https://www.tonzonen.de ) un concept album che narra l'avvincente storia di Emily, la quale si ritrova inseguita da uno spietato mostro. Con il suo piccolo aeroplano, la protagonista si avventura in una missione eroica per avvertire gli altri dell'imminente pericolo. L'edizione in vinile include un codice per il download e un libretto di 24 pagine firmato a mano, illustrato per trasmettere in modo vivido la narrazione dell'album.
Nell'ultimo lavoro il quintetto tedesco è stato coadiuvato da Lorenz Bolle: violoncello. 
Claudia Jiménez Ramírez: violino. Rostyslav Voitko: sassofono contralto. Adam Spoerhase: sassofono tenore. Jakob Müller: tromba: Niko Förster: tuba. Charlotte Fiedler: flauto.
Il tappeto sonoro è adornato da una ampia gamma di stili musicali: esplosivi ritmi jazz-rock, intricati paesaggi sonori psichedelici, afflati progressivi di ottimo spessore tecnico/compositivo che fanno l'occhiolino anche al Canterbury sound. Da sottolineare la suadente vocalità di Vanessa Gross che impreziosisce l'offerta strumentale.
Sito ufficiale: https://rubbertea.de/en/
In ascolto l'intero secondo disco


Album consigliato: From a fading world (2023)

mercoledì 10 aprile 2024

Aurora Lunare

Gli Aurora Lunare sono un progetto "antico" in quanto ha preso forma a Livorno nel declinare degli anni settanta, quando ormai il rock progressive (chiamato pop all'epoca ) era ormai  sul viale del tramonto per un letargo che si è poi rivelato-fortunatamente almeno per le qualità delle proposte- momentaneo anche perchè come recita Mauro Pini , deus ex machina del progetto, "la luce sul prog non si è mai spenta è stata solo offuscata in attesa di nuova energia dal risveglio delle coscienze" . 
Date queste premesse, dopo scioglimento nel secolo scorso e reunion all'inizio del terzo millennio, ci sono voluti più di trent'anni affinchè si realizzasse a livello discografico un opera totalmente inedita della band toscana  con l'album omonimo nel dicembre 2013 rilasciato dall'etichetta Lizard-Records - collana Locanda del Vento- del "nocchiero lunare" Loris Furlan, con brani composti sia alla fine dei '70 sia nel periodo più recente, ma rieseguiti tutti con nuovi arrangiamenti.
Successivamente, dopo l'interlocutorio ma assai godibile cd di cover "Translunaggio" del 2018 in cui sono presenti nove omaggi ad alcuni autori e musicisti dell'universo progressive del passato, si arriva al 15 novembre 2023 con la pubblicazione, sempre per Lizard-Records - Locanda del Vento, di "Terzo luogo" che , come recita il prologo sul libretto del cd è .."una via di mezzo tra la vita e la morte, il perdono e la dannazione, l'inferno e il paradiso, l'umano e il divino, come un terzo occhio capace di leggere nel subconscio. Non un compromesso, ma un percorso che s'inerpica tra gli interrogativi esistenziali e la sofferta speranza di redenzione con riferimenti letterari dal canto IX° del Purgatorio, all'esoterismo simbolico di stampo D'Annunziano) mitologici ed astronomici.In sociologia oggi si parla di terzo luogo (Third place) come alternativa in equilibrio tra il posto dove si lavora e quello dove si dimora abitualmente, riferendosi quindi ad un ambiente in cui ritrovarsi con gli altri e stare a proprio agio (allora pure un centro commerciale, un bar, una piazza, i social o ...il metaverso?).
Focalizzando l'attenzione su quest'ultimo lavoro, sette tracce per poco più di trentatre minuti di
lussureggiante musica progressiva di stampo sinfonico, dal sapore amorevolmente seventies ma con una produzione moderna e attuale. Alcuni brani sono stati scritti nel decennio scorso, altri più recentemente tra cui la traccia finale "vana profezia" che è l'ultima in ordine di creazione e che si può apprezzare nel video più sotto. 
Un disco di ottimo spessore compositivo/esecutivo che soddisfa ampiamente il palato ddel melomane progressivo diversamente giovane.
Line up: Mauro Pini / voce. Stefano Onorati: pianoforte, synth, chitarra elettrica. Luciano Tonetti: basso elettrico, ukulele. Marco Santinelli: batteria. Con Alessandro Corvaglia e Raffaella Izzo: voce. Gianluca Milanese: flauto traverso e Giuseppe Tonetti: bouzouki. 



