Cosa potranno mai
combinare assieme quei due geniacci genovesi calati nelle vesti
terrene di Stefano Agnini e Fabio Zuffanti?
Nei mesi scorsi questa
domanda aveva adornato la febbrile attesa dell’evento riguardante
l’uscita discografica della coppia artistica; ebbene tanta attesa
non è andata delusa!.
Ascoltare il disco “La
Curva di Lesmo” rilascia, nel fruitore, una impressione di
completezza, un lavoro che vibra e gira a 360° toccando vertici di
assoluta bellezza.
Ottima trovata quella di
invitare a suonare nel disco nomi dalle esperienze più svariate : il
cantautore genovese Max Manfredi con quel vocione un po' così’, la
sublime napoletana-gallese Jenny Sorrenti in una forma strepitosa, il
novello “Stratos” Claudio Milano con i suoi arabeschi vocali,
l’eclettica psycocantautrice Beatrice Antolini, il cameo di un grande
percussionista (esperto handpannista) come il savonese Loris
Lombardo, il recitativo di una icona progressiva ancora ben pulsante
come Jutta Taylor Nienhaus (Analogy) e tanti altri, tutti meritevoli
(vedi https://fabiozuffanti.bandcamp.com/album/la-curva-di-lesmo).
Uniche presenze costanti
il batterista de La Coscienza di Zeno e non solo.. il cordialissimo Andrea Orlando e
la chitarrista elettrica de la Maschera di Cera e non solo… Laura
Marsano.
Il Progresfilo (amante del
progressive), ben si sa , ama le cose lunghe, preliminari ed
esecuzioni poliedriche per “posizioni” sonore con brani che
devono superare il quarto d’ora per poter soddisfare la propria
libido musicale, non cerca le “sveltine” punkettare e rappare da
due minuti; ebbene il disco, oltre al primo brano (La posa dei morti)
che dura 8 minuti, presenta due corpose tracce (di 17’ L’isola
delle lacrime e di 26’ Ho rischiato di vivere) che lasciano
ammirati nel fluire della musica con i testi gotici e profondi di
Agnini sempre particolari ed originali e Zuffanti che con noi scambia
continuamente segni sonori di benefico prog.
Da sottolineare poi che le
illustrazioni di una stupefacente (anche quella) copertina sono di
Guido Crepax; giova ricordare che La curva di Lesmo (riferimento ad un
famoso tratto della pista automobilistica di Monza) è la prima
storia a fumetti con protagonista Valentina, il personaggio più noto
del compianto disegnatore milanese.
Da “Ho rischiato di
vivere”: “Siamo una curva come curvo è il tempo, curvo lo
spazio, curvo l’infinito….” e aggiungerei io “curva
l’emozione” per un disco destinato a rimanere nella
personalissima dimora delle sensazioni benefiche.
In ascolto la prima traccia "La posa dei morti"