martedì 23 giugno 2020

Applesmellcolour

Applesmellcolour, rigorosamente tutto attaccato, è una band fondata nel 2012 a Tarragona, città della Catalogna di oltre 130000  abitanti e il cui patrimonio archeologico è stato inserito nel 2000 tra i patrimoni mondiali dell'umanità dall'UNESCO. 
Il nome del gruppo è ispirato ad alcuni versi in catalano del poeta Gabriel Ferrater (1922-1972): " Sense enyor, se'ns va morint la llum, que era color de mel, i ara és color d'olor de poma che in italiano potremmo tradurre Senza desiderio, la luce che era il colore del miele, sta morendo, ora è il colore dell'odore di una mela (in inglese Apple smell colour) ".
L'ensemble spagnolo è composto da Lluís Barcelo (chitarra), Àngel "Loti" Arroyo (basso), Marc Claramunt (batteria), Mo Espasa (tastiera) e Uri Mas (voce e chitarra) e Pep Espasa (chitarra, sassofono e flauto) che è anche membro di On The Raw, vedi https://progressivedelnuovomillennio.blogspot.com/search?q=On+The+Raw
Il sestetto ha rilasciato il 7 Ottobre 2015 il loro disco di debutto "Unscrupulousness", un concept album che affronta in undici tracce per meno di un'ora di musica, la mancanza di scrupoli (da qui il titolo in inglese) nel suo senso più ampio: le origini e lo sviluppo dell'universo, l'evoluzione della vita sulla Terra, lo sfruttamento massiccio delle risorse naturali, gli attuali conflitti sociali e la lotta di classe alla ricerca di un nuovo paradigma sociale, le emozioni e le contraddizioni derivanti dall'innamoramento e dalle relazioni amorose, la contemplazione e lo scorrere incessante del tempo e, infine, l'inevitabile morte che ci conduce in un universo non governato da scrupoli o moralità umana.
Il 16 Aprile 2016 il combo catalano coadiuvato ai cori ha rilasciato digitalmente un suadente E.P. acustico di quasi venti minuti dal titolo "Fireplace". 
Il loro tappeto sonoro è un suadente prog sinfonico con parti melodiche di indubbio fascino.
Link utile: https://applesmellcolour.bandcamp.com
In visione e ascolto, in versione live, la quarta traccia "Chris" del loro album di debutto


lunedì 22 giugno 2020

Harvest

Se sei un musicofilo e leggi la parola Harvest è innegabile che ti venga in mente l'album capolavoro del 1972 di Neil Young ma in questo caso la "mietitura" si dirige verso la Spagna, più precisamente a Barcellona e indica una band che si è formata nel 2008 grazie a Monique van der Kolk (voce), Jordi Amela (tastiere) e Jordi Prats (chitarra). Al giovane trio si sono uniti poco tempo dopo Roger Vilageliu (basso) e Alex Ojea (batteria) completando così la formazione. Nel 2009 l'album di debutto "Underground Community" con all'interno una cover dei Marillion, ossia Waiting to Happen. A questo esordio sono seguiti "Chasing Time" nel 2012 e, con l'innesto al basso di Toni Munnè al posto di Vilageliu, "Northern Wind" nel 2014. Il loro è neo progressive melodico con l'eccellente e delicata voce femminile di Monique van der Kolk di padre olandese e di madre spagnola, vissuta nei Paesi Bassi fino ai 20 anni.
Link utile: https://harvest-band.bandcamp.com


