Rikard Sjoblom (Beardfish)

Rikard Sjoblom (Beardfish)
“La luce sul Prog non si è mai spenta, è stata solo offuscata in attesa di nuova energia dal risveglio delle coscienze....”. (Mauro Pini)

lunedì 30 dicembre 2024

Top five italiana 2024

Anche quest'anno, in rigoroso ordine alfabetico, segnalo i miei cinque dischi italiani che ho gradito maggiormente tra tutti quelli che ho potuto ascoltare.

Celeste: Echi di un futuro passato

Quando si pronuncia la parola Celeste nel mondo progressivo è automatico pensare all'eclettico musicista sanremese Ciro Perrino che, con la solita maestria tecnica e compositiva, è giunto al settimo full length in studio per questo progetto sorto , discograficamente, nel 1976. 
Il nuovo lavoro dal titolo "Echi di un futuro passato" è stato pubblicato il 4 maggio dalla Mellow Records in versione cd con sette tracce e in Lp verde in edizione limitata in 150 copie con cinque brani in ordine diverso dal compact che ha la durata di 63 minuti. 
Il sound è un magnificente prog sinfonico con melodie sopraffine che saziano la voglia di ottima musica del melomane progressivo diversamente giovane.
Un fantasmagorico viaggio sonoro in cui il flauto e il mellotron  sono in grande evidenza, dando sufficiente risalto a numerosi interventi di sassofono, a svolazzi ornamentali di pianoforte e a una solida pulsazione ritmica. Due strumenti a tastiera meno noti ma leggendari sono disseminati in tutto l'album, vale a dire l'Eminent (un primo sintetizzatore di archi olandese, frutto della ricerca dei tecnici Philips) e il Solina (un ensemble di archi ARP), tutto questo per creare un suono sublime per il piacere di qualsiasi fanatico delle tastiere vintage. 
Da apprezzare la copertina a cura di Mauro Degrassi stile Roger Dean il celeberrimo illustratore britannico.
Line up: Ciro Perrino : Mellotron, Solina, Eminent, Hammond, Minimoog, ARP 2600, voce. Francesco Bertone: basso, basso fretless. Enzo Cioffi: batteria. Marco Moro: flauti e sassofoni. Mauro Vero: chitarre acustiche ed elettriche. 
Ospiti: Marco Canepa al pianoforte, Sergio Caputo al violino, Paolo Maffi ai sassofoni contralto e tenore e Ines Aliprandi alla voce
In ascolto la strumentale Sottili armonie, per il vinile seconda traccia del lato b e per il cd secondo brano della sequenza.



Faveravola: Castrum Zumellarum

Finalmente, dopo ben 18 anni di assenza discografica, la band trevigiana ha rilasciato il 15 gennaio il secondo full length dal titolo "Castrum Zumellarum".
L'opera è stata pubblicata, come già la precedente, dalla " Locanda del vento "
http://www.lizardrecords.it/locanda-del-vento/, side label della Lizard Records di Loris Furlan che ha sapientemente curato direzione artistica, arrangiamenti e pubbliche relazioni.
Il disco, nove tracce per sessantasei minuti di gradevole sound epico fiabesco, è un prog concept album che narra le leggendarie e travagliate vicende amorose tra il cavaliere Murcimiro e Atleta https://www.radiopiu.net/wordpress/la-leggenda-di-murcimiro-ed-atleta-nella-storia-del-castello-di-zumelle/ " Tutto farò ...passerò anche attraverso l'inferno ma io...non lascerò, che il gelo d'inverno bruci l'amore che cogliere saprò...e sarai tu il mio sole del resto dei giorni..che avrò.....io non so che darei con onore, vedere crescere in noi quest'amore...". (testo da Atleta, quarto brano dell'album).
La location della leggenda è il castello di Zumelle , ancora totalmente visitabile e non solo (vedi: https://www.castellodizumelle.it ).
Il tappeto sonoro è gradevole e godibilissimo con l' Hammond di Nicorelli in bella evidenza a dare un tocco sopraffino alle gustose ballads di contenuto medievale.
Menzione speciale per l'artwork e le straordinarie immagini dell'artista Marta De Martin.
Link utili: https://maracashrecords.bandcamp.com/album/castrum-zumellarum
https://www.facebook.com/p/Faveravola-100068431625727/?paipv=0&eav=AfbSn_BTncE8afiB4cJ-9pX4fZqJPpN0Ob5lCOapaI43vWox87iCgqGUkX3cZ-d9dF4&_rdr
Line up: Alessandro Secchi: voce. Giancarlo Nicorelli: tastiere, pianoforte, Hammond, voce narrante. Adriano Durighetto: basso. Paolo Coltro: batteria.Gianluca Tassi: chitarra elettrica. Flavio Miotto: chitarra acustica. Consuelo Marcon: violino. Renato Bettello: flauto, sax soprano. Con la partecipazione straordinaria di Bianca Luna: voce e del coro Sant'Anselmo.
In ascolto la terza traccia Murcimiro, "...si compiace la mia gente del suo signore Murcimiro, tra i cavalieri di Zumelle il più possente
"

