Rikard Sjoblom (Beardfish)

Rikard Sjoblom (Beardfish)
“La luce sul Prog non si è mai spenta, è stata solo offuscata in attesa di nuova energia dal risveglio delle coscienze....”. (Mauro Pini)

mercoledì 14 novembre 2018

Gargantua

Gargantua, il cui nome prende origine dal gigantesco personaggio letterario -padre di Pantagruel- ideato nel 500 dallo scrittore e umanista francese Francois Rabelais, è stato attivo discograficamente nel periodo 2003-2007. 
L'ensemble polacco, in questo lasso di tempo, ha rilasciato due album : Gargantua (2003) e Kotegarda (2007), passando da essere un quartetto con  Marcin Borowski (batteria), Justyn Hunia (tastiere), Leszek Mrozowski (basso) e Bartek Zeman (chitarra) a un quintetto con il violinista Tylda Ciołkosz e il pianista Paweł Kubica che nel 2004 prese il posto di Hunia.
I membri della band, in maniera stravagante, descrivono la propria musica come "il figlio illegittimo sordo di Stravinsky che incanta il gorilla sonnolento del Reich mentre dondola una bambola decapitata in una culla a forma di buccia di banana e ascoltando il nuovo singolo degli Univers Zero su Radio Dada" 
Il loro linguaggio sonoro non di semplice fruibilità, eclettico e parossistico, fonde diversi generi dal prog- rock al jazz dalla musica classica del 900 a quella da camera con dissonanze, tempi dispari a iosa, poliritmie e melodie "abrasive".
Curiosità: è stato chiamato Gargantua anche il buco nero di Interstellar, un film di fantascienza del 2014, attorno a cui si svolgono buona parte degli eventi dell'opera cinematografica.
Album consigliato: Kotegarda (2007)

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