lunedì 22 agosto 2022

Mahtrak

I Mahtrak sono un ensemble brasiliano nato nel 2001. Hanno all'attivo un unico album dal titolo "Panorama" pubblicato nel 2009 dalla label Editio Princeps di Marcelo Spindola Bacha ma registrato nel 2004.
Il disco nelle sue undici tracce è permeato da ottima fusion progressiva con suoni vintage dell'organo Hammond, del Mellotron e del Fender Rhodes e un gusto raffinato della melodia.
Line up: Paulo Viana: tastiere. Cris Oliveira: batteria, percussioni. Fabio Cesar: basso. Antonio Rodrigues: chitarre.
In ascolto la prima traccia Tempestade


sabato 20 agosto 2022

Ultralyd

I norvegesi Ultralyd sono stati fondati nel 2003 dal noto sassofonista e clarinettista jazz, Frode Gjerstad (classe 1948)  https://en.wikipedia.org/wiki/Frode_Gjerstad. 
L'esperto musicista, originario di Stavanger, città della Norvegia occidentale di quasi 150.000 abitanti assieme Anders Hana (chitarre), Kjetil D Brandsdal ( basso) e Morten J. Olsen (batteria e vibrafono) ha pubblicato nel 2003 l'album omonimo e nel 2005 Chromosome Gun per l'etichetta statunitense Load Records https://en.wikipedia.org/wiki/Load_Records originaria di Providence https://it.wikipedia.org/wiki/Providence.
Dopo questi due album, Frode Gjerstad decide di lasciare l'ensemble che lo sostituisce con il sassofonista Kjetil T. Møster https://en.wikipedia.org/wiki/Kjetil_Møstercon la nuova line up vengono rilasciati per la label Rune Grammofon https://runegrammofon.com "Conditions for a Piece of Music" nel 2007 e Inertiadrome nel 2010.
Gli album hanno tinte variegate seppur la costante di una fusion progressiva a tratti molto free è evidente, integrando ad essa elementi di musica contemporanea ed elettronica, funk, rock da camera e doom metal.
In ascolto, dal loro secondo disco, la terza traccia Zooblast


Album consigliato: Chromosome Gun (2005)

giovedì 18 agosto 2022

UC Project

Gli UC Project (inizialmente chiamati Ultimate Collective) è un trio musicale proveniente da Koszalin, città della Polonia nord-occidentale di poco più di centomila abitanti.
Il progetto ha preso vita grazie a Bartek Rogalinski (chitarra), Emil Krocz (basso) Medina May nome d'arte di Sebastian Krupinski (batteria). 
L'ensemble  ha finora pubblicato due dischi: RCK PPR SCSRS il 7 settembre 2019 e Eksploracja Planety Koszalin il 3 giugno 2021, entrambi per l'etichetta polacca GraMuzyka Nagrania https://www.facebook.com/GraMuzykaNagrania/ .
Il loro marchio sonoro è costituito da una propensione all'improvvisazione meramente strumentale con elementi space progressivi, kraut, post e jazz rock.
Dal secondo disco, in ascolto la seconda traccia "Agar Agar"

Album consigliato:  Eksploracja Planety Koszalin (2021)

mercoledì 17 agosto 2022

Seventh Season

E' sempre un piacere conversare con Simone Pesatori, vocalist lodigiano dalle tinte espressive variegate. In questa occasione ci siamo concentrati sul versante metal della sua personalità musicale multipla, quello relativo ai Seventh Season, da non confondersi con l'omonima band californiana con l'articolo determinativo "The" iniziale.

Simone tu sei un artista eclettico che spazia naturalmente su mondi diversi, su questo blog abbiamo già parlato ampiamente del progressive dei Sintonia Distorta (vedi: http://progressivedelnuovomillennio.blogspot.com/2016/05/sintonia-distorta.html , http://progressivedelnuovomillennio.blogspot.com/2020/03/sintonia-distorta.html ) e del tuo io musicale solista Emonis (vedi:http://progressivedelnuovomillennio.blogspot.com/2020/09/simone-pesatori-alias-emonis-un.html. Ci puoi raccontare la genesi del tuo progetto heavy power/metal dei Seventh Season?

