Rikard Sjoblom (Beardfish)

Rikard Sjoblom (Beardfish)
“La luce sul Prog non si è mai spenta, è stata solo offuscata in attesa di nuova energia dal risveglio delle coscienze....”. (Mauro Pini)

lunedì 25 febbraio 2019

Celeste

In quest’epoca di mordi e fuggi “(T)Rappiano” - di cui non metto in dubbio la dignità d’esistenza-  noi melomani progressivi diversamente giovani abbiamo però un assoluto bisogno di rassicurazioni armoniche. E’ in questo scenario che l’accoglienza di un disco come “Il Risveglio del Principe” dei Celeste  si evolve verso un alto rispetto per una proposta musicale che accompagna -con smisurata dolcezza- le emozioni verso  un’ opera intrisa di significativa poesia, sublime nel suo incedere, ricca di eufonia.
L’ensemble sanremese negli anni settanta ci aveva deliziato con “Principe di un giorno”,  in questo millennio il multiforme Ciro Perrino, unico rimasto della formazione storica, dismesse le  vesti di pianista minimalista di virtuose opere quali ad esempio “ Piccole ali nel vento o Back Home” ( vedi https://ciroperrino.bandcamp.com/album/piccole-ali-nel-vento
https://ciroperrino.bandcamp.com/album/back-home ) ha ridato forma e sostanza  al progetto Celeste (di nome e di fatto, alla faccia di reunion posticcie…), chiamando accanto a sé talentuosi musicisti (vedi line up) per 50 minuti di un full lenght diviso in otto tracce (sette per l’edizione in vinile). Un lavoro pervaso da un gran senso della melodia e dal magico suono del Mellotron, compagno fedele di delizie folk jazz progressive, in cui si erge una semantica raffinata. Girovogando tra i testi: “…Sereno e altero prosegui intento nella tua sacralità…. empi l’orizzonte……. Rimparando gli antichi Peana, magicando e il corpo s’illuminerà….non voltarti per non vederti….non specchiarti per non saperti…non parlarti per non sentirti….bianca vestale, antiche essenze….La tua veglia infinita porterà verità….”.
La verità è che il buon Perrino, compositore sopraffino, ha fatto centro con “Il Risveglio del Principe” giacchè-appena terminato- si ha voglia di riascoltare il disco che cresce di fruizione in fruizione. Da evidenziare che, ulteriore complemento di qualità, l’opera esce per la Mellow Records del vate progressivo Mauro “Faraone” Moroni, autentico punto di riferimento per ogni rispettabile progsters. Da sottolineare gli incantevoli disegni di copertina di Laura Germonio e la parte grafica a cura di Claudio Feltrini.
Line up: Ciro Perrino: voce solista, coro,  mellotron, mini moog, tastiere, pianoforte, percussioni sciamaniche, glockenspiel. Enzo Cioffi: batteria. Francesco Bertone: basso. Mauro Vero: chitarre e coro. Sergio Caputo: violino. Mariano Dapor: violonello e coro. Marzio Marossa: percussioni e coro. Marco Moro: flauti e sax tenore. Andrea De Martini: sax contralto e tenore. Massimo Dal Prà: pianoforte, tastiera, clavicembalo. Gli ospiti: Ciro Perrino Junior: voce recitante e gong. Alfio Costa: organo hammond. Elisa Montaldo: voce e Claudia Enrico: bastone della pioggia (rainstick).
In ascolto la seconda traccia: Bianca Vestale


Nessun commento:

Posta un commento