martedì 9 aprile 2024

Faveravola: Castrum Zumellarum

Seppur in breve, avevamo già ospitato i Faveravola sulle pagine di questo blog molti anni fa https://progressivedelnuovomillennio.blogspot.com/search?q=+Faveravola.
Finalmente, dopo ben 18 anni di assenza discografica, la band trevigiana ha rilasciato il 15 gennaio 2024 il secondo full length dal titolo "Castrum Zumellarum".
L'opera è stata pubblicata, come già la precedente, dalla " Locanda del vento "
http://www.lizardrecords.it/locanda-del-vento/, side label della Lizard Records di Loris Furlan che ha sapientemente curato direzione artistica, arrangiamenti e...pubbliche relazioni.
L'opera, nove tracce per sessantasei minuti di gradevole sound epico fiabesco, è un prog concept album che narra le leggendarie e travagliate vicende amorose tra il cavaliere Murcimiro e Atleta https://www.radiopiu.net/wordpress/la-leggenda-di-murcimiro-ed-atleta-nella-storia-del-castello-di-zumelle/ " Tutto farò ...passerò anche attraverso l'inferno ma io...non lascerò, che il gelo d'inverno bruci l'amore che cogliere saprò...e sarai tu il mio sole del resto dei giorni..che avrò.....io non so che darei con onore, vedere crescere in noi quest'amore...". (testo da Atleta, quarto brano dell'album).
La location della leggenda è il castello di Zumelle , ancora totalmente visitabile e non solo (vedi: https://www.castellodizumelle.it ).
Il tappeto sonoro è gradevole e godibilissimo con l' Hammond di Nicorelli in bella evidenza a dare un tocco sopraffino alle gustose ballads di contenuto medievale.
Menzione speciale per l'artwork e le straordinarie immagini dell'artista Marta De Martin.
Link utili: https://maracashrecords.bandcamp.com/album/castrum-zumellarum
https://www.facebook.com/p/Faveravola-100068431625727/?paipv=0&eav=AfbSn_BTncE8afiB4cJ-9pX4fZqJPpN0Ob5lCOapaI43vWox87iCgqGUkX3cZ-d9dF4&_rdr
Line up: Alessandro Secchi: voce. Giancarlo Nicorelli: tastiere, pianoforte, Hammond, voce narrante. Adriano Durighetto: basso. Paolo Coltro: batteria.Gianluca Tassi: chitarra elettrica. Flavio Miotto: chitarra acustica. Consuelo Marcon: violino. Renato Bettello: flauto, sax soprano. Con la partecipazione straordinaria di Bianca Luna: voce e del coro Sant'Anselmo.
In ascolto la terza traccia Murcimiro, "...si compiace la mia gente del suo signore Murcimiro, tra i cavalieri di Zumelle il più possente
"




lunedì 8 aprile 2024

Tigran Hamasyan

Tigran Hamasyan è nato il 17 luglio 1987 a Gyumri  https://siviaggia.it/viaggi/gyumri-piccola-perla-armenia/277427/, seconda città più popolosa dell'Armenia con quasi 150000 abitanti,  situata nella parte nord-occidentale dello stato a 120 km dalla capitale Erevan.
Apprezzato e virtuoso pianista con basi jazzistiche, nei suoi lavori unisce le sue radici artistiche con la musica popolare della sua nativa Armenia per una fusion jazz/rock progressiva di buon godimento fruitivo.
Dall'esordio discografico "World Passion" nel 2006 il talentuoso musicista/compositore armeno ha collezionato una dozzina di full length, l'ultimo dei quali nel 2022 con "StandArt".
Dall'album  del 2020 The Call Within, la traccia iniziale Levitation 21


Album consigliato: The Call Within  (2020)



martedì 2 aprile 2024

Roz Vitalis

Dei Roz Vitalis, progetto del compositore /tastierista  Ivan Rozmainski, parlammo già  tempo or sono, vedi  https://progressivedelnuovomillennio.blogspot.com/2015/05/roz-vitalis_14.html.
In questi anni la band di San Pietroburgo, oltre a numerosi concerti e la pubblicazione di svariati singoli digitali,  ha rilasciato, sempre per l'etichetta veneta Lizard Records, due album di assoluta qualità e di grande spessore tecnico/compositivo "The Hidden Man of the Heart" nel 2018 e " Quia Nesciunt Quid Faciunt" nell'ottobre 2023. 
Soffermandosi sull'opera più recente, il cui titolo latino significa "non sanno quello che fanno" citazione sacra delle ultime parole del Cristo nonchè specchio di un tempo oscuro con venti di guerra, è evidente che nel polistrumentista Rozmainski, attorniato da ottimi musicisti (vedi line up), vi sia un diletto melodico sopraffino che si erge naturale nelle dieci tracce per oltre cinquanta minuti di musica strumentale con l'imprinting di composizioni complesse ma altresì assai gustose nella fruizione. 
I brani sono stati composti nel decennio scorso ma sono stati sviluppati e affinati in questi ultimi anni durante i live che l'ensemble russo è comunque riuscito a fare. 
Line up: Ruslan Kirillov: basso. Vladislav Korotkikh:  flauti.  Ivan Rozmainsky: clavicembalo, pianoforte a coda , sintetizzatori, metallofono. Vladimir Semenov e Tyan-Shansky: chitarre acustiche ed elettriche. Evgeny Trefilov: batteria, piano synth, tastiere. 
Ospiti: Alexey Gorshkov: trombe. Serghei Liubcenco: chitarre, rubab, doira. Igor Luniov: ukulele, chitarra slide. Max Lokosov: basso. Leonid Perevalov: clarinetto.
In ascolto l'intero ultimo full length