Come la maggior parte dei miei progetti musicali, delle mie produzioni, anche "la settima stagione" nasce un pò per caso. O meglio, proprio per caso non dev'essere del tutto...Credo sia più giusto dire che si tratti sempre di un impulso, di un desiderio celato dentro di me (magari pure latente da tempo) e che, giunta l'occasione opportuna - la cosiddetta "scintilla" (o "miccia" a seconda di come lo si voglia vedere!!😅ahaha) - lo stesso balzi fuori con tutta l'energia e tutto l'entusiasmo che credo abbiano sempre contraddistinto il mio essere “musicante”! Mi pare fosse infatti il 2018, periodo durante il quale il primo album ufficiale dei Sintonia Distorta ("Frammenti d'Incanto" - uscito per la Lizard Records di Loris Furlan) era in fase di ampia divulgazione. Alcuni brani giunsero anche "all'orecchio" nientemeno che di Henning Basse, ai tempi cantante dei Firewind, la band capitanata da Gus G (già chitarrista di Ozzy Osbourne!!!). Henning mi scrisse qualcosa del tipo: "Good stuff, Simone, you're a good singer and songwriter, we should make something together!". Capisci già solo l'emozione di ricevere un messaggio/proposta del genere?? Da uno che, oltre ad essere senza dubbio una delle migliori voci rock/metal in circolazione, ai tempi aveva già cantato per Uli Jon Roth (Scorpions) o i Gamma Ray di Kai Hansen, tra i miei idoli indiscussi!!. Gli chiesi di concedermi del tempo per preparare un po' di materiale. Nel giro di qualche giorno, in realtà, mi venne in mente un brano di stampo power metal, con cantato in inglese, abbozzato diversi anni fa coi Sintonia Distorta (ci fu un periodo in cui, forse influenzati dagli ascolti del momento...Stratovarius, Labyrinth, Rhapsody, ecc...ci si stava orientando verso quell'ambito), poi accantonato in virtù del differente itinerario intrapreso: si trattava proprio di "Season of Life", scritta insieme ad un caro amico/ex membro Sintonia, Luca Servida. Ad Henning piacque al primo ascolto! Ma necessitava di una produzione ex novo. Pensai così di coinvolgere un altro caro amico lodigiano, amante del genere, nonché bravissimo con qualunque strumento (chitarra, basso, tastiere, ecc.): Federico Farnè. Per l'occasione ingaggiai anche Andrea Canonico, talentuoso tastierista dei "cugini di etichetta" Anacondia, con i quali ho ancora oggi un bellissimo rapporto. Contattati poi Maurizio Chiarello (peraltro amico di vecchia data di Loris Furlan) della storica casa discografica metal Underground Symphony (pensa, diversi anni or sono, fu la prima etichetta a proporre un contratto per i Sintonia Distorta!...traguardo poi sfumato per problematiche interne al gruppo).  Una sorta di "cerchio" immaginario (ed emozionale) si era quindi "chiuso". Ed un nuovo progetto era nato: Seventh Season!

Il 7 agosto è uscito in rete il secondo singolo Destiny tra l'altro con una copertina assai evocativa, com'è nato il brano e che differenze - anche tecniche- ci sono con il primo singolo  "Season of life"?

La parte musicale di Destiny è scritta quasi interamente da Federico. Subito dopo averla sentita (mi era piaciuta subito!) ho provato, sull’attacco, ad abbozzarvi sopra un motivo melodico (poi divenuto quello che ore le doppie chitarre eseguono nell’intro) nonché una linea vocale che potesse “calzare”. Credo ne sia scaturito qualcosa di gradevole e ben costruito (o almeno così pare dai riscontri che stiamo via via raccogliendo dai vari ascoltatori). Volendo analizzare tecnicamente il pezzo….pur rimanendo anche in questo caso in ambito “heavy metal”, il nuovo singolo - contrariamente a “Season of Life” (canzone più lunga, più veloce, più articolata e dalle più spiccate venature “prog”) - risulta essere un pezzo molto più “diretto”. E’ un brano più corto, con poche “digressioni” dalla struttura base, più tendente al “trash” dei Metallica, per alcuni versi, che al “power” degli Helloween, per intenderci; ma non per questo di minor impatto o “tiro”, anzi!... Il titolo deriva sempre da un’idea di Fede. La traccia che egli mi aveva trasmesso riportava già come “bozza di titolo” il nome Destiny. Ascoltandola, quel titolo (che volli mantenere) mi evocò un’immagine: quella di un Re: il Re Destino, appunto. Un Re onnipotente, o quasi, che tiene le redini di tutti i propri sudditi (del resto, siamo un po' tutti vincolati, come si usa dire, al nostro destino). In fondo può anche essere verosimile immaginare che il nostro “percorso” in questa vita sia in qualche modo già stato tracciato e che non lo si possa modificare in senso assoluto. Ma sono anche sempre stato convinto del fatto che le nostre idee, i nostri sogni, i nostri obiettivi, possano - una volta tramutatisi in “azione” - influenzarne l’andamento. Con un atteggiamento quindi non remissivo ma “attivo” credo si possa, in determinate occasioni, indirizzare il nostro presente e quindi anche il nostro futuro!

