http://progressivedelnuovomillennio.blogspot.com/2011/10/sithonia.html e
https://progressivedelnuovomillennio.blogspot.com/2016/11/meseglise.html ), giunge all'esordio solistico nel 2019 con "Cronache della zona d'Est" ( Lizard records-La luna e i falò).
L'album, quindici tracce per quaranta minuti di musica, s'illumina di melodia in forma canzone con sette brevi tracce totalmente strumentali che fungono da prologo o passaggio verso gli otto brani cantati dallo stesso Nannetti . Come ben scrive Mauro Prog nella sua interessante intervista a Paolo (vedi: http://www.musicmap.it/interviste/new.asp?id=475 "...è un disco intimista e distensivo.... 15 brani con il fil rouge della raffinatezza e della sobrietà".
Un opera prima, suonata benissimo, ove i testi poetici dalla semantica essenziale ma calibrati con l'accompagnamento sonoro si ergono come figura centrale per narrare storie intrise di delicata nostalgia: " ..un piccolo raggio di luce impudente rubò, non visto, la scena segreta" (Luce sui tetti), " ...tu verrai come il sole a riprenderti il vento e a portarlo lontano al tramonto...." (Canzone d'inverno), "...voglio saltare nel vuoto proprio dentro la mia vita e cercare un passaggio che mi porti fin laggiù, dove io somiglio alla mia faccia e dove riconosco il mio destino..." (Diario 74), " ...ecco si alza il mondo, ecco si va in alto per non fermarsi mai, ecco finalmente guardo il cielo e raccolgo le mie forze in un respiro, lento..." (Finale).
Link utile: https://www.facebook.com/paolo.nannetti.9
Line up: Paolo Nannetti: voce, tastiere,chitarre acustiche, ukulele. Alberto Celommi. chitarra elettrica. Maurizio Lettera: batteria e percussioni. Maria Robaey: violino e Marco Giovannini: cori. Eros Pascale: voce recitante in Diario 74
https://progressivedelnuovomillennio.blogspot.com/2016/11/meseglise.html ), giunge all'esordio solistico nel 2019 con "Cronache della zona d'Est" ( Lizard records-La luna e i falò).
L'album, quindici tracce per quaranta minuti di musica, s'illumina di melodia in forma canzone con sette brevi tracce totalmente strumentali che fungono da prologo o passaggio verso gli otto brani cantati dallo stesso Nannetti . Come ben scrive Mauro Prog nella sua interessante intervista a Paolo (vedi: http://www.musicmap.it/interviste/new.asp?id=475 "...è un disco intimista e distensivo.... 15 brani con il fil rouge della raffinatezza e della sobrietà".
Un opera prima, suonata benissimo, ove i testi poetici dalla semantica essenziale ma calibrati con l'accompagnamento sonoro si ergono come figura centrale per narrare storie intrise di delicata nostalgia: " ..un piccolo raggio di luce impudente rubò, non visto, la scena segreta" (Luce sui tetti), " ...tu verrai come il sole a riprenderti il vento e a portarlo lontano al tramonto...." (Canzone d'inverno), "...voglio saltare nel vuoto proprio dentro la mia vita e cercare un passaggio che mi porti fin laggiù, dove io somiglio alla mia faccia e dove riconosco il mio destino..." (Diario 74), " ...ecco si alza il mondo, ecco si va in alto per non fermarsi mai, ecco finalmente guardo il cielo e raccolgo le mie forze in un respiro, lento..." (Finale).
Link utile: https://www.facebook.com/paolo.nannetti.9
Line up: Paolo Nannetti: voce, tastiere,chitarre acustiche, ukulele. Alberto Celommi. chitarra elettrica. Maurizio Lettera: batteria e percussioni. Maria Robaey: violino e Marco Giovannini: cori. Eros Pascale: voce recitante in Diario 74
In ascolto la tredicesima traccia: "Il momento del giorno" (.....corrono lontani, nei mondi paralleli, davanti al mare, lungo ripidi sentieri così distanti, così bambini....)
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