venerdì 30 dicembre 2022

Top five italiana 2022

Il Progressive Italiano vive, a mio avviso, una stagione ricchissima di uscite discografiche di valore. E' sempre più difficile fare scelte tra tanta qualità, ecco la mia top five nazionale tra i dischi che ho ascoltato quest'anno, in rigoroso ordine alfabetico per artista/gruppo. 

Aliante: Destinazioni oblique 
Il combo toscano originario di Coltano in provincia di Pisa, il 24 agosto per l' etichetta Mellow Records del deus ex machina progressivo Mauro "Faraone" Moroni ha rilasciato il terzo album di una storia iniziata discograficamente nel 2017. "Destinazioni oblique" questo il titolo del full length, con una formazione a quattro che amplia lo spettro sonoro della band,  consta di dieci tracce per oltre 76 minuti di un sound meramente strumentale assai raffinato che veleggia tra afflati sinfonici, riverberi psichedelici e venature jazzy, un lavoro ricco di variegate sfumature nelle melodie e negli assoli. 
Line up: Davide Capitanio: chitarre elettriche e acustiche. Michele Lenzi: tastiere, fagotto, chitarra acustica, flauto. Alfonso Capasso: basso. Jacopo Giusti (che si è occupato anche di realizzare la copertina): batteria, didgeridoo. Ospiti in un brano ciascuno Serena Andreini: voce narrante e Marianna Vuocolo: violino.
In ascolto/visione la quinta traccia "Cartimanduia"

Daal: Daedalus
Il 13 maggio per Ma.ra.cash Record, storica etichetta di Vigevano, è uscito il settimo album in studio dei Daal formatisi nel 2008 a Bergamo grazie al batterista Davide Guidoni (il DA di DAAL)  e al tastierista Alfio Costa (l'AL di DAAL).
Il disco che consta di sei o nove tracce a seconda delle versioni è una raffinata apoteosi di  splendore sinfonico con lo stile consueto della band che veleggia, ad alta quota,  verso uno space progressivo di spessore con il mellotron in grande evidenza e il chitarrismo di Salati sempre molto efficace.  
L'artwork a cura di Davide Guidoni è sintonico al contenuto musicale con le sue figure oscure e oniriche liberamente ispirate alla mitologia greca antica.
Line up: Alfio Costa: tastiere. Ettore Salati: chitarre elettriche. Bobo Aiolfi: bassi fretless. Davide Guidoni :batteria, percussioni , tastiere.
In ascolto la seconda traccia "Icarus Dream"

Galaverna: Wagdans
I Galaverna sono un ensemble proveniente da Verona e il 27 maggio hanno pubblicato per AMS Records il loro secondo album "Wagdans (la danza del fauno)", uno strepitoso disco folk progressivo che prosegue su quella affascinante linea melodica del loro esordio datato 2015 con "Dodsdans (la danza della morte)".
Wagdans, un concept sulla forza vitale della natura, nelle sue sei tracce per una quarantina di minuti declina il verbo del piacere fruitivo  con le composizioni fascinose del leader Valerio "Willy" Goattin che sono autentiche gemme che si apprezzano una dopo l'altra senza soluzione di continuità in un suntuoso e suggestivo viaggio acustico.
Line up: Valerio “Willy” Goattin: voce, chitarre, percussioni e harmonium. Simone Marchioretti: batteria e percussioni. Simone Rodriguez: violino e cori. Lorenzo Boninsegna: viola. Stefano Masotto: basso e cori. Davide Corlevich: chitarre e cori. Chiara Paganini: flauto.
In ascolto l'intero album



Nathan: Uomini di sabbia
Riprendendo sia la famosa frase dantesca (canto di Ulisse il XXVI dell'inferno), sia il titolo della prima traccia del nuovo album dei Nathan, possiamo affermare con convinzione che "Fatti non foste" per essere solo una cover band come in origine (Genesis, Supertramp, Pink Floyd et...) ma per creare inediti di spessore attraverso tre album in sei anni. 
Il nuovo full length dell'ensemble savonese dal titolo evocativo "Uomini di sabbia" è stato rilasciato, ancora una volta,  da  AMS Records il 25 febbraio in cd papersleeve.
L'album consta di otto tracce per un'ora di grande spessore sinfonico progressivo con sprizzatine vigorose heavy.
La coppia storica, anche autorale, Abba/Lugaro è in perfetta sintonia creativa. L'ingresso di forze nuove ha portato rinnovata linfa sonora, da segnalare il giovane chitarrista Giulio Smeragliuolo, presente in tutti i brani, che ha avuto l'onere di sostituire un talentuoso della chitarra come Daniele Ferro (presente nei precedenti lavori) e l'ha fatto alla grandissima con dei "solo" imponenti, di ottima pregnanza virtuosistica. 
Fiori all'occhiello- more solito- della produzione Nathan sono l'innata capacita del Professor Abba di tessere melodie e i profondi testi di Bruno "penna" Lugaro, in questo caso alle prese con una sorta di concept album in cui l'uomo, seppur debole e fragile, trova l'ardimento - con lo spirito di avventura- di affrontare ogni avversità e sopruso come ben recita l'incipit del primo brano " Fatti non foste a vivere come bruti, ma per sfidare l'ignoto. Ci muoveremo in branco come lupi. questa è la nostra missione".
Line up: Bruno Lugaro: voce solista, seconde voci. Piergiorgio Abba: tastiere, chitarra acustica. Giulio Smeragliuolo: chitarre. Luca Grosso: batteria. Fabio Zunino e Dino Cerruti: basso. Altri due storici componenti della band ossia Fabio Sanfilippo (batteria) e Mauro Brunzu (basso) sono presenti in un solo brano, la terza traccia "Delirio Onirico" .
In ascolto l'intero album

