Rikard Sjoblom (Beardfish)

Rikard Sjoblom (Beardfish)
“La luce sul Prog non si è mai spenta, è stata solo offuscata in attesa di nuova energia dal risveglio delle coscienze....”. (Mauro Pini)

giovedì 19 dicembre 2024

Saagara

Saagara è uno dei molteplici progetti del polistrumentista polacco di jazz d'avanguardia Wacław Zimpel  https://waclawzimpel.pl . L'artista di di Varsavia ha iniziato suonando free jazz con artisti come Ken Vandermark, Hamid Drake e Joe McPhee. In seguito, è passato da album ispirati al minimalismo (Lines) e a pubblicazioni soliste di synth-buzzing, sviluppando nel frattempo un vivido linguaggio musicale elettronico attraverso collaborazioni con gli artisti elettronici britannici James Holden e Sam Shackleton (tra gli altri). Il New York Times lo ha giustamente definito un “camaleonte musicale”.
I Saagara, si sono formati nel 2013 a Bangalore, citta di oltre dodici milioni di abitanti, capitale dello stato indiano meridionale di Karnataka. Allo stato attuale , il combo ha finora dato alle stampe tre album (Saagara nel 2015, Saagara 2 nel 2017 e Saagara 3 nel 2024), tutte le pubblicazioni presentano un mix unico di musica indiana della tradizione carnatica mescolata con jazz da camera e fusion progressiva elettronica.
Line up 2024:Wacław Zimpel: polistrumenti e produzione affiancato dai percussionisti Giridhar Udupa (ghatam), Aggu Baba (khanjira) e K Raja (thavil) e dal violinista Mysore N. Karthik, quattro virtuosi musicisti della tradizione musicale carnatica dell'India meridionale 
In ascolto l'intero secondo album

Album consigliato: Saagara 3 (2024)

lunedì 16 dicembre 2024

Vazytouille

I Vazytouille sono stati un “grande” collettivo francese di avantgarde-jazz a tinte progressive composto da quattordici musicisti. Il loro album di debutto omonimo, undici tracce per quasi 66 minuti in cui troviamo un fascinoso mix di ritmi accessibili e contrappunti spigolosi, è stato pubblicato nell'ottobre 2011 dall'etichetta Circum-Disc https://www.circum-disc.com.
Line up: Nahisa Abdou: violino. Sakina Abdou: sassofono contralto. Sureya Abdou: violoncello. Vincent Debaets: sassofono baritono. Charles Duytschaever: batteria. Audrey George: flauto. Lune Grazilly: corno contralto. Bruno Kamalski: percussioni. Mathieu Millet: contrabbasso. Jean-Louis Morais: chitarra. Christian Pruvost: tromba. Michaël Potier: sassofono. Marilyne Pruvost: flauto e Jérémie Ternoy: pianoforte ( presente come pianista negli album dei Magma “Riah Sahiltaahk” e “Slag Tanz”).
In ascolto la prima traccia del disco " Du Jour"

Analecta

Gli Analecta, il cui nome deriva dal latino ed individuava il nome del servo che raccoglieva i resti della mensa dopo il pranzo mentre nell'uso erudito e più frequente identificava  raccolta di testi provenienti da più fonti di natura giuridica/storica/teologica, sono un combo proveniente da South Bend una cittadina di poco più di 100.000 abitanti dello stato dell'Indiana.
La line up era composta inizialmente da Kevin Kingery alla chitarra, Calvin Maloney al basso e responsabile dell'elettronica e Patrick Quigley alla batteria.
A livello discografico oltre a numerosi singoli e a un live, nel 2016 è uscito il full length in studio "Aes Sidhe" cinque tracce per 41 minuti di post-rock  a tinte progressive, il cui titolo indica il termine della mitologia irlandese e scozzese che identifica una razza soprannaturale. 
Sito ufficiale: https://analectaband.com
In versione live 2012


martedì 10 dicembre 2024

Hokr

Gli Hokr sono originari della Repubblica Ceca e si sono formati nel 1979. Nel secolo scorso hanno pubblicato solamente nel 1991 il loro album d'esordio intitolato " Skvrny". Nel nuovo millennio pur con cambi di line up hanno rilasciato altri quattro full length: "  Hokrova Vila " (2004),  “Sulcu Porce” ( 2007)  con il moniker Pocolco, " Zahráté brzdy optimismu" (2012) e "Starej Hokr Vol. 2 "  (2024). Il tappeto sonoro è intriso di reminiscenze vandergraafiane per un prodotto di spessore con una nota di merio espressiva per il vocalist che canta nella sua lingua madre con una voce forte e profonda.
Line up 2024: Pavel Cermak: tastiere, voce. Petr Cermak: batteria. Vladimir Liska: voce. Richard Slach: sassofono. Honza Skopek: basso.
In ascolto Trivializér nefungoval přesně, prima traccia del disco Zahráté brzdy optimismu

Album consigliato: Zahráté brzdy optimismu (2012)

Neom

I Neom sono stati un ensemble francese che vedeva come componenti Carole Duchene Sauvage al piano elettrico, Yannick Duchene Sauvage alla voce e alla chitarra, Christophe Gratien alla batteria e William Pawelzik al basso. Fortemente ispirati dai connazionali Magma, il quartetto, grazie alla label Soleil Zeuhl http://www.soleilzeuhl.com/en/ ha pubblicato nel 2009 il loro unico album "Arkana temporis", disco interessante di cinquantacinque minuti diviso in due atti, il primo composto da quattro parti e il secondo da una sola tra Zeuhl e Canterbury sound 
In ascolto l'atto secondo parte prima

martedì 3 dicembre 2024

Fantasmagoria

I giapponesi Fantasmagoria, stesso moniker di un gruppo rock argentino attualmente in attività, prendendo il nome da uno dei più importanti album dei Curved Air, sono stati un quintetto creato dalla talentuosa violinista Miki Fujimoto https://miki-fujimoto.com, durato il volo effimero di un solo full length.
La  Fujimoto, dopo aver studiato al conservatorio di San Francisco e continuato a studiare musica in Spagna e in Giappone ha incontrato alla Pan School of Music di Tokyo Junpei Ozaki: chitarra, Ryuichi Odani: tastiere. Naoki Kitao: basso e Masataka Suwa: batteria, formando i Fantasmagoria.
Dopo un demo nel 2004 " At Star Pine's Cafe: An Energetic Live", nel marzo 2009 viene rilasciato per Musea Records http://www.musearecords.com in Europa e Poseidon Records  https://rateyourmusic.com/label/poseidon_records/ per il Giappone "Day and night",  undici brani per quasi un ora di musica meramente strumentale di grande impatto fruitivo veleggiando tra heavy progressivo ed afflati sinfonici e Zeuhl.  
In ascolto Crusader, traccia d'apertura del disco