domenica 17 marzo 2024

Andrea Orlando: La scienza delle stagioni

Seconda prova solista di Andrea Orlando, noto e abile drummer della scena progressiva internazionale di cui già parlammo in occasione del suo ottimo primo disco " Dalla vita autentica"  https://progressivedelnuovomillennio.blogspot.com/search?q=andrea+orlando..
Nell'ottobre del 2023 è stato pubblicato "La scienza delle stagioni" una lunga cavalcata di ben oltre un ora per sette brani che confermano totalmente le enormi capacità compositive del musicista genovese anche in questo caso autore di testo e musica.
Come nel precedente disco anche nella "La scienza delle stagioni, Andrea si cimenta non solo con  batteria e percussioni , suoi strumenti precipui, ma con disinvoltura ed eleganza suona mellotron, svariate tastiere,clavicembalo e glockenspiel.
I suoi numerosi compagni di viaggio sono artisti di prim'ordine: Meghi Moschino alla voce, Luca Scherani e Boris Valle al piano, Stefano Marelli, Pierenzo Alessandria e Laura Marsano alle chitarre, Fabio Zuffanti e Pietro Martinelli al basso, Agostino Macor al moog, Valeria Trofa al corno inglese, Carlo Oneto al corno francese,  Marco Mascia al violino, Kim Schiffo al violoncello, ChristianBudeanu alla viola.
Da segnalare la notevole perizia esecutiva  dell'intero album con un plauso alla magistrale performance vocale della Moschino che, armonizzandosi molto bene con la musica, impreziosisce cinque  brani , due sono strumentali (City 40 e Il sogno di Anastasia parte seconda).
Temi melodici seducenti con trame oniriche che il palato del melomane assapora con gusto sopraffino sono tra le caratteristiche più seducenti per possedere questo cd, mero compendio di emozioni, nella propria discoteca, altamente consigliato!
Il teaser dell'album



martedì 12 marzo 2024

Salaiva

I finlandesi Salaiva si sono formati a Jyvaskyla https://it.wikipedia.org/wiki/Jyväskylä, città di quasi 150000 abitanti, nel 2008. 
Il tutto grazie a  Iikka Henriksson: basso. Miikka Huisko: chitarra, voce. Tuisku Lehtola: chitarra. Oskari Niemi: batteria e Oula Karppinen: sassofono. 
Dopo un E. P. autoprodotto a livello digitale nel 2011 " Underse Seas" e aver cambiato il bassista con Juuso Kasperi Rinta , il quintetto ha pubblicato " Tietoisuuden maailma  " (in Italiano il mondo della coscienza) nel 2013  e "Hänk " nel 2014 entrambe le opere per l'etichetta  Presence Records.
Le melodie frizzanti con un pizzico d'improvvisazione simil jazz rock progressivo leggermente psichedelico sono le caratteristiche precipue della band che lascia un buon gusto al fruitore.
In ascolto la prima traccia Memento dal full length d'esordio

Album consigliato: Tietoisuuden maailma  (2013)

martedì 5 marzo 2024

Marcello Capra: Voyage

 Il nuovo lavoro di un chitarrista eccelso come Marcello Capra ha un sapore fragrante e genuino come una fetta di buon pane con sopra spalmata della marmellata casalinga. "Voyage" è' stato pubblicato alla fine del 2023 con la produzione di Beppe Crovella per Electromantic Music https://www.facebook.com/ELECTROMANTIC/ e la distribuzione di Ma.Ra.Cash Records http://store.maracash.com/product_info.php?products_id=813&language=it.
Dodici tracce per tre quarti d'ora di sensibilità musicale sopraffina ove tecnica compositiva e ardimento esecutivo con arrangiamenti originali si fondono in una fruizione che gratifica il palato di ogni melomane.
I brani, seppur siano stati composti in tempi diversi, formano una tela sonora omogenea come l'affiatamento del chitarrista torinese con i suoi compagni di viaggio, a tal proposito Capra ha dichiarato: " Beppe Crovella lo conosco da molti anni e apprezzo il suo stile e gusto strumentale alle tastiere, mentre Davide Del Pozzolo ho potuto ascoltarlo prima in diverse sue collaborazioni con vari gruppi Soul, Jazz, Funky… in soli pochi minuti dopo un necessario riscaldamento abbiamo raggiunto un’ottima intesa, ad esempio in Django, la quarta traccia, ove suona fraseggi che si intersecano con le mie armonie in un tacito accordo di sguardi tra noi, senza dover rispettare un tempo ritmico preciso".
Nel full length ci sono brani già presenti, con altra veste, in pubblicazioni del passato come l'onirica e suadente Sogno lucido che troviamo in Fili del tempo del 2011 oppure la sfavillante Vento teso, composizione dell'omonimo disco del 2004.
Da sottolineare come gusto personale la Telecaster protagonista elettrica della settima traccia a lei dedicata dal titolo esplicativo "My telecaster" e Pathos che in questa occasione è un inno non alla sofferenza ma alla passionalità e vitalità con in evidenza la Ovation Legend, la chitarra più utilizzata fin dal 1976 dal musicista piemontese.
Due sono i brani non composti da Marcello Capra, Voilà di Beppe Crovella che è una sperimentazione in studio realizzata su note che il trio ha eseguito in momenti diversi nelle registrazioni e la celeberrima e immortale Summertime di George Gershwin, nel video qua sotto presentata in duo (Capra-Del Pozzolo), live a Torino il 12 gennaio 2024

