Gli Aurora Lunare sono un progetto "antico" in quanto ha preso forma a Livorno nel declinare degli anni settanta, quando ormai il rock progressive (chiamato pop all'epoca ) era ormai sul viale del tramonto per un letargo che si è poi rivelato-fortunatamente almeno per le qualità delle proposte- momentaneo anche perchè come recita Mauro Pini , deus ex machina del progetto, "la luce sul prog non si è mai spenta è stata solo offuscata in attesa di nuova energia dal risveglio delle coscienze" .
Date queste premesse, dopo scioglimento nel secolo scorso e reunion all'inizio del terzo millennio, ci sono voluti più di trent'anni affinchè si realizzasse a livello discografico un opera totalmente inedita della band toscana con l'album omonimo nel dicembre 2013 rilasciato dall'etichetta Lizard-Records - collana Locanda del Vento- del "nocchiero lunare" Loris Furlan, con brani composti sia alla fine dei '70 sia nel periodo più recente, ma rieseguiti tutti con nuovi arrangiamenti.
Successivamente, dopo l'interlocutorio ma assai godibile cd di cover "Translunaggio" del 2018 in cui sono presenti nove omaggi ad alcuni autori e musicisti dell'universo progressive del passato, si arriva al 15 novembre 2023 con la pubblicazione, sempre per Lizard-Records - Locanda del Vento, di "Terzo luogo" che , come recita il prologo sul libretto del cd è .."una via di mezzo tra la vita e la morte, il perdono e la dannazione, l'inferno e il paradiso, l'umano e il divino, come un terzo occhio capace di leggere nel subconscio. Non un compromesso, ma un percorso che s'inerpica tra gli interrogativi esistenziali e la sofferta speranza di redenzione con riferimenti letterari dal canto IX° del Purgatorio, all'esoterismo simbolico di stampo D'Annunziano) mitologici ed astronomici.In sociologia oggi si parla di terzo luogo (Third place) come alternativa in equilibrio tra il posto dove si lavora e quello dove si dimora abitualmente, riferendosi quindi ad un ambiente in cui ritrovarsi con gli altri e stare a proprio agio (allora pure un centro commerciale, un bar, una piazza, i social o ...il metaverso?).
Focalizzando l'attenzione su quest'ultimo lavoro, sette tracce per poco più di trentatre minuti di
lussureggiante musica progressiva di stampo sinfonico, dal sapore amorevolmente seventies ma con una produzione moderna e attuale. Alcuni brani sono stati scritti nel decennio scorso, altri più recentemente tra cui la traccia finale "vana profezia" che è l'ultima in ordine di creazione e che si può apprezzare nel video più sotto.
Un disco di ottimo spessore compositivo/esecutivo che soddisfa ampiamente il palato ddel melomane progressivo diversamente giovane.
Line up: Mauro Pini / voce. Stefano Onorati: pianoforte, synth, chitarra elettrica. Luciano Tonetti: basso elettrico, ukulele. Marco Santinelli: batteria. Con Alessandro Corvaglia e Raffaella Izzo: voce. Gianluca Milanese: flauto traverso e Giuseppe Tonetti: bouzouki.