The Enid è un progetto creato da Robert John Godfrey, ex pianista classico britannico che dalla metà degli anni 70 fino al 1999 ha continuato a sfornare dischi con chicche di rara bellezza di prog sinfonico e qualche caduta di tono troppo commerciale.
Nel 2009 ha ripreso la produzione discografica con ben 5 dischi in quattro anni.
Attuale line up: Robert John Godfrey: tastiere,Max Read: chitarra e voce,Dave Storey: batteria e percussioni, Jason Ducker: chitarra, Nicholas Willes: basso, percussioni, e il cantante Joe Payne.
Sito ufficiale: http://www.theenid.co.uk/
Grande originalità e creatività per l’ensemble francese dei Magma progetto personalissimo del batterista-compositore-vocalist Christian Vander che anche nel terzo millennio, il. primo disco risale al 1970, produce 3 album di ottimo livello con il kobaiano (idioma inventato dallo stesso Vander) come lingua ufficiale del gruppo. Sito ufficiale: http://www.seventhrecords.com/ Un estratto dal loro ultimo disco
I britannici Renaissance sono ritornati ad incidere un disco d’inediti dopo oltre un decennio di silenzio,l’ultimo disco Tuscany risaliva al 2000.
La prog band sinfonica nel nuovo album dal titolo italianissimo “Grandine il Vento” ospita in un brano la voce di John Wetton e in un’altro il magico flauto di Ian Anderson (vedi video).
Il disco, sempre impreziosito dalla suadente vocalità di Annie Haslam, rappresenta anche l’ultima traccia artistica di Michael Dunford, già presente come chitarrista-compositore nel gruppo dai primi anni 70’, scomparso il 21 Novembre 2012 per emorragia cerebrale.
Sito ufficiale: http://renaissancetouring.com/
Gli statunitensi Dream Theater, alfieri di un progressive metal d’impatto sonoro estremamente aggressivo. Ensemble che prosegue incessantemente l’attività anche dopo l’abbandono nel 2010 di uno dei membri fondatori ossia il carismatico batterista Mike Portnoy sostituito degnamente da un “mostro” dello strumento come Mike Mangini che ha dato addirittura nuova verve al gruppo. Nel terzo millennio hanno pubblicato 3 live e 6 album in studio. Attuale line up: Jordan Rudess – tastiere, John Petrucci - chitarra, James LaBrie – voce, John Myung – basso e Mike Mangini - batteria e percussioni. Sito ufficiale: http://www.dreamtheater.net/
Album consigliato: A Dramatic Turn Of Events (2011)
Sono rari i gruppi che in quarant’anni di attività discografica e concertistica rimangono con una line up immutata, tra questi i canadesi Rush che dal 1974, anno di uscita del loro primo disco, occupano un posto di rilievo nella scena mondiale.
In effetti il grande affiatamento dei tre valenti musicisti (Geddy Lee: voce, basso, tastiere.Alex Lifeson: chitarra e Neil Peart: batteria, percussioni) ha prodotto una discografia vastissima che sta proseguendo anche nel terzo millennio con tre album di inediti, un disco di cover: “Feedback” del 2004 e svariati live.
Sito ufficiale: http://www.rush.com/
In ascolto la versione live di The Anarchist dall' album Clockwork Angels del 2012
Chi vi scrive ama visceralmente la musica dei Camel da 35 anni, cioè da quando ascoltai per la prima volta “The snow goose” che rimane tutt’ora il mio disco da “isola deserta”. La band nel terzo millennio ha prodotto un solo –splendido- disco per una grave malattia del leader carismatico Andrew Latimer, ma è recente notizia di un loro ritorno concertistico nel prossimo autunno dopo 10 anni di malinconico silenzio con alcune date europee. link utile: http://www.songkick.com/artists/116727-camel/calendar?page= Sito ufficiale: http://www.camelproductions.com/
Ian Anderson, virtuoso leader-man dei Jethro Tull nel terzo millennio ha dato alle stampe due dischi a suo nome: il buon prodotto folkeggiante Rupi Dance nel 2003, anno in cui esce a nome Jethro Tull il delizioso album natalizio The Jethro Tull Christmas Album e l’attesissimo Thick As A Brick parte seconda 2 (TAAB 2): Whatever Happened To Gerald Bostock? che, seppur non raggiunga la suggestione del capolavoro tulliano del 1972, è comunque un degno sequel della prima parte. Ascoltare Ian “flute man” è sempre un “ intenso” sentire, purtroppo la vocalità per problemi alle corde vocali è decaduta parecchio, ma come si fa a non amare artisticamente un personaggio del genere? Sito ufficiale: http://www.j-tull.com/
Album consigliato: Thick As A Brick 2: Whatever Happened To Gerald Bostock? (2012)
Tra i pionieri della scena neoprogressiva degli anni 80, troviamo sicuramente i britannici
IQ
dalla vasta discografia sempre in eccelente equilibrio tra melodia e parti più “dure”.