giovedì 28 novembre 2024

Fantasía Cromática

Fantasía Cromática  si sono formati a Buenos Aires nel 2004. Il nome è ispirato sia da un'opera per clavicembalo di Johann Sebastian Bach ossia La Fantasia cromatica e fuga in re minore, BWV 903, composta probabilmente durante il suo soggiorno a Köthen, dal 1717 al 1723, sia dal quarto brano dell'album Word of mouth dell'eccelso bassista Jaco Pastorius.
Il combo argentino ha inciso un solo album omonimo nel 2006, sette brani strumentali intrisi di buon jazz-fusion progressivo
Line up: Gerardo Cano: chitarra. Marco Duck: basso. Leonel Duck: tastiere. Marcela Galván Alberti: sax e Ivan Maler: batteria.
In ascolto il  brano veinte hojas y siete cuartos  in versione live nel 2008


martedì 26 novembre 2024

Cactus Peyotes

I Cactus Peyotes sono un quintetto brasiliano che ha rilasciato un solo album omonimo nel 2001. Il disco, dieci brani per 41 minuti di musica, oscilla tra heavy rock e prog sinfonico con afflati fusion, space/psych e persino un po' di folk, per un prodotto che però non ha avuto seguito.
Line up: Marcus Fernandez: voce. Daniel Lamas: tastiere e chitarre acustiche. Christian Pierini: chitarre. Jorge Silveira: batteria e percussioni. ves Pierini: basso e flauto.
In ascolto il primo brano dell'album Hamurabi code


Å

Nell'alfabeto svedese, Å viene subito dopo la Z ed è la terz'ultima lettera (dopo ci sono Ä e Ö), per il nostro blog gli Å sono un trio che si è formato nel 2009 a Uppsala, città di 172 mila abitanti, la quarta per popolazione della Svezia. 
A livello discografico ad oggi hanno all'attivo 3 album in studio: " Å " (2014), " Ånyo " (2017) e "Åtråvärld "(2023).
La loro proposta musicale assai eterogenea spazia dallo psyco prog al jazz, passando attraverso il metal e il folk.
Line up:  Joel Öhlund: voce, chitarra. Milovan Fredriksson: basso. Erik Wallin: batteria.
In ascolto l'intero secondo full length " Ånyo "

Album consigliato: Åtråvärld (2023)

Asceta

La parola Asceta, dal tardo latino, indica colui che pratica una vita di rinuncia o comunque austera, nel mondo progressivo designa un ensemble creato a Santiago del Cile nel 2020 dal polistrumentista/compositore Rodrigo Maccioni, che è anche membro del gruppo progressive Abrete Gandul di cui abbiamo parlato già su questo blog, vedi:
A livello discografico hanno debuttato il 22 gennaio 2022 con l'album omonimo per l'etichetta Azafran Media Records che ha rilasciato successivamente, esattamente il 18 maggio 2023 anche il secondo album " Erebus, la suite de las sombras".
Il tappeto sonoro, meramente strumentale,  fluttua verso una musica da camera vicino al RIO (rock in opposition) per un prodotto di considerevole qualità estetica. 
Line up: Rodrigo Maccioni: chitarra elettrica, flauto , sintetizzatore. Alejandro Vera: fagotto. Cristián Peralta: violoncello. Alfonso Vergara: clarinetto. Arianne Guerra: violino.  Eduardo Rubio:  basso. Leonardo Saavedra: batteria, percussioni. Musicisti ospiti: Oscar Pizarro  al pianoforte e Pascal Montenegro all' oboe e al corno inglese.
In ascolto Preludio,  il brano d'apertura ddll'ultimo disco


Album consigliato: Erebus, la suite de las sombras (2023)

lunedì 25 novembre 2024

Oddleaf

Gli Oddleaf sono un gruppo francese  fondato dalla tastierista Carina Taurer e dal flautista Mathieu Rossi i quali, dopo un progetto decennale di musica antica medievale, decisero di formare un combo più dedito al rock progressive di stampo sinfonico.
Dopo aver realizzato dei demo nel 2022 ed essere stati in tour, hanno realizzato il loro primo disco l'11 ottobre 2024 dal titolo " Where Ideal and Denial Collide, sette tracce per quasi 56 minuti di musica " che il sito Progradar https://www.progradar.org trionfalmente recensisce: "un album avvincente, pieno di composizioni epiche, riccamente stratificate, sontuose e oniriche che mescolano il prog senza tempo di Yes, Camel, Genesis, Renaissance e King Crimson, con influenze più contemporanee come Wobbler, Agusa, White Willow, Mostly Autumn, Monarch Trail e Big Big Train. L'uso di tastiere vintage, come il Mellotron e l'organo Hammond, definisce i paesaggi sonori lussureggianti e luminosi, ma l'inclusione di flauti elettronici e acustici, armonie vocali a quattro parti e voci femminili espressive in inglese, aggiungono una bellezza pastorale e una profondità che attira nella musica senza sforzo".
Line up: Olivier Orlando: basso, chitarra, voce secondaria. Carina Taurer: tastiere, voce secondaria. Adeline Gurtner: voce principale. Mathieu Rossi: flauto,voce secondaria. Clément Curaudeau: batteria.
Sito ufficiale: https://oddleaf.net
In ascolto l'ultima traccia Ethereal Melodies (Clip Edit) 


Quásar

Gli argentini Quásar sono un ensemble composto da giovanissimi musicisti che, nel 2018, presso la scuola di musica Juan Pedro Esnaola a Buenos Aires hanno deciso di unire la loro passione per il rock progressivo dei seventies per formare una band al fine di rievocare in modo moderno i fasti di un tempo. 
Il gruppo, formato da  Santiago Rodríguez alle chitarre e voce, Iván Vega al basso, Leopoldo Arenas alla batteria e Francisco Comínguez alle tastiere e voce, hanno debuttato con l'album omonimo il 25 maggio 2023 grazie alla label Viajero Inmóvil Records https://www.viajeroinmovil.com
Il disco, nove tracce per quasi un ora di musica è davvero un ottimo biglietto da visita per questi giovani musicisti  sudamericani ed essendoci molta qualità interpretativa e compositiva è altresì altamente consigliato a tutti i melomani progressivi diversamente giovani come il sottoscritto.
In ascolto l'intero album


martedì 19 novembre 2024

Karma Voyage

I Karma Voyage sono una band formatasi a Venezia alla fine del 2019 grazie a  Luca Castellaro (chitarra e voce) e Giuseppe Brunetti (chitarra solista) ai quali si sono poi affiancati nel maggio 2020 Alvise Scarpa (basso), Leonardo Sebastiani (synth e tastiere) ed Edoardo Dotta (batteria).
Il loro primo E.P. omonimo,anticipato dal singolo Untold Desires, esce il 18 ottobre 2021. 
Dopo il cambio del batterista con l'entrata in gruppo di Stefano Anoè, il 27 gennaio 2023 il quintetto veneto rilascia il loro primo LP, “Lights in forgotten places”, nove tracce per quaranta minuti di possente sound neo psichedelico progressivo con influenze dark wave per un prodotto godibilissimo in ogni brano.
In ascolto l'intero full length


