venerdì 29 luglio 2022

Octopus

Il gruppo strumentale cileno  Octopus  nasce nel 2001, formato dal batterista Cristóbal Orozco e dal bassista Braulio Aspè. Successivamente alla coppia si uniscono i  chitarristi Sebastián Lavin e Fernando Daza. Tutti e quattro i musicisti hanno seguito una formazione accademica presso la Scuola di Musica Projazz. Il quartetto nel 2002 pubblica un CD demo composto da quattro brani, registrato in un solo giorno su un palco (senza pubblico)  Dopo l'abbandono di Lavin sostituito da Jorge Benavides, gli Octupus arrivano al primo album omonimo di lunga durata nel 2004. Alla fine del 2005 la band viene scritturata dalla Mylodon Records in vista del successivo album "Bonsai", registrato tra il dicembre 2005 e il febbraio 2006 e pubblicato a metà 2006. Nel 2008 esce l'E.P. "Coda", silenzio discografico fino al 2013 quando i quattro musicisti pubblicano il terzo album "Into the void of fear".
La loro proposta sono è un prog metal con afflati jazzistici di buon livello.
In ascolto l'intero primo full length

Album consigliato: Octopus (2004)

Rafart

Rafart  è la band solista del musicista Francisco Rafart, interprete cileno di Chapman Stick  https://it.wikipedia.org/wiki/Chapman_Stick dal 2005, uno dei primi a suonare questo strumento in Cile. Francisco, ora residente a Quincy nel Massachusetts, si è laureato a Santiago in composizione musicale presso la Pontificia Universidad Católica de Chile, dove ha studiato con il maestro Aliocha Solovera Roje 
Nel 2013 ha pubblicato il suo primo e unico full length da solista "The Handbook of the Acid Rider" con Mylodon Records https://mylodonrecords.com facendosi aiutare da Fernando Daza  (Octopus  https://progressivedelnuovomillennio.blogspot.com/2022) alle chitarre e Pablo Martinez (All Tomorrows) alla batteria. 
Successivamente ha rilasciato  solo E.P. : "Get in the grid" nel gennaio 2015, registrato e prodotto a Valencia in Spagna. "The dark night of the soul" nel marzo 2015 e 
 "Dasein"  il 16 ottobre 2019. Da sottolineare anche i tre ultimi singoli: "Void" (aprile 2022), "Roll the Dice" (luglio 22) brano ispirato all'omonima poesia di Charles Bukowski il cui  testo parla di come affrontare i difetti della vita nel modo più produttivo possibile e "Magic Concepts" realizzato con la cantante di musica indiana Ramya e il chitarrista David Rios.
La proposta sonora è un rock progressive con chiare influenze di musica elettronica.
In ascolto l'intero primo album.


venerdì 15 luglio 2022

Realisea

Gli olandesi Realisea, originari di Utrecht, sono un progetto di prog sinfonico alternativo, essendosi formati attorno alla figura di Brian De Graeve, frontman e fondatore della band neo-prog Silhouette, cinque album tra il 2006 e il 2017, di cui avevamo parlato su questo blog nel 2012 ( https://progressivedelnuovomillennio.blogspot.com/2012/08/silhouette.html ).
Con questo gruppo Brian De Graeve ha inciso il 20 aprile 2020 l'ottimo allbum "Mantelpeace" undici tracce per quasi un ora di musica che fluisce in un alveo emozionale per la sua linea melodica e armonica sopraffina con il canto della moglie Marjolein in grande spolvero.
Il prossimo ottobre è prevista l'uscita del secondo full length dal titolo "Fairly carefree" che è stato anticipato dall'uscita del singolo, cantato a due voci, Malgrè les vagues il 30 giugno, vedi
Line up 2022: Brian de Graeve: voce, chitarra acustica a 12 corde. Marjolein de Graeve: voce, flauto. Christophe Rapenne: tastiere. Mark op ten Berg: basso. Jos Uffing: batteria. Rindert Bul:  chitarre. Ospiti: Ton Scherpenzeel: tastiere. Tamara van Koetsveld: clarinetto. Suzan van den Engel: arpa. Mila Kamstra: violino. Geoffrey de Graeve: basso.
Sito ufficiale: https://realisea.com
In ascolto e in visione la quinta traccia Leave street

