martedì 14 gennaio 2020

Oaksenham

Tra le realtà più sorprendenti del nuovo secolo inseriamo di diritto gli Oaksenham, formatisi a Yerevan, la capitale dell’Armenia, nel 2001. Una instrumental band che unisce tradizione folk, prog sinfonico, rock da camera e un tocco jazzistico, il tutto con un connubio notevole. Dopo un live nel 2002 auto prodotto dal titolo Woden’s Eve live, l’ensemble armeno ha pubblicato due splendidi full lenght: Conquest of the pacific, registrato nel 2006 e pubblicato ufficialmente dall'etichetta Musea nel 2007 e il 20 Agosto 2018 solo digitalmente Upon all the living and the dead. In realtà quest’ultima opera doveva vedere già la luce nel 2013 essendo stato registrato e mixato nello studio "S'Harmony" di Yerevan tra il febbraio e l'agosto 2012, ma per una serie di misteriose circostanze si è fatto attendere per un lustro. Il titolo Upon all the living and the dead (Su tutti i viventi e i morti) riprende una frase del celebre novella del 1914 "The Dead" (I Morti) di Jame Joyce: " His soul swooned slowly as he heard the snow falling faintly through the universe and faintly falling, like the descent of their last end, upon all the living and the dead " ( E lenta la sua anima si abbandonò mentre percepiva la neve cadere debolmente su tutto l'universo e cadere debolmente, lieve come la loro definitiva discesa, su tutti i vivi e i morti).
Line up dell’ultimo disco: Vahagn Papayan: basso. Vardan Harutyunyan: tastiere. Ashot Korganyan: batteria. Vardan Gasparyan: Chitarre. Aram Asatryan: violino.
Ospiti speciali: Shushan Petrosyan voce, Valery Tolstov flauto e Andranik Kochar: fagotto. Anahit Papayan, Sona Varpetyan, Luisa Avagyan: soprano.
In ascolto l'intero primo album

Album consigliato: Conquest of the pacific (2007)

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