Melting Clock: Altrove

Il 4 settembre è uscito per la coriacea e appassionata label genovese Black Widow Records
https://blackwidow.it "Altrove" la seconda opera dei concittadini Melting Clock, un progetto musicale nato nella facoltà di Fisica dell’Università di Genova all'inizio del terzo millennio.
Il disco che viene pubblicato dopo cinque anni da "Destinazioni" è composto da sette brani per poco più di tre quarti d'ora di musica in cui i fratelli Amadei e gli altri strumentisti propongono un album davvero suadente nel suo divenire.
Dal sito dell'etichetta ecco un commento analitico di ogni singolo brano dell'album da parte degli stessi musicisti: ALESSANDRO BOSCA: “Il Mondo Al Suo Risveglio” è una riflessione sulla percezione della realtà e del modo in cui essa cambia di giorno in giorno con l'evoluzione della propria consapevolezza. Ispirata alla nascita del primo figlio, per il quale ogni nuovo risveglio rappresenta un nuovo inizio, vale anche per l'adulto quando riesce finalmente ad emanciparsi superando le convinzioni radicate per consuetudine negli anni ed accettando le verità più scomode; così facendo l'essere umano si risveglia e rinasce di fatto con una nuova consapevolezza di se stesso e del mondo che lo circonda, finalmente libero ma solo dopo avere pagato a caro prezzo questa sua epifania.
ALESSANDRO BOSCA: “Città Spenta” racconta la perdita improvvisa di una persona cara ed il desiderio di assoluzione e ricongiungimento elaborato dal subconscio nel sogno. Concepita inizialmente in seguito alla perdita prematura della figura materna, il brano è successivamente maturato e si è sviluppato diventando attuale nel periodo di confinamento dovuto alla pandemia. In quel triste periodo un dramma solitamente individuale si è trasformato in un fenomeno di massa con un impatto sulla società e sull'equilibrio sottile fra moralità e necessità. Ma solamente nella più intima dimensione onirica l'individuo potrà riconciliarsi e concedersi un ultimo saluto, liberando la propria anima così come quella del suo caro dal rimorso e dalla sofferenza.
SANDRO AMADEI: “Altrove parte 1 e 2” racconta il sogno, condiviso da tutti, di fuggire dallo stress, dalle preoccupazioni e dalla fatica della vita quotidiana, anelando a rifugiarsi in un'isoletta sperduta dove il tempo sembra essersi fermato, nell'illusione di vivere un'eterna vacanza. Ma questo desiderio ne cela in realtà uno più profondo e purtroppo irrealizzabile: tornare indietro nel tempo per ritrovare l'idilliaca meraviglia di una spensierata fanciullezza.
SANDRO AMADEI: “Vernice” è un viaggio attraverso la complessità di luoghi di cui i labirintici vicoli del quartiere di Genova sono un perfetto esempio, raccontati dallo sguardo carico di pregiudizi di chi non li abita e pertanto, non vivendone la quotidianità, non sa coglierne l'essenza. Situazioni che evocano spesso sofferenza, degrado e incuria coesistono con arte, cultura ed esempi di meravigliosa umanità che rendono questi luoghi un caleidoscopio di straordinaria diversità.
SIMONE CAFFE’: “Endurance” nasce a seguito della lettura dell'omonimo testo di Alfred Lansing, che ripercorre l'epopea del vascello Endurance che dopo essersi incagliato nel pack durante una spedizione anglosassone volta al raggiungimento del Polo Sud, si è schiantato a causa dell'enorme pressione esercitata dai ghiacci. A seguito di ciò il capitano Shackleton e la sua ciurma dovettero intraprendere un viaggio senza precedenti, in condizioni estreme che li riportó in salvo nella Georgia del Sud, dopo mesi di stenti e pericoli difficilmente immaginabili.
EMANUELA VEDANA: “Tramonti di Cenere” vuole lanciare un monito: a causa del comportamento sconsiderato e scellerato dell'uomo, la Terra è ormai teatro di cambiamenti climatici irreversibili in cui l'unico destino dell'essere umano, ignaro, sembra essere l'estinzione. Invertendo però la prospettiva e considerando quindi la vita e la morte come un unico ciclo in eterno divenire, potremo sperare che dopo la catastrofe la vita potrà nuovamente rifiorire sul nostro pianeta, finalmente liberato dalla deleteria presenza umana.
Line up: Sandro Amadei: tastiere, orchestrazione vocale. Stefano Amadei: chitarre, bouzouki irlandese. Alessandro Bosca: basso. Simone Caffè: chitarre. Francesco Fiorito: batteria. Emanuela Vedana: voce
In ascolto Il mondo al suo risveglio, quarta traccia del disco


Prowlers: Orchidea

E' uscito il 25 giugno per l'etichetta Ma.Ra.Cash Records https://store.maracash.com il settimo disco in studio dei Prowlers, band attiva già negli anni ottanta.
Il nuovo lavoro dal titolo "Orchidea" sette tracce per oltre 50 minuti di musica davvero di grande spessore compositivo con tutti gli artisti in grande spolvero si dipana tra melodie accattivanti tra acustiche ed elettriche con  le voci femminili che impreziosiscono l'opera che non è solo nostalgia dei seventies con rimembranze floydiane e banchiane ma anche desiderio di proporre nuovo materiale che ha la giusta ambizione di "rimanere" nel tempo. 
Da segnalare l'eclettica suite di quasi venti minuti de "l'Ultimo Viaggio" e il parlato conflittuale tra Tito Stagno e Ruggero Orlando in occasione del primo allunaggio umano (21 luglio 1969) nel brano "Il ballo della luna" e il toccante ricordo a Marco Premoli, bassista della band negli anni '90, scomparso prematuramente, a cui è dedicata "Non sei mai andato via".
Line up:  Cristina Lucchini e Laura Mombrini: voce e cori. Roberto 'Bobo' Aiolfi: basso. Alfio Costa: tastiere. Marco Freddi: batteria e percussioni. Fulvio Rizzoli: chitarre. Ospiti: Vincenzo Zitello: flauto, violoncello. Alda Bano: chitarra classica. Agnis e Anna Cavalli: voce.
In ascolto Clorofilla, terza traccia del disco 

Submarine Silence: Atonement of a Former Sailor Turned Painter

Dopo un silenzio di quattro anni dal precedente “Did swans ever see God ?”, ecco il nuovo lavoro, il quinto della serie, dei Submarine Silence, uno dei numerosi progetti del polistrumentista, compositore Cristiano Roversi (Moongarden, Il Porto di Venere etc...).
Il full length dal titolo "Atonement of a Former Sailor Turned Painter"  (espiazione di un ex marinaio divenuto pittore) è stato rilasciato dalla dinamica label Ma.Ra.Cash Records il 29 novembre. Quattro tracce più un bonus nella versione cd per tre quarti d'ora di un concept in cui le tracce come ben spiega Valentino Butti nella sua recensione 
http://www.arlequins.it/pagine/articoli/alfa/corpo.asp?iniz=S&fine=T&ch=7722  "....sono come capitoli di una storia che si svolge in luoghi marittimi immaginari e senza tempo, ed ogni brano è pure un bozzetto, un quadro, con riferimenti sia letterari che cinematografici. In aggiunta, le liriche sono precedute da ulteriori osservazioni che specificano ed ampliano le vicende narrate ed il viaggio che sottintendono.  
L'opera è impreziosita dallo straordinario e meraviglioso, artwork dell'artista bielorusso Ed Unitsky https://www.facebook.com/ed.unitsky.official/.
Line up: Manuela Milanese: voce. Guillermo Gonzales: voce, testi. David Cremoni: chitarre elettriche e acustiche a 6 e 12 corde. Cristiano Roversi: organo, pianoforte, mellotron. Marco Croci: basso. Maurizio Di Tollo: batteria e percussioni. 
In ascolto il primo brano "Majestic Whales"  con ospite alla chitarra lo svedese classe 1956 Roine Stolt (The Flower Kings, Kaipa, Tangent, Transatlantic...). Questa traccia, che è la prima dell'album, è di fatto una versione del brano di Anthony Phillips (il celeberrimo primo chitarrista dei Genesis) presente su “Sail the world” del 1994

Tra le proposte non progressive, segnalo il full length d'esordio del quartetto milanese swan•seas https://swanseas.bandcamp.com/album/songs-in-the-key-of-blue dal titolo "Songs in the key of blue" pubblicato sia in cd, sia in LP in edizione limitata in 200 copie. L'album è stato rilasciato il 24 maggio per Shore Dive Records (UK)
https://shorediverecords.bandcamp.com e Waddafuzz! Records (Italia)
Il disco, nove tracce per tre quarti d'ora di musica, si proietta verso un sound indie sognante che deve molto al britrock d'inizio anni novanta.
Line up: Corrado Angelini: voce/chitarra. Andrea Di Dedda: basso/voce. Daniele De Liberato: chitarra/voce/synth/programmazione. Enrico Buttafuoco: batteria
In ascolto/visione Drop the floor, ottava traccia dell'album




giovedì 26 dicembre 2024

Top five internazionale 2024

Il mondo progressivo produce sempre una ricca quantità di pubblicazioni, a seguire le mie scelte internazionali, in ordine alfabetico, tra tutti i dischi che ho potuto ascoltare quest'anno.