Ropsten

I Ropsten, band originaria di Cornuda https://it.wikipedia.org/wiki/Cornuda nella pedemontana veneta, si sono formati nel 2009. 
Il nome deriva da un'area di Stoccolma situata all'estremità nord-orientale della capitale svedese, in prossimità dello stretto Lilla Vartan. Il significato letterale della traduzione è "pietra che grida": il nome deriva dal masso su cui le persone si posizionavano nei secoli passati per chiamare un battello (Roddmadam) che traghettava le persone sull'altra sponda dello stretto in cambio di una somma di denaro.
Il loro E.P. d’esordio "And I Fell Asleep On A Chair, Downstairs In The Corner", pubblicato inizialmente come CDR autoprodotto nel 2012, è stato successivamente ripubblicato dalla label canadese Dwyer Records https://dwyerrecords.bandcamp.com/merch
Nel 2014 il combo veneto rilascia "Fault", un E.P. di sette canzoni, disponibile solo in digitale e nel marzo 2018 licenzia "Eerie", il suo primo full  in cui venivano indagati gli aspetti psicologici che conducono alla crisi esistenziale nel rapporto uomo e tecnologia, in particolar modo il distacco dalla realtà, la solitudine e la disumanizzazione. 
Il 21 aprile 2023 viene pubblicato "Alamogordo" otto tracce strumentali per quasi tre quarti di musica in cui l’individuo è proiettato verso l’esterno, agli strani e talvolta inquietanti avvenimenti che accadono nel mondo (in questo caso vicende accadute appunto nell’omonima cittadina del New Mexico, per approfondire vedi https://it.wikipedia.org/wiki/Alamogordo), stimoli ambientali che dovrebbero indurre nell’individuo uno slancio di coscienza al fine di operare delle scelte che possono condurre alla salvezza o a una ineluttabile autodistruzione.
Il disco, registrato e mixato da Edoardo Pellizzari all’Overdrive Recording Studio di Treviso, è stato masterizzato da Collin Jordan presso lo studio The Boiler Room di Chicago e si avvale dell’artwork particolare di Michele Spinnato.
Il sound dei trevigiani è un possente post rock con afflati space progressivi e kraut rock.
Line up 2023: Simone Puppato, Claudio Torresan, Leonardo Facchin, Enrico Basso.
In ascolto la title track dell'ultimo disco
Album consigliato: Almagordo (2023)

Rainbow Serpent

I Rainbow Serpent sono stati un duo di musica synth  proveniente da Oldenburg, città tedesca di 170000 abitanti della bassa Sassonia, composto da Frank Specht e Gerd Wienekamp. 
Il progetto si è formato nei primi anni Novanta, fortemente ispirato dai Tangerine Dream degli anni ottanta e da  tutti gli altri gruppi melodici/sequencer/ritmici.
Nello scorso millennio hanno rilasciato otto album, dal 2001 altri tre in studio : "Voices of the first day" (2001), "The 8th nerve" (2005) , "Stranger" (2008) assieme alla cantante tedesca Isgaard Marke ( nata nel 1972 a Husum in Frisia settentrionale https://www.isgaard.com/en/) e il live "Live @ Liphook 2007 " (2008).
In ascolto l'intero album Stranger

Album consigliato: Stranger (2008)

lunedì 18 novembre 2024

Rostro del Sol

La band Rostro del Sol è stata fondata nel 2018 a Città del Messico dal chitarrista Mitch Bálänt, il quale, dopo aver chiamato a sè altri ottimi strumentisti quali  Demian Burgos (batteria), Israel Mejía (basso), Baruch Hernandez (tastiere) e come ospiti il  sassofonista Dan Samhain  il bassista Jorge Trejo e Anton al djembe (tamburo a calice originario dell'Africa occidentale), ha rilasciato il 29 gennaio 2021 l' omonimo album di debutto. 
Il 22 settembre 2023 è uscito il secondo disco dal titolo "Blue Storm". 
L'artwork di entrambe le opere è stato creato dall'illustratrice spagnola Elena Ibañez
Il sound dell'ensemble messicano è caratterizzato da un ibrido di ottima fattura di blues, heavy psych, jazz e progressive rock. 
Line up 2023: Mitch Balant: chitarra. Baruch Hernandez: tastiere. Israel Mejia: basso: Roy Cabrera: voce. David Trejo: batteria (in un brano Demian Burgos). Antonio e Daniel Alvarez: sassofono.
In ascolto dal secondo album, la seconda traccia Kinich Ahau che ha svolto anche il ruolo di singolo uscito nel 2022 

Album consigliato: Rostro del Sol (2021)

venerdì 15 novembre 2024

C

I C., band della Repubblica Ceca,  si è formata nel 1999 grazie a Tommy (batteria) e Pepe (basso). 
Alla coppia si sono uniti successivamente il chitarrista Patrik e il tastierista Tomske. 
Il quartetto  ha così rilasciato due album nell'agosto 2003  "Universum", il 26 novembre 2006 " Underlove " , "Opus vulgaris" (2010) e " Synestheticum " (2018).
Il loro sound è orientato verso un math/rock con sfumature space progressive.
Eccoli in versione live il 23 agosto 2014 per un concerto di beneficenza presso la fattoria “U Konce s dechem” a Nemetetice un piccolo paese del distretto di Strakonice nella regione della Boemia meridionale.


Album consigliato: Underlove (2006)


giovedì 14 novembre 2024

Væver

Væver, parola danese che è sia sostantivo che significa tessitore (weaver in inglese) sia un aggettivo che indica un movimento agile ed elegante, è per il nostro blog una band originaria di Næstved, città di 45000 abitanti, situata nella parte meridionale dell'isola di Zealand in Danimarca.
Il combo nordico inizialmente con Alces  come moniker si è formato nel 2015 grazie a Morten Holck Ertner (batteria), Martin Emil Friis Nielsen (chitarra) e Magnus Elskær Hansen (basso, voce). Tre anni di arcigno lavoro nella loro sala prove hanno portato all'album di debutto omonimo nel 2018. Successivamente Axel Schjerning Kjeldsen (chitarra) si è unito alla band che ha cambiato nome in  Væver e dopo alcuni concerti ha debuttato il 9 giugno 2023 con il full length "Aitherios" contenente, nelle sue sette tracce per 56 minuti di durata,  tre dei quattro brani dell'album Alces. 
Con testi in lingua danese, l'album presenta la mitologia greca come fonte di ispirazione e si caratterizza per un mix di possente progressive metal, jazz rock/fusion e heavy prog.
In ascolto Sisyfos, seconda traccia del disco