Album consigliato: Chasing Time (2012)


domenica 21 giugno 2020

Cheeto's Magazine

I Cheeto's Magazine provengono da El Prat de Llobregat un comune di oltre 60000 abitanti della provincia di Barcellona e sede dell'Aeroporto internazionale. Si sono formati nel 2004 dapprima come duo con Esteban Navarro (voce e tastiere) e Manel Orella (chitarra) poi dal 2006 come quartetto con l'innesto di Dídac Garcia (basso) e Joan Montane (batteria). Con questa formazione hanno prodotto nel 2009 l'E.P. "All The Chickens In The Bowl". Dopo lunga gestazione e con un cambio di line up per la batteria (in uscita Montane in entrata Eric Rovira) e l'aggiunta di Matias Lizana (tastiere), l'ensemble della Catalogna ha rilasciato nel 2014 il primo full lenght  "Boiling Fowls". A questo esordio sulla lunga durata hanno seguito nel Marzo 2017 "Tasty old snack" con una divertente rilettura in chiave progressive del celebre brano dei Green Day "Basket Case" (vedi video) e nel Febbraio 2019 "Amazingaus" con il cambio della sezione ritmica (in uscita Rovira e Garcia, in entrata Gerard Sala e Alex Marques). I Cheeto's Magazine definiscono la loro musica "prog formaggino" anche perchè sono soliti presentarsi nei live con delle tutine colorate. Il loro impatto sonoro, però,  non è infantile con il virtuoso front man Navarro in grado di catalizzare l'attenzione e i suoi compagni musicisti, tutti impegnati anche nei cori di accompagnamento, capaci di dare spettacolo e non solo con la proposta musicale, un crossover progressivo che irradia naturale allegria. Da sottolineare che le copertine dei loro album sono buffe con disegni che ricordano quelli dei bambini.
Link utile. https://cheetosmagazine.bandcamp.com



Album consigliato: Amazingaus (2019)




sabato 20 giugno 2020

Herba d 'Hamelí

Herba d 'Hamelí è una band nata nel 2001 a Barcellona. La loro produzione discografica prevede sei album in studio: " La dansa de les rates" (2001), "Cançons de casa sons de carrer" (2004), "L'aplec dels bojos" (2006), "Inversa visual" (2009), "Girafes a Siberia" (2011) e "Interiors" (2015). la peculiarità del gruppo è che cantano in lingua catalana con una proposta musicale che spazia dal prog sinfonico al jazz-rock con poderosi afflati canterburiani e folkeggianti.
Ultima line up: Claudio Trullen (voce, chitarra acustica), Carles Pinós (tastiere, voce), Dani Fabré (basso, voce), Guillem Roma (percussioni), Valentí Pinós (chitarra elettrica) e Joseph Tardio (flauto, tastiere).
Link utili: https://herbahameli.blogspot.com
https://herbahameli.bandcamp.com

Album consigliato: Interiors (2015)

Albatros

Gli Albatros, omonimi del gruppo italiano anni 70' capitanato da Toto Cotugno, si sono formati nel 2000 a Igualada, un comune di quasi quarantamila abitanti della provincia di Barcellona. Nella loro attività durata fino al 2014, il combo catalano ha rilasciato tre full lenght " Pentadelia" (2008), "Ursus" (2011) e "Mundo Bosque" (2014) e un demo tape  "Quién colgó a los lobos" (2002).
La loro proposta sonora si indirizza verso uno space psichedelico con vigorose sfumature di hard rock progressivo.
Ultima line up:Javi Fernández Mata: voce, chitarra. Marc González Rossel: chitarra, voce. Red Pèrill: tastiere, synth, voce. Joan Gabriel Llorach: basso e Tolo Gabarró Castelltort: batteria, voce.
Link utile: https://psicoalbatros.bandcamp.com
In ascolto settima e ultima traccia Planeta Prohibido tratta dal cd Ursus
Album consigliato: Ursus (2011)

venerdì 19 giugno 2020

Bauluna

Bauluna è un duo progressivo sperimentale di Barcellona fondato nel 1997 dal poliedrico Eric Baulenas (voce, chitarra, basso, tastiere, effetti, percussioni) e Joaquín Luna (chitarre, tastiere, effetti).La discografia dei Bauluna si delinea in tre album autoprodotti: " Healand "(2013), " Lunacy "(2014) e " Aligned" (2019). Il tappeto sonoro è orientato verso suggestivi paesaggi elettronici spaziali inframezzati da momenti strumentali estremamente suadenti.
Link utile: https://bauluna.bandcamp.com
In ascolto la loro ultima produzione Aligned con ospiti i musicisti Pablo Selnik al flauto e J.M.Baule alla chitarra.