 
Odessa: L'alba della civiltà
In questi tempi complessi se una persona pronuncia la parola Odessa, subito la mente si proietta nella parte orientale dell’Europa ove Odessa sta per il porto ucraino sul Mar Nero.  
Al melomane progressivo diversamente giovane qual sono, la parola rievoca  la seconda traccia di Crac, album degli Area del 1975, ma Odessa è qui e ora la band marchigiana che  è giunta al terzo full length "L'alba della civiltà" rilasciato il 4 marzo dalla Lizard Records, la label indipendente trevigiana di Loris Furlan che, nel commentarne l’uscita,  ha dichiarato: “Un album di grande pathos, cresciuto con slancio e passione, un gran bel viaggio”. Il disco, otto tracce per tre quarti d’ora di musica, è una vera delizia per il fruitore in quanto è un continuo mutare nell’espressività ritmica e melodica con una dinamica di base hard-progressive ma con sprizzate jazzistiche e momenti più intimistici e rilassati. 
Un lavoro in cui si sente la grande coesione degli strumentisti, la quale ci fa tornare indietro con atmosfere vintage che pervadono in ogni traccia, il tutto con gusto rinnovato e la fragranza di sapori del nuovo millennio.
Otto brani con il breve prologo iniziale no words di 1,47 de "La stanza vuota", una delicata introduzione che ci invita a riempire la nostra “stanza cognitiva” con le altre sette tracce tra cui spiccano la title track  con la possente richiesta di contrastare sempre le forze oscure che tramano, la cover " L'anno, il posto, l'ora 1972", brano dei Pooh del periodo sinfonico "Parsifal", la raffinatissima  “Di buio e luce parte 2” (….segui la mia voce che non trema, segui la mia mano io non temo, segui la tua voce che ti guida a me), l’energica “Rasoi” (….l’uomo gioca a fare Dio con logica e follia…), infine lo strumentale "L'organista del bosco" dedicato alla memoria del pittore Silvano Braido.
Grande plauso alle composizioni di Lorenzo Giovagnoli che si conferma grande penna nonchè pregevole illustratore, cantante di intensa vocalità espressiva e tastierista (Hammond in gran evidenza!) eccellente. Al suo seguito creativo il magico flauto traverso di Gianluca Milanese, la poderosa coppia ritmica di Valerio De Angelis (basso) e Marco Fabbri (batteria) e last but not least il pregiato chitarrismo di Giulio Vampa. 
In ascolto "Rasoi" settima traccia dell'album.  

Tra i dischi non propriamente progressivi desidero segnalare un album di un artista che ha fatto la storia del prog internazionale  ossia Franco Mussida.
Il celeberrimo chitarrista, vocalist e compositore della Premiata Forneria Marconi, ha rilasciato il 7 ottobre per  CPM musicfactory "Il pianeta della musica e il viaggio di Iotu"un capolavoro armonico di bellezza, con melodie e parole che creano un simposio magico, una alchimia musicale di gusto superiore.
L'album dell'artista milanese classe 1947 è una alternanza di brani cantati, di narrazioni e di tracce strumentali ove si erge la magnificenza chitarristica di Mussida.
In ascolto/visione l'oro del suono, seconda traccia del disco


 

martedì 27 dicembre 2022

Top five internazionale 2022

Decidere quali siano i top five nel mare magno delle uscite discografiche internazionali progressive non è agevole. Sono dunque a proporre - in ordine alfabetico-  alcuni lavori , tra i dischi che ho potuto ascoltare, che ritengo meritevoli di menzione per questo 2022 che sta volgendo ormai al termine. 

Birth: Born

I Birth  sono una entità musicale che prende spunto da due preparatissimi musicisti come Brian Ellis (chitarra, tastiere) e Conor Riley (chitarra, tastiere, voce)  ex membri di una eccelente band come quella  dei californiani Astra. La coppia affiancata , per la sezione ritmica, dal  bassista Trevor Mast e dal batterista Paul Marrone ha pubblicato il 15 luglio per Bad Omen Records l'album  "Born", una gemma di prog rock space/psichedelico dal suono retrò con vigorosi afflati hard rock.
Un viaggio musicale per tutti i sensi, un debutto che non può essere ignorato nella sua durata di poco più di quaranta minuti divisi in sei tracce.
In ascolto l'intero disco


Crippled Black Phoenix: Banefyre
Questo dodicesimo doppio album della band di Bristol, i Crippled Black Phoenix, prende spunto per il titolo dai falò ove venivano bruciate vive le streghe nei tempi antichi.
Nonostante la corposa durata, “Banefyre” uscito per la label francese Season of mist il 9 settembre, scorre via risultando piacevolmente vario e coinvolgente. 
Il tappeto sonoro si snoda tra psichedelia ipnotica e pulsante, chitarre vorticose con riff possenti, post dark progressivo con vene melodiche avvolgenti.
Line up: Justin Greaves: chitarre, batteria, basso. Belinda Kordic: voce, percussioni. Helen Stanley: pianoforte a coda, sintetizzatori, tromba. Andy Taylor: chitarre . Joel Segerstedt: voce, chitarra.
In ascolto l'intero album di 97 minuti!


Green Asphalt : Green Asphalt

Green Asphalt è un progetto agognato per molto tempo, pare per 17 anni, dal poliedrico  musicista/compositore/produttore Dan Helge Valter Bornemark, nato nel 1965 a Malmö, la terza città della Svezia per dimensioni e numero di abitanti (quasi 350.000).
L'omonimo album d'esordio, rilasciato digitalmente e come copia fisica solo in vinile (sia in versione nera classica, sia in versione numerata verde) l'11 marzo, è diviso in sette tracce per poco più di tre quarti d'ora di intrigante, eclettico e sorprendente sound progressivo brillantemente composto, eseguito e arrangiato da Bornemark. 
Da sottolineare la parte grafica di notevole fascino per un opera di assoluta gradevolezza.
Line up: Dan Bornemark: voce principale, basso, tastiere, chitarra acustica. Björn Claeson: flauto, sassofono. Bengt Baadtoft Johnson: batteria. Niklas Ekelund: chitarra.  Helena Josefsson, Hjördis e Signe Bornemark: voci.
In ascolto e in visione una versione live di Xcuse me la seconda traccia del disco.


Gleb Kolyadin : The Outland
Il compositore e pianista russo classe 1989, originario di San Pietroburgo, dopo i successi targati Iamthemorning, ha rilasciato tre album da solista , il terzo dei quali è " The Outland" che, in attesa dei supporti tangibili previsti per il 23 maggio 2023, ha visto la luce il 4 novembre solo per via digitale  https://glebkolyadin.bandcamp.com/album/the-outland.
L'opera è di grande impatto emotivo, Kolyadin ha un modo di suonare il pianoforte sorprendente e coinvolgente e le sei tracce per poco più di quaranta minuti di musica del nuovo full length lo confermano tra le realtà più radiose del terzo millennio progressivo. 
Nell'album suonano assieme a lui, due amici di vecchia data:  il celeberrimo batterista Gavin Harrison e il chitarrista Vlad Avy tra gli ospiti troviamo, oltre a un nutrito ensemble d' archi 
( arrangiatore Grigory Losenkov) e il  coro "Collegium Cantus, Tony Levin, Tim Lefebvre  e Zoltan Renaldi (basso). Evan Carson (bodhrán, percussioni). Eliza Marshall (flauto) . Grigory Osipov (marimba, vibrafono). Svetlana Shumkova (handbpan). Ilya Gindin (clarinetto). Konin: 
( battimani).
Ecco il teaser dell'album