A proposito di Gershwin , il chitarrista si è così espresso: "lo lo amo da sempre, ho ascoltato molte volte An American in Paris e Porgy &Bess, Summertime l’ho sentita per la prima volta negli anni '60 In una interpretazione di un gruppo britannico : Love Sculpture. 
Ho pensato un mio arrangiamento inserendo due ritmi latino americani Samba e Beguine oltre allo swing tipico del brano, il sax soprano di Davide è quello che riporta più aderente l’anima del compositore, mentre Beppe ha cercato un tema alternativo".
Ottima l'idea di inserire all'interno del libretto del cd le note esplicative sulle chitarre che Marcello Capra ha suonato, ricordo infine che il disco è stato registrato, mixato e masterizzato da Beppe Crovella presso l'Electromantic Synergy Studio di San Sebastiano da Po
https://www.comunesansebastianodapo.it.
Come ben afferma Andrea Cajelli il disco è "consigliato per chi sente il bisogno di disintossicarsi dalla musica di plastica, piena di anestetica forma e povera di sostanza".
Line up: Marcello Capra: Chitarre ( Ovation Legend 1975, Fender "Alan Ford" Telecaster 2021, Great Owl 2010 e Gibson Les Paul 1970), Beppe Crovella: Minimoog, Mellotron ,Polymax e Davide Del Pozzolo: Sax soprano (Rampone& Cazzani RamponeCazzani https://www.ramponecazzani.com/it/sax/


Una domanda sorge spontanea dopo un disco del genere e tanti anni di carriera dov'è che Marcello Capra trova l'energia creativa per suscitare positive vibrazioni a chi ascolta la sua musica? Ecco cosa ha risposto il compositore/musicista classe 1953. " Per me suonare è vivere giorno per giorno, quando oltre all’esercizio sullo strumento, mi escono le prime note di una mia composizione, inizio un percorso nuovo che mi stimola l’immaginazione partendo anche solo da un fraseggio breve, un accordo…e questa è la molla che mi sprona a
continuare, credo sia la stessa cosa per molti altri artisti, quando ancora ci si stupisce divertendosi con il proprio bagaglio, questo non diventa un fardello pesante, ma anzi ti fa volare sul tappeto dei sentimenti che riesci ancora a provare e poi trasmettere quando qualcuno ti ascolta".
A seguire un frammento della presentazione del disco avvenuta il 12 gennaio di quest'anno a Torino presso il negozio di dischi Rock & Folk https://www.facebook.com/rockandfolk.it/?locale=it_IT con la title track, ultimo brano del cd, suonata in duo da Marcello Capra alla chitarra e Davide Dal Pozzolo al sassofono.


Storiella minima con i titoli delle canzoni in maiuscolo:
VOILA' eccomi qua, in questa SUMMERTIME gustando un DOLCE FRUTTO, a suonare assieme al mio amico DJANGO la SWEET GUITAR MY TELECASTER con la VISION di note seducenti. Io e lui abbiamo un SOGNO LUCIDO: quello di fare un VOYAGE nella lussureggiante GREEN IRELAND dove il VENTO TESO arreca PATHOS in noi artisti nell'atto di suonare, alla ricerca della simbiosi con la musica.


martedì 27 febbraio 2024

Sou Edipo

I Sou Edipo si formano a Madrid nel 2000 e, dopo diversi anni di concerti in tutto il paese, pubblicano il loro primo album " [D] Composición " (Desobediencia Records, 2002) con questa line up : David: chitarra. Jose Luis: basso. Santi: batteria. Quique: voce.Raúl: chitarra.
A seguito dell'uscita discografica ricevono una calorosa accoglienza da parte di critica e pubblico e diventando in breve tempo uno dei chiari riferimenti rock progressive della scena musicale madrilena. Nel 2003 pubblicano l'E.P. "Diálogo". Nel 2005 decidono di prendersi una pausa, durante la quale i membri della band sviluppano le loro carriere musicali in gruppi come Adrift, 
Dopo due lunghi anni di silenzio, il gruppo torna all'attività musicale all'inizio del 2007, iniziando a comporre i brani del secondo full length " Podria ser en cualquier lugar" che vedrà la luce nel mese di maggio del 2009. L'ultima fatica discografica conosciuta è l'E.P. "Todos al arbol" del 2011.
I Sou Edipo sono una live prog band, gli stessi membri avevano, ai tempi delle uscite dei dischi,  dichiarato che  "sul palco  ci sentiamo più a nostro agio e sviluppiamo meglio la nostra musica".
In ascolto l'intero primo album [D] Composición


