Il nome dell'ensemble genovese dei Giant The Vine è ispirato ai Gentle Giant e a One for the Vine brano antimilitarista del 1976 dei Genesis scritto da Tony Banks e inserito nell'album Wind & Wuthering. La band si è formata nel 2014 per iniziativa del polistrumentista Fabio Vrenna che ha avuto la sorte di incontrare il chitarrista Fulvio Solari e il batterista Daniele Riotti per creare un combo dedito ad unire afflati progressive e alternative rock di qualità. Il trio ligure affiancato dai musicisti ospiti: il bassista torinese Marco Fabbricci e alle tastiere Chico Schoen e Ilaria Vrenna (figlia di Fabio) ha dato alla luce nell'Aprile 2019 al disco d'esordio "Music for empty places" per la label Lizard Records http://www.lizardrecords.it del dinamico Loris Furlan.
Il full length, totalmente strumentale, è caratterizzato da energia, raffinatezza e gusto melodico sopraffino (che libidine quelle chitarre molto Hackettiane...) e si dipana per 48 minuti e otto tracce che hanno- nei titoli- come fil rouge il tema dell'assenza, a tal proposito fa rabbrividire il ringraziamento a Mark Hollis, leader e front man dei Talk Talk, scomparso mentre il disco era in stampa. Un lavoro che si ha desiderio di riascoltare più volte per carpire al meglio le molteplici sfumature di grande spessore artistico che alla prima fruizione non sono evidenti, davvero un ottimo esordio!!
Da sottolineare che, dopo l'uscita dell'album, il bassista Antonio Lo Piparo si è unito in pianta stabile alla band.
Link utile:https://www.facebook.com/GiantTheVine/
In ascolto la sesta traccia Lost people
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