Rikard Sjoblom (Beardfish)

Rikard Sjoblom (Beardfish)
“La luce sul Prog non si è mai spenta, è stata solo offuscata in attesa di nuova energia dal risveglio delle coscienze....”. (Mauro Pini)

lunedì 29 dicembre 2014

Top five internazionale 2014

Fare delle scelte nel mare magno progressivo delle uscite internazionali non è certo agevole. More solito, propongo di seguito alcuni lavori tra i più meritevoli di questo 2014 che volge ormai al termine.

Inner Drive: Oasis
Debutto di grande qualità per i moscoviti Inner Drive. Una band che nel 2014 per la Lizard Records di Loris Furlan ha realizzato uno splendido disco interamente strumentale “Oasis”.
Le dieci tracce del lavoro del combo russo sono permeate da un raffinatissimo prog-fusion con trame melodiche suggestive e fini tessiture sinfoniche che avvincono l’ascoltatore fin dal primo momento e che negli ascolti ripetuti si consolidano in un godimento per il fruitore.
Hanno suonato nell’album con il leader tastierista-compositore Sergey Bolotov , i bassisti Dmitry Shtatnov e Alexei Klubochkin, i batteristi Vimal Nikonov e  Fedor Kozharinov che si cimenta anche al basso, i chitarristi Tatiana Kanevskaya Anatoly Gladkov,  la violinista Inna Klubochkina e la flautista Natalia Filatova.
A seguire un contributo video realizzato da me con immagini russe sulle note di Life in our minds uno dei brani più interessanti del disco.


For de loto: Nuevo mesias
Giunti al sesto album in studio i peruviani Flor de Loto colpiscono nuovamente il vostro blogger con un opera assai gradevole.
Il disco, dal titolo “Nuevo Mesias” ,consta di nove tracce (quattro strumentali) in cui si miscelano, in maniera corroborante, hard-prog, ballad melodiche, sprizzate etno- folk con il flauto di Junior Pacora in grande spolvero  e  la voce del compositore/chitarrista Alonso Herrera sempre all’altezza delle parti strumentali stimolanti.
Nell’edizione deluxe con dvd si possono trovare videoclip, live act, foto e il documentario (sottotitolato in inglese) sulla realizzazione del nuovo lavoro.
Da segnalare anche l’eccellente art work con la copertina psichedelica a cura di Estefania Fernandez Ruiz.
Line up: Alonso Herrera : chitarre e voce, Alejandro Jarrin: basso, Junior Pacora: flauto,quena, sax, zampogna e  charango. Ignacio Florez: chitarra. Agustina Gonzalez Garcia: cori. Daniel Lopez Gutierrez : tastiere e alla batteria/percussioni Alvaro Escobar.



Solaris: Martian Chronicles II
Un ritorno intrigante e coerente, seppur molto legato al nitore filologico del loro splendido disco d’esordio del 1984 (Martian Chronicles),  è quello dei progger sinfonici ungheresi Solaris con Martian Chronicles parte seconda, sempre ispirato al libro di fantascienza di Ray Bradbury.
Da rammentare che il nome del gruppo deriva dal titolo del famoso romanzo del polacco Stanisław Lem  che nel 1972 divenne pure un film fantascientifico filosofico del  regista russo  Andrej Tarkovskij.
Le cronache marziane del terzo millennio sono strumentali con una cascata di tastiere e inserti di flauto sempre ben assortiti soprattutto nell’iniziale lunga suite omonima che si svolge in sette movimenti davvero notevoli per oltre ventidue minuti d’intensa goduria progressiva.
Il resto del disco non è all’altezza dell’inizio pur mantenendosi di dignitoso livello, eccezion fatta per l’ultima traccia un po' aliena come il titolo ci fa capire (Alien song)
Line up:  Csaba Bogdan: chitarre,  Robert Erdesz: tastiere, Attila Kollar: flauto, Laszlo Gomor e Ferenc Raus alla batteria, Attila Seres al basso e il violino suonato da Edina Szirtes ‘Mokus.



Kant Freud Kafka: No tengas miedo
Qualcuno ha voluto unire tre grandi menti della letteratura e psicologia e farne un nome di un progetto musicale, per concepire questo era necessario estro e creatività , ciò che non manca al polistrumentista/compositore -one man band- spagnolo Javi Herrera che esordisce discograficamente con un album “No tengas miedo” tutto da gustare.
Il catalano Herrera, che si cimenta in tastiere/percussioni/voce facendosi aiutare da numerosi musicisti di eccellente levatura tecnica, con sei tracce per quasi un ‘ora di musica ci porta in universi sinfonici, space rock,  simil floydiani, jazz fusion, per un risultato finale che lascia un buon sapore nel palato cognitivo del fruitore.