martedì 12 novembre 2024

Limp

I Limp, quartetto danese composto dai giovanissimi Jonas Munk: chitarra, sintetizzatori, Jakob Skøtt: batteria. Jess Kahr: sintetizzatori e Rasmus Rasmussen: basso, hanno pubblicato un unico album "Orion" il 4 marzo 2002 grazie alla label indipendente berlinese Morr Music https://www.morrmusic.com fondata nel 1991 da Thomas Morr.
Il breve disco, poco più di trenta minuti di musica divisa in sei tracce, è un caposaldo d'inizio millennio relativo alla musica elettronica con afflati post rock progressivi
In ascolto la title track 

venerdì 8 novembre 2024

Leprechaun

Leprechaun, il cui nome è una sorta di folletto tipico del folclore e della mitologia irlandese, https://englishclass.altervista.org/blog/leggende-irlandesi/leprechaun/ sono un gruppo cileno fondato e guidato dal chitarrista José Luis Santander, già  membro dei Subterra, vedi: https://progressivedelnuovomillennio.blogspot.com/search?q=SUBTERRA.
Santander ha chiamato a sè altri strumentisti quali il batterista Gonzalo Ubilla, il tastierista Martín Sepulveda e il bassista Miguel Fonseca e come quartetto nel 2008 Mylodon Records
https://mylodonrecords.com ha pubblicato il loro unico omonimo album, dieci tracce per quarantasei minuti di eccellente fusion progressiva meramente strumentale. 
 In ascolto la quarta traccia Destellos


Rainer Landfermann

Rainer Landfermann è un polistrumentista/cantante/compositore di Bonn, già capitale della Germania Ovest, conosciuta come la città della musica avendo dato i natali a Ludwig van Beethoven.
L'artista tedesco dal timbro vocale particolare e ultra espressivo, dopo alcune esperienze in gruppi, nel giugno 2019, ha pubblicato indipendentemente il suo unico (per ora) album solista “Mein Wort in deiner Dunkelheit” , un lavoro audace e non di facile fruizione di dieci tracce per quaranta minuti di musica in stile avant-garde/progressive black/death metal, impreziosita da ospiti quali il fratello Robert Landfermann al contrabbasso. Jonas Burgwinkel e Michael Pelkowsky alla batteria. Armin Rave alla chitarra e Pablo Held al pianoforte.
Nel 2023 è stato pubblicato un E.P. con due brani intitolato "Mehr licht"
In ascolto Kunstvoll, seconda traccia del full length


martedì 5 novembre 2024

Myth of Logic

Myth of Logic è il progetto one man band di Scott G. Davis, poliedrico compositore e strumentista  originario di St. Petersburg, popolosa città di oltre duecentomila abitanti della Florida.
Nonostante le innumerevoli esperienze che risalgono agli anni ottanta, la produzione discografica per Scott, sollecitato dall'amico bassista  Jim Beilman, ha inizio in questo decennio e riguarda una trilogia chiamata  “Here & There” che ha come protagonista un ragazzo chiamato Robin ed è formata da “Surrounded by Ghosts” (2022), “Pictures from a Previous Dream” (2023) e  "Light at the End" (2024).
Lo stle progressive ricalca il suono dei seventies ed è godibilissimo per ogni progster non solo quello diversamente giovane.
Sito ufficiale: https://mythoflogic.com
Dall'ultimo album la sesta traccia Abulia

Album consigliato: Light at the End (2024)

Blood Incantation

I Blood Incantation, dal possente sound prog metal inframezzato da afflati space rock cosmici, si sono formati a Denver, capitale del Colorado, nel 2011 grazie a Isaac Faulk (batteria) e Paul Riedl (chitarre, voce), due musicisti con alle spalle già un background d'appartenenza ad altri gruppi.
Successivamente è entrato nell'organico il chitarrista Morris Kolontyrsky  e con l'aggiunta del session man il bassista Damon Good, come trio, il 29 agosto 2015, hanno dato alle stampe il primo E.P. "Interdimensional Extinction ”. 
Con l'innesto ufficiale in line up del bassista Jeff Barrett, l'ensemble statunitense ha rilasciato il primo full length nell'agosto 2016 dal titolo “Starspawn” a cui hanno fatto seguito " Hidden History of the Human Race" nel 2019, “Timewave Zero” nel febbraio 2022 e “Absolute Elsewhere” nell'ottobre 2024, quest'ultimo preceduto nel 2023 dall'E.P. " Luminescent Bridge"
Dall'ultimo album la suite iniziale Stargate divisa in tre sezioni (Tablet I, Tablet II e Tablet III) da segnalare, nella seconda,  l'intervento al mellotron di  Thorsten Quaeschning, band leader dei Tangerine Dream dal 2005.


Album consigliato: Absolute Elsewhere (2024)

mercoledì 23 ottobre 2024

Chac Mool

Chac Mool il cui nome deriva da una forma di scultura con funzione di altare, tipico della mesoamerica precolombiana che riproduce una figura umana, adorna di gioielli, in posizione reclinata con la testa alzata e rivolta verso il lato destro,n è nuna band messicana che ha preso vita nel 1979 pubblicando tre album in studio fino al 1984, anno dello scioglimento.
Tra il 1999 e il 2000 due dei membri originali:  Armando Suárez e Carlos Alvarado, si riuniscono con altri musicisti per esibirsi e pubblicare l'album “El Mensajero de los Dioses”.
Sempre con Suarez protagonista, la band , ridotta a  trio ( Armando Suárez / chitarra, flauto, voce. Rafael Ramos: basso, ocarina, percussioni e Rodrigo S. Martínez: chitarre, tastiere, percussioni, ocarina) nel 2018 pubblica " Recordando A". Il 15 gennaio 2021 viene rilasciato il full length "2020" per Sol & Deneb Records, otto tracce di corposo sound progressivo con musicisti Armando Suarez: chitarra, voce, sintetizzatore. Rafael Ramos: basso, sintetizzatore, percussioni. Rodrigo Martinez: chitarra, sintetizzatore, percussioni. Jesus Martinez: batteria e percussioni. Carolina M. Saucedo: voce e in un brano Rene Guerrero: chitarra elettrica.
Dall'ultimo disco in ascolto la quarta traccia Fuera de lugar


Album consigliato: 2020 (21) 


La Gota

La Gota, band originaria di Rosario, popolosa città argentina di oltre un milione di abitanti capoluogo dell'omonimo dipartimento, si forma sul finire del secolo scorso.La sua storia discografica si snoda su tre album in studio, il primo autoprodotto e assai raro si intitola  " Rocktango" (2000), a seguire "Tractor" nel 2006 per la label argentina BlueArt Records https://www.blueart.com.ar  e dopo parecchi anni di assenza "Paisaje interno" il 23 giugno 2023 per Viajero Inmovil Records https://www.viajeroinmovil.com.
Il sound attuale è una fascinosa mistura di jazz-rock progressivo a tinte di avant tango con il bandoneon, un tipo di fisarmonica, strumento fondamentale per le orchestre di tango, inventato dal musicista tedesco Heinrich Band a metà 800.
La line up del 2023 prevede l' unico membro originario Claudio Zemp alla chitarra elettrica attorniato  Esteban Pereiro alle tastiere, Nabil Schegtel alla batteria, Pablo Cejas e Marcelo Gallego al basso e Ariel Mignani al bandoneon.
In ascolto l'intero ultimo album


