venerdì 26 luglio 2013

Lamanaif

Non propriamente progressive il quartetto padovano dei Lamanaïf ha prodotto un disco d'esordio per la Lizard d' impatto emotivo sconvolgente in cui si incarnano varie facce che il critico musicale Donato Zoppo, vero punto di riferimento per noi musicofili, ben incarna nella frase" una lettura progressive poco ortodossa e molto anticonformista, in un arco che parte dai King Crimson e arriva ai Mars Volta toccando il microcosmo Muse".(http://www.movimentiprog.net/modules.php?op=modload&name=Recensioni&file=view&id=3646).
Ottimi strumentisti e un cantante di indubbio talento (molto teatrale nelle interpretazioni e sulle tonalità alte mi ha ricordato il vocalist dei Dream Theater, James LaBrie) per un lavoro di qualità (privo di tastiere) non certo semplice da metabolizzare con un solo ascolto.
Line up: Esteban Vidoz: voci, Matteo Florian: Basso, Simone Bianco:Chitarre, Simone Sossai: Batteria con l'aiuto dei musici addizionali: Andrea Ghion: Percussioni e Sebastiano Basso al Didgeridoo
Sito ufficiale: http://www.lamanaif.it/sito.html
Eccoli in versione live

Album consigliato: L'uomo infinito (2012)

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