Ulteriore
prova convincente (anzi di più…) per gli Unreal City. L'ensemble guidato dalla “coppia” Zanetta-Tarasconi si consolida come una delle più entusiasmanti realtà del rinvigorito Progressive italiano del terzo millennio. Di loro avevamo già ampiamente trattato (vedi http://progressivedelnuovomillennio.blogspot.it/2013/04/unreal-city.html e
La straordinaria band, dai numerosi e gratificanti trascorsi live anche extraeuropei, è così giunta alla terza produzione discografica con "Frammenti
Notturni", rilasciato il 10 settembre per AMS Records e le cui registrazioni sono avvenute presso il rinomato Studio 2 di Padova.
Il lavoro, cinque tracce per oltre tre quarti d'ora di godimento psicofisico sonoro, è eterogeneo e mai fine a se stesso, conducendo il fruitore nei meandri dell'oscurità che è il tema dominante –pur non essendo un concept album- del disco.
Estrapolo dai profondi testi in ordine di apparizione: "la notte fuori è fredda e non ammette negazioni", "ora vaghi come un'ombra ignota alla città", "la luce già separava la nebbia dall'oscurità", "la notte ci inghiottiva già", "intrappolata nel ricordo delle notti", "a noi non serviva affatto quella luce" "nelle religioni della luce si nascondono sempre i demoni del buio".
Il lavoro, cinque tracce per oltre tre quarti d'ora di godimento psicofisico sonoro, è eterogeneo e mai fine a se stesso, conducendo il fruitore nei meandri dell'oscurità che è il tema dominante –pur non essendo un concept album- del disco.
Estrapolo dai profondi testi in ordine di apparizione: "la notte fuori è fredda e non ammette negazioni", "ora vaghi come un'ombra ignota alla città", "la luce già separava la nebbia dall'oscurità", "la notte ci inghiottiva già", "intrappolata nel ricordo delle notti", "a noi non serviva affatto quella luce" "nelle religioni della luce si nascondono sempre i demoni del buio".
Il disco, che non riscontra cadute di livello artistico, è caratterizzato da aspetti sinfonici e romantici con consuete tendenze prog-darkeggianti ma dal crepuscolarismo più tenebroso e alcuni fraseggi simil jazzistici funkeggianti, il tutto guarnito con grande sensibilità dalla perizia degli strumentisti e dal particolarissimo " vate" delle tastiere il giovane Dottor Emanuele "Ema" Tarasconi, compositore di musica e liriche, le quali sono autentici e scintillanti gioielli in montature sonore splendidamente rifinite.
Line up
Emanuele Tarasconi: tastiere,theremin, chitarra acustica e voce. Francesca Zanetta: chitarre e mellotron, Dario Pessina:
basso e la new entry Marco Garbin: batteria e percussioni.
Guest stars: Camilla Pozzi: voce e Matteo Bertani: violino.
Sito ufficiale:
http://www.unrealcity.it
Ecco "La grande festa in maschera", traccia di apertura, nonchè più lunga, del disco.
Il brano consta di 5 movimenti di cui quattro strumentali: Desir, Exitacion, Orgasme e Resolution che sono inframmezzati dal cantato Plateau.
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