Album consigliato: Paisaje interno (2023)

martedì 22 ottobre 2024

Spaced out

Gli Spaced out sono un gruppo canadese, meramente strumentale, originario di Montreal formatosi nel 1998 e scioltosi nel 2008. 
A livello discografico hanno inciso cinque album di cui quattro nel terzo millennio: "Spaced out" (2000), "Eponymus II " (2001), "Slow gin" (2003), "Unstable matter" (2006), "Evolution" (2008) e due live " Nearfest 2002 (Studio M recording) " , "Live at Crescendo festival" (2007).
Il loro tappeto sonoro si è indirizzato verso un  progressive/fusion ricco, energico e dalle svariate sfumature su cui spicca il basso del bandleader,  il compositore Antoine Fafard 
Ultima line up: Mark Tremblay: chitarra. Antoine Fafard: basso, chitarra. Martin Maheux: batteria.
In ascolto/ visione Toxix (la versione originaria è nel loro primo disco) in versione live 2006


Album consigliato: Slow gin (2003)

venerdì 18 ottobre 2024

Antoine Fafard

Antoine Fafard, chitarrista/bassista/compositore canadese originario di Montreal ma attualmente residente nel Regno Unito, è stato musicista per il gruppo canadese Spaced Out  https://progressivedelnuovomillennio.blogspot.com/2024/10/spaced-out.html  nella prima decade degli anni duemila.
La sua carriera solistica ha avuto inizio nel 2011 e l'ha portato a rilasciare sul mercato discografico dieci full length: " Solus operandi" (2011)," Occultus tramitis" (2013), " Ad perpetuum" (2014), "Sphere" (2016), " Proto mundi "(2017), "Doomsday vault" (2017), 
" Borromean odyssey" (2019) con il batterista Todd Sucherman e il tastierista Gary Husband, "Chemical reactions" (2020) con il batterista Gavin Harrison, "Spatium & Tempus" (2022) con il moniker Alta Forma, con JK Harrison (voce) e Todd Sucherman (batteria), primo album non meramente strumentale di Fafard, " Perpetual mutations" (2024) sempre con il batterista Gavin Harrison.
Il tappeto sonoro di Fafard presenta un interessante ibrido tra l'approccio sonoro progressive-fusion e il mondo della musica da camera e orchestrale. 
Dall'ultimo album Perpetual mutations rilasciato il 24 luglio 2024 dall'etichetta Harmonic heresy, la terza traccia Viiral information 101 con il violino dell'affascinante Ally Storch in bella evidenza.

Album consigliato: Perpetual mutations  (2024)

martedì 8 ottobre 2024

Questioner/ Isthmus

I Questioner sono un combo progressive/post-metal di Baltimora,  importante città di oltre seicentomila abitanti del Maryland. 
Formatasi nel 2005, la band statunitense ha autoprodotto il suo primo album con il nome Isthmus, prima di passare all'attuale moniker nel 2010 per la pubblicazione del secondo omonimo full-length.
Line up 2010:  Noel Mueller: chitarra, voce. Joe Kienle: basso. Chris May: batteria. Matt Hogans: chitarra.
In ascolto la prima traccia The return


Arnaud Quevedo & Friends

Arnaud Quevedo (classe 1981) è un polistrumentista/compositore con sede a La Rochelle, città costiera di quasi ottantamila abitanti del sud-ovest della Francia, capoluogo della Charente Marittima https://it.wikipedia.org/wiki/Charente_Marittima.
Insegnante al Conservatorio fin dal 2007, dopo diversi progetti di band, tributi a Frank Zappa, Gong, King Crimson e Magma, dopo un E.P. "OniZ" nel 2012 ha iniziato a produrre full length a suo nome dal 2020 coadiuvato anche dai suoi migliori studenti.
Oltre al disco dal vivo del 2021 "Electric tales live 21-0226" tre sono le uscite discografiche in studio: "Electric tales" (2020), "Roan" (2021) e " 2nd life" (2023).
Dal sito ufficiale https://www.arnaudquevedo.com:  "Quevedo ha sviluppato un approccio unico alla chitarra, fondendo armonie complesse e ritmi moderni per creare un'esperienza di ascolto coinvolgente. Le sue composizioni sono caratterizzate da una ricca tavolozza di suoni, che oscillano tra jazz, rock e influenze contemporanee, oltre a ispirazioni tratte dalla musica da film e dai videogiochi. Vero e proprio camaleonte musicale, suona diversi strumenti, tra cui chitarra, basso, tastiere, batteria e sassofono, arricchendo il suo repertorio".
Line up 2023: Arnaud Quevedo: chitarra e voce. Anthony Raynal: batteria. Noé Russeil: basso, voce secondaria. Marin Michelat: tastiere. Eva Tribolles: contrabbasso, voce secondaria. Lucille Mille: flauto. Julien Gomila: sassofoni. Eloïse Baleynaud:voce principale.
In ascolto/visione Roan del 2021


Album consigliato:  2nd life (2023)

giovedì 3 ottobre 2024

Lazertüth

I Lazertüth si sono formati a  New Bedford, cittadina del Massachusetts di quasi centomila abitanti, grazie a Ethan Weiss (tastiere), Kevin Fernandes (basso) e James Boyer (batteria). 
A livello discografico esordiscono nel 2014 con l'E.P. " Mayner Manep" a seguire sei full length: The Akami " (2016) "Serpentor" (2019), " Leon" (2020), " Galaxies " (2020), " Galaxies II: Another Weird Space Phenomenon" (2022)e "Folding Spaces" (2022).
In tutti gli album il trio ospita altri musicisti per un sound che veleggia verso uno spumeggiante space rock progressivo di buon impatto.
In ascolto l'intero primo disco

Album consigliato: The Akami (2016)

Egor Lappo

Egor Lappo è un polistrumentista russo nato il 13 gennaio 1995 a Kaluga, città portuale di oltre trecentomila abitanti a 150 km sud-ovest da Mosca.
I suoi lavori, permeati di buon prog metal, sono: "Way Without Light" (2018),  "Azimuth" (2019), "Trancevoicer" (2021) , "Naturealism" (2022),  "Abandoned Corners" (2023), "Reasonable Nonsense" (2024).
In ascolto l'intero ultimo album

Album consigliato: Reasonable Nonsense (2024)


