sabato 25 aprile 2020

Three Wise Monkeys

I Three Wise Monkeys sono stati fondati a Sydney nel 2010. Il nome della band prende spunto dalla mistica trilogia “scimmiesca” giapponese: Mizaru, coprendosi gli occhi, non vede alcun male; Kikazaru, coprendosi le orecchie,  non sente alcun male e Iwazaru, coprendosi la bocca, non parla male.
Il combo australiano ha rilasciato innumerevoli E.P. di cui l’ultimo, l’interessante “Isolation” nel gennaio 2020 e quattro album in studio: “The red album” (2010), “Perihelion” (2013), “ Progetto arte” (2015) e “False flag” (2015) e il live “3WM Five live “ nel 2011. La band è attualmente composta da Kypo alla chitarra, Alex King al basso e Brendon Waterman alla batteria e la loro interessante proposta musicale, meramente strumentale, si indirizza verso un rock progressivo che deve molto a partiture fusion.

Album consigliato: Progetto arte (2015)

venerdì 24 aprile 2020

The Sun Blindness

The Sun Blindness si sono formati alla fine del 2004 a Melbourne grazie ai giovanissimi polistrumentisti Tor Larsen (anche vocalist) e Duncan Eastey. La coppia ha realizzato due dischi “Like Pearly Clouds” nel 2008 e “Far Arden” nel 2011. Il loro sound è orientato verso lo space rock psichedelico per un buon prodotto non depositario di originalità ma di gradevole perizia espressiva.

Album consigliato: Like Pearly Clouds (2008)

giovedì 23 aprile 2020

Squat Club

Gli Squat Club, originari di Sydney, hanno avuto vita estremamente breve essendosi formati nel 2008 e lasciati poco più di un anno dopo, per poi riformarsi brevemente nel 2010 per rilasciare l’11 novembre 2011 l’unico album “Corvus” grazie alla label indipendente Bird's Robe Records. Sono degni di menzione giacchè il disco, sei tracce per quasi 80 minuti di musica, è di grande spessore musicale, condensando parti più hard progressive con avant rock e afflati fusion.   
Line up: Josh Ahearn: basso. Josh Head: chitarra, voce, effetti. Tim Brown: chitarra, bouzouki. Evan McGregor: batteria, percussioni.

Album consigliato: Corvus (2011)

mercoledì 22 aprile 2020

A Lonely Crowd

Gli A Lonely Crowd sono originari di Melbourne. Il nome della band riprende il titolo di uno dei libri sociologici più influenti dello scorso secolo “The lonely crowd” di David Riesman con Nathan Glazer e Reuel Denney. 
Il quartetto australiano ha pubblicato tre album: “User Hostile” nel 2011 per la label Anon Records. Per Birds Robe Records https://www.birdsrobe.com il 1° febbraio 2014 “Transients” e l’11 giugno 2016 “Devil in the detail”.
Il loro tappeto sonoro è orientato verso un hard rock progressivo con venature jazzy. 
Line up: Xen Havales: voce, flauto. Luke Ancell: chitarre. Scott Ancell: batteria, percussioni. Lachlan Kirkbright: basso.

Album consigliato: Transients (2014)



martedì 21 aprile 2020

The Merlin Bird

I The Merlin Bird provengono da Melbourne e hanno all’attivo un E.P. “Reason and rhyme” nel 2003 e un unico full lenght nell’Aprile 2014 dal titolo “Chapter and verse”.  
Artefici del progetto- di fatto - sono una coppia di valenti polistrumentisti/compositori: Geoff Dawes e Dan Moloney coadiuvati da musicisti e cantanti esterni. 
La proposta sonora è una sapiente miscela di elementi prog sinfonici, folk con propensione elettronica e una interessante vocalità (solista e corale) che permette di evocare effluvi di emozioni benefiche al fruitore.