Siiilk: Eemynor
I Siiilk  sono  originari di Lione. Il 19 ottobre, per l'etichetta transalpina Musea Records ha visto la luce  il loro terzo disco "Eemynor", otto tracce per 47,34 minuti di musica pervasa da eleganza sonorafinezza delle atmosfere, una vena melodico-progressiva di alto livello con la sublime vocalità di Catherine Pick che si erge suprema. 
Il leader Richard Pick in merito al disco ha dichiarato:" Eemynor è più prog dei nostri album precedenti, con due lunghe tracce iniziali costruite come una sinfonia con movimenti e cambi di atmosfere, alternando parti strumentali e momenti più acustici in cui le nostre voci e i nostri testi raccontano il fantastico viaggio di persone in guerra che anelano alla pace e alla serenità, un tema universale che  si attiene bene all'attualità".
Line up: Richard Pick: voce, handpan. Catherine Pick: voce indiana, harmonium: Gilbert Gandil: chitarre acustiche ed elettriche: Jacques Roman: tastiere. Guillaume Antonicelli: basso. Clément Vullion: batteria. Ospiti: Alain Chaléard: daf iraniano. Roland Richard: clarinetto. Attilio Terlizzi: batteria. La copertina è di Charles Mege
In ascolto Song for Syd , un chiaro tributo a Syd Barrett, il fondatore dei Pink Floyd, settimo brano del disco.



Un disco che desidero segnalare non proprio progressive seppur qualche afflato lo abbia è Clear Dawn il secondo disco degli Aurora Clara, un gruppo di Madrid di jazz rock fusion composto da Raul Mannola: chitarre. Juan Carlos Aracil: flauto. Denis Bilanin: tastiere. Jorge Barrero: basso elettrico. Marco Anderson e Boris Momtchilov: batteria: Zeke Olmo: congas.
L'album uscito il 3 gennaio è impreziosito dalla presenza nella title track del mitico violinista statunitense Jerry Goodman (The Flock, Mahavishnu Orchestra, Dixie Dregs), il disco è impregnato di ritmi rock energici e passaggi blues che si fondono con deliziosi assoli di chitarra fusion dalla cadenza incalzante. 
In ascolto la quinta traccia The old ones




venerdì 16 dicembre 2022

Audio'm

Gli Audio'm sono un progetto francese che ha preso origine  presso la città costiera di Banyul-sur-Mer https://it.wikipedia.org/wiki/Banyuls-sur-Mer , all'estremo sud-ovest, a cavallo del confine con la Spagna, ed è probabilmente nota per aver partecipato a diversi festival progressivi come il Prog Sud, aprendo per i Telescope Road e i Barak, nonché al Crescendo Festival del 2016 gruppo spalla per gli IO Earth.I musicisti sono tutti di questa zona francese tranne il noto batterista italiano Marco Fabbri già membro dei The Watch http://progressivedelnuovomillennio.blogspot.com/search?q=The+Watch.
Due sono gli album pubblicati, l'omonimo il 18 agosto 2016 e Godzilla l'8 settembre 2022 composto da un'unica traccia di 43 minuti!
Il marchio di fabrica dell'ensemble è la propensione ad una spiccata creatività con un prog sinfonico che si sviluppa anche attraverso afflati jazzistici e folklorici. 
Line up: Emmanuelle Olmo-Cayuela: voce. Marco Fabbri: batteria. Michel Cayuela  e Mathieu Havart: tastiere. Simon Segura: basso, chitarre. Gary Haguenauer: chitarra solista. Dominique "Oiss" Olmo: chitarra ritmica. 
Sito ufficiale: https://audiom.fr
In ascolto "Run away" la quinta traccia del primo disco

Album consigliato: Godzilla (2022)

Haven Of Echoes

Gli Haven Of Echoes sono stati fondati da Paul Sadler (ex cantante/compositore/chitarrista del gruppo Prog Metal britannico Spires anche autore di un disco solista nel 2020, vedi
  https://paulsadlermusic.bandcamp.com/releases) e dal polistrumentista tedesco Andreas Hack (ex tastierista Frequency Drift http://www.ver1musica.it/project/frequency-drift/). 
Il loro album di debutto "The Indifferent Stars", in collaborazione con Nerissa Schwarz (arpa elettrica, tastiere) e Wolfgang Ostermann (batteria)  è stato pubblicato il 7 ottobre 2022.
Nelle sei tracce per quasi 44 minuti di musica, il quartetto si dirige su sonorità crossover progressive dall' eccellente gusto melodico con riverberi metal. 
Un album che accompagna l'ascoltatore in un viaggio di auto-riflessione, esplorando il mondo simultaneamente connesso e sempre più isolato che abitiamo.
Sito ufficiale: https://havenofechoes.com
In ascolto Sirensong prima traccia del disco



giovedì 15 dicembre 2022

Hats Off Gentlemen It's Adequate

Gli Hats Off Gentlemen It's Adequate sono un progetto londinese  che ha avuto vita grazie al  compositore/polistrumentista/cantante/produttore Malcolm Galloway. Questo poliedrico artista nei suoi sei full length ( Invisible nel 2012, When the kill code fails nel 2015, Broken but still standing nel 2017, Out of mind nel 2018, Nostalgia for infinity nel 2020, The confidence trick nel 2022) e numerosi EP si è avvalso di numerosi ospiti. Nella line up stabile troviamo la moglie  Kathryn Thomas (flauto) e l'amico di vecchia data  Mark Gatland  (basso, cori, tastiere e co-produttore) . La loro musica combina progressive/alt rock, elementi sperimentali e classici, minimalismo, metal, folk, funk ed elettronica, per un decoroso risultato d'insieme. 
In ascolto la title track dell'album Nostalgia For Infinity in versione radio edit


Album consigliato: Nostalgia For Infinity (2020)

