Rikard Sjoblom (Beardfish)

Rikard Sjoblom (Beardfish)
“La luce sul Prog non si è mai spenta, è stata solo offuscata in attesa di nuova energia dal risveglio delle coscienze....”. (Mauro Pini)

martedì 2 settembre 2025

Imanissimo

Imanissimo è un ensemble indonesiano guidato dal polistrumentista Iman Ismar.
Ad oggi hanno pubblicato quattro album: “Imanissimo” (2002), “Z's Diary” (2004), " Happiness and Sadness " (2013) ed "Enigma" (2017). 
Il loro sound mescola abilmente il prog psichedelico sinfonico con l'heavy metal e un tocco di world music e sonorità etniche locali.
Line up 2017: Raden Agung: tastiere, sintetizzatore, campionatore, chitarra elettrica, violoncello, suling, gamelan, arrangiamenti. Kelana Proehoeman: chitarra elettrica, chitarra acustica, cori. Johanes Jordan: chitarra elettrica ed acustica, sintetizzatore per chitarra, flauto, sassofono, voce, gamelan. Iman Ismar: tastiere, basso, voce, ocarina, gamelan. Marcellus Putra: batteria, gamelan https://it.wikipedia.org/wiki/Gamelan.
Ospiti: Louise Mercy: chitarra acustica, coro. Alberto Dwijayadi: voce solista in un brano. Siti Chairani Proehoeman: sassofono soprano, Fauzan: violino. Alamanda D., Caliandra V., Eleanora, Fabiola, Nareswari S., Sekar, Sharen Perla: coro
In ascolto Send me an angel, quarto brano tratto da Happiness and Sadness



Album consigliato: Enigma (2017)

Agropelter

Agropelter  è il progetto artistico one man band del polistrumentista norvegese Kay Olsen.
Per descrivere la genesi del suo album di debutto “The Book of Hours” il 25 luglio 2025 tramite la label statunitense The Laser's Edge https://www.lasercd.com/?ref=leg, il musicista ha così dichiarato (vedi https://progrockjournal.com/interview-exclusive-interview-with-kay-olsen-of-progressive-rock-project-agropelter ) : " Il progetto ha iniziato a prendere forma sulla tastiera/sintetizzatori quando è scoppiata la pandemia nel 2020 e improvvisamente mi sono ritrovato con molto tempo libero. La musica è sempre stata una delle cose più importanti della mia vita, quindi l'isolamento è arrivato al momento giusto per permettermi di esplorare questo nuovo approccio alla composizione e all'arrangiamento musicale. Volevo scrivere musica senza tener conto della strumentazione tradizionale che si trova normalmente nel rock progressivo, quindi le chitarre ritmiche sono quasi inesistenti nell'album. È davvero ironico, dato che il mio strumento principale è la chitarra. In quel periodo ero molto appassionato di Eloy, Rachmaninoff, John Coltrane e musica pastorale, e penso che questo traspaia chiaramente. All'improvviso, avevo abbastanza materiale per mettere insieme un album".
Il tappeto sonoro del full length, in tre quarti d'ora di musica per sette tracce, interfaccia con maestria le tradizioni del rock progressivo classico con influenze che spaziano dalla musica classica all'ambient, creando un universo sonoro di rara bellezza e complessità.
Line up: Kay Olsen: chitarre, tastiere soliste, organo da chiesa, basso. 
Ospiti: Andreas Skorpe Sjoen: batteria. Mattias Olsson: percussioni, sovraincisioni, mellotron. Jonas Reingold: basso fretless. Jordi Castella: pianoforte a coda. Eli Mine: clavicembalo. Norlene M: violoncello. Eileen Antu: contrabbasso. Luis Vilca: flauto contralto. Hannah Danets: flauto. Zhivago: fagotto e Edgar Asmar al  duduk
In ascolto il secondo brano Levitator