La musica progressive del terzo millennio, dal 2001 in avanti.....
Rikard Sjoblom (Beardfish)
“La luce sul Prog non si è mai spenta, è stata solo offuscata in attesa di nuova energia dal risveglio delle coscienze....”. (Mauro Pini)
martedì 14 gennaio 2020
Oaksenham
Tra le realtà più sorprendenti del nuovo secolo inseriamo di
diritto gli Oaksenham, formatisi a Yerevan, la capitale dell’Armenia, nel 2001.
Una instrumental band che unisce tradizione folk, prog sinfonico, rock da
camera e un tocco jazzistico, il tutto con un connubio notevole. Dopo un live
nel 2002 auto prodotto dal titolo Woden’s Eve live, l’ensemble armeno ha
pubblicato due splendidi full lenght: Conquest of the pacific,registrato nel 2006 e
pubblicato ufficialmente dall'etichetta Musea nel 2007e il 20 Agosto 2018
solo digitalmente Upon all the living and the dead. In realtà quest’ultima
opera doveva vedere già la luce nel 2013 essendo stato registrato e mixato
nello studio "S'Harmony" di Yerevan tra il febbraio e l'agosto
2012, ma per una serie di misteriose circostanze si è fatto attendere per
un lustro. Il titolo Upon all the living and the dead (Su tutti i viventi
e i morti) riprende una frase del celebre novella del 1914 "The Dead"
(I Morti) di Jame Joyce: " His soul swooned slowly as he heard the
snow falling faintly through the universe and faintly falling, like the descent
of their last end, upon all the living and the dead " ( E lenta la sua
anima si abbandonò mentre percepiva la neve cadere debolmente su tutto
l'universo e cadere debolmente, lieve come la loro definitiva discesa, su tutti
i vivi e i morti).
Line up dell’ultimo disco: Vahagn Papayan: basso. Vardan
Harutyunyan: tastiere. Ashot Korganyan: batteria. Vardan Gasparyan:
Chitarre. Aram Asatryan: violino.
Ospiti speciali: Shushan Petrosyan voce, Valery Tolstov
flauto e Andranik Kochar: fagotto. Anahit Papayan, Sona Varpetyan,
Luisa Avagyan: soprano.
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