Realizzare un intero disco è complicato ma dopo due siffatti singoli è naturale che ti chieda se vedi uno sviluppo futuro in tal senso? 

Come ti spiegavo, Seventh Season è un progetto che nasce un po' per caso ed è una dimensione nella quale i brani vengono realizzati e lavorati nei cosiddetti “ritagli di tempo”, più che altro per il piacere di cimentarsi in un genere con cui sia io che Federico siamo cresciuti…è anche vero, però, che non sei nemmeno il primo a fantasticare riguardo un ipotetico “LP”, sai? Diversi amici/ascoltatori ci hanno già scritto, invitandoci a prendere in considerazione la cosa…al momento non mi sentirei di garantirne una concretizzazione; va detto però l’”appetito” - specie quando si tratta dei miei progetti musicali - cresce sempre “di piatto in piatto” (o di canzone in canzone:)ahaha…e quindi…perché no?! Ci penseremo sicuramente! Anche perché - vuoi l’entusiasmo per la recente pubblicazione, vuoi i feedback positivi che ci stanno arrivando - qui io e Federico ci stiamo già scambiando idee per il potenziale 3° singolo…vedi che a me/noi la “fame di musica (e di emozioni)” non passa mai?!:) La speranza è che le nostre “portate” possano essere sempre di gradimento per coloro che vorranno farne…un assaggio!;). Grazie di cuore per l’attenzione, Mauro, e un caro saluto a tutti i tuoi lettori!

Link utile: https://www.facebook.com/Seventh-Season-339867093152637

In ascolto l'ultimo singolo "Destiny".


giovedì 11 agosto 2022

Quantum Pig

I londinesi Quantum Pig sono un progetto del polistrumentista Ian Faragher e del bassista/cantante Mark Stevenson. Il loro album di debutto "Songs Of Industry And Sunshine" è stato pubblicato a febbraio 2019 per la label  White Star Records https://white-star-records.com/home/, in collaborazione con Craig Blundell alla batteria, con mixaggio a cura di John Mitchell. 
Un disco eclettico nei suoni (per lo più testi di Stevenson e musica di Faragher) con tematica centrale la transizione dal vecchio mondo che ci circonda a quello nuovo che sta emergendo.
Sito ufficiale: http://quantumpig.net
In ascolto e visione il primo brano Statement intent

lunedì 8 agosto 2022

Intervista a Vittorio Nocenzi e live di un brano del Banco del Mutuo Soccorso a Bordighera (5 agosto 2022)

Vittorio Nocenzi, il grande condottiero del Banco del Mutuo Soccorso


Durante la settima rassegna “d’autore e d’amore” di Bordighera


Importante evento realizzato grazie al consistente contributo economico dell’associazione culturale musicale “Aspettando Godot” del visionario -artisticamente e organizzativamente parlando-nonché portatore sano di utopie Pino Calautti, abbiamo avuto la sorte di incontrare e conversare con  Vittorio Nocenzi del Banco del Mutuo Soccorso, headliner della prima serata

La cordialità è padrona in casa Banco, anche grazie a Lorella Brambilla che proprio il 5 agosto ha festeggiato i suoi 40 anni come road manager dell’ensemble laziale, offrendo una deliziosa torta e del buon Valdobbiane poco dopo il sound check. Commozione per lei allorquando è stata chiamata sul palco a sorpresa durante il live, ecco la foto dell’abbraccio con Vittorio Nocenzi 

Il concerto è stato fantasmagorico, tutti in grande spolvero, poco più di 90 minuti in cui sono stati eseguiti l’intero primo disco, tracce darwiniane, una transiberiana e una finale Moby Dick davvero deliziosa, a detta di molti la miglior versione live mai realizzata e poi  il bis -richiamato dal numeroso pubblico (sold out)- ha visto dopo un lungo preambolo strumentale di gran classe, una commovente “Non mi rompete” che ha dimostrato come l’ensemble sia totalmente affiatato attorno al carisma indiscusso di Vittorio Nocenzi.

A seguire, dopo una erudita trattazione su Genova di Vittorio Nocenzi, il brano Passaggio/Metamorfosi tratto da “ Banco del Mutuo Soccorso”, il disco “salvadanaio” che quest’anno, esattamente il 3 maggio, ha compiuto 50 anni.


Ed ora proiettiamoci sul nuovo disco del Banco che uscirà il 23 settembre dal titolo “Orlando: le forme dell’amore” un concept album doppio di 80 minuti con l’Ariosto (vedi  sotto ) ancora protagonista dopo mezzo secolo dall’Astolfo alle prese con il suo ippogrifo de “Il volo”.