Due soli album in studio nel nuovo millennio ma una attività concertistica che ha spesso ottenuto molteplici consensi tra i cultori del progressive.
Line up attuale: Peter Nicholls – voce, Mike Holmes – chitarra, Neil Durant - tastiere, Tim Esau – basso e Paul Cook – batteria
Sito ufficiale: http://www.iq-hq.co.uk/
Attivi fin dagli anni 80 gli scozzesi Pallas sono ancor oggi degni rappresentanti della scena neo-progressive seppur le uscite discografiche siano davvero rare solo sei, di cui tre nel millennio di nostra competenza più alcuni live.
Sito ufficiale: http://www.pallasxxv.com/
Un estratto da "XXV", album del 2011
Gli statunitensi Spock's Beard sono stati fondati da Alan Morse e dal talentuoso ed eclettico fratello musicista Neal Morse che ha poi lasciato la band nel 2002 dopo la pubblicazione del monumentale triplo album Snow.
Undici album complessivi di cui sei nel nuovo millennio più alcuni live per un gruppo di punta nel panorama progressivo- sinfonico mondiale.
Line up attuale: Ted Leonard – voce. Alan Morse – chitarra .Dave Meros – basso. Ryo Okumoto – tastiere e Jimmy Keegan – batteria.
Sito ufficiale: http://www.spocksbeard.com/
Dal recentissimo ultimo lavoro “Brief Nocturnes and Dreamless Sleep”,(2013) la quinta traccia: Afterthoughts
Sempre dalla Svezia, terra feconda per il movimento progressivo, ecco i Kaipa che hanno avuto la sorte di avere praticamente 2 vite artistiche distinte: 5 album tra il 1975 e il 1982 e 6 dischi nel terzo millennio. Filo conduttore tra le due ere, la presenza costante di uno dei fondatori ossia il tastierista-cantante Hans Lundin. La loro proposta di prog sinfonico con accenni folkeggianti è sempre di ottimo livello giacchè la capacità tecnica dei musicisti non si discute minimamente. Line up attuale: Hans Lundin - Tastiere e Voce, Per Nilsson – Chitarra, , Jonas Reingold- Basso, Morgan Ågren – Batteria e i cantanti Patrik Lundström ed Aleena Gibson. Sito ufficiale: http://kaipa.info/
Figura fondamentale per il progressive nordico fin dagli anni 70 è il chitarrista –compositore e cantante svedese Roine Stolt, classe 1956 già membro dei Kaipa in quel decennio magico per il progressive poi fondatore dei Flower Kings, del supergruppo Transatlantic, dei Tangent e di tanti altri progetti di grande rilievo artistico http://it.wikipedia.org/wiki/Roine_Stolt#Collegamenti_esterni .
Tra tante situazioni gruppali, il nostro Roine ha anche inciso a proprio nome sei album solisti di cui uno nel terzo millennio coadiuvato dall’amico Neal Morse
The Flower Kings, svedesi, una delle band più importanti del progressive sinfonico dell’ultimo ventennio. Attivi discograficamente dal 1995, nel terzo millennio hanno pubblicato sei album in studio (undici in totale) ed alcuni live. Il nome della band deriva da quello di un album solista del 1994 di Roine Stolt: http://it.wikipedia.org/wiki/Roine_Stolt , autentico leader carismatico e compositivo del gruppo.
Lunghi brani e tecnica sopraffina, questi i marchi di fabbrica dei nordici considerati da alcuni un pò ridondanti ma sicuramente ensamble fondamentale per comprendere il progressive moderno.
Line up attuale: Roine Stolt (voce, chitarra), Tomas Bodin (tastiere), Hasse Fröberg (voce, chitarra), Jonas Reingold (basso) e Felix Lehrman (batteria)
Sito ufficiale: http://www.flowerkings.se/
Link utile: http://www.lastfm.it/music/The+Flower+Kings
Un estratto dal loro ultimo disco: "Banks of Eden" uscito nel 2012 dopo cinque anni di silenzio che faceva presagire ad un ritiro totale del marchio Flower Kings che, per fortuna , non si è poi materializzato.
Continua la rassegna riguardante quei gruppi fondati nel passato ma che siano attivi, discograficamente parlando, anche nel nuovo millennio.
In questa occasione ci occupiamo dei Pendragon, band di neo-progressive fondati nel 1978 dal chitarrista-cantante-compositore Nick Barrett.