Gens de la lune: Epitaphe
I concept album sono ormai da tempo prassi consolidata del mondo progressive e non solo, quello proposto dai francesi Gens de la lune dal titolo “Epitaphe”, ispirato alla vita di Leon Deubel poeta transalpino grande ammiratore di Verlaine e morto suicida a 34 anni nel 1913, è indubbiamente un bel doppio disco per dodici tracce (sei per cd) di 86 minuti di ottimo prog sinfonico.
I Gens de la lune, con questo lavoro, giungono alla terza uscita discografica e lasciano il segno, l’ensamble capitanato da un nome storico del progressive europeo ossia il funambolico-trasformista compositore Francis Decamps (classe 1952) degli Ange con una produzione assai curata anche a livello di art work,realizzano un’opera rock progressive sicuramente significativa per chi ha amato gli Ange  
Line up: Jean Philippe Suzan alla voce, Francis Decamps alle tastiere, Damien Chopard alle chitarre, Cedric Mells alla batteria e al basso Mathieu Desbarats.



Giacché non ho segnalato nessun disco inglese, per quanto riguarda il panorama non progressive, mi preme citare: “The take off and landing of everything”,  il sesto album in studio degli Elbow, band originaria di Manchester, produttrice di una birra artigianale di nome Charge. Il disco registrato ai Real World Studios di Peter Gabriel si muove tra intense ed eleganti ballads con la splendida voce di Guy Garvey, assai simile al buon Peter tra l'altro..., sempre in grande spolvero.


sabato 27 dicembre 2014

Top five italiana 2014

Anche quest’anno condivido, mediante il blog, le proposte dell’area progressiva italiana che mi sono piaciute maggiormente tra quelle che ho potuto ascoltare.


Fabio Zuffanti: La quarta vittima
Il bassista/polistrumentista/compositore genovese, in veste anche di cantante come in tutti i suoi progetti solistici, ha lasciato il segno con l’album “La quarta vittima” che fa riferimento a “Lo specchio nello specchio”  uno dei racconti gotici/surreali dello scrittore tedesco Michael Ende.
Il disco con le sue sette tracce, per quasi un’ora di musica, offre emozioni a tutto tondo,sia nelle parti strumentali, sia attraverso testi ben calibrati e sempre profondi.
In varia misura hanno suonato assieme al poliedrico Zuffanti: il coarrangiatore e direttore artistico Rossano “Rox” Villa anche alle tastiere, clavicembalo e trombone, i batteristi Saverio Malaspina, Paolo `Paolo' Tixi  e Enzo Zirilli. Riccardo Barbera  al basso/ contrabasso. Laura Marsano alla chitarra. I tastieristi Emanuele Tarasconi, Alberto Tafuri. Il “fiatista” Gian Marco `Pantera' Pietrasanta . Fabio Biale al violino. Luca Scherani al vibrafono  e  glockenspiel. Agostino Macor al theremin ,ai cori” Carlo Carnevali e Simona Angioloni



Marco Masoni: Il multiforme (paesaggi catartici ed operette morali)
Ci sono dischi che apprezzi fin dal primo ascolto e che , di volta in volta, di esecuzione in esecuzione , trovi sempre più stimolanti.
Esempio lampante è “ Il multiforme (paesaggi catartici e operette morali) ” di Marco Masoni. Il musicista pisano , fondatore dei Germinale, gruppo progressive- perdonate la volontaria rima- seminale, superati i quarant’anni con questo primo disco da solista per AMS record crea uno stupefacente lavoro in bilico tra cantautorato, pop e progressive.
Un’oretta di musica che fluisce adeguatamente in ogni contesto di ascolto.
Grande merito per la riuscita discografica è rappresentato dall’indiscutibile sensibilità compositiva del multiforme  Masoni accompagnato dalla bravura dei numerosi musicisti che l’hanno coadiuvato quali il coarrangiatore/ingegnere del suono/tastierista Edoardo Magoni, i batteristi Maurizio Di Tollo, e Jacopo “Shuffle” Giusti e il chitarrista Lorenzo Ughi


Tom Moto: Allob Allen
Tre, per la scuola Pitagorica,  è considerato  il numero perfetto, in quanto sintesi del pari (due) e del dispari (uno), anche per i cinesi è un numero fondamentale giacché rappresenta la totalità cosmica: cielo, terra, uomo.
In musica progressiva il “tre” più illustre è quello di Emerson, Lake and Palmer o per chi ama sonorità più hard quello canadese dei Rush.
Anche i pisani Tom Moto sono in tre (batteria, basso e tromba) e hanno rilasciato per Lizard Records, “Allob Allen” ,  un eccellente lavoro post prog con riuscite contaminazioni psyco- jazz-punk-funk,
Il disco,quasi interamente strumentale, nelle sue sei tracce per un'oretta abbondante di musica,  risulta impregnato di una miscela di energia e di stupore allucinogeno vibrante, lontano da ottiche commerciali.
Line up: Marco Calcaprina alla tromba e synth, Juri Massa alla batteria e al basso/chitarra Giulio Tosi con la partecipazione straordinaria del duo vocale “Belle di Mai”(Alice Casarosa e Irene Rametta) in tre brani.