Album consigliato: Podria ser en cualquier lugar (2009)

venerdì 23 febbraio 2024

Soundarcade

I Soundarcade si sono formati nel 2002 a Riga, capitale della Lettonia. 
ll loro primo album "12 Songs Of The Jackalope" è uscito nel 2006, seguito da "Daughters Of Molestia" nel 2009, un concept album di sette racconti oscuri sulle paludi. 
Nel febbraio 2012 èstato rilasciato il loro terzo e -per ora ultimo- full length "Moving The Great Hadron", composto da cinque raffinate canzoni per poco più di tre quarti d'ora di durata.
Il loro sound progressivo si muove come cifra stilistica tra  post, heavy psych e stoner rock. 
Ultima line up: Janis Zale: basso. Gints Spole: batteria. Lauris Abele e Raitis Abele: chitarra. Martins Abols: voce, tastiere.
In ascolto Crane, la tredicesima traccia del disco d'esordio


Album consigliato: Moving The Great Hadron (2012)

Kaddisfly

I Kaddisfly, il cui nome deriva da un piccolo insetto simile a una falena, sono di Portland la città più popolosa  dell'Oregon. Si sono formati nel 2001 grazie a ex studenti della Winston Churchill High School e della Mountain View High School di Eugene https://it.wikipedia.org/wiki/Eugene ossia Christopher Ruff (voce, pianoforte), Aaron Tollefson (chitarre), Beau Kuther (batteria, percussioni) e Kile Brewer (basso, voce).
La loro prima registrazione è stata l'E.P., in edizione limitata, "Honorable Mention" del 2001, seguito da un secondo E.P. "Humania" nel 2002. Il primo full length "Did You Know People Can Fly?" è stato pubblicato nel 2003. Dopo questo album, la band statunitense è stata scritturata dalla label californiana Hopeless Records https://www.hopelessrecords.com e dopo essere passati da quartetto a quintetto con l'entrata in line up di  Kelsey Kuther (chitarre, percussioni) pubblica nel 2005 "Buy Our Intention; We'll Buy You a Unicorn" mentre nel 2006 esce l'EP "The Four Seasons". Nel 2007  viene rilasciato "Set Sail the Prairie". 
A questo punto il gruppo si prende una pausa dal 2008 al 2013, seppur nel 2011 esca solo in versione digitale la raccolta "Demos & rarities" https://kaddisfly.bandcamp.com/album/demos-rarities per festeggiare i dieci anni di vita dell'ensemble. 
Nel 2015, dopo essersi riunita, la band pubblica il quarto disco in studio "Horses Galloping on Sailboats" con l'etichetta Intheclouds Records https://intheclouds.io.
Il loro sound è un crossover di sonorità tra afflati progressivi, atmosfere math-rock, melodie pop orecchiabili e sprazzi jazzistici.
In ascolto l'intero terzo disco Set Sail the Prairie

Album consigliato: Horses Galloping on Sailboats (2015)



martedì 13 febbraio 2024

Adrift

Gli Adrift (in italiano Alla Deriva) si sono formati a Madrid alla fine del 1999 grazie a Jorge Garcia (chitarra/voce), Daniel Chavero (basso), David " Macon " Lopez (chitarra) e Jaime Garcia (batteria). 
La band si è creata un discreto seguito in Spagna in seguito  ai numerosi concerti live d' inizio millennio. Dopo aver rilasciato un mini cd "Cogito ergo actuo" nel 2002 e un singolo in vinile su 7 pollici "Austero" nel 2004 e un E.P. "Troya" nel 2005 sono arrivati a pubblicare il loro primo full length " Monolito" nel 2008 per la label Underhill Records https://www.underhill-records.com/info di Pamplona, capoluogo della Navarra al nord della Spagna. L'album registrato con Carlos Santos nei Sadman Studios (Ictus, Another Kind of Death) e masterizzato nei TailorMaid Studios in Svezia da Peter in de Betou (Dimmu Borgir, Enslaved, Messugah, Marduk, Nassum, Nine).
Al disco d'esordio hanno fatto seguito  " Black heart bleeds black" per Alone Records 
https://alonerecordsshop.com e il 31 maggio del 2019 " Pure" per la label indie svedese Temple of torturous http://www.templeoftorturous.com.
Il quartetto ha sonorità prog metal con interessanti e tumultuosi riff chitarristici per un sound corposo certamente non favorevole a tutti i progsters.
Dal loro ultimo album la seconda traccia Mist