Harpazo

Il progetto Harpazo è stato ideato nel 2024 da due polistrumentisti quali Marc Centanni (chitarre e tastiere) e Gary Wehrkamp, membro degli Shadow Gallery e Ayreon,  (voce, chitarre, tastiere, batteria e basso). 
La coppia ha chiamato a sè considerevoli artisti della scena progressive metal tra cui i vocalist Michael Drive Lee (Barren Cross / Human Code),  Lee Lemperle (Outside the Wall), DC  Cooper (Royal Hunt), Christian Liljegren (Narnia),  Les Carlsen (Bloodgood) e  Rey Parra (Deny the Fallen / Sacred Warrior). I batteristi Mark Zonder (Fates Warning / Warlord) e  Niklas Kah (Lord of the Lost / Flaming Row). Il tastierista Bruno Sa (Operation Mindcrime).
Tale nutrita line up ha dato vita al disco “The Crucible”.  uscito il 28 giugno 2024 per Rockshots Records https://shop.rockshots.eu/en/ .
L'album, magniloquente opera prog metal futuristica con una storia distopica e tecnologica che si svolge in tre luoghi ( Roma, Gerusalemme e New York), è composta da dodici tracce per settanta minuti di musica. 
Sito ufficiale: https://harpazomusic.com
In ascolto la terza traccia I am God


lunedì 30 settembre 2024

Drifting Sun

La band heavy neoprog Drifting Sun è stata fondata nel 1994 dal tastierista Pat Sanders e dal bassista Manu Sibona (alias Manu Michael). Entrambi i musicisti lasciarono la loro patria, la Francia, per tentare la fortuna nel Regno Unito più precisamente a Chesham, una cittadina di 30.000 abitanti della contea sud-orientale del Buckinghamshire. 
Nel secolo scorso sono stati rilasciati due album prima che il gruppo si fermasse dal 1999 al 2013 anno in cui Sanders ha riformato l'ensemble: Nel terzo millennio hanno pubblicato sei eccellenti album con una nuova formazione: " Trip the Life Fantastic” (2015), "Safe Asylum" (2016), " Twilight" (2017), "Planet Junkie" ( 2019), “Forsaken Innocence” (2021) e "Veil" (2024).
Sito ufficiale: https://driftingsun.co.uk
Ultima line up: Pat Sanders : tastiere. John 'Jargon' Kosmidis: voce. Ralph Cardall: chitarre, mandolino. Jon Jowitt: basso. Fudge Smith: batteria e percussioni.
In ascolto Frailty, seconda traccia dell'ultimo album


Album consigliato: Veil (2024)

Present

I Present sono un ensemble belga formatosi nel 1979 grazie al chitarrista/compositore Roger Trigaux il quale, dopo aver lasciato il mitico gruppo degli Univers Zero, decise di intraprendere un altro percorso musicale coadiuvato dal batterista Daniel Denis, da Christian Genet al basso e da Alain Rochette alle tastiere. Nel secolo scorso hanno pubblicato, a fasi alterne, cinque album in studio e un live. 
Nel millennio di nostra competenza con alcuni cambi di line up, Trigaux e compagni hanno rilasciato sul mercato  oltre ad un live nel 2005 "  A Great Inhumane Adventure" ( estratto dalle registrazioni agli Orion Studios durante il tour USA del 1998), tre album in studio " High Infidelity " nel 2001,"  Barbaro (Ma Non Troppo) " nel 2009 e dopo quindici anni di assenza discografica il 29 marzo 2024 " this is NOT the end " per la label indipendente statunitense Cuneiform Records http://cuneiformrecords.com.
Quest'ultimo lavoro ha avuto una gestazione di oltre cinque anni e ha visto la luce nonostante la morte di Roger Trigaux avvenuta a 69 anni nel marzo del 2021. Il disco è stato completato da Pierre Chevalier (pianoforte, tastiere, voce) e dall'ingegnere del suono Udi Koomran con line up: François Mignot (chitarra), Dave Kerman (percussioni), Keith Macksoud (basso), Kurt Budé (sassofono, clarinetto, clarinetto basso) e Liesbeth Lambrecht (violino).
Il titolo dell'album è scritto “NOT” in maiuscolo, mentre il resto è in minuscolo, si può solo sperare che questo significhi che ci sia ancora altro materiale dalle sessioni oltre alle tre tracce per oltre tre quarti d'ora del disco.
Lo stile è un RIO ( Rock in Opposition) di grande levatura tecnica oserei direi avvincente, potente, ammaliante, intrigante, consigliatissimo nonostante la fruizione non sia tra le più semplici, lo stesso Trigaux, tempo fa,  dichiarò: " uso lunghe ripetizioni e poliritmie per spingere non solo l'ascoltatore ma anche me stesso a un parossismo di intensità”.
Sito ufficiale: 
In ascolto un estratto dall'ultimo disco

Album consigliato: this is NOT the end (2024)

martedì 24 settembre 2024

Bent Knee

I Bent Knee si sono formati nel 2009 al Berklee College of Music di Boston  https://it.wikipedia.org/wiki/Berklee_College_of_Music, capitale del Massachusetts, grazie a Courtney Swain (voce, tastiere), Ben Levin (chitarra) e Vince Welch (produzione, sound design, chitarre e tastiere).
Reclutati in formazione la bassista Jessica Kion, il batterista Gavin Wallace-Ailsworth, il violinista Chris Baum, il sestetto debutta con l'album omonimo nel 2011 a seguire - con la stessa line up- altri cinque dischi in studio: “Shiny Eyed Babies”(2014), "Say so" (2016), "Land animal" (2017), " You Know What They Mean" (2019), "Frosting" (2021). 
Con il ridimensionamento d'organico a quartetto dopo la dipartita  dalla band di Ben Levin e Jessica Kion, il combo statunitense ha inciso il 30 agosto 2024 " Twenty Pills Without Water ".
C'è da rilevare nel 2014 un episodio live "Bent Knee Trio: Live and Nearly Unplugged" con una formazione a tre: Courtney Swain: voce, tastiera. Ben Levin: chitarra, voce. Chris Baum: violino.
Il loro sound è un gradevole crossover progressivo con la meravigliosa vocalità espressiva della Swain in grande evidenza tra tecnicismi e sfumature jazzy. 
Dall'ultimo album in ascolto la quarta traccia Illiterate

Album consigliato: 
Shiny Eyed Babies (2014)

lunedì 23 settembre 2024

Rausch

Rausch è un progetto one man band del polistrumentista/compositore statunitense Doug Rausch che ha preso forma a Filadelfia nel 2009.
Incoraggiato dal mitico tastierista Jordan Rudess (Dream Theater) e coadiuvato da un chitarrista d'eccezione come Gary Wehrkamp ( Shadow Gallery) e da un professionista del missaggio come  Rich Mouser (Neal Morse, Spock's Beard, Dream Theater), Rausch ha pubblicato il primo album Dopo alcune vicissitudini e con l'aiuto di molti musicisti come il batterista Mark Zonder (Fates Warning) e il tastierista Ryo Okumoto (Spock's Beard) oltre alla magica chitarra di Wehrkamp, nel 2018 vede la luce il secondo disco " Book II".
Le copertine di entrambi i dischi sono state realizzate da Elisabetta Artusi.
Il tappeto sonoro è un neo prog con spiccate radici seventies con virate più hard rock, godibile nella fruizione.
In ascolto Greener grass, prima traccia del disco del 2020


