mercoledì 30 settembre 2020

Vako

Vako è un progetto del polistrumentista/compositore madrileno Juan Carlos Palazón, già membro dei Glow, una band dal sound doom rock con influenze Black Sabbath con cui ha registrato un demo e due album.
Palazón, con il moniker di Vako, ha rilasciato un solo omonimo lavoro autoprodotto il 15 ottobre 2013.
In questo disco, sette tracce per trentacinque minuti di musica, l'artista spagnolo si rivela come un autentico generatore di paesaggi sonori, con aspetti melodici suadenti e senso del suono spaziale che deve molto alla scuola del krautrock berlinese degli anni 70.


lunedì 28 settembre 2020

Pandora Snail

Pandora Snail sono un ensemble strumentale di San Pietroburgo che si è formato nel 2008 grazie alla pianista di estrazione classica nonchè compositrice Ulyana Gor.
Dopo alcuni cambi di line up, la band russa è riuscita ad incidere l'album di debutto nel 2015 "War and peace" per la label ArtBeat http://artbeat.ru. Negli anni successivi sono stati rilasciati l'E.P. "Metamorphosis" nel 2016 e l'anno successivo "Live at Babooinumfest" registrato durante l'omonimo festival di musica progressive e fusion il 6 Novembre 2017.
La proposta musicale è un tappeto sonoro estremamente raffinato dove si percepisce la grande intesa tra gli strumentisti orientati verso una fusion progressiva con afflati sinfonici che ti colpisce fin dal primo ascolto.
Ultima line up: Ulyana Gor: tastiere. Kirill Klushin: basso. Oleg Gorgadze: chitarra. Vsevolod Shuvalov: batteria e l'ottimo Artem Gareev al violino.


Mar Assombrado

I Mar Assombrado sono un progetto del poeta/scrittore/musicista  Andrè de Sena, nato il 26 novembre 1975 a Recife, città di oltre 1,5 milioni di abitanti situata sulla costa atlantica nel Nord Est del Brasile, considerata la Venezia brasiliana per i suoi molteplici ponti, fiumi e monumenti storici. L'eclettico artista, vedi http://www.andredesena.com , oltre a comporre poesie e scrivere libri per lo più inerente alla letteratura fantasy, ha rilasciato come Mar Assombrado anche due dischi autoprodotti in digipack " Entre as ondas, sob as àrvores" nel 2015 e "Cancoes do farol" nel 2017. In uscita per la fine di quest'anno il terzo full lenght che si intitolerà" Geografias estranhas", tutte gli album sono arricchiti dalle copertina e maestria grafica  del recifense Alcides Burn, vedi: https://www.burnartworks.com.
La proposta musicale è particolare in quanto su un base strumentale per lo più di possente prog ma non mancano momenti raffinati acustici, vengono declamate poesie sia dallo stesso De Sena, sia da attrici come Vanessa Sueidy e altre. 
In ascolto Euforia settima e ultima traccia del secondo disco. Nel brano suonano André de Sena (chitarra e voce); Rafael Bernardo (basso); Silva Barros (batteria); Diego Santana (tastiere); Daniel Félix (tastiera solista); Gilmar Black (flauti); Jerimum de Olinda (percussioni); Luna Vitrolira (voce).

Album consigliato: Cancoes do farol (2017)

venerdì 25 settembre 2020

Khruangbin

Il trio texano dei Khruangbin, nome che in thailandese significa aeroplano, è originario di Houston ed è formato da Laura Lee al basso e voce, Mark Speer alla chitarra e Donald Ray "DJ" Johnson Jr. alla batteria. Hanno finora all'attivo tre album: "The Universe Smiles Upon You " uscito il 6 novembre 2015 per la label indipendente londinese Night time stories, "Todo El Mundo" il 26 gennaio 2018 e "Mordechai" il 26 giugno 2020, questi ultimi due lavori sono usciti per l'etichetta statunitense Dead oceans con sede in Indiana. Oltre a questi full lenght il trio ha rilasciato svariati singoli, e.p. e live. Il suono della band unisce vari generi, dal soul alla psichedelia, dal prog al funk.
In ascolto l'ultimo recente album.


