mercoledì 25 novembre 2020

La Maschera di Cera

La Maschera di Cera, mitico ensemble genovese della scena progressiva del nuovo millennio, finalmente a sette anni di distanza dall'ultimo lavoro in studio " Le porte del domani" https://progressivedelnuovomillennio.blogspot.com/2013/04/la-maschera-di-cera.html , si ripropone con un magnifico disco dal titolo "S.E.I." (acronimo di Separazione, Egolatria, Inganno) rilasciato il 18 Settembre per AMS Records https://ams-music.it/wp/  in formato vinile, cd e digitale: https://lamascheradicera.bandcamp.com/album/s-e-i .
L'album di sole tre tracce per quarantacinque minuti di musica è permeato di grandi emozioni derivate sia dalla perizia compositiva ed espressiva degli strumentisti, sia dalla grande duttilità vocale di Alessandro Corvaglia che si conferma come uno dei singer più importanti del nostro tempo, interpretando con intensità testi assolutamente incisivi
Il tappeto sonoro prevalentemente sinfonico s'eleva verso lande folkeggianti, canterburiane e financo simil jazzistiche per un lavoro vario stilisticamente e di grande qualità in cui Zuffanti and co. hanno davvero messo cuore e psiche oltre la siepe delle sensazioni gradevoli, vero diletto per i melomani progressivi.
L'artwork davvero di grande impatto emozionale e grafico è stato realizzato dall'artista Eric Adrian Lee di Portland in Oregon https://www.instagram.com/ericadrianleedesign/?hl=it .
Per un approfondimento dell'opera rimando all'articolo dell'amico e collega di redazione del magazine Mat 2020 http://www.mat2020.com  Riccardo "scrittore (non solo) progressivo" Storti https://scrittoreprogressivo.wordpress.com/2020/10/11/la-maschera-di-cera-s-e-i-ams-btf-2020/ .
Line up: Alessandro Corvaglia: voce e chitarra acustica. Fabio Zuffanti: basso. Agostino Macor: tastiere. Martin Grice: flauto e sax. Paolo "Paolo" Tixi: batteria.
In ascolto Il tempo millenario, la suite d'apertura di oltre 21 minuti:  "Strade ormai  deserte, buia e fredda la città.Il suono dei miei passi il solo segno di vita. Torno dopo secoli è strano questo cielo, non riconosco niente, non mi oriento più..."
 


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