Album consigliato: Aligned (2019)

giovedì 18 giugno 2020

Moonloop

I Moonloop sono un gruppo formatosi a Barcellona nel 2001 da Eric Baulenas (voce, chitarre, tastiere), Juanjo Martin (chitarre ritmiche e cori), Raul Payan (batteria) e
Vic A. Granell (basso). Il nome della band prende spunta dall'omonima canzone dei Porcupine Tree del 1994. 
Dopo alcuni demo e singoli, l'ensemble catalano ha pubblicato l'autoprodotto "Release from Duality" nel 2005 a cui sono seguiti  "Deeply from the Earth"(2012) e "Devocean"(2017) entrambi per la label francese Listenable Records (https://www.shop-listenable.net/en/), creata nel 1990 e specializzata in death metal.
La proposta sonora si protende verso un energico metal progressivo intervallato da momenti più quieti.


Album consigliato: Devocean (2017)

sabato 13 giugno 2020

Eric Baule

Gli Eric Baule sono un progetto creato dal chitarrista di Barcellona, Eric Baulenas (classe 1978), nel 2010. La band catalana ha rilasciato un solo interessantissimo disco - autoprodotto- il 24 Febbraio 2015 dal titolo "Revelations Adrift", dieci tracce per quasi settanta minuti di musica dove il compositore Baulenas oltre a suonare la chitarra, strumento studiato dall'età di 13 anni, canta in inglese e si fa accompagnare da Eric Rovira (batteria e cori), Dani Soto (basso) e Isam Alegre (tastiere, cori). Il full lenght, inseribile nel filone heavy prog,  ha momenti melodici notevoli che fanno risaltare il talento chitarristico di Baulenas, grande estimatore di Satriani, Vai, Van Halen, Beck, Skolnick, Gilmour, Hendrix.
Link utile: https://ericbauleband.bandcamp.com/releases
In ascolto l'intero album

venerdì 12 giugno 2020

Tabletom

I Tabletom originari di Malaga e fondati nel 1976 dallo scomparso cantante Roberto "Rockberto" Gonzalez (1951-2011), i fratelli Pedro (chitarra) e Jose Manuel Ramirez (flauto), Jesus Ortiz (basso e violino), Javier Denis (sassofono) e Paco Oliver (batteria).
Attivi discograficamente dal 1980, nello scorso secolo hanno pubblicato quattro dischi in studio e un live, nel millennio di nostra competenza hanno rilasciato tre album: "7000 kilos" (2002), Sigamos en las nubes (2008), "Luna de mayo" (2016) e la compilation "Lo mas peor de Tabletom" nel 2004.
L'ensemble andaluso propone un eclettismo sonoro con una miscellanea di generi che vanno dal blues al rock, dal flamenco al reggae, il tutto a base fusion progressive.
Sito ufficiale:  https://www.tabletom.es/es/?fbclid=IwAR3-DBCbt_bY5_KcWXL8ytc66X66BUNcr6DrpuPmc6Lw1uYKmo3tQqSSPQM
Line up: Pedro Ramírez (Perico): chitarre. José Ramírez (Pepillo): sax e flauto. Jorge Blanco: basso. Manuel Nocete: tastiere. Juan Antonio Parra: batteria e il vocalist Salva Marina.
In ascolto la seconda traccia Asomandome del loro ultimo disco