Inner Ear Brigade: Perkunas
Terzo album in studio per i californiani Inner Ear Brigade che non smettono di deliziarci con suoni canterburiani e fusion progressivi arricchiti da combinazioni vocali di prim'ordine.
Sette tracce per poco meno di 50 minuti di musica per un prodotto di qualità dal retrogusto strumentale ma con accostamento totalmente moderno.
Line up: Bill Wolter : chitarra, tastiere. Ivor Holloway: sassofoni, strumenti elettronici a fiato (EWI), clarinetto. Chris Lauf: batteria, percussioni. Ospiti: Stephen Wright , Jason Hoopes, Curtis McKinney: basso. Andrew Vernon, Andrew Jamieson, Eli Wallace: tastiere. Max Stoffregen: pianoforte, sintetizzatori. Madeline Tasquin: voce. Melody Ferris: voci aggiuntive. Alison Niedbalski: voce di sottofondo. Aharon Wheels Bolsta: tabla, arpa ebraica. Jordan Glenn: batteria. Shayna Dunkleman: percussioni. Charith Premawardhana: viola.
In ascolto un estratto della prima traccia Ecobio Curves



Kenso: An old warrior shook the sun
Un nuovo attesissimo album pubblicato dopo 10 anni dal precedente Uchinaru Koe Ni Kaiki Seyo per il combo giapponese che ha mezzo secolo di vita!
Energia e brio nelle dieci tracce del disco con il chitarrista/compositore Yoshihisa Shimizu sempre alla guida di una mitica band che non perde di freschezza e vitalità creativa.
Il sound con un gusto melodico sopraffino si tinge di fusion progressiva che lascia soddisfatti negli oltre tre quarti d'ora del suo divenire
Line up: Yoshihisa Shimizu: chitarra: Kenichi Oguchi: tastiere: Shunji Saegusa: basso: Keisuke Komori: batteria. Taku Yabuki: pianoforte, tastiere. Kenichi Mitsuda: pianoforte. Gen Ittetsu: violino. miwako: voce.
Per ascoltare l'intero album che per ragioni di copyright non è possibile inserire in questo blog



Magick Brother and Mystic Sister: Tarot part 1
I Magick Brother and Mystic Sister sono originari di Barcellona e il loro nome è ispirato al primo album dei Gong datato 1969. Dopo un album di debutto nel 2020, il 29 marzo di quest'anno con una formazione a tre:  Eva Muntada ( tastiere, mellotron, voce) Xavi Sandoval (basso, chitarra, mandolino, sitar e voce) e la new entry Alejandro Carmona alla batteria, hanno pubblicato "Tarot part 1". 
Questo ottimo album, undici brani per poco oltre 40 minuti di musica, che veleggia tra sonorità psyco progressive e space rock il trio è stato affiancato da  Dominic O'Dair e Maddy Gray: voci narranti. Tony Jagwar: sitar. Didac Ruiz: percussioni. Maya Fernandez: flauto. Glenn Brigman: voce. 
Il 22 novembre è stato poi pubblicato Tarot part 2, undici brani per poco oltre cinquanta minuti.
In ascolto l'intero Tarot part 1


Alejandro Matos: Carnaval de las Victimas

L'argentino Alejandro Matos è un compositore/polistrumentista/cantante già attivo da un quarto di secolo. Il 26 febbraio di quest'anno, dopo quasi dieci anni di assenza discografica e tre anni di lavorazione, ha pubblicato “Carnaval De Las Victimas”, sesto album in studio che, nelle sue nove tracce per quasi 54 minuti, evince il fruitore con trame heavy prog prossimeal gothic rock dalle tonalità malinconiche e passaggi acustici davvero di rilievo.
I testi in spagnolo sono oscuri e metaforici e riguardano un mondo distopico in cui le persone festeggiano un particolare carnevale sventolando spade, ignare dei pugnali che vengono conficcati nella schiena.
Line up: Alejandro Matos: chitarre, voce, tastiere, basso, tracce ed effetti. Javier García Atencio: batteria. Wim Forstman: sassofono. Damián Perrotta: contrabbasso. Ulises Matos: voce.
In ascolto l'intero album




Oddleaf: Where Ideal and Denial Collide

Gli Oddleaf sono un gruppo francese  fondato dalla tastierista Carina Taurer e dal flautista Mathieu Rossi i quali, dopo un progetto decennale di musica antica medievale, decisero di formare un combo più dedito al rock progressive di stampo sinfonico.
Dopo aver realizzato dei demo nel 2022 ed essere stati in tour, hanno realizzato il loro primo full length l'11 ottobre di quest'anno dal titolo " Where Ideal and Denial Collide, sette tracce per quasi 56 minuti di musica " che il sito Progradar https://www.progradar.org trionfalmente recensisce: "un album avvincente, pieno di composizioni epiche, riccamente stratificate, sontuose e oniriche che mescolano il prog senza tempo di Yes, Camel, Genesis, Renaissance e King Crimson, con influenze più contemporanee come Wobbler, Agusa, White Willow, Mostly Autumn, Monarch Trail e Big Big Train. L'uso di tastiere vintage, come il Mellotron e l'organo Hammond, definisce i paesaggi sonori lussureggianti e luminosi, ma l'inclusione di flauti elettronici e acustici, armonie vocali a quattro parti e voci femminili espressive in inglese, aggiungono una bellezza pastorale e una profondità che attira nella musica senza sforzo".
Line up: Olivier Orlando: basso, chitarra, voce secondaria. Carina Taurer: tastiere, voce secondaria. Adeline Gurtner: voce principale. Mathieu Rossi: flauto,voce secondaria. Clément Curaudeau: batteria.
Sito ufficiale: https://oddleaf.net
In ascolto la seconda traccia Life


