domenica 20 settembre 2020

Simone Pesatori alias Émonis: un progetto al di fuori del prog

Simone Pesatori, artista lodigiano classe 1976, canta e scrive canzoni praticamente da sempre. E’ in attività attraverso tre differenti progetti musicali: l’ensemble prog-rock Sintonia Distorta, la band heavy-metal Seventh Season e il percorso da solista pop, in cui “veste i panni” di Émonis. Proprio per quest’ultima identità è stato rilasciato lo scorso 7 Settembre il secondo interessantissimo singolo dal titolo Avanti March!, in visione e in ascolto a fine intervista e anche su you tube https://youtu.be/AQyMIqjJCi0 .

Simone tu sei un vocalist eclettico e “mutevole”, cosa rappresenta per te usare la voce come strumento?

S.P. : Ho sempre cantato, in ogni dove, e fin da piccolo, caro Mauro! Credo che per me rappresenti anzitutto una “necessità” fisica, viscerale, per esprimere i miei vari stati d’animo. Nel tempo, ovviamente, ho scoperto, e cercato di fare mia, anche la scrittura come forma (talvolta pure terapeutica) di espressione; ma il canto è più legato alla mia parte istintiva. Non sempre canto perché ho in testa un motivo, spesso canto per esternare gioia, tristezza, rabbia, per esternare le sensazioni più profonde….ed ogni volta è come se lo facessi per la prima volta; per questo motivo credo sarà difficile potermi stancare di questo mio strumento così intimo e personale!

 Puoi raccontarci sinteticamente la genesi di questo progetto solista che si discosta dalla produzione dei Sintonia Distorta, band che i lettori di questo blog conoscono assai bene essendo stato il vostro secondo lavoro “A piedi nudi sull’arcobaleno” disco del mese di Marzo e avendo ambedue i full lenght delle schede recensive. vedi http://progressivedelnuovomillennio.blogspot.com/2016/05/sintonia-distorta.html e http://progressivedelnuovomillennio.blogspot.com/2020/03/sintonia-distorta.html.

S.P.: Sono sempre stato amante di un certo “pop” italiano, oltre che dell’heavy metal classico (Iron Maiden ed Helloween su tutti) con cui sono nato e cresciuto. Adoro Mango, i Nomadi, Gianluca Grignani e pure diversi pezzi di Tiziano Ferro. Era già diverso tempo che sentivo l’esigenza di dare vita a qualcosa anche in quest’ambito, proprio per “accontentare” anche questo mio lato. Due/tre anni fa alcuni miei brani giunsero all’orecchio di Luca Pernici (già produttore di Ligabue, Mario Biondi e molti altri); egli, probabilmente colpito da tale ascolto,  mi contattò, proponendomi di fare qualcosa insieme…sostanzialmente fu quella chiamata che diede un po’ il “la” a questo mio più recente percorso. Andai  perciò a riprendere un vecchio ritornello (nel cassetto da oltre 10 anni), lo sviluppai e nacque così “Love is all we need”, il primo singolo Emonis, uscito per VREC, e che vide – per mia gioia e soddisfazione – la partecipazione, oltre che dello stesso Pernici in qualità di arrangiatore, di illustrissimi musicisti, come Cosimo “Zanna” Zannelli e Daniele “Barny” Bagni, rispettivamente attuale chitarrista di Piero Pelù ed ex bassista dei Litfiba!

Il brano appena uscito descrive, con una visione cacotopica, l’attuale società, attraverso una carrellata di stimoli su ciò che siamo e una previsione su ciò che saremo: cruda realtà, ma per Émonis, alla stregua del Gaber di destra e sinistra, c’è chiarezza tra le due parti o esiste un blob unico senza identità?

S.P.: Anzitutto sono contento che tu abbia colto la mia (umilissima) citazione/tributo al brano “Destra-Sinistra” del grande Gaber! Sarei anzi davvero curioso di ciò che direbbe il Sig. G dell’attuale situazione socio-politica! Già quel pezzo non era solo una sarcastica denuncia, da parte sua, verso la perdita di una certa identità politica (…e se era già svanita allora, figuriamoci oggi!!) ma anche una critica sul voler sempre “etichettare” un’idea, un modo di pensare, di comportarsi…ed in fondo “Avanti March!” parla anche di quello. Io credo che in aggiunta, ad oggi, non solo si siano persi certi principi, ma ci sia l’aggravante di una sempre meno netta distinzione tra “il bene” ed “il male”. Non solo! C’è pure la tendenza a voler minimizzare certe negatività umane, a dimenticarsene in fretta….quasi a dire, a fronte di certe enormi cattiverie: “ma sì, in fondo, che male ho fatto?”

Un tuo caro amico musicista, ascoltando Avanti March! ha espresso un commento estremamente calzante: “tu riesci a rendere cantautorale pure il rap!” ti lusinga siffatta affermazione e qual è il tuo rapporto con la canzone d’autore italiana e internazionale?

S.P.: Assolutamente sì! Ne sono lusingato. Non credo “Avanti March!” si possa definire, tecnicamente e in senso assoluto, un pezzo “rap” o “trap”; non ne posseggo nemmeno le giuste conoscenze! Ho provato ad utilizzare una base che richiamasse quella degli attuali brani trap, cercando di “rappare”. Ho pensato che fosse il mood adatto per quel tipo di testo così diverso dalle mie solite scritture; più “pungente”, sarcastico, anche se ovviamente da leggere con la giusta dose d’ironia! Riguardo la canzone d’autore…il termine mi rimanda a personaggi come Mogol, Battisti, De Andrè…non conosco la loro intera discografia, sono sincero, ma mi è sufficiente per pensare che la musica moderna sarebbe stata molto diversa senza il loro fondamentale contributo!

Essendo codesto blog di natura progressiva non posso esimermi dal chiederti i programmi futuri dei Sintonia Distorta…

S.P.: Rimanete “sintonizzati”, poiché a brevissimo annunceremo il nuovo bassista, elemento con il quale abbiamo già avviato la preparazione della scaletta che intendiamo proporre - grossomodo a partire da quest’autunno e compatibilmente con le possibilità che riusciremo ad avere in un momento particolare come quello attuale – dal vivo…speriamo di riabbracciare presto il pubblico…per rimanere sul tema trattato in “Avanti March!” abbiamo tutti bisogno di rapporti, di condivisioni realmente tangibili! (N.D.R. Poco dopo la realizzazione di questa intervista, i Sintonia Distorta hanno annunciato che sarà il mitico Giorgio "Fico" Piazza a suonare il basso, grande acquisto!!)
 
In conclusione, rivolgiti una domanda a piacere a cui ti piacerebbe rispondere

S.P.: Uno degli aspetti meno positivi dell’attuale scenario musicale? La (nemmeno troppo) lenta scomparsa di locali dedicati alla musica dal vivo…la musica è fatta, anzitutto, di condivisione! E non solo in occasione dei grandi eventi, dei concerti negli stadi…la musica è anche nei piccoli pub, nei semi-nascosti locali di provincia…ad ogni modo l’andamento delle cose è sempre un pò “circolare”, no?? Certe tendenze vanno e vengono…e quindi tornerà anche quel tipo di musica, ne sono certo…nel frattempo….niente silenzio, nessuno Avanti March!!;)
 


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