Rikard Sjoblom (Beardfish)

Rikard Sjoblom (Beardfish)
“La luce sul Prog non si è mai spenta, è stata solo offuscata in attesa di nuova energia dal risveglio delle coscienze....”. (Mauro Pini)

lunedì 30 novembre 2015

T

Dietro il progetto T sta di fatto un "one man band" tedesco di nome Thomas Thielen.
Come T, il polistrumentista/compositore/cantante Thielen dal 2002 ha pubblicato 5 album intrisi di molteplici sonorità che vanno da un neo prog di gran gusto a situazioni complesse passando attraverso tappeti musicali dove c'è una drum machine che crea la ritmica
Sito ufficiale:http://www.t-homeland.de


Album consigliato: Fragmentary (2015)

Paul Bielatowicz

Paul Bielatowicz (classe 1978), il supertalentuoso chitarrista inglese della Carl Palmer Band e di Neal Morse ha fatto uscire un pregievolissimo disco solista nel 2013 dal titolo "Preludes & Etudes".
La sua opera è tecnicamente perfetta  con capolavori di musica classica reinterpretati con la chitarra elettrica e senza batteria.
Sito ufficiale: http://paulbielatowicz.com/

Album consigliato: Preludes & Etude (2013)

domenica 29 novembre 2015

Circulus

I Circulus sono un ensamble londinese che veleggia tra  folk psichedelico, retaggi medievali con strumentazioni “antiche”  e prog con afflati armonici seventies.
Il gruppo, fondato dal cantante/chitarrista  Michael Tyack oltre ad un E.P. del 99 , ha inciso tra il 2005 e il 2009 tre particolari lavori assai affascinanti.
Il quarto, previsto per gli inizi del 2013,non si è mai concretizzato discograficamente.   
Di fatto del gruppo si sono perse le tracce forse anche perché l’eccentrico leader Tyack, che ha affermato di credere nelle fate e nei folletti, è rimasto “intrappolato” in qualche fiaba….
Sito ufficiale: http://www.circulus.org/


Album consigliato: The Lick on the Tip of an Envelope Yet to Be Sent (2005)

venerdì 27 novembre 2015

Methexis

Il progetto Methexis (la parola  in greco antico significa partecipazione, comunicazione) è creazione ellenica "one man band" del chitarrista polistrumentista Nikitas Kissonas.
Con  due album di ottima fattura: il più minimalista The Fall of Bliss (2011) e il più arioso concept album Suiciety (2015),  il compositore greco si è guadagnato un posto di rilievo nelle considerazioni del mondo proghettaro anche perché nel suo lavoro più recente, dedicato alla tematica della ricerca interiore, ha costituito una line up di tutto rispetto coinvolgendo il cantante Joe Payne  degli Enid, il tastierista Linus Kase degli Anglagard, il  batterista Walle Wahlgren degli Agents Of Mercy e il bassista  Brett D'Anon .
Sito ufficiale:http://methexisproject.com/

Album consigliato:Suiciety 2015



lunedì 9 novembre 2015

Ciccada

Dei greci Ciccada già parlammo in occasione dell’uscita del loro primo album “A child in the mirror” (vedi: http://progressivedelnuovomillennio.blogspot.it/2011/08/ciccada.html), ora a 5 anni di distanza con l’uscita del secondo disco “The finest of miracles” (Fading Records/AltrOck) confermano, anzi migliorano, quanto di buono avevano realizzato nel recente passato.
La band ateniese con la strepitosa voce femminile Evangelia Kozoni veleggia soavemente tra folk, melodie sinfoniche con una azzeccata combinazione tastiere-flauto e sprizzate simil jazz.
Line up: Evangelia Kozoni (voce), Nicolas Nikolopoulos (flauto, sax, Mellotron synth, piano elettrico, pianoforte, glockenspiel), Yorgos Mouchos (chitarre) e Yannis Iliakis (batteria, percussioni).


mercoledì 4 novembre 2015

La Curva di Lesmo

Cosa potranno mai combinare assieme quei due geniacci genovesi calati nelle vesti terrene di Stefano Agnini e Fabio Zuffanti?
Nei mesi scorsi questa domanda aveva adornato la febbrile attesa dell’evento riguardante l’uscita discografica della coppia artistica; ebbene tanta attesa non è andata delusa!.
Ascoltare il disco “La Curva di Lesmo” rilascia, nel fruitore, una impressione di completezza, un lavoro che vibra e gira a 360° toccando vertici di assoluta bellezza.
Ottima trovata quella di invitare a suonare nel disco nomi dalle esperienze più svariate : il cantautore genovese Max Manfredi con quel vocione un po' così’, la sublime napoletana-gallese Jenny Sorrenti in una forma strepitosa, il novello “Stratos” Claudio Milano con i suoi arabeschi vocali, l’eclettica psycocantautrice Beatrice Antolini, il cameo di un grande percussionista (esperto handpannista) come il savonese Loris Lombardo, il recitativo di una icona progressiva ancora ben pulsante come Jutta Taylor Nienhaus (Analogy) e tanti altri, tutti meritevoli (vedi https://fabiozuffanti.bandcamp.com/album/la-curva-di-lesmo).
Uniche presenze costanti il batterista de La Coscienza di Zeno e non solo.. il cordialissimo Andrea Orlando e la chitarrista elettrica de la Maschera di Cera e non solo… Laura Marsano.
Il Progresfilo (amante del progressive), ben si sa , ama le cose lunghe, preliminari ed esecuzioni poliedriche per “posizioni” sonore con brani che devono superare il quarto d’ora per poter soddisfare la propria libido musicale, non cerca le “sveltine” punkettare e rappare da due minuti; ebbene il disco, oltre al primo brano (La posa dei morti) che dura 8 minuti, presenta due corpose tracce (di 17’ L’isola delle lacrime e di 26’ Ho rischiato di vivere) che lasciano ammirati nel fluire della musica con i testi gotici e profondi di Agnini sempre particolari ed originali e Zuffanti che con noi scambia continuamente segni sonori di benefico prog.
Da sottolineare poi che le illustrazioni di una stupefacente (anche quella) copertina sono di Guido Crepax; giova ricordare che La curva di Lesmo (riferimento ad un famoso tratto della pista automobilistica di Monza) è la prima storia a fumetti con protagonista Valentina, il personaggio più noto del compianto disegnatore milanese.
Da “Ho rischiato di vivere”: “Siamo una curva come curvo è il tempo, curvo lo spazio, curvo l’infinito….” e aggiungerei io “curva l’emozione” per un disco destinato a rimanere nella personalissima dimora delle sensazioni benefiche.
In ascolto la prima traccia "La posa dei morti"