Album consigliato: Mordechai (2020)

giovedì 24 settembre 2020

Kuusumun Profeetta

I  Kuusumun Profeetta sono una band originaria di Pori, cittadina finlandese di 83.000 abitanti situata nella regione del Satakunta nella zona occidentale della nazione. Il combo finnico si è formato nel 1994 con il nome inglese Moon Fog Project, in seguito Moon Fog Prophet rilasciando quattro dischi in lingua inglese. Con il nome  Kuusumun Profeetta e cantando solo in lingua finlandese hanno debuttato nel 2001 con "Kukin Kaappiaan Selässään Kantaa". 
A questo primo full lenght hanno fatto seguito altri cinque album, l'ultimo dei quali nel 2012 "Huutoja Hiljaisesta Huoneesta". Il tappeto sonoro è caratterizzato dal folk rock progressivo con inserzioni psichedeliche, simil jazzy e parti più hard. Sono da sottolineare i testi mistici e il singolare stile di canto del vocalist Mika Rättö classe 1973.
Ultima line up: Mikko Elo: basso. Veli Nuorsaari: batteria, percussioni.Teemu Majaluoma: chitarra, tastiere, voce. Harri Sippola: chitarra, voce. Irina Niemelä: sassofono. Mika Rättö: voce, tastiere.

Album consigliato: Hymyilevien Laivojen Satama (2006)

domenica 20 settembre 2020

Simone Pesatori alias Émonis: un progetto al di fuori del prog

Simone Pesatori, artista lodigiano classe 1976, canta e scrive canzoni praticamente da sempre. E’ in attività attraverso tre differenti progetti musicali: l’ensemble prog-rock Sintonia Distorta, la band heavy-metal Seventh Season e il percorso da solista pop, in cui “veste i panni” di Émonis. Proprio per quest’ultima identità è stato rilasciato lo scorso 7 Settembre il secondo interessantissimo singolo dal titolo Avanti March!, in visione e in ascolto a fine intervista e anche su you tube https://youtu.be/AQyMIqjJCi0 .

Simone tu sei un vocalist eclettico e “mutevole”, cosa rappresenta per te usare la voce come strumento?

S.P. : Ho sempre cantato, in ogni dove, e fin da piccolo, caro Mauro! Credo che per me rappresenti anzitutto una “necessità” fisica, viscerale, per esprimere i miei vari stati d’animo. Nel tempo, ovviamente, ho scoperto, e cercato di fare mia, anche la scrittura come forma (talvolta pure terapeutica) di espressione; ma il canto è più legato alla mia parte istintiva. Non sempre canto perché ho in testa un motivo, spesso canto per esternare gioia, tristezza, rabbia, per esternare le sensazioni più profonde….ed ogni volta è come se lo facessi per la prima volta; per questo motivo credo sarà difficile potermi stancare di questo mio strumento così intimo e personale!

 Puoi raccontarci sinteticamente la genesi di questo progetto solista che si discosta dalla produzione dei Sintonia Distorta, band che i lettori di questo blog conoscono assai bene essendo stato il vostro secondo lavoro “A piedi nudi sull’arcobaleno” disco del mese di Marzo e avendo ambedue i full lenght delle schede recensive. vedi http://progressivedelnuovomillennio.blogspot.com/2016/05/sintonia-distorta.html e http://progressivedelnuovomillennio.blogspot.com/2020/03/sintonia-distorta.html.

S.P.: Sono sempre stato amante di un certo “pop” italiano, oltre che dell’heavy metal classico (Iron Maiden ed Helloween su tutti) con cui sono nato e cresciuto. Adoro Mango, i Nomadi, Gianluca Grignani e pure diversi pezzi di Tiziano Ferro. Era già diverso tempo che sentivo l’esigenza di dare vita a qualcosa anche in quest’ambito, proprio per “accontentare” anche questo mio lato. Due/tre anni fa alcuni miei brani giunsero all’orecchio di Luca Pernici (già produttore di Ligabue, Mario Biondi e molti altri); egli, probabilmente colpito da tale ascolto,  mi contattò, proponendomi di fare qualcosa insieme…sostanzialmente fu quella chiamata che diede un po’ il “la” a questo mio più recente percorso. Andai  perciò a riprendere un vecchio ritornello (nel cassetto da oltre 10 anni), lo sviluppai e nacque così “Love is all we need”, il primo singolo Emonis, uscito per VREC, e che vide – per mia gioia e soddisfazione – la partecipazione, oltre che dello stesso Pernici in qualità di arrangiatore, di illustrissimi musicisti, come Cosimo “Zanna” Zannelli e Daniele “Barny” Bagni, rispettivamente attuale chitarrista di Piero Pelù ed ex bassista dei Litfiba!