Daal: Dances of the drastic navels
I Daal (che in realtà è un duo: il bergamasco Costa e il romano Guidoni) sono autentici fuoriclasse del pianeta progressivo.
Con “Dances of the drastic navels”, quinto album in studio, i musicisti offrono un viatico verso un viaggio onirico di prim’ordine, serrate ritmiche e tastiere avvolgenti per 5 tracce di puro godimento e 50 minuti abbondanti di emozione sonora che si poggia su equilibrato mix di suoni vintage ed elettronica.
Da segnalare, more solito, lo splendido lavoro di artwork , anche in questa occasione l’eclettico Guidoni ha colpito il bersaglio.
Line up: Alfio Costa: tastiere, Davide Guidoni: batteria e percussioni.
Special Guests:  Ettore Salati: chitarra, Bobo Aiolfi: basso, Letizia Riccardi : Violino
Tirill Mohn e Guglielmo Mariotti per le parti cantate.


Astrolabio: L’isolamento dei numeri pari
I veronesi Astrolabio, che prendono il nome  dall’antico strumento astronomico che può localizzare o calcolare la posizione di corpi celesti come il Sole, la Luna, i pianeti e le stelle, si autodefiniscono con una spiccata propensione ironica band di rock degressivo italiano.
Il loro lavoro d’esordio “L’isolamento dei numeri pari” (il cui titolo si ispira liberamente al bel libro di Paolo Giordano “la solitudine dei numeri primi”) distribuito da Andromeda Relix e Lizard Records, consta di undici tracce, tutte abbinate rigorosamente a numeri dispari con un omaggio finale  ai Ribelli di Demetrio Stratos con Pugni chiusi e un intrigante proposta “Un Minuto di Silenzio per il Sistema Bancario Internazionale (Bancomat)”.
Sound corposo con il flauto di Antonelli che crea tessiture simil Jethro Tull e passa dall'hard-prog-blues  a momenti più delicati tra ballad e catarsi psichedelica.
Line up: Michele Antonelli – voce, chitarra, flauto traverso; Alessandro Pontone – batteria; Massimo Babbi – tastiere e Paolo Iemmi – voce, basso.


La proposta non progressiva  che mi sento di offrire quest’anno riguarda il disco
“Almanacco del giorno prima”  che è poi il quinto album del cantautore emiliano Giuseppe Peveri, in arte Dente i cui testi sono spesso caratterizzati da giochi di parole e grottesca ironia.
Il lavoro, assai interessante come tutta la produzione del cantautore, rielabora il titolo della curiosa rubrica televisiva “l’almanacco del giorno dopo”, consta di dodici tracce che confermano il suo stile minimale e raffinato con spruzzate vintage  e melodie seduttive.

venerdì 26 dicembre 2014

Mad Fellaz

I Mad Fellaz di Bassano del Grappa si sono formati nel 2010 come trio (i due Busatto più il chitarrista Pasin) , dopo aver ampliato la band, i ragazzotti veneti  nel 2013 hanno esordito discograficamente con un omonimo lavoro totalmente strumentale.
 Il disco proteso verso sonorità  prog seventies, ha fragranze  e  sfumature psichedeliche e jazz-blues per un prodotto interessante per un’oretta di musica.
Line up: Marco Busatto : batteria, Paolo Busatto ed Emanuele Pasin :chitarre,  Carlo Passuello: basso . Enrico Brunelli : tastiere e  Rudy Zilio: flauto e clarinetto.


Album consigliato: Mad Fellaz (2013)

lunedì 22 dicembre 2014

Empirical Time

Gli Empirical Time sono un quintetto patavino formatosi nel 2011 da un’idea del tastierista/cantante Riccardo Scarparo e del bassista Andrea Baggio.
L’ensamble veneto ha debuttato discograficamente nel 2013 con "Songs, Poems and a Lady", prodotto e distribuito dalla  Ma.ra.cash Records con un art work molto curato. Undici tracce per quasi un’ora di musica con un cantato in inglese e spruzzate elettroniche e psichedeliche per un album dall’afflato vintage, gradevole nel suo divenire.
Line up: Riccardo Scarparo: Piano, Tastiere, Sintetizzatori – Voce. Federico Galleani: Chitarra – Voce. Giovanni Croatto: Chitarra – Voce. Robert Anthony Jameson: Batteria ed Andrea Baggio: Basso elettrico.
Sito ufficiale: http://www.empiricaltime.com/