Birth

I Birth sono una entità musicale che prende spunto da due ex membri ( Brian Ellis: chitarra, tastiere e Conor Riley : chitarra, tastiere, voce) della band californiana di San Diego gli  Astra https://progressivedelnuovomillennio.blogspot.com/search?q=astra
 Alla coppia si sono aggiunti, per la sezione ritmica,  il bassista Trevor Mast e il batterista Paul Marrone.Il quartetto statunitense ha esordito nel 2021 con un EP omonimo autoprodotto, la buona accoglienza di critica e pubblico ha creato la possibilità di pubblicare il 15 luglio 2022 per Bad Omen Records https://badomenrecords.bandcamp.com  l'album  "Born", una gemma di prog rock space/psichedelico dal suono retrò, un viaggio musicale per tutti i sensi, un debutto che non può essere ignorato nella sua durata di poco più di quaranta minuti divisi in sei tracce.
In ascolto l'intero disco


martedì 13 dicembre 2022

Esthesis

Il progetto  Esthesis  nasce da un'idea del talentuoso compositore/polistrumentista Aurélien Goude  (tastiere, voce, chitarra, basso)  in collaborazione con tre musicisti: Baptiste Desmares (chitarra solista), Marc Anguill (basso) e Florian Rodrigues (batteria). Il loro primo EP intitolato "Raising Hands" è stato pubblicato nel gennaio 2019 a seguire l'album di debutto "The Awakening"  il 14 novembre 2020. Il 19 agosto 2022, con Arnaud Nicolau che ha sostituito Rodrigues alla batteria e la compartecipazione vocale di Mathilde Collet, è stato rilasciato "Watching Worlds Collide" per la label Misty Tones, sette tracce per  cinquanta minuti  di godibilissimo sound neo progressivo con incursioni fusion di notevole spessore e arrangiamenti molto elaborati, tappeto sonoro arricchito dagli ospiti Maceo Le Fournis (sassofono tenore), Axel Foucan (trombone), Yannis Beugré (tromba), Mathieu Vilbert (violino), Vincent Blanot ( banjo, dulcimer, percussioni).
Sito ufficiale: www.esthesismusic.com
Dall'ultimo album in ascolto la seconda traccia Place your bets


Album consigliato:  Watching Worlds Collide (2022)

O'Brother

Gli O'Brother provengono da Atlanta https://it.wikipedia.org/wiki/Atlanta capitale dello stato della Georgia. Dopo aver debuttato discograficamente con  l' EP  "In Comparison to Me" nel 2006 il combo statunitense ha rilasciato un secondo EP "The Death of Day"  il 5 maggio 2009.
Le recensioni positive hanno di fatto trainato la band verso il loro primo full-length nel 2011 "Garden window" pubblicato il 15 novembre 2011 per la label  Triple Crown  http://triplecrownrecords.com ed è stato co-prodotto da Andy Hull e Robert McDowell dei Manchester Orchestra https://it.wikipedia.org/wiki/Manchester_Orchestra
La loro discografia di band indie rock, post-rock, rock sperimentale con sprizzatine progressive si completa con gli album "Disillusion" nel 2013, "Endless light" nel 2016 e  " You and I"  il 1 maggio 2020. 
Line up: Tanner Merritt (voce principale, chitarra), Johnny Dang (chitarra), Jordan McGhin (chitarra), Michael Martens (batteria) e Anton Dang (basso).
In ascolto l'intro di You and I


Album consigliato: You and I (2020)

lunedì 12 dicembre 2022

Philosophobia

Il progetto della nuova band multinazionale dei Philosophobia ha preso forma nel 2007 allorquando due amici strumentisti di lunga data, il chitarrista Andreas Ballnus e il batterista Alex Landenburg (Kamelot, Cyrha, Mekong Delta), si riunirono presso gli SU2 Studios in Germania per registrare alcune canzoni demo per un concept album prog metal che Andreas aveva scritto nei precedenti mesi. Poco dopo Alex si unì agli Annihilator come batterista in tour, mentre Andreas divenne il chitarrista di  Paul Di'anno (ex cantante degli Iron Maiden) . Tutto questo ha di fatto "congelato l'idea di realizzare un album in quanto entrambi i musicisti sono stati in tour in tutto il mondo per anni. 
Nel 2018 quando Ballnus è entrato in contatto con Kristoffer Gildenlöw (ex bassista dei Pain of Salvation nonchè fratello minore di Daniel, fondatore e leader supremo di questo importante gruppo svedese ) per un progetto di libro da lui scritto, ha avuto la possibilità di fargli ascoltare i vecchi demo che sono stati apprezzati dal musicista svedese. 
Tutto questo ha determinato la ripresa della primigenia idea per cui Landenburg e Ballnus affiancati dallo stesso Gildenlöw nonchè dal tastierista Tobias Weißgerber e dal cantante Domenik Papaemmanouil dei greci Wastefall, che aveva già cantato sui demo nel 2007, hanno iniziato le registrazioni per il loro album di debutto nel 2020.
Il disco omonimo, masterizzato da Alan Douches ( Fates Warning, Redemption, Mastodon ecc.) presso il West West Side Music di New York, è stato rilasciato il  22 giugno 2022 per 
l' etichetta di Los Angeles Sensory Records https://www.sensoryrecordings.com, nove tracce per 53 minuti di massiccio progressive metal con la produzione di Phil Hillen (Powerwolf, Kamelot, Alyssa White Gluz ecc..)
Line up:  Domenik Papaemmanouil: voce. Andreas Ballnus: chitarre. Kristoffer Gildenlöw: basso. Tobias Weißgerber:tastiere. Alex Landenburg: batteria
In ascolto e visone time to breathe, primo singolo e terza traccia del disco


lunedì 5 dicembre 2022

Siiilk

I Siiilk (rigorosamente con tre I ) si sono formati a Lione, città di oltre mezzo milione di abitanti della Francia sud-orientale, grazie a cinque musicisti: Guillaume Antonicelli ( basso ), Attilio Terlizzi (batteria, gong), Richard Pick  ( voce solista, chitarra acustica, tanpura ) e i co-fondatori ed ex membri dei Pulsar- mitica band del millennio scorso, vedi     https://it.wikipedia.org/wiki/Pulsar_(gruppo_musicale) - Gilbert Gandil ( chitarre elettriche, lap steel e acustiche, dobro, tastiere ) e Jacques Roman (pianoforti, synth, mellotron).
Come quintetto hanno dato alle stampe nel 2012 "Way to Lhassa" , nel 2017 con l'inserimento in pianta stabile di  Catherine Pick (voce, armonium indiano, pianoforte) hanno rilasciato "Endless mystery" . Il 19 ottobre 2022 con la sostituzione di Terlizzi con il batterista  Clément Vullion  ha visto la luce "Eemynor" otto tracce per quasi cinquanta minuti di musica pervasa da finezza delle atmosfere e da magia dei suoni, una vena melodico-progressiva di alto livello con la sublime vocalità di Catherine Pick che si erge suprema.
Tutti i dischi sono stati stampati da Musea Records http://www.musearecords.com, celeberrima etichetta transalpina.
Sito ufficiale: http://siiilk.com
In ascolto l'intero ultimo album

Album consigliato: Eemynor (2022)

