Rikard Sjoblom (Beardfish)

Rikard Sjoblom (Beardfish)
“La luce sul Prog non si è mai spenta, è stata solo offuscata in attesa di nuova energia dal risveglio delle coscienze....”. (Mauro Pini)

martedì 25 maggio 2021

Rêverie

Il termine Rêverie, importato dal francese oltre ad essere utilizzato nel campo della psicologia analitica: per approfondimenti https://www.spiweb.it/spipedia/reverie/viene usato in italiano con il significato di fantasticheria "come condizione di chi si abbandona al fantasticare e come opera che rifletta a questo stato" (Vocabolario Treccani).
In campo musicale e in riferimento a questo blog, Rêverie, di cui avevamo già parlato nel 2011 http://progressivedelnuovomillennio.blogspot.com/2011/09/reverie.htmlè un ensemble creato dal compositore/chitarrista milanese Valerio Vado nel 1996,da non confondersi con l'omonimo trio modenese che propone un sound orientato al rock. Il gruppo lombardo, come ben descritto sul loro sito ufficiale http://www.reverieweb.com/index.htm definisce la propria musica "etno-progressiva" o "Marco-Polo-music", in quanto fonde suoni e strumenti del folk italiano e mediterraneo, del barocco, della musica classica e del progressive dei seventies.
Dopo una lunga pausa discografica di sei anni, a seguire del brillante full length del 2015 in dialetto friulano "Gnos furlanis, il Timp dal Sium" che ha ottenuto una nomination nella categoria "Miglior album in dialetto o lingua minoritaria" del prestigioso premio Tenco, i Rêverie si ripresentano il 15 aprile 2021 con 35 minuti di musica di grande spessore tecnico ed emozionale con il cd "Orpheus" (distribuzione BTF https://www.btf.it/orpheus.html ).
Un concept album che si basa liberamente  sui " Sonetti a Orfeo" del drammaturgo/poeta austriaco Rainer Maria Rilke (1875-1926),  su "Alcyone" di Gabriele D'Annunzio (1863-1928) e sulle  "Metamorfosi" di Publio Ovidio Nasone (43 a.c.-18 d.c.).
Il mito greco di Orfeo, il cantore che ammaliava l'uomo e la natura, viene così glorificato in una suite di tredici tracce divise in cinque parti (Un gesto nel silenzio, Anime amanti, Costante metamorfosi, Invisibile poesia, Dalle immensità lontane) più un prologo (Stabat nuda aestas) e un epilogo (...Et spicea serta gerebat).
Protagonisti di questa "meditazione in musica" sono il  polistrumentista Valerio Vado che, oltre a occuparsi della composizione musicale e degli arrangiamenti, suona chitarre, bassi, bass pedals, effetti, mellotron, percussioni e la vocalist  Fanny Fortunati la quale attraverso il suo strumento straordinario che è la voce (si occupa anche degli arrangiamenti vocali) offre momenti di rispettoso e intenso lirismo celebrando i versi tradotti in italiano di Rilke e trasportando il fruitore su vette di assoluto godimento cerebrale:"....in questa straripante notte tu sii la magia all'incrocio dei tuoi sensi ....".
L'accompagnamento strumentale di Vado è -more solito- efficace con una trama minimalista elaborata  e mai inopportuna di suoni e una predilezione del sottoscritto per le sue parti chitarristiche.
Da segnalare l'artwork e le arti visive con le composizioni pittoriche originali di Mariangela Zabatino https://www.mariangelazabatino.it


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