Album consigliato: Songs, poems and lady

sabato 20 dicembre 2014

Methodica

La band di progressive metal dei veronesi Methodica hanno pubblicato fino ad oggi un eccellente album nel 2009 “Searching for reflections” per la produzione di Fabio Serra e un e.p. nel 2011 “The marble column” dove trova riparo, artisticamente parlando, una cover di Light my fire dei Doors (guardare il video qua sotto).
Le sonorità sono, ovviamente, poco tenere, impreziosite dall’ ottima vocalità di Massimo Piubelli che canta in inglese.
Line up: Marco Baschera: tastiere, Alessandro Brisco: basso, Marco Ciscato: chitarre, Massimo Piubelli: voce e Marco Piccoli alla batteria.
Link utile: http://www.myspace.com/methodicaband

Album consigliato: Searching for reflections (2009)

venerdì 19 dicembre 2014

Røsenkreütz

I Røsenkreütz che prendono il nome dall’esoterista tedesco Christian Rosenkreutz , considerato il fondatore dell'ordine dei Rosacroce, sono un progetto la cui paternità spetta all’esperto polistrumentista/produttore veneto Fabio Serra.
Dopo vari anni di gestazione Serra suonando tastiere e chitarre , accompagnato dal batterista Gianni Brunelli, dal bassista Gianni Sabbioni  e dal cantante Max Piubelli dei Methodica, ha creato un folgorante esordio discografico in questo 2014 che ormai volge al termine.
In effetti il lavoro dal titolo evocativo “Back to the stars” (Andromeda Relix) è un ritorno alle costellazioni di un possente e pomposo suono progressive (tipico degli anni 70) con una solennità maestosa sia nelle parti vocali (in inglese) sia in quelle strumentali .Vale la pena anche segnalare che altri ottimi musicisti hanno prestato il loro contributo alla riuscita del disco, quali Cristiano Roversi (Moongarden, Mangala Vallis) allo stick, Gabriele Amadei al violino, Angela Merlin alla voce, Carlo Soliman al pianoforte e Luca Nardon alle percussioni.
Sito ufficiale: http://www.rosenkreutz.net/
Qui in versione live:

Album consigliato:  Back to the stars (2014)

giovedì 18 dicembre 2014

Logos

I Logos sono una band veronese formatasi nel 1996 come cover band delle Orme.
Per l'ensamble scaligero, dopo gli autoprodotti Logos nel 1999 e Asrava nel 2001, finalmente arriva nel 2014 la prima produzione discografica ufficiale con l'interessante "L'enigma della vita" (Andromeda Relix).
Suoni ricchi di tastiere con una propensione vintage ma che non cade nell'autocelebrazione dei seventies.
Line up:  Fabio Gaspari: chitarra, basso e voce. Luca Zerman: tastiere e voce solista. Claudio Antolini: tastiere e alla batteria Alessandro Perbelini.
Sito ufficiale: http://www.logosprog.it/


Album consigliato: L'enigma della vita (2014)

martedì 16 dicembre 2014

Fabio Zuffanti

Parlare di Fabio Zuffanti, per ogni amante del progressive, è sempre un dovere (quando esce un suo disco) ma soprattutto un grande piacere in quanto il bassista/compositore genovese è una figura imprescindibile del panorama progressivo nostrano, e non solo.
L'uscita del nuovo lavoro di Fabio assieme alla notevole Z Band per AMS dal titolo "Il mondo che era mio- Live in studio", è una logica conseguenza produttiva dopo una serie di date che ha visto l'ensamble esibirsi anche in Belgio, Olanda e Canada.
Il lavoro ha tutte le caratteristiche per essere apprezzato da chi ha amato i Finisterre, qui riproposte con una nuova veste In Limine ed Orizzonte degli eventi, gli Hostsonaten con una succosa  Rainsuite, i La Maschera di cera con una straordinaria versione intima di La Notte trasparente e l'ultima possente produzione del Zuffanti solista di quel gioiellino che è La quarta vittima, con la title track, Una sera d'inverno e Non posso parlare più forte.
Sette tracce per un'ora assai abbondante di musica che scorre via lieve come una carezza di  vento benefico.
Line up: Fabio Zuffanti: Voce, basso, Martin Grice: Sax e Flauto, Matteo Nahum: chitarra, Giovanni Pastorino: tastiere e Paolo"Paolo" Tixi alla batteria.
Sito ufficiale: http://www.zuffantiprojects.com/