Album consigliato: Pure (2019)

venerdì 9 febbraio 2024

El Páramo

Il combo madrileno strumentale degli El Páramo si sono formati all'inizio del 2005 grazie a Santi (batteria), Macón (chitarre), Santi Ventreri (basso) e Jorge (chitarre). 
Con questa formazione hanno pubblicato nel settembre 2008  il loro album di debutto omonimo su Alone Records https://alonerecordsshop.com, dopo sei anni di silenzio nel 2014 è uscito per l'etichetta Nooirax Producciones https://nooirax.com/en/nooirax-producciones-stimulating-ears-since-2008/ il secondo full length anche questo omonimo. 
Il loro tappeto sonoro è molto influenzato dallo stoner rock, dall'heavy metal e dal progressive
Dall' album del 2014 in ascolto la prima traccia Turbina

Album consigliato: El Paramo (2014)


Pardans

I Pardans si sono formati a Copenaghen nel 2015 grazie al vocalist Gustav Berntsen subito dopo aver terminato la scuola superiore. A lui si sono affiancati Rasmus Hastrup al basso. Oskar Dinesen alla batteria. Rasmus Skovmose alla chitarra. Daniel Honoré al sax e Patrick Rathbun ( Marching Church)  alla viola. Questa line up rilasciano l'E.P. di 27 minuti " Heaven, Treason, Women" il 17 settembre 2016, il full length d'esordio " Spit and image" il 5 ottobre 2018 e  " Peak Happiness " il 24 marzo 2023.
La band danese nasce con l'idea di mescolare vari stili musicali, tra cui free-jazz, prog, noise e musica orchestrale il tutto per una fruizione, a volte non semplice, ma di discreta gradevolezza.
Dall'ultimo album la prima traccia Cringe City

Album consigliato: Peak Happiness (2023)

mercoledì 7 febbraio 2024

Wastefall

Gli ateniesi Wastefall si sono formati nel marzo del 2003 grazie al chitarrista/cantante Alex Katsiyannis  e al cantante/polistrumentista Domenik Papaemmanouil. In seguito si uniscono al progetto anche il batterista George Kanavaris e il bassista Ilias Kalivas. 
In soli tre mesi la band così completata firma con l'etichetta ellenica Sleaszy Rider https://sleaszyrider.com e pubblica l' album di debutto "Fallen Stars and Rising Scars" il 28 luglio di quell'anno.
Il 7 novembre 2004, dopo aver rivoluzionato la line up, i due membri fondatori affiancati da Christos Kyrkilis alle tastiere, Matthew Dakoutros al violino, Nick Valentzis al basso e Kostis Papaleksopoulos alla batteria rilasciano "Soulrain 21".Nel 2006 con il passaggio alla label statunitense Sensory Records https://www.sensoryrecordings.com  pubblicano il loro terzo full length "Self Exile",  mixato e masterizzato da Tommy Hansen (Helloween, TNT, Jørn Lande ecc.) presso i Jailhouse Studios, in Danimarca, nel gennaio 2006.
Il 1 agosto 2008 è stato annunciato lo  scioglimento del gruppo che ha avuto poi una sporadica reunion nel 2013 per realizzare il 12 aprile l'E.P "Meridiem" con la seguente formazione:  Domenik Papaemmanouil (voce solista, chitarre, tastiere), Alex Katsiyiannis (chitarra, voce secondaria), Nick Valentzis (basso) e Konstantinos Galimis (batteria).
Il loro è un prog metal che deve molto alle sonorità degli svedesi Pain of Salvation
https://painofsalvation.com ma il tutto con gusto con melodie vocali di ottimo livello e riff fragorosi per una fruizione gradevole.
Dal terzo album il brano E.Y.E. ottava traccia del disco


Album consigliato: Soulrain 21 (2004)


martedì 6 febbraio 2024

Kjjjjjjjjjj

I Kjjjjjjjjjj, moniker impronunciabile di questo combo argentino che prende spunto dal nome di un fagiano giapponese (Kiji) , si sono formati nel 2010 come trio grazie a Nicolás Esparrach: basso. Mariano Membrives: chitarra e Lorenzo Schiavo: batteria. Con questa formazione nel settembre 2016 hanno rilasciato digitalmente via bandcamp l'omonimo E.P. Nel marzo 2020 con l'innesto di Juan Manuel Zarraga: pianoforte, sintetizzatore e con le stesse modalità digitali è uscito "Centro De Dispersión".
Il tappeto sonoro è un energico ma non banale math rock con incursioni prog tastieristiche.
In ascolto il primo  omonimo E.P.


