ll poliedrico quintetto francese UKanDanZ, formatosi a Lione, di fatto è un gruppo multinazionale per la presenza di Asnake Gebreyes, un cantante etiope dalle linee melodiche incredibilmente complesse e dalla capacità vocale di grande impatto emotivo per il fruitore. Due proposte discografiche: Yetchalal nel 2012 uscito anche in versione limitata in vinile singolo (300 copie) e doppio (500 copie) e Awo nel 2016. Un ensemble eterogeneo per la propensione etno folk della loro proposta sonora che ben si interseca con il jazz fusion progressivo e il noise rock. Line up: Benoît Lecomte: basso elettrico. Guilhem Meier: batteria. Damien Cluzel: chitarra. Lionel Martin: sassofono e il vocalist Asnake Gebreyes.
Gli Hadal Sherpa sono un gruppo creatosi nel 2013 in Finlandia a Vantaa, città meridionale di 200.000 abitanti, confinante con la capitale Helsinki. L'ensemble nordico ha pubblicato il primo disco omonimo autoprodotto nel 2017, un album composto da Pasanen totalmente strumentale che si dipana in otto tracce per 68 minuti di musica. Il sound è orientato allo space-psyco-prog con aspetti etnici rilevanti che impreziosiscono l'opera. Line up: Vesa Pasanen (chitarra, bouzouki, tastiere, percussioni), Matti Elsinen (tastiere), Ville Kainulainen(chitarra), Sauli Marila (basso e violoncello) e Ilja Juutilainen (batteria e percussioni).Musicisti ospiti: Arttu Muhonen alle percussioni, Pi Kiviharju al flauto e Olli Rautiainen alla tromba Link utili: https://hadalsherpa.bandcamp.com/releases https://www.facebook.com/HadalSherpa/
Inatteso e graditissimo
ritorno per i Trama , ensemble genovese con una storia che prende il via nello
scorso millennio giacchè nascono nel
1995 nel capoluogo ligure con l’intenzione di crearsi uno spazio nel mondo del
rock progressive d’autore attraverso composizioni non banali ma intrise di quella
semplice alchimia di sedurre il fruitore. Traggo dal loro sito” …cercano di rendere più
orecchiabile un genere difficile agli ascoltatori comuni, senza tralasciare le
particolarità più significative per gli appassionati“.
Prima di quest’anno nella
loro discografia un ottimo album “Prodromi di finzioni sovrapposte” (1998
Mellow Records) e alcuni tributi ma –finalmente- il 22 Giugno 2018 per la
Lizard Records (serie Locanda del vento) è uscito il secondo full length “Oscure
Movenze”, un lavoro ove convivono interessanti testi e parti strumentali di
grande impatto emotivo, convincente connubio tra melodie progressive e
ricercate interpretazioni vocali/ strumentali degli artisti. Un’opera che,
parafrasando i loro testi, non porta ad
una “confusione implosa ma vola leggera verso le anime”.
La particolarità è che la Line
up del nuovo disco è rappresentata da tutti i membri storici dei Trama dell’altro
secolo: Annalisa Accorsi: voce. Lorenzo Loria: chitarre. Luca Scherani:
tastiere. Paolo Gaggero: batteria e Gabriele Guidi Colombi al basso
Si possono realizzare dischi
di gran classe in Italia nel 2018? La risposta è assolutamente si!
La Lizard
Records di Loris Furlan http://www.lizardrecords.it è tra le etichette nostrane che portano avanti progetti
di qualità che vanno al di là del bieco discorso riguardante il mercato delle
vendite e delle etichettature di genere.
Il loro quarto disco dal
titolo “And in thy heart inurn me”
uscito nell'Estate di quest’anno è uno degli esempi più fulgidi di come si possa
essere profondi e ammalianti nelle proposte sonore. Il titolo, la cui
traduzione declama “e nel tuo cuore custodisci le mie ceneri” (sesta traccia
dell’album), è il verso finale della poesia “You say you love “ di John Keats
(1795-1821) uno dei più significativi letterati del Romanticismo.
Ed è proprio la
poesia inglese di fine 700-metà 800 a strutturare verbalmente l’album che di
fatto diviene una sorta di concept in quanto vengono proposte quindici composizioni di poeti
quali William Blake (1757-1827), William Wordsworth (1770-1850) oltre al già
citato Keats. Tutto avviene con assoluto rispetto, con le liriche che vengono declamate in forma canzone mantenendo la possanza artistica dei
versi originali.
Fascinoso nel suo fluire per
quasi un ora di musica, il quarto full length dell’ensemble ligure, costituitosi
nel 1999, è suonato in maniera impeccabile e cantato in modo sopraffino da
Alessandro Brocchi che ricorda - per larghi tratti- Brendan Perry dei Dead Can
Dance.
Afflati jazzistici che si intersecano al folk della terra d’Albione con
reminiscenze progressive “di classe” per
una produzione di qualità eccelsa in ogni step compositivo ed esecutivo.
Da sottolineare la splendida copertina melanconica-decadente a cura del fotografo di Wuppertal (Germania) Normann Thielen http://dark-romance-photographie-und-poesie.de . Decorazioni interne di William Morris e progetto grafico di Giovanni Occhipinti.
Assolutamente consigliato!!
Hanno suonato nel disco: Daniele Marini:
tastiere. Alessandro Brocchi: voce, chitarre. Valter Rosa: chitarre e bouzuki.
Davide Baglietto: flauti,ocarine, musette del Berry, tastiere. Alessandro
Mazzitelli: tastiere, sintetizzatori analogici, percussioni, basso e produzione.Fabio Biale: violino. Giampiero Lo Bello: filicorno e tromba. Edmondo Romano: clarinetto basso. Lorenzo Baglietto: sax contralto. Federico Fugassa: contrabbasso. Roberto Rosa e Ivan Ghizzoni: basso. Leonardo Saracino, Davide Bonfante e Nicola Immordino: batteria.
Link utile: https://www.facebook.com/monjoieband/ info:monjoie.band@gmail.com In ascolto la settima traccia del disco "The sick rose", poesia di William Blake e contenuta nella raccolta Songs of Experience (1794), due quartine che ruotano attorno alla suggestiva diade amore-morte.