venerdì 12 dicembre 2014

Astrolabio

Gli Astrolabio sono un ensamble veronese  nato  nel 2009 dalle ceneri degli Elettrosmog autori di un concept nel 2007 dal titolo Monologando.
I veneti, che si autodefiniscono con arguta ironia  band di rock degressivo italiano,  propongono  una miscela di hard progressive e parti più acustiche con un buon uso flautistico che fa l’occhiolino al passato dei seventies ma con gusto moderno.
Nel  2012 hanno licenziato “Temperato Demo(dé)”, CD-demo autoprodotto e nel 2014 l’eccellente album “L’isolamento dei numeri pari “
Line up: Michele Antonelli – voce, chitarra, flauto traverso; Alessandro Pontone – batteria; Massimo Babbi – tastiere e Paolo Iemmi – voce, basso.
Sito ufficiale: http://www.astrosito.it/

Album consigliato: L’isolamento dei numeri pari (2014)

giovedì 11 dicembre 2014

Three Monks

I Three Monks sono un ensamble aretino creato da Paolo “Julius” Lazzeri un virtuoso compositore/organista assieme al compositore/bassista Maurizio “Bozorius” Bozzi.
I due musicisti, già attivi negli anni settanta ,dopo un’ eccellente uscita discografica nel 2010 " Neogothic Progressive Toccatas" , si sono fatti accompagnare da due valenti batteristi:  Roberto “Placidus” Bichi e Claudio “Ursinus” Cuseri per produrre nel 2013, sempre per  Black Widow Records,  il lavoro "The Legend of the Holy Circle".
Vigoroso prog sinfonico strumentale con ispirazione gotico/esoterica/alchemica, queste le stigmate di un gruppo tutto da gustare, seppur non di facilissima fruizione.
Album consigliato: Neogothic Progressive Toccatas (2010)

mercoledì 12 novembre 2014

Enima

Gli Enima sono un quintetto fiorentino  attivo dalla metà dello scorso decennio anche come cover band del “vecchio” prog e che nel 2012, dopo già un buon demo del 2008,  ha avuto la meritata sorte di far uscire -in autoproduzione- il disco " Inconsapevole Viaggio", un lavoro sinfonico impreziosito dal cantato femminile di Ilaria Boero.
Link utile: https://www.facebook.com/enima.gruppo


Album consigliato:  Inconsapevole Viaggio (2012)

Sezione Frenante

Gruppo dell’area veneziana, nato negli anni settanta e riformatosi, quasi nella formazione primigenia, dopo quarant’anni di silenzio nel 2006.
Quest’anno, finalmente , arriva il debutto discografico per Ma Ra Cash Records con
un  concept album di dieci tracce per oltre quaranta minuti  per un sound che  deve molto ai seventies.
La formazione del gruppo per la realizzazione del disco prevede , oltre alla presenza dei quattro fondatori  ossia  Alessandro Casagrande (batteria), Sandro Bellemo (basso), Doriano Mestriner (chitarre e voce), Mirco De Marchi (tastiere e voce), la partecipazione di  Antonio Zullo alla chitarra acustica e della voce solista Francesco Nardo, il quale è stato recentemente sostituito dall’originario cantante della band ossia Luciano Degli Alimari.
Eccoli in versione live


Album consigliato: Metafora di un viaggio (arditi voli di cervelli attenti) (2014)

domenica 26 ottobre 2014

F.E.M

I F.E.M., inteso come  acronimo di Forza Elettro Motrice e non l’abbreviazione della trash band  ligure “Fottetevi e moltiplicatevi”, sono un ensamble lombardo, costituitosi  nel  2007 grazie al tastierista Alberto Citterio e al chitarrista Paolo Colombo.
Autori di due interessantissimi lavori : l’E.P.” Epsilon” nel 2012 e quest’anno il concept album "Sulla bolla di Sapone" una lunga suite divisa in quindici momenti che si ispira ad un racconto del teutonico autore di fantascienza fine 800 Kurd Lasswitz.
Il  prog sinfonico dei F.E.M. deve certamente  molto al passato,  ma ha la peculiarità di essere interessante per la briosità della proposta eclettica con una vena compositiva di prim’ordine ove gli intrecci strumentali appaiono più convincenti delle parti cantate.
Line up: Giacomo Balzarotti - voce; Alberto Citterio - tastiere; Paolo Colombo - chitarra; Marco Buzzi – basso e  Emanuele Borsati – batteria.
Sito ufficiale: http://www.femprogband.it/index.php?lang=