Karcius

I Karcius si sono formati a Montreal  nella primavera del 2001 grazie a  Dominique Blouin al basso, Thomas Brodeur alla batteria, Simon L'Espérance alla chitarra e Mingan Sauriol alle tastiere.
Il quartetto canadese ha all'attivo sei full length in studio: "Sphere" nel 2004," Kaleidoscope" nel 2006, "Episodes" nel 2008, "The first day" nel 2012, "The fold" nel 2018 e "Grey white silver yellow & gold" il 18 marzo 2022. Da menzionare anche il "Live in France" nel 2019 e due singoli: "Parasite" nel 2021 e "Supernova" nel 2022 che sono stati inseriti poi nell'ultimo album.
Il loro tappeto sonoro spazia su varie sfumature con predominanza di afflati progressivi dediti alla fusion e all'heavy prog.
Line up attuale: Sylvain Auclair: voce principale, basso, percussioni. Simon L'Espérance : chitarre, synth, percussioni, tastiere, programmazione dei loop. Sébastien Cloutier: pianoforte, B3, mellotron, voce secondaria. Thomas Brodeur: batteria e percussioni, programmazione e sound design
Sito ufficiale: https://www.karcius.com
In ascolto Supernova, seconda traccia dell'ultimo disco


Album consigliato: Grey white silver yellow & gold (2022)

venerdì 2 dicembre 2022

Greco Bastián

Greco Bastián  è un compositore nato ad Acapulco, nota località balneare sulla costa pacifica del Messico. Dopo aver suonato con la propria band Cobalto Circus, l'artista messicano alla scioglimento della stessa ha deciso di proseguire da solo rilasciando dal 2019 - solo digitalmente- quattro full length e due E.P. 
Finalmente il 10 ottobre 2022 per la label Azafran Media è uscito in supporto cd  "With a little hell from my friend", opera di nove tracce più cinque bonus ove Greco Bastián fa suonare le proprie ardite composizioni a musicisti affermati e tecnicamente più preparati dell'Avant garde, del rock in opposition e Zeuhl. 
Tutto questo perchè ha affermato di essere " un uomo perso nella musica, non so suonare nessuno strumento, ma so come deve essere suonato, così compongo alcuni brani e alcuni cari amici mi aiutano a farli suonare come devono... Senza di loro non sono niente".
In ascolto Proteo Revampirizado, prima traccia del disco. 


  Album consigliato: With a little hell from my friend (2022)

martedì 29 novembre 2022

Numen

I Numen si sono formati nel 1992 ad Alicante  città di oltre 300.000 abitanti della comunità Valenciana a sud della Spagna, grazie a  band fondata da Víctor Arques (basso), Gaspar Martínez (batteria) e Manuel Mas (tastiere). L'ensemble spagnolo nel 1998  ha pubblicato "Samsara" l'album di debutto, un concept dedicato a tutte le cose che circondano l'uomo come parte integrante del Cosmo.
Nonostante l'ottima accoglienza del lavoro discografico, i Numen si sciolsero come band nel 2000. Dopo un lungo periodo di inattività nel 2013 i tre membri fondatori, sempre coadiuvati - come nel primo full length- da César Alcaraz (voce) e Antonio Valiente (chitarra), si sono riuniti e nel nuovo millennio hanno dato alle stampe due album: "Numenclature" nel 2014 e, dopo che Valiente è stato sostituito alla chitarra da Marcos Bevia," Cyclothymia" nel  marzo 2019 per l'etichetta prog cilena Mylodon records https://mylodonrecords.com . Attualmente sono impegnati nella produzione del loro quarto album, The Outsider, un'opera rock in cui debutta la nuova cantante Alba Hernández.
Line up odierna: Víctor Arques (basso), Alba Hernández (voce), Jorge Camarero (chitarra), Manuel Mas (tastiere) e Gaspar Martínez (batteria). 
Il loro stile è un possente neoprog con basi sinfoniche con afflati melodici di ottimo livello.
I membri attuali sono Víctor Arques (basso), Alba Hernández (voce), Jorge Camarero (chitarra), Manuel Mas (tastiere) e Gaspar Martínez (batteria).
In ascolto e in visione "Some faith" la seconda traccia del disco del 2019 

Album consigliato: Cyclothymia (2019)


martedì 22 novembre 2022

Deaton LeMay Project

I Deaton LeMay Project, provenienti dal Texas, sono stati fondati come partnership tra Roby Deaton (tastiere acustiche e synth, chitarre acustiche e portoghesi) e Craig LeMay (batteria e percussioni). Iloro esordio risale al 2019 con "Day After Yesterday".  Il 3 gennaio 2022 è stato rilasciato il  secondo full length "The fifth element" in cui il duo con Deaton alle prese con la voce in un brano è stato coadiuvato nelle sue dodici tracce per settanta minuti da Hadi Kiani: voce. Ehsan Imani e Josh Mark Raj: chitarre. John Haddad e Charles Berthoud: basso. Liza Evan:  violino.
Il loro tappeto sonoro è altamente ispirato al progressive sinfonico dei seventies ma con gusto raffinato e moderno.
In ascolto il brano Music, undicesima traccia dell'ultimo disco. Un lavoro discografico con il 50% del contenuto basato sui quattro elementi principali della vita (Terra, Acqua, Fuoco, Aria), ma con l'aggiunta di un quinto elemento essenziale della vita: la musica, che unisce gli altri quattro elementi della vita.


Album consigliato: The fifth element (2022)

lunedì 21 novembre 2022

Jambinai

I Jambinai si sono formati nel 2009 a Seul presso la Korea's National University of Arts, tutto ciò grazie all'incontro creativo tra  Ilwoo Lee: chitarra e piri (oboe di bambù), Eunyoung Sim: geomungo (cetra) e Bomi Kim: haegum (strumento simile al violino). L'idea primigenia, poi confermata dalle uscite discografiche è stata quella di fare un cross over di livello tra musica tradizionale e folkloristica coreana (gugak) e sonorità avant- rock e progressive.
Nel 2011 hanno pubblicato un EP omonimo e autoprodotto di tre canzoni. L'anno successivo è stato rilasciato il loro album di debutto: "Différance", che li ha portati a vincere il premio "Best Crossover Album" e la nomination per "Best Jazz & Crossover Performance" ai Korean Music Awards 2013. Hanno poi pubblicato altri due full length: "A Hermitage" nel 2016 e "Onda" nel 2019. L'11 novembre 2022. 
Degno di menzione il fatto che l'ensemble coreano, durante la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi invernali del 2018 a Pyeongchang, si è esibito con un'orchestra di suonatori di geomungo.
In ascolto la prima traccia Time of extinction del loro primo album