Nove dischi in studio di cui quattro nel terzo millennio, con una attività concertistica frequente e un livello di produzione musicale sempre di discreta levatura.
Sito ufficiale: http://www.pendragon.mu/
Line up attuale: Nick Barrett: voce e chitarra, Peter Gee: basso, Clive Nolan: Tastiere e alla batteria Scott Higham.
Eccoli in versione live in un pezzo tratto da Passion" (2011)
I britannici Marillion hanno una lunga carriera ormai trentennale alle spalle, ventiquattro anni con il cantante Steve Hogarth che sostituì Fish alla voce.
Nel terzo millennio hanno pubblicato sei album in studio e svariati live.
Sito ufficiale: http://www.marillion.com/
La band ha sempre mantenuto un discreto livello nelle proprie produzioni con impennate tipo Marbles da cui propongo la lunga traccia di apertura: The invisible man
Gli Anglagard negli anni 90, con 2 splendidi dischi di progressive sinfonico strumentale quali Hybris e Epilog , fecero gridare al miracolo in un periodo in cui il progressive stava risollevandosi dopo un decennio (gli anni 80) di oscurantismo.
Lo scorso anno, sono tornati in auge, discograficamente parlando, in versione quintetto con questa line up: Jonas Engdegård: chitarra. Mattias Olsson: batteria e percussioni. Johan Brand: basso.Thomas Johnson: piano, mellotrons, synth e la fiatista Anna Holmgren con flauto e sax.
Sito ufficiale: http://www.anglagard.net/
Nel terzo millennio quel gran genio del nostro “amico” Steven Wilson oltre a svariati progetti musicali e una brillante attività di produttore, si è cimentato nel remixaggio di autentici capolavori del passato come Aqualung o Thick as a Brick dei Jethro Tull e In the Court of the Crimson King dei King Crimson.
Il genietto britannico ha “percorso” anche una attivita solistica di rilievo: tre album in studio e un live, attività sfociata nella pubblicazione di una autentica gemma del nostro tempo ossia The Raven That Refused To Sing (And Other Stories), disco capolavoro in cui racconta le angosce dell'uomo del XXI secolo attraverso sei storie di fantasmi, ove afflati crimsoniani e floydiani e melodie progressive memorabili trovano “luogo” di esaltazione emotiva.
Sito ufficiale: http://stevenwilsonhq.com/
Album consigliato: The Raven That Refused To Sing (And Other Stories) (2013)
Quattro album in studio e svariati live nel millennio di nostra competenza per i Porcupine Tree, band inglese attiva discograficamente fin dal 1991. L’ensemble guidato magistralmente dal leader carismatico Steven Wilson, ha visto via via “indurire” il proprio sound, mantenendo comunque un ottimo livello di produzione. Sito ufficiale: http://www.porcupinetree.com/
I Van Der Graaf Generator dopo la reunion, avvenuta discograficamente parlando nel 2005, hanno dato alle stampe nel millennio di nostra competenza 4 album in studio e 2 live. Ecco le line up di quelli realizzati in studio: - Present (2005 doppio cd) con Peter Hammill-Voce, chitarra, pianoforte. Hugh Banton-Tastiere, basso elettrico,. Guy Evans-Batteria e David Jackson-Sassofono, flauto. - Trisector (2008) e A Grounding in Numbers (2011) con Peter Hammill-Voce, chitarra, pianoforte. Hugh Banton-Tastiere, basso elettrico e Guy Evans-Batteria. - Alt (2012) Peter Hammill - pianoforte, chitarra elettrica. Hugh Banton - tastiere, basso elettrico e Guy Evans - batteria, percussioni Sito ufficiale: http://www.vandergraafgenerator.co.uk/
In questo mese ci occuperemo di quei gruppi progressivi che hanno iniziato la loro attività prima del terzo millennio e che hanno comunque avuto uscite discografiche di album inediti dopo il 2001.Partiamo con il prog sinfonico degli Yes.
Attività concertistica di rilievo per gli Yes nel nuovo millennio con svariati album live ma 2 soli album in studio di brani inediti:
- Magnification nel 2001 con la line up composta da Jon Anderson: voce, chitarra MIDI, chitarra acustica, Steve Howe: chitarre acustiche ed elettriche, steel guitar, mandolino e voci, Chris Squire: basso, voci, Alan White: batteria, percussioni, pianoforte, voci e l’orchestra sinfonica diretta da Larry Groupé.
- Fly from here nel 2011 con la line up composta da Benoît David: voce, Steve Howe: chitarra, Chris Squire: basso, voce,Alan White: batteria, percussioni e Geoff Downes: tastiera
Sito ufficiale: http://www.yesworld.com/