Il brano appena uscito descrive, con una visione cacotopica, l’attuale società, attraverso una carrellata di stimoli su ciò che siamo e una previsione su ciò che saremo: cruda realtà, ma per Émonis, alla stregua del Gaber di destra e sinistra, c’è chiarezza tra le due parti o esiste un blob unico senza identità?

S.P.: Anzitutto sono contento che tu abbia colto la mia (umilissima) citazione/tributo al brano “Destra-Sinistra” del grande Gaber! Sarei anzi davvero curioso di ciò che direbbe il Sig. G dell’attuale situazione socio-politica! Già quel pezzo non era solo una sarcastica denuncia, da parte sua, verso la perdita di una certa identità politica (…e se era già svanita allora, figuriamoci oggi!!) ma anche una critica sul voler sempre “etichettare” un’idea, un modo di pensare, di comportarsi…ed in fondo “Avanti March!” parla anche di quello. Io credo che in aggiunta, ad oggi, non solo si siano persi certi principi, ma ci sia l’aggravante di una sempre meno netta distinzione tra “il bene” ed “il male”. Non solo! C’è pure la tendenza a voler minimizzare certe negatività umane, a dimenticarsene in fretta….quasi a dire, a fronte di certe enormi cattiverie: “ma sì, in fondo, che male ho fatto?”

Un tuo caro amico musicista, ascoltando Avanti March! ha espresso un commento estremamente calzante: “tu riesci a rendere cantautorale pure il rap!” ti lusinga siffatta affermazione e qual è il tuo rapporto con la canzone d’autore italiana e internazionale?

S.P.: Assolutamente sì! Ne sono lusingato. Non credo “Avanti March!” si possa definire, tecnicamente e in senso assoluto, un pezzo “rap” o “trap”; non ne posseggo nemmeno le giuste conoscenze! Ho provato ad utilizzare una base che richiamasse quella degli attuali brani trap, cercando di “rappare”. Ho pensato che fosse il mood adatto per quel tipo di testo così diverso dalle mie solite scritture; più “pungente”, sarcastico, anche se ovviamente da leggere con la giusta dose d’ironia! Riguardo la canzone d’autore…il termine mi rimanda a personaggi come Mogol, Battisti, De Andrè…non conosco la loro intera discografia, sono sincero, ma mi è sufficiente per pensare che la musica moderna sarebbe stata molto diversa senza il loro fondamentale contributo!

Essendo codesto blog di natura progressiva non posso esimermi dal chiederti i programmi futuri dei Sintonia Distorta…

S.P.: Rimanete “sintonizzati”, poiché a brevissimo annunceremo il nuovo bassista, elemento con il quale abbiamo già avviato la preparazione della scaletta che intendiamo proporre - grossomodo a partire da quest’autunno e compatibilmente con le possibilità che riusciremo ad avere in un momento particolare come quello attuale – dal vivo…speriamo di riabbracciare presto il pubblico…per rimanere sul tema trattato in “Avanti March!” abbiamo tutti bisogno di rapporti, di condivisioni realmente tangibili! (N.D.R. Poco dopo la realizzazione di questa intervista, i Sintonia Distorta hanno annunciato che sarà il mitico Giorgio "Fico" Piazza a suonare il basso, grande acquisto!!)
 
In conclusione, rivolgiti una domanda a piacere a cui ti piacerebbe rispondere

S.P.: Uno degli aspetti meno positivi dell’attuale scenario musicale? La (nemmeno troppo) lenta scomparsa di locali dedicati alla musica dal vivo…la musica è fatta, anzitutto, di condivisione! E non solo in occasione dei grandi eventi, dei concerti negli stadi…la musica è anche nei piccoli pub, nei semi-nascosti locali di provincia…ad ogni modo l’andamento delle cose è sempre un pò “circolare”, no?? Certe tendenze vanno e vengono…e quindi tornerà anche quel tipo di musica, ne sono certo…nel frattempo….niente silenzio, nessuno Avanti March!!;)