giovedì 14 luglio 2022

Monjoie

E' un vero gaudio sapere che è in circolazione "Tanto tempo fa prima del caos", il nuovo lavoro dei Monjoie, in quanto avere un altro loro disco da ascoltare rappresenta un dono gratificante per le papille PROGustative del fruitore.
Di questo fascinoso ensemble che porta in alto il buon nome artistico della Liguria di Ponente,  avevamo già ampiamente trattato su questo blog, vedi:  http://progressivedelnuovomillennio.blogspot.com/2012/06/monjoie.html ,
In questa occasione il combo, guidato magistralmente dal compositore, cantante e polistrumentista Alessandro Brocchi, è tornato ad esprimersi in lingua italiana dopo i due full length dedicati ai poeti romantici inglesi , celebrati con l'idioma originale delle loro intense liriche.
"Tanto tempo fa prima del caos", rilasciato da Lizard Records in questo caldo e siccitoso luglio 2022, si dipana in dieci tracce per oltre cinquanta minuti di spessore artistico. 
Fin dal primo ascolto colpisce l'eterogeneità della proposta musicale mai uguale a se stessa con possenti afflati progressivi, incursioni folkloriche e wave darkeggianti con richiami ai C.S.I. elettrici in particolare in Febbre e suggestioni simil Battiato degli eighties. 
La presenza di svariati strumenti con relativi "manici" strumentisti rende l'opera davvero notevole con declinazioni sonore suggestive nel loro incidere. Fiore all'occhiello dell'opera, per un prog d'autore, sono i testi scritti e cantati con cuore e psiche da  Alessandro " Perry" Brocchi da cui traspare nostalgia - con il sentimento amoroso sullo sfondo- per un tempo che fu (il prima) con le opportunità mai del tutto acquisite ma anche desiderio di calibrare le occasioni per un futuro (l'oltre) diverso. D'altra parte è un assioma riconosciuto che il passato non è possibile modificarlo se non nelle percezioni soggettive, al contrario  è corretto vivere  il presente "alla goccia" per progettare il futuro:  " ....se potessi incontrarti ancora vorrei non avere i capelli bianchi ma un sorriso per il quale essere ricordato dalla giungla dei tuoi occhi come parte di una luce in continua espansione"  (Canto dei due voli), " ...consumammo ogni granello di sabbia in cerca delle parole di luce, ci perdemmo nella consistenza della polvere..." (Sciame), "...tu sei un'urna in movimento, tu raccogli e spazzi via il tempo..." (Vento). 
Il disco è stato registrato e mixato da Alessandro "Sound" Mazzitelli presso il suo studio di Toirano https://it.wikipedia.org/wiki/Toiranopaese della provincia di Savona, famoso per le grotte naturali. Spettacolare l'artwork grafico a nome di John Francis Dooley il protagonista della canzone Ullyses, ultimo brano della facciata B dell'album The serpent's egg il quarto disco dei leggendari Dead Can Dance datato 1988.
Line up: Alessandro Brocchi: voce, chitarra classica ed elettrica, tampura, tastiera. Valter Rosa: chitarra elettrica, acustica 12 corde e bouzuki. Davide Baglietto: wurlitzer, piano rhodes, arp odyssey, minimoog,low whistles,musettes,scacciapensieri. Alessandro Mazzitelli: basso, prophet 5, eminent solina. minimoog, organo, hammered dulcimer, glockenspiel, chitarra elettrica. Leonardo Saracino: batteria e percussioni. 
Ospiti in un brano Edmondo Romano che suona in "Caino" il chalumeau 
https://www.dampi.it/it/legni/chalumeau  e  il violinista Fabio Biale in "Dogma".
In ascolto l'ultima traccia del disco Caino

In ascolto il primo minuto della quinta traccia Specchi

Storiella minima con i dieci titoli dei brani 
del nuovo album in maiuscolo.
CAINO giaceva prostrato in un LIMBO, tormentato dalla FEBBRE come SCIAME d'insetti ammaestrati da un CIRCO. DOGMA definitivo di punizione divina. Ripensava - con nostalgia- a TANTO TEMPO FA PRIMA DEL CAOS quando l' ECO del VENTO emetteva il CANTO DEI DUE VOLI riflettendosi in sontuosi SPECCHI sonori.

venerdì 8 luglio 2022

Galie'

I Galie' sono una band proveniente da Città del Messico fondata nel 1979 ma attiva discograficamente dal 1981 con otto album di cui quattro nello scorso millennio. 
Anche se esiste un comune francese di 90 abitanti https://it.wikipedia.org/wiki/Galié, il nome dell'ensemble messicano è la summa dei nomi di battesimo dei sette membri originari: Gabriel Tellechea (pianoforte, moog), Alfonso Portilla (batteria), Luis Diaz Torre/Leopoldo Cabieses (il primo flautista, il secondo chitarrista), Ignacio Cordero/Ignacio Portilla (rispettivamente al sintetizzatore e alla chitarra) ed Eugenio Barrantes (basso e chitarra).
Per quanto riguarda il millennio di nostra competenza il combo ha rilasciato nel 2007, dopo ben  15 anni di silenzio,"Galie' V°" seguito dopo altri 12 anni di assenza discografica da " Galie' VI° Miercoles o Jueves" il 1 novembre 2019, poi da "Galié VII° Anytime, anywhere il 30  novembre 2020. La loro ultima fatica è "Pandemic echoes" uscita solo digitalmente il 30 novembre 2021.
Il loro stile è una miscela di prog sinfonico con afflati fusion per un prodotto di ottima qualità.
Line up: Ignacio Cordero, Luis Diaz Torre e Jose Ignacio Portilla. Walterio Persqueira, ex membro di Galié, appare come ospite.
In ascolto la traccia d'apertura  Set adrift dell'ultimo disco

Album consigliato: Pandemic echoes (2021)

lunedì 4 luglio 2022

ILL Wicker

Ill Wicker è un progetto sorto nel 2014 a Göteborg, la seconda città più popolosa della Svezia con i suoi quasi 600.000 abitanti. A livello discografico hanno realizzato due lavori: " Under Diana" il 1 ottobre 2014 il cui titolo e il sound si ispirano alla prima traccia Diana di First Utterance, disco d'esordio dei Comus nel 1971, https://youtu.be/VCDeZEp74sU e nel 2016 "Untamed" con l'artwork di Mattia Frisk https://mattiasfrisk.com.
La loro proposta sonora è altamente influenzata da certi suoni folk progressivi sperimentali della fine sessanta-inizio settanta ma è comunque gran cosa sapere che giovani musicisti del XXI secolo desiderino ispirarsi con entusiasmo ad artisti gloriosi del passato.
Line up: Emil Ridderstolpe: voce, chitarra acustica. Emma Lagerberg: voce, organo, fiddle, glockenspiel. Thea Åslund: voce, violino, viola. Hampus Odlöw: mandola, voce. Adam Grauman: contrabbasso. Ebba Wigren: percussioni.
In ascolto l'intero primo album

Album consigliato: Untamed (2016)