Album consigliato: 
 Book II (2018)

Rantama

I Rantama si sono formati nel 2014 a Kuopio, città finlandese di oltre 120.000 abitanti https://it.wikipedia.org/wiki/Kuopio, grazie a Timo Rantama (chitarra), Iiro Laitinen (batteria) e Tatu Back (basso). 
In principio, come Rantama Trio, ha sperimentato jazz fusion, incidendo anche un disco nel 2016 “Catching the Mystery Train”.
 Nel 2017, con l'entrata in  formazione del vocalist  Taavi Kiisknen e l'eliminazione della parola “trio” dal loro nome, hanno debuttato- come quartetto- con sonorità più heavy progressive il 6 marzo del 2020 con un  album omonimo, otto tracce per cinquanta minuti.
In ascolto, dal disco omonimo,  la prima traccia Bird Nest.

Album consigliato: Rantama (2020)

venerdì 20 settembre 2024

Long Earth

I Long Earth, gruppo scozzese fondato da esperti "mestieranti" dei propri strumenti,  hanno debuttato discograficamente nel 2017 con "The Source” con una formazione a cinque che prevedeva:  Mike Baxter (tastiere), Neil Mackie (chitarra e voce), Gordon Mackie (basso), Ken Weir (batteria, percussioni e voce), Renaldo McKim( chitarra solista e voce).
Poco dopo l'uscita del primo album , nell'ensemble si inserisce l'ottimo vocalist Martin Haggarty che sostituisce Neil Mackie, con questa line up rilasciano il 16 marzo 2020 "Once Around The Sun". 
Ancora un rimpasto di musicisti con David Mclachlan al basso al posto di Gordon Mackie e Alex Smith alla batteria per Ken Weir. Il 5 luglio 2024 per la label Grand Tour Music 
https://rateyourmusic.com/label/grand_tour_music_recordings/ esce " An ordinary life" un concept album sulla vita, dalla nascita alla morte con otto tracce per 63 minuti di piacevolissimo neo prog
Dall'ultimo disco la seconda traccia Morpheus
Album consigliato: An ordinary life (2024)

mercoledì 18 settembre 2024

Back To R'lyeh

I Back To R'lyeh si sono formati a Madrid nel 2001. Il nome deriva da un libro di magia ideato dallo scrittore August Derleth https://it.wikipedia.org/wiki/August_Derleth apparso per la prima volta nel suo racconto “ Il ritorno di Hastur ” e successivamente citato  in uno dei più importanti racconti, " Il richiamo di Cthulhu "  https://it.wikipedia.org/wiki/Il_richiamo_di_Cthulhu,  del suo collega e amico, autentica icona della letteratura horror,  Howard Phillips Lovecraft
A livello discografico hanno pubblicato due album  " The Awakening / Last Fight of the Primordial" nel 2013 e  Chosen nel 2020, più tre tra singoli e E.P.  l'ultimo dei quali è datato 20 marzo 2023 e s'intitola "The break".
Il sound della band spagnola è un mix complesso di prog nu metal, funk, avanguardia con un possente riffage costantemente brutale. 
Ultima line up:  Víctor Duro: voce. Jesús Lanzarote: voce e tastiere. Pablo Sánchez: basso. Juan Manuel Fernández, Manuel Novoa , Adrián Hernández: chitarra. Alberto Martín Pérez: batteria.
In ascolto l'intero primo album

Album consigliato: The Awakening / Last Fight of the Primordial (2013)

venerdì 6 settembre 2024

Alejandro Matos

L'argentino Alejandro Matos è un compositore/polistrumentista/cantante che ha esordito discograficamente nel 2000 con "Lo que qeda".
Nel millennio di nostra competenza, coadiuvato di volta in volta da valenti musicisti, ha pubblicato cinque album in studio : " Incendio" nel 2004,  " Persona" nel 2006,  " Freak"  nel 2009, "la potestad" nel 2015 e " Carnaval de las Victimas " il 26 febbraio 2024.
Il tappeto sonoro è composto da un heavy prog che si avvicina al gothic rock dalle tonalità malinconiche.
In ascolto l'intero ultimo album

Album consigliato: Carnaval de las Victimas (2024)

martedì 3 settembre 2024

Monkey3

Gli svizzeri Monkey3 si sono formati a Losanna nel 2001 grazie a Picasso (basso), Walter (batteria), Boris (chitarra) e Mister Malpropre (tastiere). 
Questa formazione ha inciso "Monkey3" (2003), “39 Laps” (2006), “Beyond The Black Sky”(2011), " The 5th sun" (2013). 
Con l'ingresso di Kevin al basso in sostituzione di Picasso, il quartetto elvetico ha rilasciato oltre al live " Live at Freak Valley" (2017) i due album in studio " Astra Symmetry" (2016) e " Sphere " (2019). 
Altro cambio di line up con i nuovi Jalil  al basso e  dB  alle tastiere e chitarre acustiche che affiancano i "veterani" Walter alla batteria e Boris alle chitarre per la nuova produzione 
 " Welcome To The Machine " uscita il 23 febbraio 2024 per l'etichetta indipendente austriaca Napalm Records https://napalmrecords.com/english/.
Il loro marchio sonoro è un possente rock psichedelico con elementi stoner e afflati progressivi.
In ascolto e visione Rackman, quarta traccia dell'ultimo disco.


