Rikard Sjoblom (Beardfish)

Rikard Sjoblom (Beardfish)
“La luce sul Prog non si è mai spenta, è stata solo offuscata in attesa di nuova energia dal risveglio delle coscienze....”. (Mauro Pini)

lunedì 30 dicembre 2024

Top five italiana 2024

Anche quest'anno, in rigoroso ordine alfabetico, segnalo i miei cinque dischi italiani che ho gradito maggiormente tra tutti quelli che ho potuto ascoltare.

Celeste: Echi di un futuro passato

Quando si pronuncia la parola Celeste nel mondo progressivo è automatico pensare all'eclettico musicista sanremese Ciro Perrino che, con la solita maestria tecnica e compositiva, è giunto al settimo full length in studio per questo progetto sorto , discograficamente, nel 1976. Il nuovo lavoro dal titolo "Echi di un futuro passato" è stato pubblicato il 4 maggio dalla Mellow Records di Mauro "Faraone" Moroni 
https://mellowlabelproductions.bandcamp.com in versione cd con sette tracce e in Lp verde in edizione limitata in 150 copie con cinque brani in ordine diverso dal compact che ha la durata di 63 minuti. 
Il sound è un magnificente prog sinfonico con melodie sopraffine che saziano la voglia di ottima musica del melomane progressivo diversamente giovane.
Un fantasmagorico viaggio sonoro in cui il flauto e il mellotron  sono in grande evidenza, dando sufficiente risalto a numerosi interventi di sassofono, a svolazzi ornamentali di pianoforte e a una solida pulsazione ritmica. Due strumenti a tastiera meno noti ma leggendari sono disseminati in tutto l'album, vale a dire l'Eminent (un primo sintetizzatore di archi italiano) e il Solina (un ensemble di archi ARP), per il piacere di qualsiasi fanatico delle tastiere vintage. 
Da apprezzare la copertina a cura di Mauro Degrassi stile Roger Dean il celeberrimo illustratore britannico.
Line up: Ciro Perrino : Mellotron, Solina, Eminent, Hammond, Minimoog, ARP 2600, voce. Francesco Bertone: basso, basso fretless. Enzo Cioffi: batteria. Marco Moro: flauti e sassofoni. Mauro Vero: chitarre acustiche ed elettriche. 
Ospiti: Marco Canepa al pianoforte, Sergio Caputo al violino, Paolo Maffi ai sassofoni contralto e tenore e Ines Aliprandi alla voce
In ascolto la strumentale Sottili armonie, per il vinile seconda traccia del lato b e per il cd secondo brano della sequenza.



Faveravola: Castrum Zumellarum

Finalmente, dopo ben 18 anni di assenza discografica, la band trevigiana ha rilasciato il 15 gennaio il secondo full length dal titolo "Castrum Zumellarum".
L'opera è stata pubblicata, come già la precedente, dalla " Locanda del vento "
http://www.lizardrecords.it/locanda-del-vento/, side label della Lizard Records di Loris Furlan che ha sapientemente curato direzione artistica, arrangiamenti e pubbliche relazioni.
Il disco, nove tracce per sessantasei minuti di gradevole sound epico fiabesco, è un prog concept album che narra le leggendarie e travagliate vicende amorose tra il cavaliere Murcimiro e Atleta https://www.radiopiu.net/wordpress/la-leggenda-di-murcimiro-ed-atleta-nella-storia-del-castello-di-zumelle/ " Tutto farò ...passerò anche attraverso l'inferno ma io...non lascerò, che il gelo d'inverno bruci l'amore che cogliere saprò...e sarai tu il mio sole del resto dei giorni..che avrò.....io non so che darei con onore, vedere crescere in noi quest'amore...". (testo da Atleta, quarto brano dell'album).
La location della leggenda è il castello di Zumelle , ancora totalmente visitabile e non solo (vedi: https://www.castellodizumelle.it ).
Il tappeto sonoro è gradevole e godibilissimo con l' Hammond di Nicorelli in bella evidenza a dare un tocco sopraffino alle gustose ballads di contenuto medievale.
Menzione speciale per l'artwork e le straordinarie immagini dell'artista Marta De Martin.
Link utili: https://maracashrecords.bandcamp.com/album/castrum-zumellarum
https://www.facebook.com/p/Faveravola-100068431625727/?paipv=0&eav=AfbSn_BTncE8afiB4cJ-9pX4fZqJPpN0Ob5lCOapaI43vWox87iCgqGUkX3cZ-d9dF4&_rdr
Line up: Alessandro Secchi: voce. Giancarlo Nicorelli: tastiere, pianoforte, Hammond, voce narrante. Adriano Durighetto: basso. Paolo Coltro: batteria.Gianluca Tassi: chitarra elettrica. Flavio Miotto: chitarra acustica. Consuelo Marcon: violino. Renato Bettello: flauto, sax soprano. Con la partecipazione straordinaria di Bianca Luna: voce e del coro Sant'Anselmo.
In ascolto la terza traccia Murcimiro, "...si compiace la mia gente del suo signore Murcimiro, tra i cavalieri di Zumelle il più possente
"