Nadie Nunca Nada

I Nadie Nunca Nada (in italiano Nessuno Mai Niente) sono un gruppo argentino di Buenos Aires  fondato dal chitarrista/bassista dei  KJJJJJJJJJ ossia Mariano Membrives  coadiuvato da Mariano Sarra:  pianoforte, sintetizzatori e Jorge Ignacio Correa: batteria.
Il trio ha debuttato nel 2019 con l'E.P. "Todas Las Líneas" (2019), successivamente con l'aggiunta alla chitarra di Ezequiel Gaspar il 3 marzo 2023 è uscito "Atlánticos", entrambi i lavori sono stati pubblicati tramite l'etichetta indipendente Anomalía Ediciones 
Il loro stile è un math-psichedelico con afflati progressivi e linee melodiche di buon impatto fruitivo.
In ascolto l'intero disco Atlanticos


Album consigliato: Atlanticos (2023)

giovedì 18 gennaio 2024

Sonar (Ungheria)

I Sonar sono un trio ungherese composto dal chitarrista Bálint Szabó, dal bassista Balász Csáky e dal tastierista Marcell Kovács. L'ensemble magiaro ha pubblicato un E.P. nel 2006 "Deltroid" e un unico full length nel 2008 dal titolo "Celluloid" facendosi aiutare da numerosi ospiti: i batteristi Bence Bologyó, Delov Jávor, Gábor Garami, la vocalist Barbara Kecskés, il cantante Marcell Gábor Cseh e il percussionista/batterista/cantante Zsombor Dudás.
Le sonorità sono rivolte ad un buon prog psichedelico con groove accattivanti.
In ascolto la release dell'album


Sonar (Svizzera)

I Sonar si sono formati a Zurigo in Svizzera nel 2010.  Il loro nome sta per SONic ARchitecture, un nome che allude alla loro intenzione di creare avant-rock polimetrico e altamente strutturato. 
Ad oggi la band elvetica ha pubblicato sette album in studio:  "A Flaw Of Nature" nel 2012,  "Static Motion" nel 2014, "Black Light" nel 2015,  "Sonar & David Torn: Vortex" nel 2018,  "Sonar & David Torn: Tranceportation vol.1" nel 2019, " Sonar & David Torn: Tranceportation vol.2 " nel 2020, " Sonar with David Torn and J. Peter Schwalm: Three Movements" nel 2023, due live : Live at Bazillus nel 2012 e Live at Moods nel 2018 (il Moods è un jazz club di Zurigo https://moods.ch ) e un E.P. nel 2012 dal titolo "Skeleton groove".
Il loro stile è un math rock variegato e complesso, molto importanti e significative le collaborazioni con il chitarrista sperimentale statunitense David Torn 
Line up 2023: Christian Kuntner: basso. Manuel Pasquinelli: batteria. Bernhard Wagner: chitarra, live looping. Stephan Thelen: chitarra, programmazione. David Torn: chitarra, live looping. J. Peter Schwalm: elettronica.
In ascolto Third Movement, dall'ultimo album a cui, oltre al  "poeta iconoclasta dell'audio" David Torn, è stato chiamato a collaborare anche l'esperto di tastiere/elettronica (collaboratore di Eno) il tedesco J. Peter Schwalm https://it.wikipedia.org/wiki/J._Peter_Schwalm

Album consigliato: Sonar with David Torn and J. Peter Schwalm: Three Movements (2023)


mercoledì 17 gennaio 2024

Ovrfwrd

Gli Ovrfwrd, il cui nome è una contrazione di “overforward” (oltre, avanti) si sono formati  a Minneapolis, la città principale del Minnesota nel 2012 grazie al batterista Rikki Davenport, al chitarrista Mark Ilaug , al bassista Kyle Lunde al tastierista Chris Malmgren. 
Il quartetto ha registrato in soli cinque giorni l'album d'esordio  "Beyond the Visible Light " pubblicato nel 2014. Nel 2015 è stato rilasciato "Fantasy Absent Reason" a seguire "Blurring the Lines..a Democracy Manifect" nel 2018,  "StarStuff" nel 2020 e "There Are No Ordinary Moments" il 12 gennaio 2024, l'ultimo disco è stato registrato  dall'10 al 15 agosto 2023 presso i Flowers Studios di Minneapolis http://www.flowersstudio.comDa rilevare nella discografia dell'ensemble statunitense, rimasto sempre invariato a livello di line up, anche il live del marzo 2018 " Occupations of Uninhabited Space" registrato e filmato dal vivo ai Pachyderm Studios di Cannon Falls https://en.wikipedia.org/wiki/Pachyderm_Studios il 5 e 6 agosto 2017. Quest'anno è prevista anche la pubblicazione di un secondo live " Live in Baltimore".
Il loro tappeto sonoro, meramente strumentale, è un rock progressivo a base heavy con brani simil jazz e a tratti melodie accattivanti più mobide.
Dall'ultimo album la nona e penultima traccia Serpentine
 