Album consigliato: Luna de mayo (2016)

giovedì 11 giugno 2020

Apricot Rail

La band degli Apricot Rail, originaria di Perth, è stata fondata dal chitarrista Ambrose Nock a cui, nel marzo del 2008, si sono uniti il ​​chitarrista Jack Quirck, il batterista Matthew Saville, il bassista Daniel Burt e il fiatista Mayuka Juber. Dopo una serie consistente di apparizioni live e un demo, l’ensemble australiano ha registrato il primo album omonimo nell'autunno del 2008, successivamente pubblicato come cd nel luglio 2009 da Hidden Shoal Recordings https://www.hiddenshoal.com. A questo esordio sono seguiti l’E.P. “Surry Hills” nel settembre 2011 e “Quarrels” nel febbraio 2013. La loro proposta sonora presenta un crossover di eccellente versatilità con sonorità post rock, progressive e afflati di free jazz ben combinati con momenti di raffinatezza melodica.
Line up del primo disco: Jack Quirk: chitarra, glockenspiel, tromba, voce. Daniel Burt: basso, sassofono. Matt Saville: batteria, percussioni. Mayuka Juber: clarinetto, flauto, tastiera, voce. Ambrose Nock: chitarra, glockenspiel, tastiera.
In ascolto l'ottava traccia del suo disco d'esordio "The parachute failure"


Album consigliato: Apricot Rail (2009)


mercoledì 10 giugno 2020

Sunpilots

I Sunpilots si sono formati a Sydney all'inizio del 2006 grazie al cantante Raj Siva-Rajah e al chitarrista Bob Spencer. Il duo con l’aggiunta di Gavin Collison al basso e Anthony Soole alle percussioni ha rilasciato l’E.P. “Sunpilots” nel giugno 2006. Dopo un tour che gli ha portati a suonare in cinque stati e un cambio nella sezione ritmica con gli ingressi di Andy Nielsen alla batteria e Justin Kool al basso, l’ensemble australiano ha rilasciato nell’agosto 2008 il primo full lenght, dal titolo “Living Receiver”. La band ha deciso alla fine del 2010 di trasferirsi in Europa e nel mentre pubblicavano nel 2012 il concept album distopico sul bisogno umano di sicurezza e libertà “King of the Sugarcoated Tongues, hanno fatto più di 400 date in festival e club nel Regno Unito, Germania, Austria, Svizzera, Francia, Svezia, Olanda, Belgio, Italia, Polonia, Slovenia, Lituania e Lettonia. Nel settembre 2014 hanno completato il loro primo tour negli Stati Uniti, esibendosi in 65 spettacoli in 35 stati. 
Tutte le pubblicazioni, rilasciate per la loro etichetta Honeytrap Records
 ( https://www.facebook.com/honeytraprecords/) sono di ottimo spessore musicale per un crossover progressivo suadente, il tutto impreziosito dalla incredibile gamma di tonalità del vocalist Raj Siva-Rajah ( https://www.facebook.com/binaryfire ).
Dopo essersi presi una pausa, al momento di redigere l’articolo la band sta preparando un terzo album con annesso tour mondiale grazie al crowdfunding 
(vedi:   https://pledge.thesunpilots.com/new-album-and-world-tour ).
Sito ufficiale: https://thesunpilots.com



Album consigliato: King of the Sugarcoated Tongues (2012)

martedì 9 giugno 2020

The Third Ending

I The Third Ending provengono dalla Tasmania, la piccola isola situata a sud dell'Australia scoperta dal navigatore olandese Abel Tasman nel 1642. La band si è formata nel 2002, allorquando i musicisti Andrew Curtis, Andrew Knott e Cornel Ianculovici incontrarono il cantante, polistrumentista Nick Storr iniziando a suonare e comporre assieme. Il quartetto ha finora rilasciato due album, “The third ending “nel 2006 e “Three world title” il 6 marzo 2014, in cui l'interessante essenza progressiva si sviluppa verso un equilibrio tra acustico ed elettrico, tra melodia e parti più dure.
Line up: Nick Storr: voce, tastiere, chitarre. Andrew Curtis: chitarre, voce, campionamenti. Cornel Ianculovici: basso, voce. Andrew Knott: batteria, percussioni, voce.

