domenica 22 novembre 2020

United Progressive Fraternity

Gli United Progressive Fraternity (UPF) si sono formati il 31 marzo 2014 dalle ceneri degli Unitopia http://progressivedelnuovomillennio.blogspot.com/2019/12/unitopia.html grazie al talentuoso cantante Mark Trueack, al chitarrista Matt Williams, al batterista Dave Hopgood e al percussionista Tim Irrgang coadiuvati da altri valenti musicisti su cui tra tutti spicca il nome del mitico polistrumentista Guy Manning (Manning, The Tangent, Po90).
Il primo disco di questo nuovo ensemble australiano “Falling in Love with the World" uscito nel 2014 vede la presenza di numerosi strumentisti tra cui gli illustrissimi ospiti Jon Anderson al canto e Steve Hackett alla chitarra. Anche il secondo e per ora ultimo lavoro “Planetery Overload part 1, Loss” rilasciato nel 2019 si contraddistingue per la presenza di molteplici ospiti oltre a Steve Hackett, vi partecipano i cantanti Jon Davison e Lisa Wetton e il chitarrista milanese Ettore Salati.
A livello sonoro l’impronta degli Unitopia è stata mantenuta musicalmente, con una combinazione di qualità sinfoniche progressive con melodie più semplici seppur con tinteggiature più hard.
Da sottolineare che, come per gli Unitopia, gli splendidi artwork degli album sono ad appannaggio dell’artista  Ed Unitsky (Flower Kings, Moongarden, Tangent, Starcastle e altri…) http://unitedprogressivefraternity.com/site/artwork_ed_unitsky/.
Line up del secondo disco: Mark Trueack: voce. Steve Unruh / violino, chitarre (elettriche, acustiche a 12 corde, slide), sitar, mandolino, flauto, tastiere, congas, kalimba, tabla, percussioni. Christophe Lebled: tastiere, pianoforte, sintetizzatori,Matthew Atherton: synth, voce. Marek Arnold: sax. Daniel Mash e Mark Franco: basso. Joe Toscano: batteria, voce.

Album consigliato: Planetery Overload part 1, Loss (2019)

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