Album consigliato: There Are No Ordinary Moments (2024)

martedì 16 gennaio 2024

Cecilia::Eyes

I Cecilia::Eyes provengono da La Louvière (in vallone El Lovire) una città e un comune di lingua francese del Belgio, nella provincia di Hainaut https://it.wikipedia.org/wiki/La_Louvière.
Nella loro carriera hanno pubblicato cinque album in studio ( "Echoes From The Attic" nel 2005, "  Mountain Tops Are Sometimes Closer to the Moon " nel 2007, "  Here Dead We Lie " nel 2010, "  Disappearance " nel 2014, " Sore Memories Always End " nel 2021 e un live nel 2014.
Il loro stile, per lo più strumentale, si avvicina al math rock, loro si definiscono come una band  con "una sottile miscela di melodie lente e rumorose, un ritmo morbido ma frenetico che porta da atmosfere rilassanti a voci spettrali".
Line up 2021: Christophe Thys, Michael Colart: chitarre. Xavier Waerenburgh: batteria, tastiere. Pascal Thys: basso. Gauthier Vilain: chitarre, campionamenti.
In ascolto l'ultimo disco
 
Album consigliato:  Sore Memories Always End (2021)


Ceiling Unlimited

I Ceiling Unlimited, il cui nome deriva da una serie radiofonica della CBS creata da Orson Welles durante la seconda guerra mondiale e dal titolo di un brano dei Rush inserito nell'album Vapor Trails del 2002, si sono formati nel 2004 a Tarrytown è un villaggio nella contea di Westchester, nello Stato di New York.
L'ensemble statunitense composto da Amy King (voce), Nancy Scorcia (voce, chitarra acustica), David Hartwell (chitarra elettrica), Chris Brower (basso), Tom Bitondo (tastiere) e Jason Brower (batteria, percussioni) ha pubblicato il loro album di debutto autoprodotto nell'agosto 2010, unico full length della loro storia.
Il tappeto sonoro è un prog melodico di facile ascolto, nulla di originale ma fruibile senza difficoltà.
In ascolto/visione una versione live di Milagro, in origine sesta traccia dell'album




lunedì 15 gennaio 2024

Shadow Circus

Gli Shadow Circus, il cui nome si è ispirato al romanzo del 1962 "Il popolo dell'autunno" (Something Wicked This Way Comes) dallo scrittore/sceneggiatore staunitense  Ray Bradbury https://it.wikipedia.org/wiki/Ray_Bradbury si sono formati nel 2006 nel New Jersey grazie al chitarrista/compositore John Fontana e al vocalist David Lawrence Bobick. 
La coppia affiancata al batterista Corey Folta, al tastierista Zach Tenorio che a 17 anni aveva già suonato sul palco del Moogfest con Keith Emerson e Rick Wakeman, oltre ad aver partecipato a tour con le leggende del prog rock John Wetton, Tony Levin e Mike Keneally, tra gli altri, e infine al bassista Matt Masek, un violoncellista di formazione classica diventato bassista, hanno rilasciato il primo full length "Welcome to the Freakroom" nel medesimo anno di fondazione.
A seguire, dopo alcuni cambi di line up nel 2009 la band ha pubblicato il suo secondo LP, Whispers and Screams, che include due dei suoi pezzi più noti: Project Blue", ispirato a The Stand di Stephen King, e "Willoughby", un'epopea basata sul leggendario episodio de Ai confini della realtà (Twilight Zone), a cui ha fatto seguito nel 2012  "On a Dark and Stormy Night",un album interamente influenzato dal romanzo fantascientifico del 1962 "Nelle pieghe del tempo ( A Wrinkle in Time) della scrittrice newyorchese Madeleine L'Engle 
Nel 2023, dopo un lungo silenzio, con l'ingresso in formazione di ex membri dei Devin Townsend Project (il batterista Ryan Van Poederooyen) e dei Pain of Salvation/Meshuggah (il bassista Gustaf Hielm), i membri fondatori Fontana, Bobick e Masek  danno alle stampe "From the shadow" .
Il loro tappeto sonoro è sempre orientato su un heavy prog con un chiaro taglio metal.
In ascolto Pay the piper, settimo brano dell'ultimo disco

Album consigliato: From the shadow (2023)

martedì 2 gennaio 2024

Mourning Knight

Provenienti da Westchester, contea del sud-est dello stato di New York, i Mourning Knight sono un progetto che risale alla metà degli anni '90 ma solo nel 2021 con il full length omonimo hanno debuttato discograficamente. 
Il 7 luglio 2023,registrato al Green Witch Sound, Bedford, NY e agli Opus 12 Studios, Ossining, NY tra marzo 2022 e giugno 2023, è stato rilasciato, in autoproduzione e con la copertina ad opera di Jason Brower, il secondo album "A world of dreams", cinque tracce per 57 minuti di puro sound prog sinfonico con suadenti melodie e una pletora di arrangiamenti davvero azzeccati per una gustosa fruizione dei melomani progressivi diversamente giovani come il sottoscritto.
Line up: Jason Brower (Shadow Circus, Ceiling Unlimited): batteria, voce principale, pianoforte, organi, Mellotron, sintetizzatori. Norm Dodge (Ceiling Unlimited): chitarra elettrica, basso. Nancy Scorcia (Ceiling Unlimited): chitarra acustica, voce secondaria. Roo Brower: voce secondaria
In ascolto The great escape, seconda traccia dell'ultimo disco

Album consigliato: A world of dreams (2023)