Album consigliato: Chapter and verse (2014)

giovedì 9 aprile 2020

Røsenkreütz

Dopo oltre cinque anni dall'eccellente esordio con " Back to the stars " di cui già parlammo, vedi:  https://progressivedelnuovomillennio.blogspot.com/2014/12/rsenkreutz.html, i  Røsenkreütz,  del compositore/polistrumentista/cantante Fabio Serra,  si ripresentano alla grandissima sulla ribalta mondiale con "Divide et Impera" ( Opal Arts / Andromeda Relix, http://www.andromedarelix.com/site/index.php?lingua=ita ) il cui titolo rimanda sia al famoso motto latino (dividi e conquista) ma anche alla partizzazione dei problemi in sottoproblemi più semplici da risolvere per cui combinando le soluzioni ottenute si risolve il problema primigenio. Il disco, un concept album con tema "il controllo", uscito il 21 Marzo dopo lunga gestazione si dipana in otto tracce per un'ora abbondante di proposta musicale sempre di ottimo livello che spazia dall' hard rock alla psichedelia progressiva con sprizzatine jazz, blues e una particolare attenzione anche alla forma canzone con il singer Massimo Piubelli (voce dei Methodica https://www.facebook.com/methodica.music/) che impreziosisce il tutto con la sua notevole capacità interpretativa.
Molto affascinante l'artwork con l'emblematica copertina di Cristophe Dessaigne, conosciuto artisticamente con il nome Midnight Digital (vedi https://www.midnight-artwork.com/home ) e il ricco booklet interno con le fotografie della veronese Lara Zanardi, vedi : 
https://www.instagram.com/zanardi.lara/?hl=it  https://www.facebook.com/profile.php?id=100008624820904 ).
Line up: Massimo Piubelli: voce solista. Fabio Serra: chitarre, tastiere, voce. Gianni Brunelli: batteria, percussioni. Gianni Sabbioni: basso, stick Chapman. Carlo Soliman: piano, tastiere e la new entry Eva Impellizzeri: viola, tastiere, voce. Ospiti: Evequartett: archi. Daniela Pass: cori e il rapper londinese Flamma alla voce nel brano "I know i know".
Link utile per ascoltare tutti i brani: https://www.youtube.com/playlist?list=OLAK5uy_nZMQunQw8aopy9la5T-ZvW3sPtZeTYemI&fbclid=IwAR1wH3iWD5TXQYsiTaJ3niIjdbYErICKgPPTQIAmzhZwop-N6EUxmPpJNXg
Un disco sicuramente da avere anche in forma fisica.


mercoledì 8 aprile 2020

Marco Grieco

Del polistrumentista/cantante/compositore Marco Grieco (Salerno, 19 Settembre 1967 ) già parlammo in occasione del suo precedente disco , vedi:
https://progressivedelnuovomillennio.blogspot.com/2013/02/macromarco.html.
Dopo cinque anni di lavorazione, finalmente Il 28 Marzo 2020 si è reso disponibile su molte piattaforme digitali l'album " Nothing Personal " , una lunga cavalcata sonora di nove brani (uno solo interamente strumentale, il breve minimale pianistico della settima traccia Waves) per poco meno di un'ora di musica ove l'artista campano esprime appieno e con perizia la sua anima progressiva. Nota di grande menzione il fatto che anche questa produzione è interamente composta, suonata e cantata dal poliedrico Grieco che ci delizia con una cascata sinfonica avvincente fin dal primo ascolto e con armonizzazioni vocali di grande impatto. Anche le tematiche descritte dai testi, cantati in inglese, sono interessanti:  le brutalità sulle idee attraverso l'episodio dell'abiura di Galileo in " Heretics ", le violenze sulle donne attraverso la dottrina del peccato originale , interpreti Adamo ed Eva in "The Eden", l'oltraggio alla natura in "Waiting For".
Da segnalare anche la fascinosa e significativa copertina che riprende Il ballo mascherato contenuta nell'opera "Un'altro mondo" del celebre caricaturista e illustratore francese Jean Ignace Isidore Gerard (1803-1847) meglio conosciuto con il nome artistico di Grandville, ( vedi: http://letteraturagrafica.over-blog.com/article-35192027.html ).
Sito ufficiale: http://www.marcogrieco.it
Link utile: https://www.facebook.com/MarcoGriecoProg/?pageid=110222423949303&ftentidentifier=121308802840665&padding=0
In ascolto l'ultima e più lunga traccia dell'album, l'articolata suite "Winter" in cui troviamo tra l'altro anche una poesia del compositore/letterato/medico londinese Thomas Campion (1567-1620) (https://it.wikipedia.org/wiki/Thomas_Campion)