Album consigliato: Welcome To The Machine (2024)

John Holden

John Holden è un compositore/polistrumentista originario del Cheshire, una contea del nord-ovest dell'Inghilterra. Il suo esordio discografico risale al 2018 con "Capture Light"  a cui hanno fatto seguito " Rise and Fall" nel 2020, " Circles in Time" nel 2021, "  Kintsugi" nel 2022 e " Proximity & Chance" nel 2024.
La peculiarità di questi dischi sinfonici neo progressivi è la presenza di numerosi ospiti illustri come Nick D'Virgilio alla batteria., Billy Sherwood al basso,  John Hackett al flauto, Michel St-Pere alla chitarra, Sally Minnear alla voce e tanti altri.
Un estratto dell'ultimo album 

Album consigliato: Proximity & Chance (2024)

mercoledì 14 agosto 2024

Slift

Gli Slift, originari di Tolosa https://www.franciaturismo.net/occitania/tolosa/ capoluogo dell'Occitania, regione del sud ovest della Francia, si sono formati  nel 2016  grazie ai fratelli Jean (chitarrista) e Rémi (bassista) Fossat.  Alla coppia si è aggiunto ben presto il compagno di scuola di musica classica Canek Flores alla batteria.
Il trio ha in discografia quattro album in studio: " Space in the key" (2017), "La Planète Inexplorée" ( 2018), " Ummon" (2020) e "Illion" (2024) e un folgorante live "Levitation Sessions" del 2022 che testimonia tutta la loro energia durante i concerti.
Sono una band che trascende i confini progressivi con la loro ipnotica miscela di space rock, psichedelia, krautrock e, più recentemente, influenze proto-metal.
In ascolto l'intero ultimo album Illion


Album consigliato: Illion (2024)

Estradasphere

Gli Estradasphere si sono formati nel 1998 a Santa Cruz in California. A livello discografico debuttano nel 2000 con"It's Understood" per l'etichetta la Mimicry Records 
Nel terzo millennio oltre ad alcuni E.P. la band statunitense ha pubblicato "Buck Fever" nella primavera del 2002, "Quadropus" nel 2003 ed infine nel 2006 " Palace of mirrors"prima di annunciare nel 2010  lo scioglimento.
Il gruppo, dal tappeto sonoro progressivo assai variegato,  si è autoproclamato inventore di generi bizzarri come "Bulgarian Surf", "Romanian Gypsy-Metal" e "Spaghetti Eastern" "Psychedelic-Sci-fi", "Gypsy-Metal-Jazz" ed "Epic-Cinema-Thon".
Ultima line up: Jason Schimmel: chitarre (acustiche, elettriche, lap steel), basso fuzz, organo, tastiere. Kevin Kmetz: tsugaru-shamisen, chitarra. Adam Stacey : pianoforte, tastiere,fisarmonica. Timb Harris: violino, tromba, chitarre elettriche e slide, mandolino, percussioni. Tim Smolens: basso elettrico e acustico, chitarra surf, tastiere, armonica. Lee Smith: batteria.
Dall'album Quadropus in ascolto la quarta traccia Speck
 
Album consigliato: Palace of mirrors (2006)

martedì 13 agosto 2024

Monarch Trail

I Monarch Trail si sono formati nel 2014 a Dundas,  distretto urbano sulla sponda occidentale del lago Ontario in Canada,  grazie al tastierista e compositore canadese Ken Baird, conosciuto soprattutto per i suoi cinque album  da solista dal 1996 al 2009.
Ken ha chiamato a sè due valenti musicisti che già avevano collaborato con lui, il bassista Dino Verginella e il batterista Chris Lamont e con questa formazione , facendosi aiutare sempre da tre chitarristi quali John Mamone, Kelly Kereliuk e Steve Cochrane, nell'aprile 2014 hanno pubblicato il primo album "Skye" a cui hanno fatto seguito: "Sand" ( maggio 2017) "Wither down" (ottobre 2021) e " Four sides" (dicembre 2023).
Il tappeto sonora è un prog sinfonico di buona fattura che lascia al palato del melomane progressivo diversamente giovane un buon sapore.
In ascolto la terza traccia, Twenty K, del'ultimo disco 



Album consigliato: Four sides (2023)

Neuschwanstein

Il gruppo tedesco degli Neuschwanstein, la cui traduzione in italiano è "nuova pietra del cigno", prende il nome da un castello costruito alla fine del XIX secolo in Baviera nel Sud della Germania. L'ensemble prende vita negli anni settanta sfornando, prima di sciogliersi, due album sinfonici molto interessanti da (ri)scoprire: "Alice in Wonderland" nel 1976 e "Battlement" nel 1979.
Nel 2005, il tastierista Thomas Neuroth ricevette una telefonata dal suo ex co-musicista  Klaus Mayer (flauto), che lo informava della tragica scomparsa del loro ex manager, Ulli Reichert.
Da qui il desiderio di riprendere il discorso interrotto nei seventies e dopo lunga gestazione finalmente nel 2016 "Fine Art" il terzo album dei Neuschwanstein vede la luce grazie alla label tedesca Longbow Records fondata proprio da Thomas Neuroth unico membro originale ad aver lavorato al progetto.
Il disco, meramente strumentale con nove tracce in vinile, dieci nel formato compact disc, dura una quarantina di minuti ed è intriso di ottime sonorità sinfoniche orchestrali neoromantiche.
Un dignitoso epigono artistico di un gruppo poco conosciuto alla nobile massa dei progsters.
Line Up: Robby Musenbichler e Valentin Neuroth: chitarra. Karel Szelnik e Thomas Neuroth: tastiere. Sabine Fröhlich: violino, viola. Gary Woolf e Gudula Rosa: flauto. Rainer Kind: batteria.
In ascolto una sintesi dell'album



martedì 6 agosto 2024

Rain

Il Rain che stiamo  testè approfondendo, da non confondersi nè con la band omonima di cui avevamo già parlato su questo blog
https://progressivedelnuovomillennio.blogspot.com/2023/07/rain.html, nè con l'italianissimo Mr. Rain protagonista sanremese nel 2023, è un polistrumentista britannico.
Autore di un solo full length, "Cerulean Blue" nel 2004 (Telos Music), in cui l'artista inglese che suona basso, tastiere, chitarre, Jerusalem pipes, voce, si fa accompagnare da Rob Brown: narrazione. Philip Morgan: violino. Rebecca Percy: viola. Hannah Payne: violoncello. Stephanie Moorey, Fleur Bray & Emma Newman-Young: coro parsifalico. Nicola Robbins, Blue Stevens & Clive Stainton: voci di sottofondo.
L'album è un concept che narra (con molti interventi parlati)  il viaggio di Rick attraverso gli Stati Uniti, da New York a Los Angeles, fino all'Alaska.
La parte strumentale è un buon prog sinfonico con echi new age.
In ascolto l'intero album



martedì 30 luglio 2024

Roland Buhlmann

Roland Buhlmann è un chitarrista, polistrumentista, compositore, produttore e fotografo stenopeico elvetico che risiede con la famiglia a Oekingen un piccolo comune di 807 abitanti del canton Soletta nella Svizzera tedesca. Dopo anni passati a suonare e registrare con altri artisti e gruppi nel 2015 pubblica “Aineo”, un album strumentale registrato nel suo studio casalingo con diverse chitarre e strumenti a corde e con vari effetti e suoni, con influenze musicali diverse tra il prog rock e il jazz modale. Dopo il disco d'esordio rilascia altri full length: "Bailenas" nel 2017, "Crucial" nel 2019, "Dubnos" nel 2021, "Emnaloc" nel 2022 e " Figurative" il 23 giugno 2024 sempre con gusto melodico e compositivo per un prodotto qualitativo di prim'ordine
In ascolto Onomatopoiec la traccia finale dell'ultimo album

Album consigliato : Figurative (2024)