Come spiega il realizzatore di
questo progetto, il concetto di questa esperienza musicale è quello di
esplorare le possibilità e le capacità delle apparecchiature elettroniche “vintage”
per creare profondi effetti psico-acustici sulla mente.
In effetti i suoi sei dischi realizzati
tra il 1996 e il 2008 (di cui quattro nel terzo millennio, due doppi: Tracer
del 2005 e Interceptor del 2008) sono debitori dei lavori di diversi pionieri
della underground berlinese degli anni 70 come Klaus Schulze o i Cluster.
Album consigliato: Tracer
(2005)
Nessun commento:
Posta un commento