Tra i dischi non progressivi usciti quest'anno menziono un album di jazz fusion della bassista polacca Kinga Glyk dal titolo "Real Life" (Warner Music).
Un full length, il quinto dell'artista classe 1997,  co-prodotto dal fondatore degli Snarky Puppy https://it.wikipedia.org/wiki/Snarky_Puppy Michael League e vede la partecipazione di un'impressionante schiera di musicisti, tra cui Robert “Sput” Searight (batteria), Casey Benjamin (sassofonista) scomparso poco dopo la registrazione del disco all'età di 45 anni per tromboembolia polmonare, Julian Pollack e Nicholas Semrad (tastieristi).
Sito ufficiale: https://kingaglyk.com
In ascolto Fast Life, primo brano del disco



giovedì 19 dicembre 2024

Saagara

Saagara è uno dei molteplici progetti del polistrumentista polacco di jazz d'avanguardia Wacław Zimpel  https://waclawzimpel.pl . L'artista di di Varsavia ha iniziato suonando free jazz con artisti come Ken Vandermark, Hamid Drake e Joe McPhee. In seguito, è passato da album ispirati al minimalismo (Lines) e a pubblicazioni soliste di synth-buzzing, sviluppando nel frattempo un vivido linguaggio musicale elettronico attraverso collaborazioni con gli artisti elettronici britannici James Holden e Sam Shackleton (tra gli altri). Il New York Times lo ha giustamente definito un “camaleonte musicale”.
I Saagara, si sono formati nel 2013 a Bangalore, citta di oltre dodici milioni di abitanti, capitale dello stato indiano meridionale di Karnataka. Allo stato attuale , il combo ha finora dato alle stampe tre album (Saagara nel 2015, Saagara 2 nel 2017 e Saagara 3 nel 2024), tutte le pubblicazioni presentano un mix unico di musica indiana della tradizione carnatica mescolata con jazz da camera e fusion progressiva elettronica.
Line up 2024:Wacław Zimpel: polistrumenti e produzione affiancato dai percussionisti Giridhar Udupa (ghatam), Aggu Baba (khanjira) e K Raja (thavil) e dal violinista Mysore N. Karthik, quattro virtuosi musicisti della tradizione musicale carnatica dell'India meridionale 
In ascolto l'intero secondo album

Album consigliato: Saagara 3 (2024)

lunedì 16 dicembre 2024

Vazytouille

I Vazytouille sono stati un “grande” collettivo francese di avantgarde-jazz a tinte progressive composto da quattordici musicisti. Il loro album di debutto omonimo, undici tracce per quasi 66 minuti in cui troviamo un fascinoso mix di ritmi accessibili e contrappunti spigolosi, è stato pubblicato nell'ottobre 2011 dall'etichetta Circum-Disc https://www.circum-disc.com.
Line up: Nahisa Abdou: violino. Sakina Abdou: sassofono contralto. Sureya Abdou: violoncello. Vincent Debaets: sassofono baritono. Charles Duytschaever: batteria. Audrey George: flauto. Lune Grazilly: corno contralto. Bruno Kamalski: percussioni. Mathieu Millet: contrabbasso. Jean-Louis Morais: chitarra. Christian Pruvost: tromba. Michaël Potier: sassofono. Marilyne Pruvost: flauto e Jérémie Ternoy: pianoforte ( presente come pianista negli album dei Magma “Riah Sahiltaahk” e “Slag Tanz”).
In ascolto la prima traccia del disco " Du Jour"

Analecta

Gli Analecta, il cui nome deriva dal latino ed individuava il nome del servo che raccoglieva i resti della mensa dopo il pranzo mentre nell'uso erudito e più frequente identificava  raccolta di testi provenienti da più fonti di natura giuridica/storica/teologica, sono un combo proveniente da South Bend una cittadina di poco più di 100.000 abitanti dello stato dell'Indiana.
La line up era composta inizialmente da Kevin Kingery alla chitarra, Calvin Maloney al basso e responsabile dell'elettronica e Patrick Quigley alla batteria.
A livello discografico oltre a numerosi singoli e a un live, nel 2016 è uscito il full length in studio "Aes Sidhe" cinque tracce per 41 minuti di post-rock  a tinte progressive, il cui titolo indica il termine della mitologia irlandese e scozzese che identifica una razza soprannaturale. 
Sito ufficiale: https://analectaband.com
In versione live 2012


martedì 10 dicembre 2024

Hokr

Gli Hokr sono originari della Repubblica Ceca e si sono formati nel 1979. Nel secolo scorso hanno pubblicato solamente nel 1991 il loro album d'esordio intitolato " Skvrny". Nel nuovo millennio pur con cambi di line up hanno rilasciato altri quattro full length: "  Hokrova Vila " (2004),  “Sulcu Porce” ( 2007)  con il moniker Pocolco, " Zahráté brzdy optimismu" (2012) e "Starej Hokr Vol. 2 "  (2024). Il tappeto sonoro è intriso di reminiscenze vandergraafiane per un prodotto di spessore con una nota di merio espressiva per il vocalist che canta nella sua lingua madre con una voce forte e profonda.
Line up 2024: Pavel Cermak: tastiere, voce. Petr Cermak: batteria. Vladimir Liska: voce. Richard Slach: sassofono. Honza Skopek: basso.
In ascolto Trivializér nefungoval přesně, prima traccia del disco Zahráté brzdy optimismu

Album consigliato: Zahráté brzdy optimismu (2012)

Neom

I Neom sono stati un ensemble francese che vedeva come componenti Carole Duchene Sauvage al piano elettrico, Yannick Duchene Sauvage alla voce e alla chitarra, Christophe Gratien alla batteria e William Pawelzik al basso. Fortemente ispirati dai connazionali Magma, il quartetto, grazie alla label Soleil Zeuhl http://www.soleilzeuhl.com/en/ ha pubblicato nel 2009 il loro unico album "Arkana temporis", disco interessante di cinquantacinque minuti diviso in due atti, il primo composto da quattro parti e il secondo da una sola tra Zeuhl e Canterbury sound 
In ascolto l'atto secondo parte prima

martedì 3 dicembre 2024

Fantasmagoria

I giapponesi Fantasmagoria, stesso moniker di un gruppo rock argentino attualmente in attività, prendendo il nome da uno dei più importanti album dei Curved Air, sono stati un quintetto creato dalla talentuosa violinista Miki Fujimoto https://miki-fujimoto.com, durato il volo effimero di un solo full length.
La  Fujimoto, dopo aver studiato al conservatorio di San Francisco e continuato a studiare musica in Spagna e in Giappone ha incontrato alla Pan School of Music di Tokyo Junpei Ozaki: chitarra, Ryuichi Odani: tastiere. Naoki Kitao: basso e Masataka Suwa: batteria, formando i Fantasmagoria.
Dopo un demo nel 2004 " At Star Pine's Cafe: An Energetic Live", nel marzo 2009 viene rilasciato per Musea Records http://www.musearecords.com in Europa e Poseidon Records  https://rateyourmusic.com/label/poseidon_records/ per il Giappone "Day and night",  undici brani per quasi un ora di musica meramente strumentale di grande impatto fruitivo veleggiando tra heavy progressivo ed afflati sinfonici e Zeuhl.  
In ascolto Crusader, traccia d'apertura del disco


giovedì 28 novembre 2024

Fantasía Cromática

Fantasía Cromática  si sono formati a Buenos Aires nel 2004. Il nome è ispirato sia da un'opera per clavicembalo di Johann Sebastian Bach ossia La Fantasia cromatica e fuga in re minore, BWV 903, composta probabilmente durante il suo soggiorno a Köthen, dal 1717 al 1723, sia dal quarto brano dell'album Word of mouth dell'eccelso bassista Jaco Pastorius.
Il combo argentino ha inciso un solo album omonimo nel 2006, sette brani strumentali intrisi di buon jazz-fusion progressivo
Line up: Gerardo Cano: chitarra. Marco Duck: basso. Leonel Duck: tastiere. Marcela Galván Alberti: sax e Ivan Maler: batteria.
In ascolto il  brano veinte hojas y siete cuartos  in versione live nel 2008


martedì 26 novembre 2024

Cactus Peyotes

I Cactus Peyotes sono un quintetto brasiliano che ha rilasciato un solo album omonimo nel 2001. Il disco, dieci brani per 41 minuti di musica, oscilla tra heavy rock e prog sinfonico con afflati fusion, space/psych e persino un po' di folk, per un prodotto che però non ha avuto seguito.
Line up: Marcus Fernandez: voce. Daniel Lamas: tastiere e chitarre acustiche. Christian Pierini: chitarre. Jorge Silveira: batteria e percussioni. ves Pierini: basso e flauto.
In ascolto il primo brano dell'album Hamurabi code