Album consigliato: Sulla bolla di Sapone (2014)

venerdì 24 ottobre 2014

Méséglise

La band Méséglise prende il nome da una delle due strade (l’altra è Guermantes) citate ne “ La strada di Swann ”,  primo volume dell’opera di Marcel Proust:  “Alla ricerca del tempo perduto”.
Il progetto emiliano nasce dalla creatività di Paolo Nannetti e Marco Giovannini, rispettivamente tastierista/compositore e cantante solista dei Sithonia
(Vedi scheda http://progressivedelnuovomillennio.blogspot.it/2011/10/sithonia.html )
Nell’autunno del 2013 hanno pubblicato il loro album d’esordio intitolato “L’assenza” (Lizard Records),  un lavoro stimolante composto da 12 tracce con chiari riferimenti alla canzone d’autore e afflati progressivi.
Line up: Marco Giovannini voce e chitarra acustica. Maurizio Lettera batteria. Paolo Nannetti tastiera, fisarmonica, voce. Maya Seagull  basso, chitarra acustica, voce. Maria Robaey violino.
Sito ufficiale: http://www.meseglise.it/

Album consigliato: L’assenza (2013)

giovedì 23 ottobre 2014

Qirsh

I Qirsh, la prog band savonese non la valuta in uso dell’Impero ottamano, dopo  tanti anni di esistenza (dicembre 1992) e di dura gavetta hanno finalmente prodotto il loro primo disco ufficiale  nel 2013 per la Lizard Records di Loris Furlan. Il lavoro dal titolo”Solo andata” consta di 9 tracce e rappresenta un dignitoso esempio di crossover tra passaggi progressivi vintage, suggestioni etniche, momenti più melodici e caratterizzazioni simil new wave. Come ben scrive Alberto Sgarlato, giornalista nonché tastierista dei ponentini Flower Flesh, “ i testi sono eclettici come le musiche, ci raccontano viaggi sempre pervasi da un senso di inquietudine, di cupezza, di angoscia, ma lo fanno sempre in modo affascinante, mai opprimente”
Line up: Daniele Olia (voce, chitarre, tastiere), Marco Fazio (batteria), Andrea Torello (basso), Michele Torello (chitarre) e i due tastieristi Leonardo Digiglio e Pasquale Aricò
Sito ufficiale: http://qirsh.wordpress.com/



Disco consigliato: Solo andata (2013)

lunedì 20 ottobre 2014

Ainur

Degli Ainur, l’ensamble di quasi venti elementi non le entità di Arda, l'universo immaginario fantasy creato dallo scrittore inglese Tolkien, avevamo già accennato:
http://progressivedelnuovomillennio.blogspot.it/2011/10/ainur.html
Nel giugno 2013 è uscito il loro quarto album dal titolo The lost tales,  un disco interamente acustico, con brani inediti e altri tratti dai tre precedenti album, rivisti e riarrangiati. Anche questo lavoro  è prodotto dall'Electromantic Music di Beppe Crovella ed è un concept album basato sull'opera mitopoietica The Silmarillion scritta da J. R. R. Tolkien.  
Sito ufficiale: http://www.ainur.it/

The Watch

E’ uscito a Giugno di quest’anno, sempre per Pick Up Records , il sesto album in studio dei The Watch, band milanese di cui già parlammo in questo blog: http://progressivedelnuovomillennio.blogspot.it/2011/09/watch.html
Tracks from the Alps  è il titolo del lavoro, un disco interessante di sette tracce tra cui  Going Out to Get You dei Genesis, un brano che doveva far parte dell’album Trespass.
Da sottolineare infatti, oltre l’ottima fattura sinfonica delle proprie composizioni, la grande capacità dei The Watch di eseguire i brani dei Genesis con il front man Rossetti simil Gabriel.
Quest’anno hanno avuto grande successo con lo show dedicato a “The Lamb lies down on Broadway”.
Line up attuale: Simone Rossetti - voce e flauto, Giorgio Gabriel - chitarra elettrica
Valerio De Vittorio - piano, mellotron, organo , Marco Fabbri - batteria, percussioni e
Mattia Rossetti – basso.
Sito ufficiale: http://www.thewatch.it/test/?page_id=50