sabato 4 aprile 2020

Ozone Park

Ozone Park non è solo un quartiere situato nella parte sud occidentale del distretto di Queens a New York City ma è anche un quartetto sardo (vedi line up) che, dopo aver partecipato ad un seminario jazz nella "Grande Mela", ha provato a  gettare giù alcune idee musicali, sfociate poi nel 2017 con l'album d'esordio "Fusion Rebirth"(Emme Record Label). Il disco, otto tracce strumentali per oltre 50 minuti di musica,  presenta una interessante fusione di stili: jazz, progressive, musica latina, coloriture rockeggianti, il tutto condito da un groove interessante e coinvolgente.
Line up: Davide Nicola Buzzo: sassofono e EWI. Giuseppe Chironi: piano, basso, organo, clavinet, synth e basso. Gianluca Cossu: percussioni e vibrafono. Alessandro Masala: batteria.
In ascolto la prima traccia Bocius



giovedì 2 aprile 2020

Worm Ouroboros

Della band di Minsk, gli Worm Ouroboros, avevamo già parlato su questo blog per segnalare il loro disco d'esordio https://progressivedelnuovomillennio.blogspot.com/search?q=WORM+OUROBOROS.
L'ensemble bielorusso, il 24 Dicembre 2019 per Lizard Records, ha rilasciato il secondo disco: "Endless way from you",  nove tracce per 74 minuti di musica per lo più strumentale in cui si equilibrano eclettismo e atmosfere spensierate e melodiche. Un caloroso e affascinante progressive da camera di grande qualità con aperture jazzy, simil canterburiane e approcci Zeuhl.
Line up: Sergey Gvozdyukevich: tastiere, basso, chitarra acustica, flauti, voce. Vladimir Sobolevsky: tastiere, basso, chitarre acustiche ed elettriche. Mikhail Kinchin: batteria. Ospiti: Vitaly Appow: fagotto. Aliona Sukilyan: oboe e Alexandra Gankova: vibrafono, xilofono, timpani.
Link utile: https://thewormouroboros.bandcamp.com/
In ascolto Ascension, la sesta traccia del disco

mercoledì 1 aprile 2020

Falena

Terzo disco per la band laziale dei Falena di cui già scrivemmo su questo blog, vedi:
https://progressivedelnuovomillennio.blogspot.com/2015/01/falena.html#comment-form 
Il 4 Dicembre 2019, per Lizard Recors- La Locanda nel Vento, è uscito "Una seconda strana sensazione", quattordici tracce ( cinque totalmente strumentali) per quasi settanta minuti di vigoroso dark hard progressivo con aspetti melodici e afflati di spessore cantautorale.
Un concept album dedicato al Signor F.,  un antieroe dalla personalità complessa che è il protagonista delle storie tra demoni interiori e bellezza spirituale: "Perso in un diluvio emozionale" (Sete), "Vivo l'attesa di un cupo orizzonte, osservo nubi gonfie e scure dirigersi verso di me" (Un Mite Inverno) "Percorso arduo resta il mio divenire, mentre l'ansia a cui credo rimane sospesa intorno a me " (Passaggio), " Non dovrei sprecare il mio tempo, nei miei problemi troverò l'uscita ad ogni gabbia, senza fuggire e abbandonare me stesso dentro questa dimensione oscura, ormai mi muovo lesto saltando sopra ogni opaca verità" (Requiem).
Un plauso al booklet con le particolari illustrazioni in bianco nero dell'artista Armando Zelinotti, vedi: https://www.premiocombat.it/2018/armando-zelinotti-94013
Line up: Emiliano "Toro" Sellati: voce solista. Alessandro " Sandro" Fusacchia: chitarre acustiche ed elettriche, cori. Marco "P" Peschi: tastiere, synth, sonorizzazioni, flauto traverso. Andrea " Micio" Trinca: basso, cori. Rossano "Cico" Acciari: batteria.
Link utile: https://falena.bandcamp.com
In ascolto la title track dell'album, nonchè settima traccia.