Rikard Sjoblom (Beardfish)

Rikard Sjoblom (Beardfish)
“La luce sul Prog non si è mai spenta, è stata solo offuscata in attesa di nuova energia dal risveglio delle coscienze....”. (Mauro Pini)

venerdì 26 dicembre 2025

Top five italiana 2025

Le uscite progressive, anche in Italia, sono sempre molteplici e questo è un bel segnale di vitalità seppur molti addetti ai lavori considerano che le pubblicazioni odierne siano di fatto delle riproposizioni della musica anni settanta, ossia del periodo glorioso di questo stile musicale.
Decontestualizzando questa lecita osservazione e immergendomi , ex novo senza costrutti riguardanti il passato, ho scelto cinque dischi, tra quelli che ho potuto ascoltare, che mi hanno comunque emozionato, in rigoroso ordine alfabetico.

Arianuova: Volevo Andare Altrove
Arianuova è il nuovo progetto del compositore/musicista Daniele Olia (tastiere, chitarra e liuto), già membro fondatore della band savonese Qirsh, il quale ha chiamato a sè altri validi strumentisti quali Luca Bonomi (batteria), Massimo Zanon (voce), e Michele Spinoni (chitarra).
L'album d'esordio " Volevo Andare Altrove ", rilasciato il 3 novembre da Lizard Records, consta di otto tracce (tre strumentali) più una ghost per quasi sessanta minuti di gradevolissimo sound che spazia con disinvoltura tra eleganti echi progressivi vintage ad afflati floydiani e sfumature wave rock.
Un ardito concept album sui desideri atavici degli esseri umani, "a volte tutto ciò che abbiamo bisogno è un soffio di aria nuova, una promessa sussurata all'orizzonte..."
In ascolto la strumentale "La quiete dopo la tempesta", quinta traccia dell'album

Doracor: Unexpected Intersections
Il progetto romano Doracor del tastierista e compositore Corrado Sardella, si ripropone dopo quasi dieci anni di silenzio discografico con "Unexpected Intersections" rilasciato il 18 luglio per AMS.
Il tappeto sonoro dell'album, quindici tracce per quasi settantaquattro minuti di musica, veleggia tra tastiere predominanti e assoli chitarristici di prim'ordine, momenti intensi ed emozionanti di prog sinfonico e sfumature melodiche e compositive di prim'ordine.
Tra i numerosi eccellenti musicisti ospiti oltre alla sublime vocalità di Lorena Cossu troviamo John Jowitt (bassista degli IQ e degli Arena), Mirko De Maio (batterista dei The Flower Kings), Simona Malandrino (chitarrista di Ian Paice, Andrea Braido e Marcella Bella), Elisa Montaldo (cantante/tastierista de Il Tempio delle Clessidre), Kostas Milonas (batterista dei Sunburst e dei Paradox) e Paul Manners (cantante/chitarrista dei Cugini di Campagna e dei Grammar School).
In ascolto la title track di oltre un quarto d'ora, il brano più lungo del disco 


Limite Acque Sicure: Un'altra mano di carte
Band creata nel 2005 a Ferrara dal cantante Andrea Chendi e dal tastierista Antonello Giovannelli. Il 24 gennaio è stato pubblicato per Minotauro Records il loro secondo full length, " Un'altra mano di carte " un concept album di storie che narrano le esperienze di vita di personaggi, immaginari o reali, di ieri e di oggi, sei tracce per oltre cinquanta minuti di piacevolissimo e onirico sound progressivo con arrangiamenti sofisticati ma assolutamente godibili, tanta manna per il melomane progressivo diversamente giovane! 
Line up: Andrea Chendi: voce. Ambra Bianchi: flauto, voce, arpa. Antonello Giovannelli: tastiere. Luca Trabanelli: chitarre. Paolo Bolognesi: batteria e Francesco Gigante: basso.
In ascolto la terza traccia Natale 1914, dedicata alla celeberrima tregua in varie zone del fronte occidentale durante la prima guerra mondiale.