sabato 18 ottobre 2014

Nodo Gordiano

Dei romani Nodo Gordiano già parlammo su questo blog: http://progressivedelnuovomillennio.blogspot.it/2011/09/nodo-gordiano.html
Quest’anno è uscito Nous, una prova discografica del trio dalle ampie atmosfere con reminiscenze seventies e svariate contaminazioni stilistiche. L'album, il quarto  (tre nel nuovo millennio), è uscito per la label AMS Records  nel Marzo 2014, festeggiando di fatto i vent’anni di esistenza della band.
Line up del disco: Andrea De Luca (basso, chitarra, sax e  sintetizzatori), Carlo Fattorini (batteria, percussioni, vibrafono, glockenspiel), Fabrizio Santoro (chitarra elettrica, sintetizzatori, basso)
Ospiti:  Silvia Scozzi (armonie vocali su Stella Maris), Gianluca Cottarelli (piano elettrico su Stella Maris), Valerio Di Giovanni (chitarra su Portonovo)
La creatività del gruppo è pari alla decisione di chiamarsi in siffatto modo. Qui mi preme ricordare  che “tagliare il nodo gordiano” ha il significato di risolvere un problema di intricatissima soluzione con un intervento drastico. L’origine risalirebbe ad un aneddoto relativo alla storia di Alessandro Magno. Durante la sua campagna d’Asia, il sovrano macedone aveva sottomesso la città del re frigio Gordio, il quale aveva offerto a Zeus il proprio carro legandone il giogo con un nodo inestricabile. Secondo una profezia, chi avesse sciolto il nodo sarebbe divenuto padrone dell’Asia. Alessandro Magno  risolse la questione usando la spada e tagliandolo con un colpo netto. La storia, effettivamente,  ci narra che il macedone, prima di morire a Babilonia poco più che trentenne, divenne dominatore incontrastato dei territori asiatici.
Sito ufficiale: http://www.nodogordiano.com/home.php

venerdì 17 ottobre 2014

Altare Thotemico

Degli emiliani Altare Thotemico  avevamo già lodato l’omonimo disco d’esordio http://progressivedelnuovomillennio.blogspot.it/2011/09/altare-thotemico.html, con Sogno Errando (Ma.Ra.Cash Records 2013) la band raggiunge vertici strepitosi.
Un ensamble Prog-Jazz-Rock in cui il cantante-poeta –scrittore Gianni Venturi s’impone con le sue doti di sperimentazione vocale alla Demetrio Stratos.
I musicisti sono tutti di immensa levatura tecnica e contribuiscono all’assoluto valore del progetto musicale che, ritenerlo solo progressive, è altamente riduttivo.
Line up:  Gianni Venturi: Voce, Emiliano Vernizzi: Sax, Gabriele Toscani: Violino,
Leonardo Caligiuri: Piano, Valerio Venturi: Basso e il batterista Max Govoni
Sito ufficiale: http://www.altarethotemico.com/band.html

M'organ

I M’organ sono un progetto del chitarrista Massimo Ferra e di Mauro Mulas, il  valente tastierista degli Entity.  I due musicisti compositori coadiuvati dal contrabassista Massimo Tore e dal batterista Marcello Mameli esplorano con brillantezza, nel loro unico disco del 2011,  sonorità fusion di stampo etno-mediterraneo che si discostano un poco dal panorama neoprogressivo ma che sono degne di menzione per l’assoluta fragranza della proposta.
Link Utile:https://www.facebook.com/MOrganQuartet

Album consigliato: M’organ quartet (2011)

 

venerdì 10 ottobre 2014

Entity

Band sarda formatasi nel 1994 che, dopo alcuni progetti lasciati nel cassetto e uno scioglimento alla fine del millennio scorso, nel 2013 ha esordito discograficamente per la Locanda del Vento (Lizard side label dedicata al prog italiano di matrice seventies) con "Il Falso Centro", un  concept album dalle tematiche introspettive con un sound sinfonico alla base.
Line up: Sergio Calafiura: voce. Marco Panzino: batteria. Marcello Mulas :chitarra e i due fondatori della band ossia  Mauro Mulas alle tastiere e Gigi Longu al basso.
Link utile: https://www.facebook.com/Entityprog

Album consigliato: Il falso centro (2013)

giovedì 9 ottobre 2014

Nanaue

Un lavoro eclettico, dall’anima non solo progressiva, è quello del cantante-chitarrista  Emiliano De Ferrari e del versatile guitar man Matteo “H” Nahum (due volte premio Tenco con Max Manfredi e Cristiano Angelini). Il duo genovese, affiancato da altri valenti musicisti, ha dato vita ad un progetto chiamato Nanaue, in onore di un semidio della mitologia hawaiana. L’omonimo album del 2013 (Gutenberg Music) esplora  le contraddizioni (spirituali e fisiche) che rendono “dinamica” la vita delle persone.
Link utile: https://it-it.facebook.com/pages/Nanaue-Official/171084592942375