Melting Clock: Altrove

Il 4 settembre è uscito per la coriacea e appassionata label genovese Black Widow Records
https://blackwidow.it "Altrove" la seconda opera dei concittadini Melting Clock, un progetto musicale nato nella facoltà di Fisica dell’Università di Genova all'inizio del terzo millennio.
Il disco che viene pubblicato dopo cinque anni da "Destinazioni" è composto da sette brani per poco più di tre quarti d'ora di musica in cui i fratelli Amadei e gli altri strumentisti propongono un album davvero suadente nel suo divenire.
Dal sito dell'etichetta ecco un commento analitico di ogni singolo brano dell'album da parte degli stessi musicisti: ALESSANDRO BOSCA: “Il Mondo Al Suo Risveglio” è una riflessione sulla percezione della realtà e del modo in cui essa cambia di giorno in giorno con l'evoluzione della propria consapevolezza. Ispirata alla nascita del primo figlio, per il quale ogni nuovo risveglio rappresenta un nuovo inizio, vale anche per l'adulto quando riesce finalmente ad emanciparsi superando le convinzioni radicate per consuetudine negli anni ed accettando le verità più scomode; così facendo l'essere umano si risveglia e rinasce di fatto con una nuova consapevolezza di se stesso e del mondo che lo circonda, finalmente libero ma solo dopo avere pagato a caro prezzo questa sua epifania.
ALESSANDRO BOSCA: “Città Spenta” racconta la perdita improvvisa di una persona cara ed il desiderio di assoluzione e ricongiungimento elaborato dal subconscio nel sogno. Concepita inizialmente in seguito alla perdita prematura della figura materna, il brano è successivamente maturato e si è sviluppato diventando attuale nel periodo di confinamento dovuto alla pandemia. In quel triste periodo un dramma solitamente individuale si è trasformato in un fenomeno di massa con un impatto sulla società e sull'equilibrio sottile fra moralità e necessità. Ma solamente nella più intima dimensione onirica l'individuo potrà riconciliarsi e concedersi un ultimo saluto, liberando la propria anima così come quella del suo caro dal rimorso e dalla sofferenza.
SANDRO AMADEI: “Altrove parte 1 e 2” racconta il sogno, condiviso da tutti, di fuggire dallo stress, dalle preoccupazioni e dalla fatica della vita quotidiana, anelando a rifugiarsi in un'isoletta sperduta dove il tempo sembra essersi fermato, nell'illusione di vivere un'eterna vacanza. Ma questo desiderio ne cela in realtà uno più profondo e purtroppo irrealizzabile: tornare indietro nel tempo per ritrovare l'idilliaca meraviglia di una spensierata fanciullezza.
SANDRO AMADEI: “Vernice” è un viaggio attraverso la complessità di luoghi di cui i labirintici vicoli del quartiere di Genova sono un perfetto esempio, raccontati dallo sguardo carico di pregiudizi di chi non li abita e pertanto, non vivendone la quotidianità, non sa coglierne l'essenza. Situazioni che evocano spesso sofferenza, degrado e incuria coesistono con arte, cultura ed esempi di meravigliosa umanità che rendono questi luoghi un caleidoscopio di straordinaria diversità.
SIMONE CAFFE’: “Endurance” nasce a seguito della lettura dell'omonimo testo di Alfred Lansing, che ripercorre l'epopea del vascello Endurance che dopo essersi incagliato nel pack durante una spedizione anglosassone volta al raggiungimento del Polo Sud, si è schiantato a causa dell'enorme pressione esercitata dai ghiacci. A seguito di ciò il capitano Shackleton e la sua ciurma dovettero intraprendere un viaggio senza precedenti, in condizioni estreme che li riportó in salvo nella Georgia del Sud, dopo mesi di stenti e pericoli difficilmente immaginabili.
EMANUELA VEDANA: “Tramonti di Cenere” vuole lanciare un monito: a causa del comportamento sconsiderato e scellerato dell'uomo, la Terra è ormai teatro di cambiamenti climatici irreversibili in cui l'unico destino dell'essere umano, ignaro, sembra essere l'estinzione. Invertendo però la prospettiva e considerando quindi la vita e la morte come un unico ciclo in eterno divenire, potremo sperare che dopo la catastrofe la vita potrà nuovamente rifiorire sul nostro pianeta, finalmente liberato dalla deleteria presenza umana.
Line up: Sandro Amadei: tastiere, orchestrazione vocale. Stefano Amadei: chitarre, bouzouki irlandese. Alessandro Bosca: basso. Simone Caffè: chitarre. Francesco Fiorito: batteria. Emanuela Vedana: voce
In ascolto Il mondo al suo risveglio, quarta traccia del disco