Album consigliato: Différance (2012)


martedì 15 novembre 2022

Indelible

Il gruppo norvegese degli Indelible si è formato nel 2008, inizialmente come progetto one man band del compositore e polistrumentista Marius Sjøli, successivamente un'altro polistrumentista Jason Walton, il bassista  Robert Hunter  e la vocalist Mona Sjøli hanno deciso di partecipare al progetto e poco dopo è stato rilasciato l'EP "Introduction". Il loro unico full length "Remnants in Red",  pubblicato da Strix Records, ha visto la luce alla fine di maggio 2011, dieci tracce per 35 minuti di crossover progressivo.



venerdì 11 novembre 2022

Panaceah

I Panaceah sono una band brasiliana proveniente da Rio de Janeiro che ha all'attivo solo materiale digitale, tra cui spiccano un album nel 2008 dal titolo "Spiral of time", un E.P. "Secret garden" nel 2019 e alcuni singoli.
Il loro stile è un progressive metal molto rigoroso e sempre suonato con perizia tecnica.
In ascolto Treasures and tales, ottava e ultima traccia del lavoro d'esordio la cui line up è la seguente: M.S. Larbos: voce. Victor Lountry: chitarra. Rodrigo Lonnan: batteria. Hephisto: tastiere e Rodrigo Dussak: basso.

mercoledì 9 novembre 2022

Ragnarök

I Ragnarök, il cui nome fa riferimento a un antico termine nordico usato per designare la fine del mondo, si sono formati grazie a Peter Bryngelsson, Henrik Strindberg e Staffan Strindberg, nel 1972 a Kalmar una città di 36000 abitanti del sud est della Svezia, affacciata sul mar Baltico. 
Dopo vari album nello scorso secolo fino al 1992 anno in cui si sono sciolti, nel nuovo millennio  ritornano in auge a livello discografico con il full length "Path" rilasciato per la Musea Records nel 2008. Un album  di otto tracce per poco più di 43 minuti con line up: Peter Bryngelsson:  chitarre elettriche e lap steel, dobro. Henrik Strindberg: chitarra. Peder Nabo: tastiere, chitarra, cetra, logdrum. Staffan Strindberg: basso e Thomas Wiegert: batteria. Da segnalare anche un disco dal vivo  "Live in Tokyo" uscito nel 2012. 
Il loro paesaggio sonoro è stata descritto come rock strumentale d'atmosfera e come jazz rock progressivo. Nel corso degli anni, un totale di 27 musicisti  hanno fatto parte della band, che ha suonato più di 800 concerti, l'ultimo nel 2019 al Progg & Visfestival di Löderup, in nove Paesi. 
Dal live in Tokyo la quarta traccia Promenader, originariamente inserita nel loro primo album omonimo del 1976.



venerdì 28 ottobre 2022

Pablo El Enterrador

Erano gli anni Settanta a Rosario, in Argentina, quando un gruppo di giovani liceali: Rubén Goldín, Carlos Brandolini alias "Coki" Antón, Jorge "Turco" Antún  e Juan Carlos Savia, decise di formare una band. Il nome deriva da un amico di Goldín che si chiamava Pablo e lavorava al cimitero, come becchino, seppellendo i morti. 
Dopo svariati anni e innumerevoli cambi di line up, l'ensemble sudamericano ha debuttato con l'album omonimo nel 1983 con questa formazione: Jorge Antun: Oberheim OBX - Organo Hammond. Marcelo Sali: Batteria. José María Blanc: chitarra elettrica e acustica, basso e voce. Omar A. López: Yamaha CP70 - ARP Pro/DGX - Minimoog).
Nello scorso secolo altri due full length hanno arricchito la discografia. 
Nel millennio di nostra competenza , un profondo lutto ha colpito la band ossia il 3 novembre 2005 uno dei fondatori Jorge Antún è deceduto per una malattia fulminante, lasciando in eredità dieci canzoni debitamente registrate, mixate e masterizzate per una futura pubblicazione di un nuovo album. Si è dovuto aspettare il 2 settembre 2016 per vedere realizzato il disco dal titolo "Threephonic". 
Nel 2018 il cantante/polistrumentista José María Blanc attorniato da Jorge Urquilla alle tastiere, Ariel Martín al basso e Iván Louroalla batteria ha rilasciato a suo nome ma come se fosse il quarto album della band originaria- " La herencia de Pablo" per l'etichetta Viajero Inmovil Records.
Il tappeto sonoro di tutte queste opere è il prog sinfonico con un grande effluvio di tastiere e un senso della melodia di ottimo livello.
In ascolto Threephonic



Moleslope

I  Moleslope sono un eclettico ensemble di sette musicisti esperti originario di Tokyo dalle influenze post rock minimaliste con una propensione alle sonorità canterburiane dei seventies. 
Il  nome  deriva dalla combinazione di Mole ( i Matching Mole, gruppo sublime capitanato da "genius" Robert Wyatt) https://it.wikipedia.org/wiki/Matching_Mole  e di  Slope, riferimento alla verdeggiante topografia della regione di Canterbury, in Inghilterra.
Il loro debutto-unico disco finora- è avvenuto il 13 dicembre 2019 con l'album "Slope", sette tracce strumentali per 33 minuti dal multiforme paesaggio sonoro che fonde in modo particolare elementi di post-rock, Canterbury sound, jazz e musica minimale. 
Line up: Chie Takizawa e Mami Matsuzaka: tastiere. Toru Kasai: basso. Ryo Hisatsune: chitarra. DSK Okamura: batteria. Junko Okumura: tromba. Akihiko Ando: sax. Membri ospiti: Yoko Ikeda al violino e Yoshihiro Nabeshima al basso.
Sito ufficiale: http://www.moleslope.com
In ascolto l'intero album



martedì 18 ottobre 2022

De Lorians

I De Lorians si sono formati nel 2016 a Tokyo grazie a Genki Goto (basso elettrico, violoncello), Hyozo Shiratori (piano elettrico, organo, voce, theremin), Soya Nogami (chitarra elettrica, voce) e Takefumi Ishida (sassofono contralto, sassofono, sintetizzatore).
 L'anno successivo  si è unito al combo giapponese  Shizuru  Yamaguchisi  aka Syzeuhl "Meme" Joyer (batteria, percussioni).
Come quintetto hanno debuttato discograficamente con l'album omonimo il 26 luglio 2019 per l'etichetta di New York  BBIB ossia Beyond beyond is beyond records https://beyondbeyondisbeyondrecords.bandcamp.com
Otto brani per poco più di 32 minuti davvero esaltanti dalle linee melodiche suggestive, parti ritmiche complicate, profondo rispetto per i pionieri dei seventies.
Un disco con un paesaggio sonoro che passa dal jazz rock, alla psichedelia con sfondo canterburiano, il tutto con un'incredibile tecnica.  L'album offre un ascolto piacevole e stimolante grazie anche alla presenza di molti strumenti a fiato. Da rilevare che la copertina è di Jan Buragay https://www.artstation.com/tsugomori.
Come ben descritto da un recensore d'oltre oceano: " Chi vuole un nuovo gruppo che suoni i classici di Canterbury, ma non si preoccupa del fatto che non siano inglesi, questo album è un must assoluto!"
Da segnalare che, per la promozione del disco, I De Lorians si sono esibiti in un tour europeo molto apprezzato (Italia, Germania, Belgio, Olanda, Regno Unito e Francia) nel novembre 2019, siamo in attesa di una seconda prova sperando che sia ancor più affascinante del prodigioso debutto.
In ascolto l'intero album


