Riprendendo sia la famosa frase dantesca (canto di Ulisse il XXVI dell'inferno), sia il titolo della prima traccia del nuovo album dei Nathan, possiamo affermare con convinzione che "Fatti non foste" per essere solo una cover band come in origine (Genesis, Supertramp, Pink Floyd et...) ma per creare inediti di spessore attraverso tre album in sei anni (per i precedenti vedi
http://progressivedelnuovomillennio.blogspot.com/2016/04/nathan.html e http://progressivedelnuovomillennio.blogspot.com/2018/04/nathan.html )
Il nuovo full length dell'ensemble savonese dal titolo evocativo "Uomini di sabbia" è stato rilasciato, ancora una volta, da AMS Records https://ams-music.it/wp/ il 25 febbraio 2022 in cd papersleeve.
L'album consta di otto tracce per un'ora di grande spessore sinfonico progressivo con sprizzatine vigorose heavy, il tutto -ben miscelato- lascia completamente soddisfatto il curatore di questo blog.
La coppia storica, anche autorale, Abba/Lugaro è in perfetta sintonia creativa. L'ingresso di forze nuove ha portato rinnovata linfa sonora, da segnalare il giovane chitarrista Giulio
Smeragliuolo, presente in tutti i brani, che ha avuto l'onere di sostituire un talentuoso della chitarra come Daniele Ferro (presente nei precedenti lavori) e l'ha fatto alla grandissima con dei "solo" imponenti, di ottima pregnanza virtuosistica.
Fiori all'occhiello- more solito- della produzione Nathan sono l'innata capacita del Professor Abba di tessere melodie e i profondi testi di Bruno "penna" Lugaro, in questo caso alle prese con una sorta di concept album in cui l'uomo, seppur debole e fragile, trova l'ardimento - con lo spirito di avventura- di affrontare ogni avversità e sopruso come ben recita l'incipit del primo brano " Fatti non foste a vivere come bruti, ma per sfidare l'ignoto. Ci muoveremo in branco come lupi. questa è la nostra missione".
Per l'esaustiva disamina dell'album rimando al blog del caro amico Athos Enrile
Line up: Bruno Lugaro: voce solista, seconde voci. Piergiorgio Abba: tastiere, chitarra acustica. Giulio Smeragliuolo: chitarre. Luca Grosso: batteria. Fabio Zunino e Dino Cerruti: basso. Altri due storici componenti della band ossia Fabio Sanfilippo (batteria) e Mauro Brunzu (basso) sono presenti in un solo brano, la terza traccia "Delirio Onirico" .
In ascolto la suite Egos di quasi quindici minuti divisa in sette movimenti di cui due strumentali.
Storiella minima con i titoli dei brani del disco evidenziati in grassetto e parti del testo in corsivo.
Eravamo rilassati presso il giardino di Maria allorquando un delirio onirico ci percosse la sfera cognitiva. Una tonante e assillante voce: " Fatti non foste a viver come bruti " creò una visione collettiva attraverso il pianto del cielo. In quel momento ci sembrò di scorgere l'acrobata della fascinazione che , seppur in equilibrio instabile, attraversava beffardo i nostri Egos. Trasfigurati in monoliti opalescenti fummo proiettati davanti alla madre dei sortilegi per sprofondare ancora nel pozzo dei ricordi.
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