Å

Nell'alfabeto svedese, Å viene subito dopo la Z ed è la terz'ultima lettera (dopo ci sono Ä e Ö), per il nostro blog gli Å sono un trio che si è formato nel 2009 a Uppsala, città di 172 mila abitanti, la quarta per popolazione della Svezia. 
A livello discografico ad oggi hanno all'attivo 3 album in studio: " Å " (2014), " Ånyo " (2017) e "Åtråvärld "(2023).
La loro proposta musicale assai eterogenea spazia dallo psyco prog al jazz, passando attraverso il metal e il folk.
Line up:  Joel Öhlund: voce, chitarra. Milovan Fredriksson: basso. Erik Wallin: batteria.
In ascolto l'intero secondo full length " Ånyo "

Album consigliato: Åtråvärld (2023)

Asceta

La parola Asceta, dal tardo latino, indica colui che pratica una vita di rinuncia o comunque austera, nel mondo progressivo designa un ensemble creato a Santiago del Cile nel 2020 dal polistrumentista/compositore Rodrigo Maccioni, che è anche membro del gruppo progressive Abrete Gandul di cui abbiamo parlato già su questo blog, vedi:
A livello discografico hanno debuttato il 22 gennaio 2022 con l'album omonimo per l'etichetta Azafran Media Records che ha rilasciato successivamente, esattamente il 18 maggio 2023 anche il secondo album " Erebus, la suite de las sombras".
Il tappeto sonoro, meramente strumentale,  fluttua verso una musica da camera vicino al RIO (rock in opposition) per un prodotto di considerevole qualità estetica. 
Line up: Rodrigo Maccioni: chitarra elettrica, flauto , sintetizzatore. Alejandro Vera: fagotto. Cristián Peralta: violoncello. Alfonso Vergara: clarinetto. Arianne Guerra: violino.  Eduardo Rubio:  basso. Leonardo Saavedra: batteria, percussioni. Musicisti ospiti: Oscar Pizarro  al pianoforte e Pascal Montenegro all' oboe e al corno inglese.
In ascolto Preludio,  il brano d'apertura ddll'ultimo disco


Album consigliato: Erebus, la suite de las sombras (2023)

lunedì 25 novembre 2024

Oddleaf

Gli Oddleaf sono un gruppo francese  fondato dalla tastierista Carina Taurer e dal flautista Mathieu Rossi i quali, dopo un progetto decennale di musica antica medievale, decisero di formare un combo più dedito al rock progressive di stampo sinfonico.
Dopo aver realizzato dei demo nel 2022 ed essere stati in tour, hanno realizzato il loro primo disco l'11 ottobre 2024 dal titolo " Where Ideal and Denial Collide, sette tracce per quasi 56 minuti di musica " che il sito Progradar https://www.progradar.org trionfalmente recensisce: "un album avvincente, pieno di composizioni epiche, riccamente stratificate, sontuose e oniriche che mescolano il prog senza tempo di Yes, Camel, Genesis, Renaissance e King Crimson, con influenze più contemporanee come Wobbler, Agusa, White Willow, Mostly Autumn, Monarch Trail e Big Big Train. L'uso di tastiere vintage, come il Mellotron e l'organo Hammond, definisce i paesaggi sonori lussureggianti e luminosi, ma l'inclusione di flauti elettronici e acustici, armonie vocali a quattro parti e voci femminili espressive in inglese, aggiungono una bellezza pastorale e una profondità che attira nella musica senza sforzo".
Line up: Olivier Orlando: basso, chitarra, voce secondaria. Carina Taurer: tastiere, voce secondaria. Adeline Gurtner: voce principale. Mathieu Rossi: flauto,voce secondaria. Clément Curaudeau: batteria.
Sito ufficiale: https://oddleaf.net
In ascolto l'ultima traccia Ethereal Melodies (Clip Edit) 


Quásar

Gli argentini Quásar sono un ensemble composto da giovanissimi musicisti che, nel 2018, presso la scuola di musica Juan Pedro Esnaola a Buenos Aires hanno deciso di unire la loro passione per il rock progressivo dei seventies per formare una band al fine di rievocare in modo moderno i fasti di un tempo. 
Il gruppo, formato da  Santiago Rodríguez alle chitarre e voce, Iván Vega al basso, Leopoldo Arenas alla batteria e Francisco Comínguez alle tastiere e voce, hanno debuttato con l'album omonimo il 25 maggio 2023 grazie alla label Viajero Inmóvil Records https://www.viajeroinmovil.com
Il disco, nove tracce per quasi un ora di musica è davvero un ottimo biglietto da visita per questi giovani musicisti  sudamericani ed essendoci molta qualità interpretativa e compositiva è altresì altamente consigliato a tutti i melomani progressivi diversamente giovani come il sottoscritto.
In ascolto l'intero album


martedì 19 novembre 2024

Karma Voyage

I Karma Voyage sono una band formatasi a Venezia alla fine del 2019 grazie a  Luca Castellaro (chitarra e voce) e Giuseppe Brunetti (chitarra solista) ai quali si sono poi affiancati nel maggio 2020 Alvise Scarpa (basso), Leonardo Sebastiani (synth e tastiere) ed Edoardo Dotta (batteria).
Il loro primo E.P. omonimo,anticipato dal singolo Untold Desires, esce il 18 ottobre 2021. 
Dopo il cambio del batterista con l'entrata in gruppo di Stefano Anoè, il 27 gennaio 2023 il quintetto veneto rilascia il loro primo LP, “Lights in forgotten places”, nove tracce per quaranta minuti di possente sound neo psichedelico progressivo con influenze dark wave per un prodotto godibilissimo in ogni brano.
In ascolto l'intero full length