martedì 11 ottobre 2022

Kalle Wallner

Karlheinz "Kalle" Wallner nato il 25 giugno 1972 a Frisinga, cittadina di 50000 abitanti a 30 km a nord da Monaco di Baviera, è il fondatore/chitarrista/compositore di gruppi importanti quali RPWL  https://www.rpwl.net e Blind Ego https://www.blind-ego.com.
Il progetto solista in questione vede il musicista tedesco realizzare per  Gentle Art of Music 
https://www.gentleartofmusic.com/label/ un disco il 25 febbraio 2022 dal titolo "Voices", sette brani per quasi 50 minuti di musica in stile heavy prog con sprizzate di elettronica.
Line up del full length: Kalle Wallner: chitarre, basso, tastiere, programmazione con la partecipazione in tutti i brani di Marco Minnemann alla batteria e Yogi Lang tastiere, programmazione. Alla voce in due brani differenti Tanyc e il cantante dei Subsignal 
In ascolto e visione il brano Three


sabato 8 ottobre 2022

Dreadnought

I Dreadnought sono una band di Denver (Colorado) fondata nel 2012 grazie al batterista Jordan Clancy, alla chitarrista/vocalist Kelly Schilling,  al bassista Kevin Handlon e alla tastierista/vocalist Lauren Vieira.
Il nome, dall' inglese "non temo nulla", deriva da un tipo di corazzata monocalibro, nave da battagia sviluppata nei primi anni del ventesimo secolo.
Come quartetto hanno pubblicato "Lifewoven" (2013), "Bridging Realms" (2015), "A Wake In Sacred Waves" (2017) e "Emergence" (2019). 
Nell'ultimo disco, uscito il 26 agosto 2022 "Endless" con l'immaginifica copertina ad opera dell'artista turco  Reza Afshar https://www.artstation.com/rezaafshar/prints, si è aggiunto un secondo chitarrista Ryan Sims e Lauren Vieira è stata sostituita dalla tastierista/vocalist Emily Shreve .
Il loro tappeto sonoro combina con maestria elementi di prog-metal, folk, post rock e jazz.
In ascolto la quinta traccia "Gears of violent endurance" dell'ultimo disco. 



Album consigliato: Endless (2022)

Liquify

Grazie alla arguta segnalazione di Marco Menichelli, caro amico di vecchia data nonchè fruitore di buona musica, ho potuto conoscere la produzione discografica dei Liquify, progetto one man band di Tanner Ratcliffe. Il polistrumentista/compositore di Washington ha finora prodotto tre full length:"Liquify" il 22 febbraio 2020, " Illusionary reality" il 9 gennaio 2021, "Lost in time" il 22 novembre 2021 e l'E.P "Arrival on solaria" il 27 luglio 2022, unica traccia di venti minuti che è un tributo al "Il sole nudo" romanzo di fantascienza di  Isaac Asimov 
I lavori sono meramente strumentali con Tanner Ratcliffe che si occupa di tutti gli strumenti. Il sound è un poderoso e fluttuante progressive psichedelico stoneristico, debitore di cose floydiane ma interpretate con gusto e modernità. Chitarrismo eccellente con assoli ottimi conditi da una base ritmica più basica ma efficace nel fluire dei brani. Come ben scrive un recensore statunitense "usate i Liquify per eccitare completamente la vostra mente, sedetevi, chiudete gli occhi e fluttuate nel godibilissimo oblio che crea in voi stessi".
In ascolto l'intero secondo album 

Album consigliato: Illusionary reality (2021)


martedì 27 settembre 2022

Immanu El

Gli Immanu El si sono formati a Stoccolma nell'estate del 2004 grazie al sedicenne cantante e  chitarrista Claes Strängberg, al quale si è aggiunto dapprima il fratello gemello Per (altra chitarra) successivamente Emil Karlsson (basso), Jonaton Hammer (tastiere, violoncello, tromba) e Michael Persson (batteria). Con questa formazione hanno pubblicato nel 2005 un E.P. intitolato "Killerwhale". Dopo aver fatto alcuni spettacoli dal vivo e tour con diversi artisti come gli islandesi Sigur Rós https://sigurros.com e i connazionali  Ef 
https://efmusicsweden.bandcamp.com/music l'ensemble svedese ha rilasciato il primo full length "They'll Come, They Come" nell'agosto 2007. 
Nella loro storia oltre a cambi di line up con elementi fissi i gemelli Strängberg, risultano altri cinque album all'attivo "Moen" (2009),"In passage" (2011), "Hibernation" (2016), "Structures" (2019) e " Distance" (2021).
Il tappeto sonoro del combo nordico è una combinazione di Indie Pop (soprattutto per via delle voci), Post-Rock con sprizzate neo progressive con melodie spesso avvolgenti.
Ultima line up: Claes Strängberg : voce, chitarra. Per Strängberg: chitarra. David Lillberg: tastiere, pianoforte e Jonatan Josefsson: batteria.
Sito ufficiale: http://www.immanu-el.com
In ascolto l'intero primo disco.

Album consigliato: They'll Come, They Come (2007)

venerdì 23 settembre 2022

I Hear Sirens

Gli I Hear Sirens si sono formati nell'autunno del 2005 a Salt Lake City, città di 200.000 abitanti, capitale dello Utah, per iniziativa del chitarrista Daved Harris e del batterista David Qualls. La coppia coadiuvata da Liz Gordon alle tastiere e Calin Stephensen al basso ha rilasciato un E.P. autoprodotto nel 2007 dal titolo omonimo.
Nel 2009 , i due musicisti fondatori con l'auxilio di Eric Olofson (tastiere) e in un brano del bassista  Matt Brown hanno pubblicato - sempre in regime di autoproduzione- il primo full length " Beyond the sea, beneath the sky reviews" il 15 dicembre 2009, disco che nel maggio 2022 ha visto la luce anche come vinile in edizione limitata.
Dopo un altro E.P.  nel 2013 "  Between Consciousness And Sleep", nel 2020 è stato pubblicato - anche in edizione limitata in vinile- "Stella Mori", otto tracce per quaranta minuti. La loro proposta post-rock/math-rock non è prettamente progressiva  se non in alcuni sprazzi, ma sono degni di menzione in questo blog per la qualità espressiva della loro musica. 
In ascolto l'intero primo lavoro