Prowlers: Orchidea

E' uscito il 25 giugno per l'etichetta Ma.Ra.Cash Records https://store.maracash.com il settimo disco in studio dei Prowlers, band attiva già negli anni ottanta.
Il nuovo lavoro dal titolo "Orchidea" sette tracce per oltre 50 minuti di musica davvero di grande spessore compositivo con tutti gli artisti in grande spolvero si dipana tra melodie accattivanti tra acustiche ed elettriche con  le voci femminili che impreziosiscono l'opera che non è solo nostalgia dei seventies con rimembranze floydiane e banchiane ma anche desiderio di proporre nuovo materiale che ha la giusta ambizione di "rimanere" nel tempo. 
Da segnalare l'eclettica suite di quasi venti minuti de "l'Ultimo Viaggio" e il parlato conflittuale tra Tito Stagno e Ruggero Orlando in occasione del primo allunaggio umano (21 luglio 1969) nel brano "Il ballo della luna" e il toccante ricordo a Marco Premoli, bassista della band negli anni '90, scomparso prematuramente, a cui è dedicata "Non sei mai andato via".
Line up:  Cristina Lucchini e Laura Mombrini: voce e cori. Roberto 'Bobo' Aiolfi: basso. Alfio Costa: tastiere. Marco Freddi: batteria e percussioni. Fulvio Rizzoli: chitarre. Ospiti: Vincenzo Zitello: flauto, violoncello. Alda Bano: chitarra classica. Agnis e Anna Cavalli: voce.
In ascolto Clorofilla, terza traccia del disco 

Submarine Silence: Atonement of a Former Sailor Turned Painter

Dopo un silenzio di quattro anni dal precedente “Did swans ever see God ?”, ecco il nuovo lavoro, il quinto della serie, dei Submarine Silence, uno dei numerosi progetti del polistrumentista, compositore Cristiano Roversi (Moongarden, Il Porto di Venere etc...).
Il full length dal titolo "Atonement of a Former Sailor Turned Painter"  (espiazione di un ex marinaio divenuto pittore) è stato rilasciato dalla dinamica label Ma.Ra.Cash Records il 29 novembre. Quattro tracce più un bonus nella versione cd per tre quarti d'ora di un concept in cui le tracce come ben spiega Valentino Butti nella sua recensione 
http://www.arlequins.it/pagine/articoli/alfa/corpo.asp?iniz=S&fine=T&ch=7722  "....sono come capitoli di una storia che si svolge in luoghi marittimi immaginari e senza tempo, ed ogni brano è pure un bozzetto, un quadro, con riferimenti sia letterari che cinematografici. In aggiunta, le liriche sono precedute da ulteriori osservazioni che specificano ed ampliano le vicende narrate ed il viaggio che sottintendono.  
L'opera è impreziosita dallo straordinario e meraviglioso, artwork dell'artista bielorusso Ed Unitsky https://www.facebook.com/ed.unitsky.official/.
Line up: Manuela Milanese: voce. Guillermo Gonzales: voce, testi. David Cremoni: chitarre elettriche e acustiche a 6 e 12 corde. Cristiano Roversi: organo, pianoforte, mellotron. Marco Croci: basso. Maurizio Di Tollo: batteria e percussioni. 
In ascolto il primo brano "Majestic Whales"  con ospite alla chitarra lo svedese classe 1956 Roine Stolt (The Flower Kings, Kaipa, Tangent, Transatlantic...). Questa traccia, che è la prima dell'album, è di fatto una versione del brano di Anthony Phillips (il celeberrimo primo chitarrista dei Genesis) presente su “Sail the world” del 1994

Tra le proposte non progressive, segnalo il full length d'esordio del quartetto milanese swan•seas https://swanseas.bandcamp.com/album/songs-in-the-key-of-blue dal titolo "Songs in the key of blue" pubblicato sia in cd, sia in LP in edizione limitata in 200 copie. L'album è stato rilasciato il 24 maggio per Shore Dive Records (UK)
https://shorediverecords.bandcamp.com e Waddafuzz! Records (Italia)
Il disco, nove tracce per tre quarti d'ora di musica, si proietta verso un sound indie sognante che deve molto al britrock d'inizio anni novanta.
Line up: Corrado Angelini: voce/chitarra. Andrea Di Dedda: basso/voce. Daniele De Liberato: chitarra/voce/synth/programmazione. Enrico Buttafuoco: batteria
In ascolto/visione Drop the floor, ottava traccia dell'album




Nessun commento:

Posta un commento