Quest’anno è uscito Nous, una prova discografica del trio dalle ampie atmosfere con reminiscenze seventies e svariate contaminazioni stilistiche. L'album, il quarto (tre nel nuovo millennio), è uscito per la label AMS Records nel Marzo 2014, festeggiando di fatto i vent’anni di esistenza della band.
Line up del disco: Andrea De Luca (basso, chitarra, sax e sintetizzatori), Carlo Fattorini (batteria, percussioni, vibrafono, glockenspiel), Fabrizio Santoro (chitarra elettrica, sintetizzatori, basso)
Ospiti: Silvia Scozzi (armonie vocali su Stella Maris), Gianluca Cottarelli (piano elettrico su Stella Maris), Valerio Di Giovanni (chitarra su Portonovo)
La creatività del gruppo è pari alla decisione di chiamarsi in siffatto modo. Qui mi preme ricordare che “tagliare il nodo gordiano” ha il significato di risolvere un problema di intricatissima soluzione con un intervento drastico. L’origine risalirebbe ad un aneddoto relativo alla storia di Alessandro Magno. Durante la sua campagna d’Asia, il sovrano macedone aveva sottomesso la città del re frigio Gordio, il quale aveva offerto a Zeus il proprio carro legandone il giogo con un nodo inestricabile. Secondo una profezia, chi avesse sciolto il nodo sarebbe divenuto padrone dell’Asia. Alessandro Magno risolse la questione usando la spada e tagliandolo con un colpo netto. La storia, effettivamente, ci narra che il macedone, prima di morire a Babilonia poco più che trentenne, divenne dominatore incontrastato dei territori asiatici.
Sito ufficiale: http://www.nodogordiano.com/home.php
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