Album consigliato: Beyond the sea, beneath the sky reviews (2009)

mercoledì 21 settembre 2022

Unaka Prong

Gli Unaka Prong, il cui nome deriva dalla catena montuosa di Unaka Range situata nel confine tra Carolina del Nord e il Tennessee, sono un ensemble proveniente dalla Carolina del Nord, nati a Boone https://it.wikipedia.org/wiki/Boone_(Carolina_del_Nord) ma di base a  Durham 
La band prevedeva una line up di sei musicisti: Mike Welsh: chitarra. Daniel Stevenson: chitarra, voce. John Hargett : batteria, voce. Jonathon Sale:  basso. Chris Pope: tastiere. Nic Pressley: tromba. Con questa formazione sono stati rilasciati due dischi: "Margot" nel 2016 e "Adult contemporary" nel 2017. Dopo che il trombettista Pressley ha lasciato il combo statunitense, il quintetto  ha immesso nel mercato digitale due full length: " Salinity now" nel 2018 e "Kudzu" nel 2021.
L'ensemble statunitense ha un tappeto sonoro variegato giacchè presenta un'ampia gamma di stili musicali che vanno dal jazz al blues, dal funk al rock con sprizzate progressive. Punto forte sono le esibizioni live ove s'immergono in jam improvvisate che confermano la caratura tecnica degli strumentisti.
Sito ufficiale: http://www.unakaprong.com
In visione e ascolto Shifty, la dodicesima e ultima traccia del disco Kudzu


Album consigliato: Salinity now (2018)

giovedì 15 settembre 2022

Karenautas

I Karenautas sono una band proveniente da Buenos Aires composta da ben quattordici elementi:  Melina Moguilevsky  (voce), Delfina Zorraquin, Demian Luaces,Lucia Christe, Andrea Rosenfeld e Luis Alberto Ramirez  (violino), Lucas Argomedo, Manuela Weller, Paula Taboadela e Sebastian Parada  (violoncello) Mariana Borghi e Juan Pedro Huici (contrabbasso), Martin Rur (clarinetto) e Rodrigo Quiros (batteria). 
L'ensemble argentino ha pubblicato un solo album "Recreo", rilasciato il 20 novembre 2011.
Il disco, quattordici brani inediti per 37 minuti di musica è permeato - data anche la corposa line up di archi- dal buon sapore del rock da camera con sprizzate folkeggianti.
In ascolto/visione l'ottava traccia "Barro tal vez"


mercoledì 14 settembre 2022

Salle Gaveau

Ensemble particolare quello dei nipponici Salle Gaveau, nome di una famosa sala parigina di musica classica d'inizio novecento , che ha preso forma dal gruppo avant-prog giapponese Bondage Fruit (sei album tra il 1994 e il 2005). La band è stata fondata nel 2003 grazie a Natsuki Kido (chitarra), Naoki Kita (violino), Yoshiaki Sato (accordéon) e Keisuke Torigoe (contrabbasso). Nell'ottobre 2005 si è unito al gruppo Masaki Hayashi (pianoforte). Il quintetto ha pubblicato tre interessanti album Alloy (2007) Strange Device (2008) e La Cumparsita (2010): Il loro raffinato sound può essere descritto come tango da camera (tutti i musicisti sono grandi esperti di tango argentino con Astor Piazzolla come faro indiscusso) in combinazione con musica classica, jazz, RIO e rock progressivo.
In ascolto il loro primo disco.

Album consigliato: Alloy (2007)

martedì 13 settembre 2022

Saelig Oya

I Saelig Oya sono originari di Le Mans, città francese famosissima per l'evento automobilistico - quasi centenario- delle 24 ore. L'ensemble transalpino, pur attivo dal 2011, ha pubblicato un solo disco nel 2015 dal titolo [Chaos - Caos]  il quale contiene tre brani in francese e tre in inglese per 37 minuti di musica con tematiche che riguardano lo spazio, il tempo e la violenza da cui scaturisce ogni cosa. Il tappeto sonoro è un elegante post rock con afflati progressivi, un vero peccato che la loro carriera si sia fermata all'unica produzione d'esordio.  
Line up: Hélène Péan: voce. Nicolas Fournier e Dimitri Even: chitarre. Florent Sicard basso. Elie Chéron batteria. Ospite Samuel Foucault al contrabbasso.
In ascolto l'intero album

lunedì 22 agosto 2022

Mahtrak

I Mahtrak sono un ensemble brasiliano nato nel 2001. Hanno all'attivo un unico album dal titolo "Panorama" pubblicato nel 2009 dalla label Editio Princeps di Marcelo Spindola Bacha ma registrato nel 2004.
Il disco nelle sue undici tracce è permeato da ottima fusion progressiva con suoni vintage dell'organo Hammond, del Mellotron e del Fender Rhodes e un gusto raffinato della melodia.
Line up: Paulo Viana: tastiere. Cris Oliveira: batteria, percussioni. Fabio Cesar: basso. Antonio Rodrigues: chitarre.
In ascolto la prima traccia Tempestade


sabato 20 agosto 2022

Ultralyd

I norvegesi Ultralyd sono stati fondati nel 2003 dal noto sassofonista e clarinettista jazz, Frode Gjerstad (classe 1948)  https://en.wikipedia.org/wiki/Frode_Gjerstad. 
L'esperto musicista, originario di Stavanger, città della Norvegia occidentale di quasi 150.000 abitanti assieme Anders Hana (chitarre), Kjetil D Brandsdal ( basso) e Morten J. Olsen (batteria e vibrafono) ha pubblicato nel 2003 l'album omonimo e nel 2005 Chromosome Gun per l'etichetta statunitense Load Records https://en.wikipedia.org/wiki/Load_Records originaria di Providence https://it.wikipedia.org/wiki/Providence.
Dopo questi due album, Frode Gjerstad decide di lasciare l'ensemble che lo sostituisce con il sassofonista Kjetil T. Møster https://en.wikipedia.org/wiki/Kjetil_Møstercon la nuova line up vengono rilasciati per la label Rune Grammofon https://runegrammofon.com "Conditions for a Piece of Music" nel 2007 e Inertiadrome nel 2010.
Gli album hanno tinte variegate seppur la costante di una fusion progressiva a tratti molto free è evidente, integrando ad essa elementi di musica contemporanea ed elettronica, funk, rock da camera e doom metal.
In ascolto, dal loro secondo disco, la terza traccia Zooblast


Album consigliato: Chromosome Gun (2005)