Album consigliato: The third ending (2006)



lunedì 8 giugno 2020

Virgil Donati

Il compositore/batterista/tastierista Virgil Donati è nato il 22 ottobre 1958 a Melbourne. Di padre friulano e mamma pugliese, il piccolo Virgil riceve a soli tre anni il suo primo set di batteria. Dopo aver inciso da adolescente alcuni album con il gruppo rock dei Taste, a diciannove anni si trasferisce per un triennio negli stati Uniti per approfondire lo studio del suo strumento principale. Ritornato in Australia, la carriera di Virgil si è sviluppata con grande valorizzazione del suo talento intriso di tecnica e velocità. Tra le innumerevoli collaborazioni segnaliamo quelle con Branford Marsalis, Steve Vai, Melissa Etheridge e Steve Walsh dei Kansas. Come solista ha inciso sei album, tre nel nuovo millennio: “In this life” (2013), “The dawn of time” (2016) e “Ruination” (2019)
I suoi dischi, suonati in collaborazione con numerosi ospiti, sono orientati verso un jazz fusion progressivo di gran spessore che lascia soddisfatto il progster più esigente.
Sito ufficiale: https://virgildonati.com

Album consigliato: In this life (2013)

sabato 6 giugno 2020

Taliesin

I Taliesin, il cui nome ricorda l’antico poeta britannico vissuto nel sesto secolo dopo Cristo, spesso associato all’opera “Libro di Taliesin” redatta nel basso medioevo, sono una band che si è formata a metà degli anni '90 a Canberra grazie ai chitarristi Richard Moseley e Rueben Durham.
L’ensemble australiano, dopo alcuni cambi di line up, è riuscito finalmente a rilasciare il disco d’esordio nel 2006: “The Tally of Lies and Sin”, sei tracce per 37 minuti di vigoroso metal progressive con riff chitarristici di ottimo livello e armonie vocali estremamente interessanti. Il 9 gennaio 2019 l’album è stato ristampato con l’aggiunta di quattro tracce con il titolo "The Tally of Lies and Sin & Faceless Demos".
Line up: Dave Howe: voce. Richard Moseley: chitarre, voce. Kristern Nunney: basso e Wayne Bateup: batteria.


Album consigliato: The Tally of Lies and Sin (2006)

King Gizzard & The Lizard Wizard

Gli eclettici King Gizzard & The Lizard Wizard si sono formati nel 2010 a Melbourne grazie a sette ragazzi (vedi line up), ambiziosi polistrumentisti. Il combo risulta uno dei più prolifici del nuovo millennio in quanto in soli nove anni (dal 2012 al 2020) ha pubblicato ben quindici album in studio, tre E.P. e quattro live di cui l’ultimo, il doppio vinile Chunky Shrapnel uscito il 24 aprile 2020. La band, nei suoi dischi, ha toccato vari generi, dal garage psichedelico all’acid rock, dal progressive alla surf music, passando per sprizzatine jazz, soul e heavy metal. Segno distintivo dell’ensemble è la grande potenza nelle esibizioni live ove si lascia andare a performance di grande effetto visivo.
Line up: Stu Mackenzie: voce, chitarra, tastiere, piano, sintetizzatore, mellotron, flauto, chitarra basso, sassofono, clarinetto, sitar, zurna, percussioni. Ambrose Kenny-Smith: voce, kazoo, armonica, tastiere, sintetizzatore, organo, piano, chitarra, percussioni. Joey Walker: chitarra, tastiere, sintetizzatore, basso, voce, organo, sitar, percussioni. Cook Craig: chitarra, basso, voce, sintetizzatore, tastiere. Lucas Skinner: basso, tastiere, piano, voce. Michael Cavanagh: batteria, percussioni, voce e il manager Eric Moore che suona batteria, percussioni, theremin, tastiere.




Album consigliato: Polygondwanaland (2017)