Gli
United Progressive Fraternity (UPF) si sono formati il 31 marzo 2014 dalle ceneri
degli Unitopia http://progressivedelnuovomillennio.blogspot.com/2019/12/unitopia.html grazie al talentuoso cantante Mark Trueack, al chitarrista Matt
Williams, al batterista Dave Hopgood e al percussionista Tim Irrgang coadiuvati
da altri valenti musicisti su cui tra tutti spicca il nome del mitico polistrumentista
Guy Manning (Manning, The Tangent, Po90).
Il
primo disco di questo nuovo ensemble australiano “Falling in Love with the World"
uscito nel 2014 vede la presenza di numerosi strumentisti tra cui gli
illustrissimi ospiti Jon Anderson al canto e Steve Hackett alla chitarra. Anche
il secondo e per ora ultimo lavoro “Planetery Overload part 1, Loss” rilasciato
nel 2019 si contraddistingue per la presenza di molteplici ospiti oltre a Steve
Hackett, vi partecipano i cantanti Jon Davison e Lisa Wetton e il chitarrista
milanese Ettore Salati.
A
livello sonoro l’impronta degli Unitopia è stata mantenuta musicalmente, con
una combinazione di qualità sinfoniche progressive con melodie più semplici
seppur con tinteggiature più hard.
Da
sottolineare che, come per gli Unitopia, gli splendidi artwork degli album sono
ad appannaggio dell’artista Ed Unitsky
(Flower Kings, Moongarden, Tangent, Starcastle e altri…) http://unitedprogressivefraternity.com/site/artwork_ed_unitsky/.
Line
up del secondo disco: Mark Trueack: voce.
Steve Unruh / violino, chitarre (elettriche, acustiche a 12 corde, slide),
sitar, mandolino, flauto, tastiere, congas, kalimba, tabla, percussioni. Christophe
Lebled: tastiere, pianoforte, sintetizzatori,Matthew Atherton: synth, voce. Marek Arnold: sax.
Daniel Mash e Mark Franco: basso. Joe Toscano: batteria, voce.
Sito ufficiale: http://unitedprogressivefraternity.com/site/
Album consigliato: Planetery Overload part 1, Loss
(2019)
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