Tritop: Tritop 120 
Band fondata a Roma nel 2006 dal batterista/compositore Ivo Di Traglia.
Il 12 dicembre è stato rilasciato, in autoproduzione, il loro secondo album "Tritop 120".
Il disco, quattro tracce per oltre quarantasette minuti di intenso sound heavy progressivo sinfonico che smuove l'animo dell'anziano progster come il sottoscritto.
Line up: Ivo Di Traglia: batteria. Pierfrancesco Di Pofi: tastiere, pianoforte, hammond, synth, mellotron, cori. Francesco Caponera: chitarra elettrica e acustica, cori. Jacopo Tuzi / basso, chitarra acustica, cori. Mattia Fagiolo: voce solista e Jacopo Di Traglia: chitarra classica.
Ai cori, nella quarta traccia Asymmetrical Reflections of a Restless Heart una suite di 23 minuti e 32 secondi, Roberta Campoli, Annalaura Talpa ed Eleonora Belfiore
In ascolto l'intero album


Wilson Project: Atto Primo
I Wilson Project sono una giovane band piemontese, originaria di Acqui Terme nota per le sue terme curative e fangoterapia. 
Il 14 marzo, per la label vigevanese Ma.Ra.Cash Records, è stato pubblicato il loro secondo album dal titolo "Atto Primo", dalla copertina volutamente retrò, loro tributo all'opera lirica che la band reinterpreta con teatralità e intensità emotiva attraverso l'idioma del rock progressivo. 
Ognuno dei sei brani per cinquanta minuti di musica è dedicato a un'opera e a un compositore famosi, rielaborando elementi della tradizione operistica in una forma fresca e innovativa.
Il loro sound progressivo è sì un doveroso omaggio ai seventies ma il tutto è impreziosito da sfumature intriganti dovute anche all'entusiasmo giovanile e alla capacità tecnico-musicale dei membri della band.
Line up: Stefano Rapetti: basso, voce. Annalisa Ghiazza: voce, aerofono. Andrea Protopapa: tastiere, voce. Mattia Pastorino: batteria, voce.
In ascolto la quarta traccia Ragnarok 

Anche quest'anno mi preme evidenziare un lavoro non progressivo che mi ha emozionato nell'ascolto, in questo caso del vinile acquistato il 21 marzo, giorno della sua uscita. 
Si tratta del disco premiato come miglior album in dialetto dell'anno per quanto riguarda la Targa Tenco ossia "Furèsta" dell' artista napoletana La Niña classe 1991, undici tracce (dieci in quella digitale) per un opera, il cui titolo è una parola che in napoletano significa "selvatico" o "indomabile", che miscela maestosamente tradizione della musica folklorica partenopea con sonorità innovative.
Nell'album sono presenti prestigiose collaborazioni artistiche, come quella con l' egiziana-iraniana Kukii nel brano Tremm,  con l' egiziano Abdullah Miniawy in Sanghe e  con il violinista/compositore di Pozzuoli Lino Cannavacciuolo in Guapparìa, prima traccia del disco, qua sotto in video/ascolto



martedì 23 dicembre 2025

Top five internazionale 2025

Come ogni anno, nel mare magno delle uscite discografiche e nel limite dei miei ascolti, sono a proporvi la mia personalissima e opinabilissima top five internazionale, in rigoroso ordine alfabetico.

Atomic Time: Subsounds
Gli Atomic Time sono originari di Bauru, una piccola città brasiliana dello stato di San Paolo.
Il 21 marzo, digitalmente, è stato pubblicato il loro secondo full length "Subsounds", cinque lunghe tracce tra i dodici  e i ventiquattro minuti per un totale di ottantacinque caratterizzati da un tappeto sonoro ambient prog molto rilassato che fluisce bene nell'apparato vestibolare del melomane progressivo. 
A differenza di gran parte del prog contemporaneo, che spesso privilegia il virtuosismo e la complessità, Subsounds trova la sua forza nella pazienza in quanto la musica si espande lentamente, permettendo alle emozioni e alle risonanze di costruirsi naturalmente.
Line up: Roger Lopes: voce. Gabriel D'Incao: tastiere, sintetizzatori. Pedro D'Incao: chitarra. Fernando Lima: basso. Humberto Zigler: batteria e Kim Chandler: cori.
In ascolto la prima traccia Cyclical Night



Demo Rumudo: Second nature
Demo Rumudo è un quintetto formatosi nel 2019 a Ferrol, un comune di quasi settantamila abitanti della Spagna nord-occidentale della provincia della Coruña, nella comunità autonoma della Galizia.
L'ensemble iberico ha rilasciato il primo full length "Second nature" il 5 dicembre per la label Astronomy Recording https://astronomyrecordingmusic.bandcamp.com.
La band, nei quasi quaranta minuti minuti per cinque tracce dal sound totalmente strumentale, miscela in ottima amalgama elementi che spaziano dal latin jazz al math rock e alla fusion progressiva.
Line up: Álvaro Fernández: sassofoni contralto, soprano e tenore, flauto, strumento a fiato elettronico (EWI). Gabriel Visinel: chitarre. Ángel Rodríguez: batteria. Andrés Real: bassi fretless e contrabbassi. Hugo Martsan: tastiere, programmazione
Link utile: https://astronomyrecordingmusic.bandcamp.com/album/second-nature
In ascolto la quarta traccia Helix



