mercoledì 12 febbraio 2020

Arcane

Formatisi nel 2004 a Brisbane, gli Arcane si sono sciolti nel 2015 dopo aver dato alle stampe tre album. Nel 2007 “Ashes”, inizialmente programmato come E.P. con la sola title track di 24 minuti successivamente sono state aggiunte altre quattro tracce per quasi 1 ora di musica, il primo full lenght del gruppo australiano. Nel 2008 “Chronicles of the Waking Dream” e nel 2015 il doppio “Known-Learned” con l’ausilio di una campagna di crowdfunding. Musicalmente la band australiana è orientata su uno stile aggressivo di prog-metal, temperato in talune occasioni da ampi arrangiamenti orchestrali.
Si sono sciolti, amichevolmente, il 20 dicembre 2015.
Una curiosità, nel link https://www.metal-archives.com/bands/Arcane si potrà scoprire che nel mondo esistono altre cinque band con il nome Arcane che suonano all’incirca lo stesso- “duro”- stile musicale.
Ultima line up: Jim Gray: voce, chitarra acustica. Michael Gagen: chitarre acustiche ed elettriche, mandolino. Matthew Martin: piano, organo, Mellotron, tastiere. Adrian Goleby e Mick Millard: basso. Blake Coulson: batteria, percussioni.

Album consigliato: Chronicles of the Waking Dream (2013)

Caligula’s Horse

Band fondata a Brisbane nel 2011 da un'idea del chitarrista, cantautore e produttore Sam Vallen. Il nome evoca il cavallo, di nome Incitatus, del sanguinario, bizzarro e azzardopatico Imperatore romano Caligola (12 d.c.- 41 d.c.), per chi desidera saperne di più sul suo destriero preferito rimando a: http://www.classhorse.tv/news/il_cavallo_di_caligola_193
Il gruppo australiano, dopo un E.P. dal titolo Colossus, ha pubblicato l’album di debutto "Moments From Ephemeral City" nell'aprile 2011, a questo lavoro hanno fatto seguito altri tre lavori in studio: “The Tide, the Thief & River’s end” nel 2013, “Bloom” nel 2015 e “In Contact” nel 2017. Il loro tappeto sonoro propone melodie vocali accattivanti con passaggi musicali più orientati al metal prog.
Line up: Jim Grey: voce solista. Sam Vallen: chitarra, voce. Adrian Goleby: chitarra
Dale Prinsse: basso, voce. Josh Griffin: batteria.
Album consigliato: The Tide, the Thief & River’s end (2013)


lunedì 10 febbraio 2020

Ne Obliviscaris

Ne Obliviscaris (pronunciato: Nay Ob-li-vis-kar-is) è una band fondata nel 2003 a Melbourne. A livello discografico dopo il demo “ The aurora veil” del 2007, hanno rilasciato un paio di e.p. nel 2015 e tre full lenght: Portal of I nel 2012, Citadel nel 2014 e Urn nel 2017. Via social l’ensemble australiano ha annunciato che sta lavorando per il quarto album. La loro proposta sonora pur avendo di base prog-deathmetal ha una ricchezza di sfumatura che vanno oltre questo genere non sempre amato dai progsters, l’uso massiccio del violino e talora del violoncello trasporta l’ascoltatore verso lande più accessibili-godibili seppur sempre virtuosistiche.
Line up: Marc Campbell "Xenoyr”: voce death. Tim Charles: voce melodica, violino. Benjamin Baret: chitarra solista. Matt Klavins: chitarra. Daniel "Mortuary" Presland: batteria e Martino Garattoni al basso.

Album consigliato: Urn (2017)

Ben Craven

Il compositore e polistrumentista Ben Craven è originario di Brisbane, capitale del Queensland lo stato Nord orientale dell’Australia.
La sua carriera discografica è iniziata a metà dello scorso decennio con il rilascio, a nome d’arte di Tunisia, dell’album Two False Idols (2005). Nel 2007, usando il proprio nome ha pubblicato l'E.P. Under Deconstruction come download gratuito. Nel 2011 pubblica “Great & Terrible Potions” con l’artwork del mitico disegnatore di copertine il britannico Roger Dean https://www.rogerdean.com. Nel 2014 “Ben Craven & the section: dissected” e nel 2016 “Last chance to hear” un concept album vagamente ispirato alla fine dell'industria musicale come la conoscevamo, con i contributi del cantante/ polistrumentista statunitense (ex Yes) Billy Sherwood e il vocalist William Shatner. L’ultima uscita è una compilation “The single edits” nel 2017. Il suo stile è estremamente variegato, nei suoi dischi troviamo il pomposo prog sinfonico, afflati acustici ben calibrati, sprizzate space-progressive e psichedeliche, prog cinematico per lavori di ottima fattura tecnico-emozionale.
Sito ufficiale: https://bencraven.com
La versione live del brano Ready to lose

Album consigliato: Great & Terrible Potions (2011)


lunedì 3 febbraio 2020

Plini

Sotto l’etichetta Plini si cela il chitarrista Plini Roessler-Holgate classe 1992, di Sydney. Fino ad ora ha pubblicato un solo disco “Handmade cities” il 26 Agosto 2016 con l’ aiuto alla batteria e al basso dei virtuosi Troy Wright e Simon Grove. Il musicista australiano, che è stimatissimo dal leggendario chitarrista Steve Vai, sulle piattaforme digitali rilascia continuamente singoli o E.P., in cui lui è nel contempo compositore/arrangiatore/produttore, brani tutti rigorosamente strumentali e orientati verso una hard prog fusion di eccellente livello. Il sito MusicRadar https://www.musicradar.com l’ha nominato miglior chitarrista prog del 2017.
Link utile: https://plini.bandcamp.com/track/salt-charcoal

Album consigliato: Handmade cities (2016)

Southern Empire

Sean Timms, valente polistrumentista all’occorrenza anche vocalist, dopo lo scioglimento degli Unitopia https://progressivedelnuovomillennio.blogspot.com/2019/12/unitopia.html ha creato sempre in Australia ad Adelaide nel 2014 una nuova realtà musicale dal nome Southern Empire. Due dischi in studio per l’etichetta indipendente inglese Giant Electric Pea (vedi: https://www.gep.co.uk), nel 2016 l’omonimo Southern Empire e nel 2018 Civilisation, intervallati nel 2017 da un live uscito anche in DVD. La loro proposta sonora è un epico neoprogressivo con momenti più melodici e altri più hard per un prodotto di buon spessore artistico.
Line up: Danny Lopresto: voce solista, chitarre elettriche e acustiche. Sean Timms: tastiere, chitarre elettriche, percussioni, sax, voce. Cam Blokland: chitarre elettriche e acustiche, mandolino, voce. Jez Martin: basso, flicorno. Brody Green: batteria, percussioni, voce.

Album consigliato: Civilisation (2018)