Ropsten

I Ropsten, band originaria di Cornuda https://it.wikipedia.org/wiki/Cornuda nella pedemontana veneta, si sono formati nel 2009. 
Il nome deriva da un'area di Stoccolma situata all'estremità nord-orientale della capitale svedese, in prossimità dello stretto Lilla Vartan. Il significato letterale della traduzione è "pietra che grida": il nome deriva dal masso su cui le persone si posizionavano nei secoli passati per chiamare un battello (Roddmadam) che traghettava le persone sull'altra sponda dello stretto in cambio di una somma di denaro.
Il loro E.P. d’esordio "And I Fell Asleep On A Chair, Downstairs In The Corner", pubblicato inizialmente come CDR autoprodotto nel 2012, è stato successivamente ripubblicato dalla label canadese Dwyer Records https://dwyerrecords.bandcamp.com/merch
Nel 2014 il combo veneto rilascia "Fault", un E.P. di sette canzoni, disponibile solo in digitale e nel marzo 2018 licenzia "Eerie", il suo primo full  in cui venivano indagati gli aspetti psicologici che conducono alla crisi esistenziale nel rapporto uomo e tecnologia, in particolar modo il distacco dalla realtà, la solitudine e la disumanizzazione. 
Il 21 aprile 2023 viene pubblicato "Alamogordo" otto tracce strumentali per quasi tre quarti di musica in cui l’individuo è proiettato verso l’esterno, agli strani e talvolta inquietanti avvenimenti che accadono nel mondo (in questo caso vicende accadute appunto nell’omonima cittadina del New Mexico, per approfondire vedi https://it.wikipedia.org/wiki/Alamogordo), stimoli ambientali che dovrebbero indurre nell’individuo uno slancio di coscienza al fine di operare delle scelte che possono condurre alla salvezza o a una ineluttabile autodistruzione.
Il disco, registrato e mixato da Edoardo Pellizzari all’Overdrive Recording Studio di Treviso, è stato masterizzato da Collin Jordan presso lo studio The Boiler Room di Chicago e si avvale dell’artwork particolare di Michele Spinnato.
Il sound dei trevigiani è un possente post rock con afflati space progressivi e kraut rock.
Line up 2023: Simone Puppato, Claudio Torresan, Leonardo Facchin, Enrico Basso.
In ascolto la title track dell'ultimo disco
Album consigliato: Almagordo (2023)

Rainbow Serpent

I Rainbow Serpent sono stati un duo di musica synth  proveniente da Oldenburg, città tedesca di 170000 abitanti della bassa Sassonia, composto da Frank Specht e Gerd Wienekamp. 
Il progetto si è formato nei primi anni Novanta, fortemente ispirato dai Tangerine Dream degli anni ottanta e da  tutti gli altri gruppi melodici/sequencer/ritmici.
Nello scorso millennio hanno rilasciato otto album, dal 2001 altri tre in studio : "Voices of the first day" (2001), "The 8th nerve" (2005) , "Stranger" (2008) assieme alla cantante tedesca Isgaard Marke ( nata nel 1972 a Husum in Frisia settentrionale https://www.isgaard.com/en/) e il live "Live @ Liphook 2007 " (2008).
In ascolto l'intero album Stranger

Album consigliato: Stranger (2008)

lunedì 18 novembre 2024

Rostro del Sol

La band Rostro del Sol è stata fondata nel 2018 a Città del Messico dal chitarrista Mitch Bálänt, il quale, dopo aver chiamato a sè altri ottimi strumentisti quali  Demian Burgos (batteria), Israel Mejía (basso), Baruch Hernandez (tastiere) e come ospiti il  sassofonista Dan Samhain  il bassista Jorge Trejo e Anton al djembe (tamburo a calice originario dell'Africa occidentale), ha rilasciato il 29 gennaio 2021 l' omonimo album di debutto. 
Il 22 settembre 2023 è uscito il secondo disco dal titolo "Blue Storm". 
L'artwork di entrambe le opere è stato creato dall'illustratrice spagnola Elena Ibañez
Il sound dell'ensemble messicano è caratterizzato da un ibrido di ottima fattura di blues, heavy psych, jazz e progressive rock. 
Line up 2023: Mitch Balant: chitarra. Baruch Hernandez: tastiere. Israel Mejia: basso: Roy Cabrera: voce. David Trejo: batteria (in un brano Demian Burgos). Antonio e Daniel Alvarez: sassofono.
In ascolto dal secondo album, la seconda traccia Kinich Ahau che ha svolto anche il ruolo di singolo uscito nel 2022 

Album consigliato: Rostro del Sol (2021)

venerdì 15 novembre 2024

C

I C., band della Repubblica Ceca,  si è formata nel 1999 grazie a Tommy (batteria) e Pepe (basso). 
Alla coppia si sono uniti successivamente il chitarrista Patrik e il tastierista Tomske. 
Il quartetto  ha così rilasciato due album nell'agosto 2003  "Universum", il 26 novembre 2006 " Underlove " , "Opus vulgaris" (2010) e " Synestheticum " (2018).
Il loro sound è orientato verso un math/rock con sfumature space progressive.
Eccoli in versione live il 23 agosto 2014 per un concerto di beneficenza presso la fattoria “U Konce s dechem” a Nemetetice un piccolo paese del distretto di Strakonice nella regione della Boemia meridionale.


Album consigliato: Underlove (2006)


giovedì 14 novembre 2024

Væver

Væver, parola danese che è sia sostantivo che significa tessitore (weaver in inglese) sia un aggettivo che indica un movimento agile ed elegante, è per il nostro blog una band originaria di Næstved, città di 45000 abitanti, situata nella parte meridionale dell'isola di Zealand in Danimarca.
Il combo nordico inizialmente con Alces  come moniker si è formato nel 2015 grazie a Morten Holck Ertner (batteria), Martin Emil Friis Nielsen (chitarra) e Magnus Elskær Hansen (basso, voce). Tre anni di arcigno lavoro nella loro sala prove hanno portato all'album di debutto omonimo nel 2018. Successivamente Axel Schjerning Kjeldsen (chitarra) si è unito alla band che ha cambiato nome in  Væver e dopo alcuni concerti ha debuttato il 9 giugno 2023 con il full length "Aitherios" contenente, nelle sue sette tracce per 56 minuti di durata,  tre dei quattro brani dell'album Alces. 
Con testi in lingua danese, l'album presenta la mitologia greca come fonte di ispirazione e si caratterizza per un mix di possente progressive metal, jazz rock/fusion e heavy prog.
In ascolto Sisyfos, seconda traccia del disco

martedì 12 novembre 2024

Limp

I Limp, quartetto danese composto dai giovanissimi Jonas Munk: chitarra, sintetizzatori, Jakob Skøtt: batteria. Jess Kahr: sintetizzatori e Rasmus Rasmussen: basso, hanno pubblicato un unico album "Orion" il 4 marzo 2002 grazie alla label indipendente berlinese Morr Music https://www.morrmusic.com fondata nel 1991 da Thomas Morr.
Il breve disco, poco più di trenta minuti di musica divisa in sei tracce, è un caposaldo d'inizio millennio relativo alla musica elettronica con afflati post rock progressivi
In ascolto la title track 

venerdì 8 novembre 2024

Leprechaun

Leprechaun, il cui nome è una sorta di folletto tipico del folclore e della mitologia irlandese, https://englishclass.altervista.org/blog/leggende-irlandesi/leprechaun/ sono un gruppo cileno fondato e guidato dal chitarrista José Luis Santander, già  membro dei Subterra, vedi: https://progressivedelnuovomillennio.blogspot.com/search?q=SUBTERRA.
Santander ha chiamato a sè altri strumentisti quali il batterista Gonzalo Ubilla, il tastierista Martín Sepulveda e il bassista Miguel Fonseca e come quartetto nel 2008 Mylodon Records
https://mylodonrecords.com ha pubblicato il loro unico omonimo album, dieci tracce per quarantasei minuti di eccellente fusion progressiva meramente strumentale. 
 In ascolto la quarta traccia Destellos