Naxatras: V°
I Naxatras, band originaria di Salonicco, città portuale della Grecia. si sono formati nel 2012.
Dopo quattro album in studio e un live, il 25 febbraio il combo greco ha rilasciato " V° ".
Il disco con l'interessante copertina realizzata dall'illustratore Christopher Toumazatos, alias Chris RW  https://www.behance.net/CHRIS-RW  che risiede a Glasgow in Scozia, consta di otto tracce per quasi quarantatre minuti di musica.
La band, che si è guadagnata una notevole reputazione per le sue esibizioni dal vivo ad alta energia, nel disco crea un gradevolissimo mash-up di elementi psichedelico/progressivi, stoner, funk, jazz, elettronici con echi orientaleggianti.
Line up: John Delias: chitarra, voce. Pantelis Kargas: tastiere, sintetizzatori. John Vagenas : basso, voce. Kostas Charizanis: batteria e percussioni.
Sito ufficiale: https://www.naxatras.com
In ascolto Sand Halo. settima traccia del disco.



Nova Cascade: Box Man
Gli inglesi Nova Cascade si sono formati nel maggio 2017. Dopo quattro dischi e innumerevoli singoli, il 21 aprile è stato pubblicato "Box man" che dovrebbe essere l'ultimo album del combo in quanto il leader Dave Hilborne, vocalist di una struggente pregnanza, ha annunciato lo scioglimento del gruppo.
Il tappeto sonoro del disco, sette tracce per un oretta di musica, è costituito da melodie gargantuesche, una pletora di dettagliati tocchi strumentali e un'interpretazione vocale di tale fragranza da toccare con delicatezza le corde emotive dell'ascoltatore.
Da segnalare inoltre che la pubblicazione è interamente dedicata all'ex compagno di band  Eric Bouillette purtroppo scomparso nell'estate del 2023,  i proventi  sono stati interamente devoluti al Pancreatic Cancer UK.
Line up: Dave Hilborne: voce, tastiere, percussioni elettroniche. Dave Fick: basso. Niko Chikviladze: violino. Colin Powell: chitarre, tastiere, basso.
Link utile: https://novacascade.bandcamp.com/album/box-man-2
In ascolto il terzo brano If You Don't Succeed




We Pyrrhic Conquerors: 8 Tales of Cosmic Horror
I We Pyrrhic Conquerors sono un progetto one man band del polistrumentista e compositore statunitense Joey M. Bishop, membro fondatore dei Falling into birds.
Con questo moniker, attivo discograficamente dal 2017 con sei precedenti album, Bishop ha pubblicato digitalmente il 7 aprile " 8 Tales of Cosmic Horror " otto tracce per cinquanta minuti di musica strumentale intriso di cinematic crossover progressivo gotico con interessanti spunti zeuhl.
Il titolo prende spunto sia dalla raccolta di racconti Eight Tales of Terror del creatore della letteratura dell'orrore lo statunitense Edgar Allan Poe (1809-1849) sia dall' horror lovecraftiano, chiamato anche horror cosmico o horror eldritch, che è un sottogenere dell'horror della narrativa fantasy e della narrativa weird che enfatizza l'orrore dell'ignoto e dell'incomprensibile più che il gore o altri elementi di shock, il tutto prende il nome dallo scrittore americano H. P. Lovecraft (1890-1937).
In ascolto The Madness Crawling the Shadows of the Manor quinta traccia del full length.


Al solito segnalo anche un uscita non progressiva che mi ha colpito, quest'anno la scelta è ricaduta su Sand A Prayer My Way, per la label Matador Records, della coppia Julien Baker & Torres. Le due cantautrici statunitensi, per la prima volta assieme, uniscono le proprie penne, voci e chitarre confrontandosi per la prima volta con la musica country dando vita a splendide melodie in cui non mancano, violini, pedal steel, mandolini, chitarre acustiche e elettriche.
In ascolto la prima traccia Dirt