venerdì 20 aprile 2018

Nathan

Era non è solo il sostantivo femminile che indica una scansione del tempo, non è solo la terza persona singolare dell'imperfetto del verbo essere, non è solo il personaggio mitologico greco, sovrana dell'Olimpo e matrona del matrimonio, della fedeltà coniugale e del parto, ERA è anche il titolo del nuovo album dei savonesi Nathan.
L'ensemble ligure, dopo il brillante esordio nel 2016 con Nebulosa,  (vedi http://progressivedelnuovomillennio.blogspot.it/2016/04/nathan.html ) ,  
il 12 Aprile 2018 ha dato alle stampe il secondo full lenght della loro carriera iniziata anni fa come tribute band (Genesis, Pink Floyd e Supertramp) ma ormai virata, con innegabile perizia compositiva del duo Abba -Lugaro, verso brani propri.
Il disco "Era",  dall'artwork accattivante con un disegno in copertina della pittrice Federica Pigmei ( vedi http://www.federicapigmei.it ), uscito anch'esso per l'etichetta AMS è un lavoro lungo 54 minuti diviso in otto brani, tutti di durata compresa tra il 5,54 di "Maschere" e il 7,35 di "Esistono ore perfette". 
La nuova proposta discografica, seppur inseribile in un filone progressivo debitore dei seventies, è fresco e godibile, con i testi  di Bruno "vox" Lugaro (solo "Figli di cane" è stata scritta dal giornalista Roberto Baglietto) mai banali e sempre profondi seppur non siano tessere di mosaico di un concept come il precedente Nebulosa.
L'album cresce di ascolto in ascolto come una magnificenza floreale con svariate gemme sonore. La sezione ritmica Sanfilippo-Bronzu è eccellente con il Prof. Abba tastierista essenziale e preciso e Daniele "guitar" Ferro che, oltre a far scendere l'età media dell'ensemble savonese delizia il palato dei progster con degli assolo strepitosi.
Line up: Bruno Lugaro: voce, PierGiorgio Abba: tastiere (e qualche chitarra acustica), Daniele Ferro: chitarra, Fabio Sanfilippo: batteria, Mauro Bronzu: basso e ai cori Monica Giovannini e Jannette Vagnola.
Link utili: https://www.facebook.com/Nathansavona/
http://athosenrile.blogspot.it/2018/04/e-uscito-era-dei-nathan-intervista-agli.html
In ascolto la seconda traccia del disco " Invisibile " con la partecipazione del giovane violinista Manuel Rosso che impreziosisce, con il suo assolo "distorto", un brano già notevole. 

Storiella minima con i titoli (in grassetto) dell'album Era.

Sulle progressive vie dei canti, s'aggirava un essere invisibile.  
La sua presenza era  accertata dalle maschere che indossava, color indaco.
Provenendo da una lontana nebulosa, l'ombra del falco planò sull'essere che
accompagnato per l'ultimo giro da numerosi figli di cane , rendendosi visibile al mondo  esclamò: "Esistono ore perfette... era il momento/ era il tempo perfetto/era e non sarà più".

martedì 17 aprile 2018

Entrance

Gli Entrance sono un gruppo cileno attivo discograficamente tra il 1999 e il 2008.
Tre dischi in studio, di cui due nel nuovo millennio, e un bel live "Odisea" rilasciato nel 2006 ma che si riferisce alla loro esibizione al Festival Baja Prog del 2003, happening messicano che riunisce ogni anno dal 1997 svariate realtà progressive provenienti da tutto il mondo.
Lo stile dell'ensemble cileno si indirizza verso un metal prog in chiave melodica con un corposo, a volte pomposo, utilizzo tastieristico del bravissimo Jaime Rosas  e un cantato in lingua spagnola.
Line up: Jaime Rosas: tastiere. Jaime Scalpello: voce. Richard Pilnik: chitarre. Rodrigo Godoy: basso e voce e Alex von Chrismar: batteria
Link utile: https://www.discogs.com/it/Entrance-En-La-Tierra/release/4957085

Album consigliato: En la tierra (2002)

Apost

Originari del Madagascar, gli Apost si sono formati nel 1986 come Apostoly Rock. L’anno seguente hanno mutato la denominazione in Apost e sono una band ancora attiva nonostante abbiano pubblicato solamente quattro album, di cui tre nel nuovo millennio, in 30 anni di attività.
Il loro sound è orientato all’heavy rock energico con massicce inclinazioni metal .
Line up: Abasse: voce. Thierry Dekapy: chitarre. Radesa: basso e Zozo alla batteria.

Album consigliato: Apostoly (2002)

lunedì 16 aprile 2018

Mortal Soul

I Mortal Soul sono una band di Nairobi, la capitale del Kenya, formatasi nel Giugno del 2010. Depositari di un tappeto sonoro tipico del prog metal più arcigno, il giovane quartetto,
autore di un solo E.P. nel 2013 “Ashes in the wind” e di un singolo nel 2015 dal titolo “Traps”, è degno di menzione per il virtuosismo dei brani proposti, nulla di particolarmente originale ma tutto realizzato con buon gusto anche melodico.
Line up: Leon Malu: voce e chitarra ritmica. Peter Kinyanjui :chitarra solista. Young Mwanzia: basso e Celeste Masiga: batteria.