Rainer Landfermann

Rainer Landfermann è un polistrumentista/cantante/compositore di Bonn, già capitale della Germania Ovest, conosciuta come la città della musica avendo dato i natali a Ludwig van Beethoven.
L'artista tedesco dal timbro vocale particolare e ultra espressivo, dopo alcune esperienze in gruppi, nel giugno 2019, ha pubblicato indipendentemente il suo unico (per ora) album solista “Mein Wort in deiner Dunkelheit” , un lavoro audace e non di facile fruizione di dieci tracce per quaranta minuti di musica in stile avant-garde/progressive black/death metal, impreziosita da ospiti quali il fratello Robert Landfermann al contrabbasso. Jonas Burgwinkel e Michael Pelkowsky alla batteria. Armin Rave alla chitarra e Pablo Held al pianoforte.
Nel 2023 è stato pubblicato un E.P. con due brani intitolato "Mehr licht"
In ascolto Kunstvoll, seconda traccia del full length


martedì 5 novembre 2024

Myth of Logic

Myth of Logic è il progetto one man band di Scott G. Davis, poliedrico compositore e strumentista  originario di St. Petersburg, popolosa città di oltre duecentomila abitanti della Florida.
Nonostante le innumerevoli esperienze che risalgono agli anni ottanta, la produzione discografica per Scott, sollecitato dall'amico bassista  Jim Beilman, ha inizio in questo decennio e riguarda una trilogia chiamata  “Here & There” che ha come protagonista un ragazzo chiamato Robin ed è formata da “Surrounded by Ghosts” (2022), “Pictures from a Previous Dream” (2023) e  "Light at the End" (2024).
Lo stle progressive ricalca il suono dei seventies ed è godibilissimo per ogni progster non solo quello diversamente giovane.
Sito ufficiale: https://mythoflogic.com
Dall'ultimo album la sesta traccia Abulia

Album consigliato: Light at the End (2024)

Blood Incantation

I Blood Incantation, dal possente sound prog metal inframezzato da afflati space rock cosmici, si sono formati a Denver, capitale del Colorado, nel 2011 grazie a Isaac Faulk (batteria) e Paul Riedl (chitarre, voce), due musicisti con alle spalle già un background d'appartenenza ad altri gruppi.
Successivamente è entrato nell'organico il chitarrista Morris Kolontyrsky  e con l'aggiunta del session man il bassista Damon Good, come trio, il 29 agosto 2015, hanno dato alle stampe il primo E.P. "Interdimensional Extinction ”. 
Con l'innesto ufficiale in line up del bassista Jeff Barrett, l'ensemble statunitense ha rilasciato il primo full length nell'agosto 2016 dal titolo “Starspawn” a cui hanno fatto seguito " Hidden History of the Human Race" nel 2019, “Timewave Zero” nel febbraio 2022 e “Absolute Elsewhere” nell'ottobre 2024, quest'ultimo preceduto nel 2023 dall'E.P. " Luminescent Bridge"
Dall'ultimo album la suite iniziale Stargate divisa in tre sezioni (Tablet I, Tablet II e Tablet III) da segnalare, nella seconda,  l'intervento al mellotron di  Thorsten Quaeschning, band leader dei Tangerine Dream dal 2005.


Album consigliato: Absolute Elsewhere (2024)

mercoledì 23 ottobre 2024

Chac Mool

Chac Mool il cui nome deriva da una forma di scultura con funzione di altare, tipico della mesoamerica precolombiana che riproduce una figura umana, adorna di gioielli, in posizione reclinata con la testa alzata e rivolta verso il lato destro,n è nuna band messicana che ha preso vita nel 1979 pubblicando tre album in studio fino al 1984, anno dello scioglimento.
Tra il 1999 e il 2000 due dei membri originali:  Armando Suárez e Carlos Alvarado, si riuniscono con altri musicisti per esibirsi e pubblicare l'album “El Mensajero de los Dioses”.
Sempre con Suarez protagonista, la band , ridotta a  trio ( Armando Suárez / chitarra, flauto, voce. Rafael Ramos: basso, ocarina, percussioni e Rodrigo S. Martínez: chitarre, tastiere, percussioni, ocarina) nel 2018 pubblica " Recordando A". Il 15 gennaio 2021 viene rilasciato il full length "2020" per Sol & Deneb Records, otto tracce di corposo sound progressivo con musicisti Armando Suarez: chitarra, voce, sintetizzatore. Rafael Ramos: basso, sintetizzatore, percussioni. Rodrigo Martinez: chitarra, sintetizzatore, percussioni. Jesus Martinez: batteria e percussioni. Carolina M. Saucedo: voce e in un brano Rene Guerrero: chitarra elettrica.
Dall'ultimo disco in ascolto la quarta traccia Fuera de lugar


Album consigliato: 2020 (21) 


La Gota

La Gota, band originaria di Rosario, popolosa città argentina di oltre un milione di abitanti capoluogo dell'omonimo dipartimento, si forma sul finire del secolo scorso.La sua storia discografica si snoda su tre album in studio, il primo autoprodotto e assai raro si intitola  " Rocktango" (2000), a seguire "Tractor" nel 2006 per la label argentina BlueArt Records https://www.blueart.com.ar  e dopo parecchi anni di assenza "Paisaje interno" il 23 giugno 2023 per Viajero Inmovil Records https://www.viajeroinmovil.com.
Il sound attuale è una fascinosa mistura di jazz-rock progressivo a tinte di avant tango con il bandoneon, un tipo di fisarmonica, strumento fondamentale per le orchestre di tango, inventato dal musicista tedesco Heinrich Band a metà 800.
La line up del 2023 prevede l' unico membro originario Claudio Zemp alla chitarra elettrica attorniato  Esteban Pereiro alle tastiere, Nabil Schegtel alla batteria, Pablo Cejas e Marcelo Gallego al basso e Ariel Mignani al bandoneon.
In ascolto l'intero ultimo album


Album consigliato: Paisaje interno (2023)

martedì 22 ottobre 2024

Spaced out

Gli Spaced out sono un gruppo canadese, meramente strumentale, originario di Montreal formatosi nel 1998 e scioltosi nel 2008. 
A livello discografico hanno inciso cinque album di cui quattro nel terzo millennio: "Spaced out" (2000), "Eponymus II " (2001), "Slow gin" (2003), "Unstable matter" (2006), "Evolution" (2008) e due live " Nearfest 2002 (Studio M recording) " , "Live at Crescendo festival" (2007).
Il loro tappeto sonoro si è indirizzato verso un  progressive/fusion ricco, energico e dalle svariate sfumature su cui spicca il basso del bandleader,  il compositore Antoine Fafard 
Ultima line up: Mark Tremblay: chitarra. Antoine Fafard: basso, chitarra. Martin Maheux: batteria.
In ascolto/ visione Toxix (la versione originaria è nel loro primo disco) in versione live 2006