martedì 7 ottobre 2014

Latte & Miele

I Latte & Miele del trio originario Oliviero Lacagnina (tastiere), Marcello Giancarlo Della Casa (chitarre) e Alfio Vitanza (batteria-voce), coadiuvati da Massimo Gori (voce-basso) sono usciti in questo 2014 con  “Passio Secundum Mattheum, the complete work”  che è poi la riproposizione del primo lavoro del gruppo uscito nel '72, con l'aggiunta di otto brani inediti, totalmente ri-registrato con la partecipazione dell’ estroso quartetto genovese Gnu Quartet e del Coro Polifonico Classe Mista di La Spezia diretto da Sergio Chierici.
Da notare che a registrare i recitativi del Vangelo di Matteo sono stati invitati alcuni tra i più grandi nomi del prog italiano come Silvana Aliotta, Aldo de Scalzi,  Lino Vairetti, Sophya Baccini,Elisa Montaldo, Roberto Tiranti e molti altri.
Nell’attività del terzo millennio del gruppo, riformatosi sei anni fa, sono da annotare Live Tasting del 2008  e Marco Polo - Sogni e viaggi (2009) liberamente ispirato alle vicende del viaggiatore veneziano.
Link utile: http://www.myspace.com/lattemieleprog
Ecco una versione live di Getzemani nel 2011 a Tokyo

Album consigliato: Passio Secundum Mattheum, the complete work (2014) 

lunedì 6 ottobre 2014

Tom Moto

Trio esplosivo (basso, batteria e tromba) quello dei pisani Tom Moto che, per la Lizard Records del dinamico Loris Furlan, hanno rilasciato due dischi di grande impatto sonoro seppur molto distanti da un ottica commerciale.
I due lavori Junk del 2008 e Allob allen del 2014 non possono considerarsi solo dischi prog in quanto sono strutturati con contaminazioni jazz-punk-funk-psyco e postprog in una miscela allucinogena potente e destrutturante, un sano condimento per chi cerca "pietanze" -assolutamente- non convenzionali!
Link utile: http://tommoto.bandcamp.com/

Album consigliato: Allob allen (2014)

domenica 5 ottobre 2014

Marco Masoni

Marco Masoni, uno dei fondatori dei Germinale, ha dato alle stampe il 21 Aprile di quest’anno uno splendido disco per Ams Records/Btf, il suo primo da solista, dal titolo   "Il multiforme  (Paesaggi catartici e operette morali)” .
Il lavoro, che si immerge fra canzone cantautorale, pop e progressive, ha una naturale freschezza compositiva che attira l’ascoltatore per quasi un’ora senza cali di gradimento.
Grosso merito per la riuscita discografica è rappresentato dalla professionalità indiscutibile di Masoni e dei numerosi musicisti che lo hanno accompagnato, tra i quali i batteristi Maurizio Di Tollo (Maschera di Cera, Hostsonaten) e  Jacopo “Shuffle” Giusti (Fattore Zeta), il chitarrista Lorenzo Ughi (Fangoraro) e il coarrangiatore-tastierista Edoardo Magoni.
Masoni il multiforme come l’Ulisse dell’Odissea:“Narrami, o Musa, dell'eroe multiforme, che tanto vagò, dopo che distrusse la rocca sacra di Troia…”(traduzione di G. A. Privitera, Mondadori, 1991) o come fu etichettato  da Petra Magoni nei ringraziamenti di un disco dei "Musica Nuda".
Link utile: www.facebook.com/marcomasonimusica

Germinale

Germinale non è solo il nome del settimo mese del calendario rivoluzionario francese o un romanzo dello scrittore Émile  Zola, è anche il nome di una band pisana formatasi nel 1991  che ha prodotto due lavori di grande livello progressivo negli anni novanta nonché partecipazioni a svariati progetti di dischi tributo. Da alcuni anni la band di fatto non è più insieme ma nel terzo millennio ha comunque dato alle stampe “Cielo & terra” nel 2001 e nel 2005 la raccolta “Scogli di sabbia” contenente versioni rivisitate e live di alcuni brani dei precedenti album.
L'ultima line-up del gruppo era formata da: Marco Masoni: basso, chitarra classica ed acustica (6 e 12 corde), voce. Salvo Lazzàra: chitarra elettrica, voce. Andrea Moretti: pianoforte, hammond, sintetizzatori, mellotron, moog ed Alessandro Toniolo: flauto acustico e processato, voce.

Album consigliato:  Scogli di sabbia (2005)


venerdì 3 ottobre 2014

Aldo Tagliapietra



Aldo Tagliapietra, autentica gemma del prog nostrano, la cui voce e le sue capacità compositive si sono indirizzate, dopo aver lasciato definitivamente Le Orme  nel 2010, verso una fortunata carriera solistica che lo hanno portato ad incidere un Unplugged nel 2011 e due dischi memorabili come Nella pietra e nel vento nel 2012 e L’angelo rinchiuso nel 2013.
In tutti suoi lavori, l’esperto musicista veneziano (che delizia quando si cimenta con il sitar!!) dimostra che il tempo , Tagliapietra è nato nel 1945, non ha scalfito carisma e desiderio di emozionare.

 Album consigliato: Nella pietra e nel vento (2012)