Album consigliato: Ashes in the wind (2013)

Neblina

Neblina (in italiano foschia) è una band rock / heavy prog metal originariamente formata nel 2001 a Luanda, capitale dell’ Angola. L’ensemble ha rilasciato un solo disco nel 2006 per la label  Intoroq Records dal titolo ” Innocence Falls in Decay”.
Il lavoro, cantato prevalentemente in inglese con un solo brano in portoghese, tocca tematiche come la libertà di espressione, la pace, i sogni, il dolore, la povertà estrema in Angola, in Africa e nel mondo.
Line up: Mauro Neb: Voce/chitarra. Afrikanus: Basso e alla batteria Thiago Andrade.

Album consigliato:  Innocence Falls in Decay (2006)

mercoledì 11 aprile 2018

Scratch

Gli Scratch sono un trio originario di Maputo la capitale del Mozambico.
Autori di un unico lavoro nel2011 dal titolo “ Loku unga lavi tsika” molto incline al metal ma fascinoso sia perché cantato in idioma indigeno (changana), sia per la timbrica molto particolare di Rock Manuel  che ha colpito immediatamente il "vostro" blogger.
Line up: Rock Manuel: voce e chitarra. Albano: basso e Holmes alla batteria

Album consigliato: Loku ungalavi tsika (2011)

Kasai Allstars

Kasai Allstars è un collettivo che raccoglie membri di altre band, tra cui Masanka Sankayi e Basokin. Tutti i 25! componenti provengono da Kasai, una provincia congolese delle dimensioni della Francia, ma con background musicale differente. Nel terzo millennio hanno, per la Crammed Discs, rilasciato quattro album di cui l’ultimo “Around Felicitè” a Maggio 2017 è la colonna sonora del film Felicitè del regista franco-senegalese Alain Gomis, pellicola molto emozionante  che ha meritatamente conquistato l’orso d’argento a Berlino lo scorso anno, vedi: http://www.cultframe.com/2017/02/felicite-film-alain-gomis/.
Il loro sound è una mistura di indie rock progressivo con una base etnica imponente. Il supergruppo, che si è esibito più volte in Europa, presenta un live act davvero esaltante i cui le parti strumentali e vocali vengono supportate a livello scenografico da danze spettacolari. 


Album consigliato: In the 7th moon, the chief turned into a swimming fish and ate the head of his enemy by magic (2008)

mercoledì 4 aprile 2018

Vale of Amonition


Vale of Amonition è un progetto che prende vita a Kampala, la capitale dell’Uganda nel 2009. Il nome deriva dalla “Valley of Ammunition" considerata un santuario per i guerrieri. Dopo alcuni demo e singoli, la band rilascia il primo full lenght il 13 Agosto del 2013 dal titolo “Those of metal afar” , bissato il 23 Dicembre 2017 da “Those of tartarean ancestry”.
Il sound del trio, che ha dichiarato di venerare i Black Sabbath e di essere stato influenzato dai King Crimson, è un doom-progressive oscuro con testi in inglese intrisi di occultismo, dalle sonorità  potenti, vicino al genere avant –garde.
Line up: Vickonomy: chitarre e voce. Solomon Dust: basso e chitarra ritmica. Walter Warblood: batteria.
Il video di due tracce in versione live del disco uscito lo scorso anno
Album consigliato: Those of tartarean ancestry (2017)

martedì 3 aprile 2018

Konono n.1

I Konono n.1, nome completo L'orchestre folklorique T.P. Konono Nº1 de Mingiedi “T.P." (abbreviazione di tout puissant), sono un ensemble di Kinshasa, capitale della Repubblica Democratica del Congo. Il gruppo si è formato nel 1966 grazie a Mingiedi Mawangu, esponente dell'etnia Zombo e virtuoso del likembé uno strumento tradizionale a volte chiamato "sanza" o "thumb piano", deceduto il 15 Aprile 2015 all’età di 85 anni. 
Soltanto nel terzo millennio la band ha rilasciato dischi, ciò grazie alla sensibilità artistica del musicista e produttore belga Vincent Kenis che li ha scovati durante uno dei suoi viaggi nel Centro Africa e li ha “sdoganati”  con una opera prima di grande rilievo quale  Congotronics, uscita nel 2004 per l’etichetta belga Crammed Discs ( http://www.crammed.be ) fondata nel 1981 dal polistrumentista Marc Hollander, membro assieme a Kenis della band sperimentale di genere R.I.O. (rock in opposition) Aksak Maboul.
All’eccezionale disco d’esordio hanno fatto seguito altre quattro opere, tra cui un live nel 2007 , che hanno confermato la primordiale fascinazione del loro ipnotico sound, un ibrido tra world music, elettronica e avant-rock, tutto da gustare.
L’affollata line up prevede: Pauline Mbuka Nsiala, Andre’ Kiala e Mankueno Ntumba: voce. Mawangu Mingiedi,Menga Waku,Mawangu Makuntima, Dodika Kungu,Makonda Mbuta e Antoine Ndombele: M’bira (per informazioni su questo strumento vedi https://it.wikipedia.org/wiki/M%27bira ). Vincent Visi: Rullante. Ndofusu Mbiyavanga, Kanda Mateta e Lulendo Arumba: Percussioni. Nzimbu Kuavita: Gong e Duki Makumbu al basso.

Album consigliato: Congotronics (2004)