martedì 29 novembre 2022

Numen

I Numen si sono formati nel 1992 ad Alicante  città di oltre 300.000 abitanti della comunità Valenciana a sud della Spagna, grazie a  band fondata da Víctor Arques (basso), Gaspar Martínez (batteria) e Manuel Mas (tastiere). L'ensemble spagnolo nel 1998  ha pubblicato "Samsara" l'album di debutto, un concept dedicato a tutte le cose che circondano l'uomo come parte integrante del Cosmo.
Nonostante l'ottima accoglienza del lavoro discografico, i Numen si sciolsero come band nel 2000. Dopo un lungo periodo di inattività nel 2013 i tre membri fondatori, sempre coadiuvati - come nel primo full length- da César Alcaraz (voce) e Antonio Valiente (chitarra), si sono riuniti e nel nuovo millennio hanno dato alle stampe due album: "Numenclature" nel 2014 e, dopo che Valiente è stato sostituito alla chitarra da Marcos Bevia," Cyclothymia" nel  marzo 2019 per l'etichetta prog cilena Mylodon records https://mylodonrecords.com . Attualmente sono impegnati nella produzione del loro quarto album, The Outsider, un'opera rock in cui debutta la nuova cantante Alba Hernández.
Line up odierna: Víctor Arques (basso), Alba Hernández (voce), Jorge Camarero (chitarra), Manuel Mas (tastiere) e Gaspar Martínez (batteria). 
Il loro stile è un possente neoprog con basi sinfoniche con afflati melodici di ottimo livello.
I membri attuali sono Víctor Arques (basso), Alba Hernández (voce), Jorge Camarero (chitarra), Manuel Mas (tastiere) e Gaspar Martínez (batteria).
In ascolto e in visione "Some faith" la seconda traccia del disco del 2019 

Album consigliato: Cyclothymia (2019)


martedì 22 novembre 2022

Deaton LeMay Project

I Deaton LeMay Project, provenienti dal Texas, sono stati fondati come partnership tra Roby Deaton (tastiere acustiche e synth, chitarre acustiche e portoghesi) e Craig LeMay (batteria e percussioni). Iloro esordio risale al 2019 con "Day After Yesterday".  Il 3 gennaio 2022 è stato rilasciato il  secondo full length "The fifth element" in cui il duo con Deaton alle prese con la voce in un brano è stato coadiuvato nelle sue dodici tracce per settanta minuti da Hadi Kiani: voce. Ehsan Imani e Josh Mark Raj: chitarre. John Haddad e Charles Berthoud: basso. Liza Evan:  violino.
Il loro tappeto sonoro è altamente ispirato al progressive sinfonico dei seventies ma con gusto raffinato e moderno.
In ascolto il brano Music, undicesima traccia dell'ultimo disco. Un lavoro discografico con il 50% del contenuto basato sui quattro elementi principali della vita (Terra, Acqua, Fuoco, Aria), ma con l'aggiunta di un quinto elemento essenziale della vita: la musica, che unisce gli altri quattro elementi della vita.


Album consigliato: The fifth element (2022)

lunedì 21 novembre 2022

Jambinai

I Jambinai si sono formati nel 2009 a Seul presso la Korea's National University of Arts, tutto ciò grazie all'incontro creativo tra  Ilwoo Lee: chitarra e piri (oboe di bambù), Eunyoung Sim: geomungo (cetra) e Bomi Kim: haegum (strumento simile al violino). L'idea primigenia, poi confermata dalle uscite discografiche è stata quella di fare un cross over di livello tra musica tradizionale e folkloristica coreana (gugak) e sonorità avant- rock e progressive.
Nel 2011 hanno pubblicato un EP omonimo e autoprodotto di tre canzoni. L'anno successivo è stato rilasciato il loro album di debutto: "Différance", che li ha portati a vincere il premio "Best Crossover Album" e la nomination per "Best Jazz & Crossover Performance" ai Korean Music Awards 2013. Hanno poi pubblicato altri due full length: "A Hermitage" nel 2016 e "Onda" nel 2019. L'11 novembre 2022. 
Degno di menzione il fatto che l'ensemble coreano, durante la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi invernali del 2018 a Pyeongchang, si è esibito con un'orchestra di suonatori di geomungo.
In ascolto la prima traccia Time of extinction del loro primo album



Album consigliato: Différance (2012)


martedì 15 novembre 2022

Indelible

Il gruppo norvegese degli Indelible si è formato nel 2008, inizialmente come progetto one man band del compositore e polistrumentista Marius Sjøli, successivamente un'altro polistrumentista Jason Walton, il bassista  Robert Hunter  e la vocalist Mona Sjøli hanno deciso di partecipare al progetto e poco dopo è stato rilasciato l'EP "Introduction". Il loro unico full length "Remnants in Red",  pubblicato da Strix Records, ha visto la luce alla fine di maggio 2011, dieci tracce per 35 minuti di crossover progressivo.



venerdì 11 novembre 2022

Panaceah

I Panaceah sono una band brasiliana proveniente da Rio de Janeiro che ha all'attivo solo materiale digitale, tra cui spiccano un album nel 2008 dal titolo "Spiral of time", un E.P. "Secret garden" nel 2019 e alcuni singoli.
Il loro stile è un progressive metal molto rigoroso e sempre suonato con perizia tecnica.
In ascolto Treasures and tales, ottava e ultima traccia del lavoro d'esordio la cui line up è la seguente: M.S. Larbos: voce. Victor Lountry: chitarra. Rodrigo Lonnan: batteria. Hephisto: tastiere e Rodrigo Dussak: basso.

mercoledì 9 novembre 2022

Ragnarök

I Ragnarök, il cui nome fa riferimento a un antico termine nordico usato per designare la fine del mondo, si sono formati grazie a Peter Bryngelsson, Henrik Strindberg e Staffan Strindberg, nel 1972 a Kalmar una città di 36000 abitanti del sud est della Svezia, affacciata sul mar Baltico. 
Dopo vari album nello scorso secolo fino al 1992 anno in cui si sono sciolti, nel nuovo millennio  ritornano in auge a livello discografico con il full length "Path" rilasciato per la Musea Records nel 2008. Un album  di otto tracce per poco più di 43 minuti con line up: Peter Bryngelsson:  chitarre elettriche e lap steel, dobro. Henrik Strindberg: chitarra. Peder Nabo: tastiere, chitarra, cetra, logdrum. Staffan Strindberg: basso e Thomas Wiegert: batteria. Da segnalare anche un disco dal vivo  "Live in Tokyo" uscito nel 2012. 
Il loro paesaggio sonoro è stata descritto come rock strumentale d'atmosfera e come jazz rock progressivo. Nel corso degli anni, un totale di 27 musicisti  hanno fatto parte della band, che ha suonato più di 800 concerti, l'ultimo nel 2019 al Progg & Visfestival di Löderup, in nove Paesi. 
Dal live in Tokyo la quarta traccia Promenader, originariamente inserita nel loro primo album omonimo del 1976.