Album consigliato: Slow gin (2003)

venerdì 18 ottobre 2024

Antoine Fafard

Antoine Fafard, chitarrista/bassista/compositore canadese originario di Montreal ma attualmente residente nel Regno Unito, è stato musicista per il gruppo canadese Spaced Out  https://progressivedelnuovomillennio.blogspot.com/2024/10/spaced-out.html  nella prima decade degli anni duemila.
La sua carriera solistica ha avuto inizio nel 2011 e l'ha portato a rilasciare sul mercato discografico dieci full length: " Solus operandi" (2011)," Occultus tramitis" (2013), " Ad perpetuum" (2014), "Sphere" (2016), " Proto mundi "(2017), "Doomsday vault" (2017), 
" Borromean odyssey" (2019) con il batterista Todd Sucherman e il tastierista Gary Husband, "Chemical reactions" (2020) con il batterista Gavin Harrison, "Spatium & Tempus" (2022) con il moniker Alta Forma, con JK Harrison (voce) e Todd Sucherman (batteria), primo album non meramente strumentale di Fafard, " Perpetual mutations" (2024) sempre con il batterista Gavin Harrison.
Il tappeto sonoro di Fafard presenta un interessante ibrido tra l'approccio sonoro progressive-fusion e il mondo della musica da camera e orchestrale. 
Dall'ultimo album Perpetual mutations rilasciato il 24 luglio 2024 dall'etichetta Harmonic heresy, la terza traccia Viiral information 101 con il violino dell'affascinante Ally Storch in bella evidenza.

Album consigliato: Perpetual mutations  (2024)

martedì 8 ottobre 2024

Questioner/ Isthmus

I Questioner sono un combo progressive/post-metal di Baltimora,  importante città di oltre seicentomila abitanti del Maryland. 
Formatasi nel 2005, la band statunitense ha autoprodotto il suo primo album con il nome Isthmus, prima di passare all'attuale moniker nel 2010 per la pubblicazione del secondo omonimo full-length.
Line up 2010:  Noel Mueller: chitarra, voce. Joe Kienle: basso. Chris May: batteria. Matt Hogans: chitarra.
In ascolto la prima traccia The return


Arnaud Quevedo & Friends

Arnaud Quevedo (classe 1981) è un polistrumentista/compositore con sede a La Rochelle, città costiera di quasi ottantamila abitanti del sud-ovest della Francia, capoluogo della Charente Marittima https://it.wikipedia.org/wiki/Charente_Marittima.
Insegnante al Conservatorio fin dal 2007, dopo diversi progetti di band, tributi a Frank Zappa, Gong, King Crimson e Magma, dopo un E.P. "OniZ" nel 2012 ha iniziato a produrre full length a suo nome dal 2020 coadiuvato anche dai suoi migliori studenti.
Oltre al disco dal vivo del 2021 "Electric tales live 21-0226" tre sono le uscite discografiche in studio: "Electric tales" (2020), "Roan" (2021) e " 2nd life" (2023).
Dal sito ufficiale https://www.arnaudquevedo.com:  "Quevedo ha sviluppato un approccio unico alla chitarra, fondendo armonie complesse e ritmi moderni per creare un'esperienza di ascolto coinvolgente. Le sue composizioni sono caratterizzate da una ricca tavolozza di suoni, che oscillano tra jazz, rock e influenze contemporanee, oltre a ispirazioni tratte dalla musica da film e dai videogiochi. Vero e proprio camaleonte musicale, suona diversi strumenti, tra cui chitarra, basso, tastiere, batteria e sassofono, arricchendo il suo repertorio".
Line up 2023: Arnaud Quevedo: chitarra e voce. Anthony Raynal: batteria. Noé Russeil: basso, voce secondaria. Marin Michelat: tastiere. Eva Tribolles: contrabbasso, voce secondaria. Lucille Mille: flauto. Julien Gomila: sassofoni. Eloïse Baleynaud:voce principale.
In ascolto/visione Roan del 2021


Album consigliato:  2nd life (2023)

giovedì 3 ottobre 2024

Lazertüth

I Lazertüth si sono formati a  New Bedford, cittadina del Massachusetts di quasi centomila abitanti, grazie a Ethan Weiss (tastiere), Kevin Fernandes (basso) e James Boyer (batteria). 
A livello discografico esordiscono nel 2014 con l'E.P. " Mayner Manep" a seguire sei full length: The Akami " (2016) "Serpentor" (2019), " Leon" (2020), " Galaxies " (2020), " Galaxies II: Another Weird Space Phenomenon" (2022)e "Folding Spaces" (2022).
In tutti gli album il trio ospita altri musicisti per un sound che veleggia verso uno spumeggiante space rock progressivo di buon impatto.
In ascolto l'intero primo disco

Album consigliato: The Akami (2016)

Egor Lappo

Egor Lappo è un polistrumentista russo nato il 13 gennaio 1995 a Kaluga, città portuale di oltre trecentomila abitanti a 150 km sud-ovest da Mosca.
I suoi lavori, permeati di buon prog metal, sono: "Way Without Light" (2018),  "Azimuth" (2019), "Trancevoicer" (2021) , "Naturealism" (2022),  "Abandoned Corners" (2023), "Reasonable Nonsense" (2024).
In ascolto l'intero ultimo album

Album consigliato: Reasonable Nonsense (2024)


Harpazo

Il progetto Harpazo è stato ideato nel 2024 da due polistrumentisti quali Marc Centanni (chitarre e tastiere) e Gary Wehrkamp, membro degli Shadow Gallery e Ayreon,  (voce, chitarre, tastiere, batteria e basso). 
La coppia ha chiamato a sè considerevoli artisti della scena progressive metal tra cui i vocalist Michael Drive Lee (Barren Cross / Human Code),  Lee Lemperle (Outside the Wall), DC  Cooper (Royal Hunt), Christian Liljegren (Narnia),  Les Carlsen (Bloodgood) e  Rey Parra (Deny the Fallen / Sacred Warrior). I batteristi Mark Zonder (Fates Warning / Warlord) e  Niklas Kah (Lord of the Lost / Flaming Row). Il tastierista Bruno Sa (Operation Mindcrime).
Tale nutrita line up ha dato vita al disco “The Crucible”.  uscito il 28 giugno 2024 per Rockshots Records https://shop.rockshots.eu/en/ .
L'album, magniloquente opera prog metal futuristica con una storia distopica e tecnologica che si svolge in tre luoghi ( Roma, Gerusalemme e New York), è composta da dodici tracce per settanta minuti di musica. 
Sito ufficiale: https://harpazomusic.com
In ascolto la terza traccia I am God